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Autore: Stecullen94    06/07/2012    5 recensioni
Edward Cullen è un ragazzo introverso, sua madre è morta dandolo alla luce e da quel giorno suo padre lo odia e gli rinfaccia sempre la morte della madre.
Si trasferisce a Forks con suo padre e i suoi fratelli, Emmet e Alice, perchè aveva appreso dai suoi nonni che nella cittadina c'era un bravissimo dottore che forse avrebbe saputo curare la sua grave malattia.
Alla Forks High School incontrerà Isabella Swan, vivace e popolare, fidanzata con il capitano di basket della scuola. Pian piano diventeranno amici, e la loro amicizia si trasformerà in qualcosa di più forte e passionale, ma oltre all'amore c'è qualcos'altro che preoccupa Edward: la paure di morire e di non poter più vivere con la sua amata.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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                                                                                                                                      Lutto



(Pov Emmet)

“Grazie per essere venuti”

Questa era l’unica cosa che dicevo da quand’ è finito il funerale, sorriso finto stampato in faccia, mano che si allunga verso chi le brama e parole affettuose per far capire che il vederli ci consola

Vicino a me c’è la mia famiglia che fa le stesse cose che faccio io, Alice poi sta ancora piangendo come una fontana mentre continua a guardare il posto dov’è stata sepolta nonna pochi minuti fa, nonno ha la mia stessa espressione mentre qualche volta mi da una pacca sulla spalla come a dirmi di farmi forza, mentre Jasper e Rosalie, spalla a spalla, accettano le condoglianze parlottando con qualcuno, dato che c’erano anche nostri amici con cui stavamo quando abitavamo ancora qui

“Mi dispiace per tua nonna, era la persona più generosa della città” mi dice un signore barbuto abbracciandomi e baciandomi, e dopo che lo ringrazio va verso mia sorella, in quel momento vidi avvicinarsi i signori Swan, che avevano finito con mio nonno

“So che te l’abbiamo già detto dato che eravamo insieme fino ad oggi, ma credici ci dispiace tantissimo per tua nonna pure se non la conoscevamo” mi dice Esme e sorrido grato, le loro parole non mi hanno mai irritato come invece hanno fatto le parole che provenivano da altre persone

“Grazie” dico ma più riconoscente del solito, spero che abbiano capito che il mio ringraziamento si riferisce anche ad altre cose importanti

“Senti per te va bene se passiamo anche da tuo padre e sua moglie oppure passiamo oltre?” mi chiede il dottore e sospiro, dopo Jasper c’erano pure i due deficienti, logicamente mio padre è venuto solo per salvarsi la sua reputazione da ex-vedovo e genero

“Come volete, non vi preoccupate” gli dico e annuendo vanno subito ad abbracciare mia sorella

Solo dopo due orette finiamo con tutti e possiamo finalmente tornare a casa, subito entro nella macchina di nonno seguito dagli altri, io e nonno davanti, con me alla guida, e gli altri tre dietro. Il viaggio prosegue nel totale silenzio interrotto solo dai singhiozzi di Aly che non ha ancora smesso di piangere, sentirla piangere mi irrita, tutti stiamo soffrendo ma non stiamo piangendo come lei da due ore senza sosta, fu solo quando mi fermai davanti casa che la mia pazienza esplose

“Alice basta, non puoi continuare a piangere per sempre” sbotto e la guardo, subito mi guarda spaesata e confusa

“Emmet calmo” mi chiama nonno a rimprovero perché mi sono rivolto in questo modo a lei, Rose e Jazz invece mi guardano male ma nello stesso momento comprensivi, ma non ci faccio caso e continuo a guardare mia sorella

“Non la riporterai indietro con le lacrime, finiscila, noi tutti stiamo male ma non piangiamo per due ore, anzi cerchiamo di sorridere. Nessuno di noi ha pianto, nonno non l’ha fatto e ne ha tutto il diritto, io non l’ho fatto e in confronto a te sembro un’insensibile” la rimprovero e la prima volta che mi rivolgo in questo modo a lei, ma non so cosa mi è preso

“Io …” cerca di dire ma continua a piangere e non riesce a parlare, quindi sbuffo infastidito e scendendo subito dalla macchina vado veloce verso la porta, più continuava a piangere e più aumentava la mia rabbia

“Emmet ragiona, nonna è stata come una madre per lei dopo la morte di mia figlia. È come aver perso di nuovo una madre” mi dice nonno raggiungendomi, mentre entravo, per evitare che potessi comportarmi ancora male

