Capitolo Undicesimo – Lo spogliatoio è
un luogo pericoloso
Harry Pov
Baciati.
Malfoy e Ginny.
Baciati appassionatamente nel campo di Quidditch.
Malfoy e Ginny.
Credevo che Malfoy odiasse i Weasley. Una specie di odio
inveterato che dura da generazioni, insomma, una tradizione di famiglia.
Da che mondo è mondo i Malfoy odiano i Weasley, sono
disgustati dalla loro presenza e non si sognerebbero mai di avere un qualunque
contatto con un Weasley.
E i Weasley odiano i Malfoy.
Odio generazionale, eccetera eccetera... blablabla.
Insomma è un bell'affare essere purosangue: sai chi sono i tuoi ascendenti fino
al capostipite luminare, il tuo nome è sempre su tutti i giornali tante volte
quante paghi per vedercelo scritto su, erediti un bel po' di soldi e una dose
di tradizioni secolari: comodo, no?
E ora Ron mi viene a dire che un Malfoy e una Weasley si
sono esplorati le cavità orali a vicenda in mezzo al campo di Quidditch?
Cos'è?
Odio secolare fottiti e diamo il benvenuto al nuovo me?
No, non può essere possibile.
Calma, Harry, inspira, espira... tutto ok, ragazzo, è
soltanto che il mondo ha deciso di capovolgersi senza chiedere il tuo permesso,
non essere egocentrico, non può mica farlo ogni volta.Niente di grave. A volte
capita.
No, non ci riesco.
Perchè diavolo quel furetto maledetto doveva baciare
Ginny?
E perchè Ginny ha baciato Draco Malfoy?
In fondo a parte l'odio che scorre fra loro - un fiume in
piena, ci tengo a precisare - è storia comune che DOVEVA sbavare dietro di me!
Ok, ci siamo lasciati e due giorni dopo era già a
pomiciare con quell'imbecille di Smith e nel giro di due mesi è passata di mano
in mano - e non solo quello - a metà della popolazione maschile degli ultimi
anni a Hogwarts... ma...
Ok. Strategia 1, non funziona.
Non riesco ad essere infuriato perchè Malfoy si è baciato
la ragazza che amo.
Sembra quasi che sia successo il contrario... Cristo,
Merlino in pigiama e frustino! Perchè il mondo dev'essere così crudele con me?
Perchè la mia stessa coscienza mi si sta rivoltando contro?
Sono arrabbiato perchè amo Ginny. Solo per questo motivo.
Non per il contrario. Perchè non sono affatto innamorato di Draco Malfoy.
Nossignore. Etero fino alla fine. Nessun pensiero che includa Malfoy. Se non di
odio. Perchè noi ci odiamo. In fondo Malfoy e Potter sono purosangue. Ho
ereditato da mio padre l'odio inveterato tra Potter e Malfoy. Sì. Semplice.
Dev'essere così. Proprio così.
Calma Harry, hai avuto una lunga giornata, per questo sei
così sconvolto... Luuunga giornata.
Diavolo... Nathan!
Di colpo, sento le guance diventare fuoco: dannazione, preso
com'ero a pensare a Malfoy ho completamente scordato Nathan e l'assurda
giornata che ho appena vissuto!
Che faccio?
Penso a Malfoy o a Nathan?
Cominciamo dal più urgente - e imbarazzante -... Nathan!
Merlino in calzamaglia di Diabolik!
E' mio fratello!
Un secondo prima ho alzato bandiera e gridato a me stesso
che sono etero! Sì, insomma, sono etero fino al midollo. Schifosamente etero.
Già.
Infatti nella mia vita sentimentale ci sono Cho e Ginny.
Visto? Sono etero!
Harry, fai funzionare il cervellino! - Oddio, sono messo
proprio male! Comincio persino a parlare con il mio stesso cervello!... sono
proprio distrutto! -.
Malfoy è un ragazzo come me. Non va bene pensare a lui.
Per niente. A meno che non sia pensare a lui con odio. Perchè io lo odio. Ecco.
Malfoy è un maschio e io sono etero. Non penso a lui. Non
sono geloso e infuriato nero con Ginny che sel'è baciato.
Non tengo la sua fotografia e non la fisso quando posso.
Ecco.
E poi Nathan è un maschio. Che io odio. Ecco.
