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Autore: Marimarti    06/07/2012    7 recensioni
Appena lo vide si pietrificò,il fiato le si affannò e le mani le iniziarono a sudare e le gambe tremavano,non erano capaci di muoversi;Voi direte i soliti sintomi dell'amore,vero?Ma vi sbagliate.Questi sono i sintomi di una ragazza che ha paura,Paura di un ragazzo,che tormenta la sua mente e il suo cuore.Lo stesso ragazzo che con il suo sguardo duro e freddo terrorizzava la scuola.Ma cosa succede se la vittima si innamora del bullo? Lei è Abby Marie Stwart,e lui è Harry Edward Styles.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno -I suoi occhi.




 

Cuz you've been hurt before
I can see it in your eyes
You try to smile it away
-Demi Lovato (Give your heart a break)






-
Durante la seconda guerra mondiale Hitler era a capo della Germania.. – continuava la professoressa a parlare ma io non l'ascoltavo perchè ero  parecchio annoiata.
Scossi la testa. - Allora, racconta! – mi rivolsi poi a Caitlin,accertandomi che la professoressa non ci sentisse.
- E' una notizia bomba – rispose quella sghignazzando, mettendo la testa sotto il banco,e facendo ricadere la sua chioma bionda – Bred e Britney sono andati a letto  –
- Oddio! - esclamai, sgranando gli occhi. - Britney Williams?il capo delle cheerleader? - continuai, mentre Caitlin annuiva, soddisfatta - Non è vero! -esclamai,e aquel punto tutta la classe si girò,tranne la professoressa che era così intenta a spiegare,che non ci aveva sentito.
- Invece sì - ribatté, - e sembra che lo sappia tutta la scuola meno Styles. Chissà come la prenderà quando scoprirà di essere stato tradito? - Ritornò alla professoressa,e fece spallucce. Gliene fui grata mentalmmente: cperchè improvvisamente mi venne la pelle d'oca e mi rizzarono i peli. Ma forese era perchè era inverno...almeno credo.

Non mi sono neanche presentata,che maleducata. Mi chiamo Abby Stwart, e la bionda seduta vicino a me è Caitlin Walter.
Vi siamo sembrate fige eh?Ma vi sbagliate,noi siamo delle nerd,così comunemente chiamate sfigate.
La mia scuola la Holmes Chapel School anche essendo in un piccolo paesino,è divisa in ceti sociali.Al vertice si trovano le cheerleader e i giocatoi di rugby,subito dopo le persone normali,e alla base noi,i nerd.Vi starete chiedendo dove sono loro,vero?Beh i bulli,ci sono si ma come la penso io,loro fanno parte della classe più alta del vertice,forse ancora più alta delle cheerleader,e dei giocatori di rugby.
Anche se certe volte le cheerleader ci rivolgono la parola..
Solo per fargli copiare i compiti ovviamente.
Un problema  giungeva invece con i bulli:la prima regola è di evitarli, sempre.
Ma se inspiegabilmente ci si ritrovava a volersi ritrovare sulla strada del ragazzo più forte e più temuto della scuola, se ci si ritrovava a cambiare gli orari delle lezioni, entrare in anticipo e uscire in ritardo solo per osservarlo qualche istante in più da lontano, beh, allora era davvero un casino.
Il ragazzo in questione, Harry Styles, era per farla breve un predatore,il capo della sua banda.
Gli occhi verdi– che avevo intravisto qualche volta per puro caso – erano una calamita per me. Individuava subito i punti deboli delle persone, e ciò lo rendeva stranamente un bullo intelligente, quindi doppiamente pericoloso,anche se i suoi occhi avevano un qualcosa di misterioso,che celavano un qualche segreto. Non aveva scrupoli né riguardi, chiunque capitasse sulla sua strada poteva definirsi ufficialmente in pericolo.
Nonostante fosse appena diciottenne era già alto, e i muscoli  avevano un’aria minacciosa: nel corso di quattro anni di scuola superiore era riuscito a conquistarsi la fama di ragazzo più forte del paese,tra le varie scuole,quindi era ormai un pericolo pubblico.
E proprio perché Styles era un predatore, era dotato inevitabilmente di una bellezza devastante,simile a quella di una divinità greca.
Una bellezza di quelle che non passa inosservata, una bellezza superficiale e profonda allo stesso tempo. Un dono che sapeva sfruttare al meglio, soprattutto per farsi fare favori e commissioni - in genere di tipo sessuale.
Era un donnaiolo effettivamente, ma non andava con tutte: solo le ragazze più belle e popolari della Holmes Chapel School che potevano vantare di essere passate per il suo letto.
Per quanto avessi cercato di mentire a me stessa, la cosa era ormai troppo evidente: ero attratta da lui, non solo dalla sua bellezza ma anche dal suo carattere ribelle e dalla totale noncuranza delle regole.
Il che era come minimo preoccupante,
considerando il tipo di ragazza che ero.
Per fortuna ero abbastanza intelligente, e nonostante lo osservassi più del lecito - tanto che Caitlin iniziava ad insospettirsi - cercavo di fare ciò che mi riusciva meglio, ovvero restare nell’ombra e non farmi notare. Se si fosse accorto che ero interessata a lui sarei stata nei guai: non sapevo che cosa sarebbero stati in grado di combinare lui e i suoi amici, ma dopo ciò che avevo visto negli ultimi anni potevo aspettarmi di tutto,e sempre il peggio.