“Lo so, però non è l’unica a soffrire e poi sono sicuro che l’unica persona che può avere davvero il diritto di piangere in questo momento non lo sta facendo “ gli dico subito mentre, forse, capisco perché mi sono irritato

“Dici che sta bene?” mi chiede Rose entrando nel discorso e guardo verso le scale che portano sopra, nella sua camera, nella camera che non ha voluto lasciare in questi giorni e che non ha voluto lasciare neanche oggi per il funerale, menomale che c’è Bella con lui, e menomale che i signori Swan sono voluti venire con noi, permettendo a Bella di poter stare con Edward e distrarlo

“Non credo” gli rispondo, nonna è stata una figura di riferimento soprattutto per lui che non ha mai conosciuto sua madre, e poi quel giorno in ospedale ………..


Inizio flashback

“Che succede?” mi chiede allarmato e non so come rispondergli, come posso dirgli una cosa dolorosa? Come posso farlo soffrire ancor di più?

“Nonna è morta” subito butto fuori la risposta, è stato più facile dirglielo velocemente ma ora mi pento, questa è una cosa che avrei dovuto dirgli piano , con delicatezza

“Cosa?” sospira scioccato mentre Bella lo abbraccia di scatto, guardo il suo volto ma non riesco a cogliere nessuna emozione , come se all’improvviso fosse diventato una statua

“Jasper è andato subito a prenotare i biglietti” dice all’improvviso Rosalie entrando nella stanza con Alice fra le braccia, da che eravamo tutti felici ora siamo tutti a terra …. Le cose brutte accadono sempre insieme!!

“Spero trovi subito l’aereo” gli dico eravamo gli unici parenti ormai

“Edward, ti prego dimmi qualcosa” sento Bella supplicarlo all’improvviso, subito lo guardo ed’ ha la stessa espressione di prima, indecifrabile, un po’ però inizia a preoccuparmi …. Ma in quel momento capisco, non ci farebbe mai vedere quanto soffre, o meglio non lo farebbe vedere davanti a tutti

“Alice, Rose, potete uscire per favore?” chiedo cortesemente, all’inizio non capiscono ma poi, dopo che gli faccio cenno di guardare Edward, annuiscono

“Non è vero” un sussurro impercettibile mi arriva alle orecchie mentre la porta si chiude, subito mi giro e vedo mio fratello alzarsi

“Cosa?” chiedo io avvicinandomi tanto che sono davanti a lui

“Mi stai, anzi, mi state prendendo in giro” mi dice con un accento ironico e cupo

“Lo sai che non potremmo mai prenderti in giro su una cosa del genere” lo rimprovero e scuote la testa mentre inizia a sfogarsi contro il mio petto

“Non è possibile!! Tu e i tuoi stupidi scherzi, non sai che non si fanno scherzi del genere?” continua a sfogarsi e non lo fermo, sarebbe inutile

“Ed fermati” gli dice Bella preoccupata ma gli faccio cenno di lasciarlo stare, era giusto che si sfogasse

“Non è giusto, non è giusto, non è giusto, non è …” ripeté finché la voce non si affievolì e crollò in ginocchio

“Edward?!” subito ci preoccupammo, pensavamo che fosse un’altra crisi, ma fortunatamente non fu così

“Emmet io non ci credo” mi dice, guardandomi con occhi lucidi, prima di rifugiarsi tra le braccia della sua ragazza

“Ci devi credere fratellino” gli dico prima di mettergli una mano sulla schiena e accarezzarlo

Fine flashback

(Pov Bella)

“Amore vuoi qualcosa?” gli chiedo premurosa mentre continuo ad accarezzargli la testa che è sul mio grembo

“No” sussurra solamente continuando a guardare fuori dalla finestra, sulla sua faccia rimane sempre dipinta un’espressione seria e angosciata, ormai e da quando è arrivata la notizia che ha questa espressione

Non pensavo che si sarebbe comportato in questo modo, mi aspettavo di vederlo con le lacrime agli occhi o qualcosa del genere, ma non pensavo che ,arrivasse al punto di non avere più reazioni e di non andare neanche al funerale

“Ti va di parlarne?” chiedo di nuovo, volevo farlo parlare, volevo che si sfogasse, volevo sentire di nuovo la sua voce, nel frattempo sentiamo la porta di casa aprirsi

“Sono tornati!” afferma mentre continua a guardare fuori, non so cosa sta fissando, può essere che non sta neanche guardando qualcosa in particolare, in quel momento entrano Emmet e Alice, la quale ha ancora gli occhi rossi