Ed è mio fratellastro.
Mio fratello!
Harry, niente pensieri impuri! E questo comprende anche il
pacchetto 'niente baci'!
Ok, non è che ci siamo proprio baciati.
Ci stavamo per baciare. E io non avevo niente in
contrario.
Oh Merlino, questo fa di me una persona orribile.
Io e Nathan ci stavamo per baciare e diavolo se non mi è
piaciuto!
Ok, è ufficiale: voglio morire!
Addio mondo crudele.
Apro gli occhi faticosamente e focalizzo la mia attenzione
sul soffitto.
E' la luce del sole quella che inonda la mia stanza?
Giro la testa a lato e osservo qualche secondo i numeri
fosforescenti della radio sveglia digitale sul comodino.
Accanto alla sveglia c'è la fotografia magica dei miei
genitori. Papà sorride, tenendomi, tra le braccia, io muovo le mani tra il suo
abbraccio. Mia madre è lì accanto a lui, ma non la vedo, coperta dalla mia
cravatta rossa della mia divisa scolastica.
Osservò l'orario, uno sforzo e leggo...
DRIIN DRAAAAN DREEEEE
Diamine! Ma che
razza di suoneria ha!?
Scatto a sedere non appena la dannata sveglia prende a
suonare questa stramaledetta melodia ridicola, sbotto - come di consueto - la
testa contro la sponda del letto e gemo per il dolore.
Spengo la sveglia stizzito, mi stropiccio gli occhi e
realizzo quanto accaduto ieri sera: mi devo essere addormentato mentre pensavo
a Nathan e alla mucchio di disastri che mi hanno bombardato la vita, Abby non
mi ha nemmeno chiamato per la cena...
Il mio stomaco gorgoglia...
Fame...
Chissà come mai Abby non mi ha chiamato...
Ehi, sono ancora vestito di tutto punto però... però ero
tenuto al caldo da un plaid. Io non ho un plaid. O almeno, non credevo di
averlo visto che a rigor di logica mi ci ero addormentato sopra.
Che sia stata Abby?
Mi alzo, ripongo la lettera di Ron in un cassetto. Oggi
non penserò a Malfoy.
Bandito dalla mia vita.
Lui ha la sua vita, perchè dovrebbe incasinare anche la
mia?
A proposito di vita. Oggi è il mio secondo giorno di
scuola.
Non so perchè, ma ho una brutta sensazione.
*
Day Two
Pov esterno
Harry si chiuse alle spalle la porta della presidenza,
salutando distrattamente la segretaria del preside e dirigendosi mogio mogio
verso la sua prossima aula. Verificò il percorso da prendere con la cartina
delle classi che si era procurato per ricercare l’ubicazione della classe di
fotografia. Aula B23, meraviglioso, aveva da fare due piani di scale, ma almeno
così poteva avere il tempo di riflettere su quello che gli era successo quel
giorno. Ironico, si era svegliato da appena due ore e già la sua giornata gli
si era rivoltata contro.
Era uscito prima di casa, rifiutandosi di fare colazione
con il resto dei Whilher, aveva fatto una capatina veloce in cucina per rubare a
Abby e alla sua colazione opulenta una fetta di toast e per ringraziarla di
averlo coperto con il plaid la sera prima.
Abby si era voltata verso di lui, confusa, aveva negato di
averlo fatto, anzi, pensava che lui fosse andato a letto e non avesse molta fame,
stanco per la lunga prima giornata scolastica in quella scuola nuova, gli aveva
detto che aveva mandato al piano superiore Nathan, per chiedergli se tutto
andava bene e avvertirlo che la cena era pronta, ma il giovane era sceso
dicendogli che Potter era stanco e si era addormentato.
Che fosse stato quindi Nathan a coprirlo con il plaid?
Harry stentava a crederci, ma era anche vero che non
poteva esser stato nessun altro, nemmeno Edvige avrebbe potuto aiutarlo e
coprirlo in vista della fredda notte autunnale. Ma Nathan? No, non poteva essere possibile.
Arrivato a scuola era filato dritto dal preside, per
parlargli del corso che avrebbe dovuto fare e avvertilo che dal momento che
sarebbe rimasto così poco a Tree Hill era ridicolo iniziare un nuovo corso, ma
il preside era stato irremovibile e, anzi, gli aveva proposto lui per primo una
sfilza di corsi pomeridiani fattibili.