Finita la lezione,suonò la campanella,e rimanemmo a parlare davanti agli armadietti più del dovuto.
- Andiamo, o faremo tardi per matematica – esordì Caitlin, aggiustandosi i capelli e la divisa scolastica.Si mise di fianco a me e disse- Giovedì ci ritroviamo a casa di Josh per vedere il Titanic – si schiarì la voce, alzando gli occhi color caramello verso il cielo nuvoloso. – Vieni anche tu? –
Mi concessi qualche secondo per riflettere. Non mi piace il Titanic lo detesto,quindi rifiuto,usando una scusa banale.
- Non so, non penso, venerdì ho il compito di storia. – Mi aggiustai gli occhiali e attraversai il  corridoio della scuola, diretta verso l'aula d matematica.
- Oh, andiamo, ci sarà da divertirsi! -disse Abby intuendo la mia bugia
Ridacchiai,pensando a quanto Caitlin fosse perspicace. Poi non sarà proprio una tortura, tra pop corn,risate... - Mi hai quasi convinta - dissi ridendo. Ma il sorriso mi si spense sulle labbra quando alzai gli occhi in prossimità della porta dell'aula, e al mio cuore mancò di un battito
- Oh cazzo – mormorai. Un campanello di allarme suonò subito nel cervello, mentre gli sguardi dei cinque ragazzi si fissavano su di noi.
- Che è successo? – chiese Caitlin, guardandosi attorno. – Oh, cazzo. – sussurrò a sua volta quando li vide.
- Non alzare lo sguardo – sussurrai sottovoce, dirigendomi lentamente verso la porta.
- Che cazzo ci fanno qui? Vanno al corso di matematica con noi? –
Ignorai Caitlin, continuando a camminare lentamente, tenendo lo sguardo ben piantato sulle mie converse.
Respira,Abby,mi dissi per fermi coraggio.
Arrivammo davanti alla porta e posai la mano tremante sulla maniglia: cercai di assumere un’aria il più sicura possibile, per non insospettirli,ma si poteva intuire benissimo che ero spaventata.Caitlin mi stava dietro, riuscivo quasi a sentire il battito del suo cuore che batteva furioso contro il petto.

Le gambe mi stavano cedendo dalla paura, e sentivo di stare per svenire. Così mi feci coraggio e aprì decisa la porta.
 Restai sulla soglia – Siete qui per il corso? –chiese un uomo sulla cinquantina non molto alto e un pò grassoccio.
Annui : ma non feci in tempo a mettere piede nella  classe che – Ehi, scusa. –
Quella voce profonda bastò a raggelarmi il sangue.
Dannazione, non mi ero accorta che ci fosse anche lui.
Mi voltai piano e con calma,cercando di non fargli capire quanto fossi spaventata.
- Sì? – la mia voce era un sussurro mentre alzavo gli occhi sul viso del riccio.
- Ti è caduta questa. –
Mi allungò la borsa
: la presi con mani tremanti e la misi in spalla.
Come cazzo aveva fatto a cadermi?Sono proprio rincoglionita.
Sussurrai – grazie – molto imbarazzato mi dileguai dietro alla porta, cercando di mettere la maggior distanza possibile tra me e Harry.
- Che cosa ci facevano quelli fuori ? – sbottò Caitlin.
- Non lo so – riuscii solo a balbettare, mentre cercavo di togliermi dalla mente gli occhi indagatori di Harry,quegli occhi verdi da cui mi ero nascosta per ben due anni.
Avevo come la sensazione che non mi avrebbe più ignorata,ormai ero entrata nella sua mira,ormai ero diventata la sua preda.
Ero ufficialmente in pericolo.






 

Tadaaadada (?)
Si vabbene.
Vuol dire che se state leggendo allora avete letto tutta la storia.
Comunque questa è la mia nuova fan fiction
la precedente l'avevo scritta con una mia amica
Mari,ma questa ho deciso di scriverla da sola.
Mi presento:Mi chiamo Martina,per voi Marti
senza y perchè non mi piace D:
ed ho 14 anni.Mi piacciono i One direction
tutti e cinque eh!
Questa storia è ispirata a quello che è successo a Demi
vedreti più avanti.
Ho deciso che oggi potrei postarvi il secondo capitolo
solo se arriviamo a 10 recensioni.
Quindi mi raccomando recensite!
Un bacino carotoso (?)
Marti.

 

 

  
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