“Come va?” chiede con voce flebile mentre ci raggiunge velocemente, Emm invece si avvicina piano guardando preoccupato l’espressione del fratello

“Come al solito direi” dice soltanto mentre Aly prende la testa del fratello tra le braccia e se l’appoggia sul petto

“Stavo cercando di farlo parlare” gli dico sistemandomi meglio e prendendogli la mano

“Fratellino dicci qualcosa ti prego” lo implora Alice ma nessuna reazione arriva, solo dopo un paio di minuti vediamo Edward che sembra riscuotersi

“io ….” dice solamente e ci guarda insicuro, io intanto sto cercando di capire che vuole dire

“Tu cosa?” gli chiediamo insieme e si alza dalle braccia della sorella

“Voglio scendere” dice soltanto e deciso si dirige verso la porta, subito, confusa, mi alzo per seguirlo cercando di capire che vuole fare

“Ne sei sicuro? Ci sono persone sotto” gli dice Alice e annuisce

“Devo, mi sono comportato male in questi giorni” risponde e poi ci sorride, un sorriso bello e sincero, quel sorriso che mi fa sempre battere il cuore ogni volta che lo vedo

“Hai perfettamente ragione. Allora dire di scendere” dice Emmet sorridendo anche lui

“Ma mi dici che ti passa per la testa all’improvviso?” gli chiedo divertita dal suo cambio d’umore e sento una risata strozzata


(Pov Edward)

Vorrei sapere anch’io che mi passa per la testa, caro amore mio, ma in questo momento ho così tanti pensieri che, se andassi da uno psicologo, quello strapperebbe la laurea e andrebbe a lavorare i campi.
Penso a nonna, penso a mamma, penso al fatto che vi sto facendo preoccupare, forse è proprio il fatto che vi voglio vedere felici che mi fa reagire, che ha cambiato totalmente i miei pensieri negli ultimi secondi, non posso essere triste a lungo, non posso rendere tristi voi

“Ah non lo so, questo lo devi chiedere al mio cervello” rispondo scrollando le spalle e poi mi decido ad uscire, quando scendo subito mi concentro sulle voci è per mia fortuna non ci sono più tante persone come in questi giorni

M’irritava il fatto che venissero tutti qui a ricordare una persona morta, le persone vanno ricordate e ammirate da vive non da morte, che senso avrebbe sennò?

“Guarda, guarda, chi si è degnato di scendere” sento dire da una voce, ma non mi giro, intanto so chi è

“Pensavamo che fossi talmente occupato da non degnare nessun’altro” mi dice l’altra voce, era da quel giorno a casa di Bella che non mi dicevano niente, ma sapevo che prima o poi sarebbero tornati a rompere

“E io pensavo che voi foste talmente intelligenti da non venire, invece avete dimostrato che non sapete neanche cos’è l’intelligenza” risponde Em al posto mio

“Ma tu perché ti intrometti sempre? Fatti gli affari tuoi” gli risponde nostro padre guardandolo male

“E voi perché non ci lasciate in pace? Stiamo tanto bene senza di voi” ribatto pure se non sono molto sicuro di quello che ho detto, e mi guardano male

“Vedi di stare attento, pure il tuo momento si sta avvicinando” mi dice Tanya minacciosa mentre rimango perplesso

“Che intendi?” gli chiedo “Lo scoprirai tranquillo” mi risponde invece lui

“Andiamo caro, è inutile stare qui” lo abbraccia e poi se ne vanno, mentre in quel momento mi ritornano in mente le parole di quella voce che ho sentito prima di risvegliarmi dopo la crisi

“ E vedi di non far finta di stare male adesso” mi dicono ridendo mentre se ne vanno, quanto li odio, e solo in quel momento mi accorgo che tutto il dialogo è avvenuto sotto gli occhi di tutti

“Che stronzi” dice Emmet quasi ringhiando mentre io fisso subito la porta d’entrata in imbarazzo , ecco perché non volevo scendere in questi giorni, sapevo che mi sarei sentito a disagio e che nello stesso momento mi sarei irritato

“Dove vai?” mi chiede Bella mentre la prendo dalla mano e corro verso la porta dovevamo uscire subito, non volevo stare sotto gli sguardi di tutti però volevo che lei stesse con me, ma appena aprì la porta mi ritrovai Jack davanti

“Tu che ci fai qui?” gli chiedo appena mi rendo conto che è davvero lui, intanto mi guarda confuso

“Ho saputo di tua nonna e sono voluto venire” mi dice scrollando le spalle e con un piccolo sorriso, non saprò mai cosa mi è preso in questo momento fatto sta che, nel mentre continuo a tenere la mia ragazza, mi butto ad abbracciarlo

“Grazie” gli dico mentre delle strane sensazioni mi pervadono, perché improvvisamente penso che questo potrebbe essere il mio ultimo anno di vita?