Erano quasi tutti di sport, poi una redazione del
giornalino scolastico e un corso di musica… Harry aveva scelto quasi senza
pensare la fotografia, un corso molto carente di studenti.
Sport era da escludere a priori anche se li amava, non
aveva intenzione di entrare a far parte di una squadra – sempre che riesca a
superare il provino, cosa altamente improbabile – e suonare uno strumento… no,
grazie, non se ne parlava.
Già si immaginava a suonare una tromba, il viso rosso teso
per lo sforzo e gli occhi sgranati, di fronte all’intera scuola, vestito da
soldatino per la parata annuale scolastica. No, grazie, davvero.
Il preside lo aveva subito indirizzato nell’aula di
fotografia, dicendogli che doveva parlare con il professore che amministrava il
corso, e così Harry era andato subito. Aveva incontrato poche persone per i
corridoi, quasi tutti professori che non gli rivolsero nemmeno la parola, e
quando giunse alla famosa B23, bussò impaziente fino a quando non fu introdotto
nella stanza.
Era un’aula molto spaziosa occupata da un lungo tavolo
rettangolare in centro coperto interamente da fotografie della scuola, di
giocatori di basket e di giovani ragazze in pon pon. Curvo sul tavolo c’era un
professore alto e allampanato che alzò di scatto la testa all’entrata di Harry.
C’era un puzzo incredibile di negativo e occorrente per la stampa fotografica,
in un tavolino laterale c’era il computer acceso con lo screen server che
raffigurava il logo della scuola e richiedeva una password di entrata.
- Buongiorno professore, sono Harry Potter – esordì Harry
sistemandosi la borda scolastica nervosamente – Sono lo studente nuovo, vengo
dall’Inghilterra, signore, e il preside mi ha ord… chiesto di aderire ad un
corso extrascolastico e io avrei scelto il suo… -
Il professore si raddrizzò, facendo ondeggiare il tavolo
instabile, si tolse gli occhiali da vista e lo squadrò con più attenzione, poi
il sorriso si fece largo sul suo viso: - Benvenuto al corso di giornalismo,
Potter. In Inghilterra ci deve proprio essere una disciplina molto ferrea! Non
ho mai sentito qualcuno che mi dà del ‘signore’. Da quale scuola provieni? –
- Una scuola cittadina, in Scozia – rispose
sbrigativamente Harry – Mi scusi, ma questa non è l’aula del corso di
fotografia? -
- Sono il referente di entrambi i corsi, signor Potter.
Così vuole fare fotografia? Qualche esperienza nel settore? – domandò il
professore.
‘So come sviluppare una fotografia magica’ pensò
sarcasticamente Harry: - Non proprio –
Il professore gli lanciò un'occhiata storta ma poi decise
che valeva la pena di dargli una chance: - Mike è uno dei fotografi del
giornalino scolastico, si occupava sopratutto degli eventi sportivi della
scuola. Sei qui da poco, ma sono certo che sai che la nostra scuola ha una
squadra di basket molto competitiva -
Nathan era il capitano, qualcosa doveva pur significare...
- Ebbene, i Crows, che è il nome della nostra squadra, è ai
quarti di finale per la coppa. Ah, anche la nostra squadra di cheerleader
partecipa... -
- ... alla coppa di basket? - ripetè sconcertato Harry.
- Non alla coppa di basket - scandì lentamente il
professore - C'è una competizione anche tra le squadre delle cheerleader a
Charlotte. Stavo dicendo che tra pochi giorni ci sarà la partita Bè, ti do un primo incarico: portami delle
fotografie della squadra di basket, si allenano questo pomeriggio alle tre. Ah,
ne voglio una del suo capitano -
Di bene in meglio...
Harry entrò negli spogliatoi con la ferma intenzione di
chiedere a Nathan una foto del capitano e concludere così la sua bella giornata
senza essere bersaglio delle sue sbruffonaggini, che davvero ne aveva
abbastanza quel giorno e per molti giorni a venire.