Holààààà

“Ed’ eccomi qui finalmente, con questo capitolo annuncio che la prima parte è finita, dal prossimo inizieremo con la seconda parte. Quanto sarà lunga? Be…… dovrebbe essere più lunga della prima

“Autrice vogliamo ringraziare tutte le care lettrici che ci hanno seguito fino ad adesso ……”
“Sia quelle che hanno commentato e quelle che hanno solo messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite”
“E che ci hanno sostenuto e che ci hanno aspettato nonostante i numerosi ritardi”
“Grazie”
“Bene, ora non so dire quando posterò il prossimo capitolo perché per tutta l’estate dovrò viaggiare per ospedale e ospedale e non so quando riuscirò a scrivere e postare ….. Ma per ringraziarvi di aver letto fin qui lascerò un piccolo spoiler della seconda parte alla fine ….. Intanto Emmet, che ne dici di dare qualche anticipazione sulla seconda parte?
“Con molto piacere. In questa seconda parte ci saranno numerose domande a cui rispondere …”
“E quali sarebbero?”
“1) Quali pericoli aspetteranno Edward?... 2) Qual è il vero motivo perché il padre lo odia… 3) Chi morirà?.... 4) le cose potranno mai andare bene?.. 5) Edward riuscirà a superare anche la prossima operazione? .. E infine riuscirà l’amore di Edward e Bella a resistere a tutti gli ostacoli che si troveranno davanti? ..... E perdi più ci saranno anche moltissimi scontri con Jacob ma anche moltissime scene emozionanti ...”
“Woow quante domande”
“La risposta si può dare solo continuando a leggere”
“Speriamo che a morire non sarà uno dei Cullen o degli Swan”
“Come dice Rosalie le risposte si possono dare solo leggendo”
“Bene allora al prossimo capitolo e non mancate”
“Comunque voglio aggiungere che nel prossimo capitolo saremo a settembre”
“Alla prossima”
“Kiss”
“Adesso è ora dello spoiler”



Spoiler!!!!!

Dove mi trovo?
Che ci faccio in questa galleria buia?
Sono così perso in questi pensieri che non mi accorgo della figura che è spuntata dietro di me, subito mi volto, spaventato che possa essere qualcuno dei miei inseguitori, ma vedo solo una donna vestita di bianco

“Chi sei?” le chiedo mentre guardo i suoi capelli rossi ondeggiare, subito sul suo viso compare un sorriso materno

“Tesoro ti ho aspettato per tanto tempo” mi dice mettendosi una mano sul cuore e in quel momento capisco

“Sei .. davvero tu?” chiedo titubante, non volevo farmi prendere dalle illusioni lei è morta, e per vederla dovrei morire anch’io ma …. Aspetta, non è che sono morto vero?

“Si mio piccolo leoncino” mi dice aprendo le braccia, pochi secondi e mi ritrovo nel suo abbraccio con le lacrime agli occhi

“Io … non vedevo l’ora di vederti. Ho aspettato tanto questo momento” le dico piangendo e lei mi accarezza, illusione o no a me sembra tutto reale

“Anch’io tesoro, anch’io” mi bacia, e solo in quel momento penso alla mia famiglia, a Bella, subito alzo gli occhi di scatto, mancano solo loro in questo momento perfetto

Ne ho passate tante, ho visto il mio mondo quasi perfetto crollare e poi ricostruirsi piano per poi ricrollare un’altra volta, ho pianto e gridato, ho riso, ho amato e odiato, ho rischiato ogni giorno di morire e in ogni momento pensavo a quanto volessi mia madre vicino a me, ma ora una strana preoccupazione attanaglia il mio cuore

“Dove mi trovo? Sono morto?” le chiedo e nega dispiaciuta

“Non ancora, ma devi fare una scelta” mi dice enigmatica e io mi allontano

“Quale scelta?” chiedo spaventato, perché qualcosa mi dice che saprò scegliere?

“Devi decidere se vivere o morire” mi dice solamente mentre le parole rimbombano nella testa…

Vivere o morire?!!
  
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