Aveva interrotto l’allenamento dei Crows con somma
impazienza del coatch Whitey Durham, il corpulento e intransigente allenatore
ed era stato bersaglio delle battute di Nathan e metà squadra. Per fortuna
Lukas aveva cercato di rassicurarlo, lui e Jake, l’amico che Lukas gli aveva
presentato da poco.
Un pomeriggio da dimenticare, davvero.
E doveva ancora fare la fotografia a Nathan.
Lukas gli aveva consigliato di aspettare che tutto il
resto della squadra se fosse andato e che Nathan rimanesse solo. E infatti,
come aveva detto Lukas, gli spogliatoi erano vuoti... e Nathan, a quanto
pareva, era sotto la doccia.
Oh, non ho tempo di aspettare...
- Nathan? - chiamò ad alta voce.
La doccia venne chiusa e un minuto dopo Nathan apparve completamente
nudo se non fosse per un asciugamano legato alla bene meglio attorno ai fianchi
e un altro asciugamano con il quale frizionava i capelli, per un attimo sembrò
spiazzato dall'arrivo del fratellastro ma si riprese subito, lanciandogli un
ghigno: - Potter. Che vuoi? -
Harry temette di arrossire alla vista del ragazzo seminudo
ma era certo al cento per cento di avere un colorito rosso- pomodoro quando
aprì la bocca per ribattere aspramente e ottenere solo un bofonchio poco
convinto.
Il sorrisino di Nathan si accentuò ulteriormente: - Che
c'è? Mangiato la lingua? -
Harry deglutì, pensando intensamente 'E' mio fratello!
E' mio fratello!'
- Devo farti... una fotografia - preparò la macchina
fotografica.
- Nudo? -
Se fosse possibile Harry s'imbarazzò ancora di più
raggiungendo una nuova tonalità di rosso acceso alla scala dei colori caldi.
- No! - esclamò agitato - Volevo... pensavo che tu avessi
indosso la divisa! Non credevo che... - abbassò un attimo lo sguardo confuso
sulla macchina fotografica per poi risollevarlo su Nathan un connubio di
determinazione e imbarazzo -... ti avrei trovato così! -
Nathan lanciò l'asciugamano con cui stava tentando di
asciugare i capelli su una panchina vicina e si avvicinò lentamente all'altro,
le goccioline d'acqua gli rigavano il petto, la schiena e le spalle, sorrise
malizioso, sapendo perfettamente dell'imbarazzo del fratellastro: - Imbarazzato
pivello? -
- No! - Harry indietreggiò di un passo ma non distolse lo
sguardo. Era impossibile non pensare al giorno prima nell'aula di chimica,
indietreggiò ancora mentre Nathan avanzava verso di lui con quell'espressione
strana sul viso e il fatto che fosse a petto nudo non facilitava le cose... le
complicava irreversibilmente e aumentava la strana atmosfera che aleggiava tra
di loro.
'E' mio fratello! E io sono etero!' cercò di
ripetersi inutilmente tentando assurdamente di scacciare l'assurdo rossore che
gli infiammava le guance. Un rossore che invece Nathan trovava estremamente
tenero con quel non so che di eccitante.
Eccitante?
'E' mio fratello!' pensò Nathan e ancora continuò
ad avanzare ancora di un passo mentre Harry terminava la sua ritirata poggiando
la schiena contro un armadietto metallico.
- Dove scappi adesso? - domandò Nathan. Non gli guardò gli
occhi ma tenne fisso il suo sguardo sulle labbra. Quella bocca invitante che
aveva fissato con bramosia il giorno prima desiderando impossessarsene che gli
doveva essere preclusa.
Avanti ancora, premendo il petto grondante contro quello
di Harry, incurante di bagnare la macchina fotografica che ostacolava il
contatto diretto tra i due corpi.
- Forse... è meglio che la togli di lì - sussurrò.
Il calore sulle guance di Harry era diventato rovente e il ragazzo capì, e gli occhi di Nathan non mentivano, che stavano per baciarsi e che non avrebbe fatto nulla per scostarsi o rinunciare a quel bacio perchè lo voleva quanto più possibile. E' mio fratello... un grido sempre più lontano, un coro echeggiante nella coscienza intorpidita.
Come un automa prese la macchina fotografica, la scostò di
lato per quanto il braccio glielo permise e aspettò.
In un secondo Nathan annullò la loro distanza posando le
sue labbra su quelle dell'altro.
Questo è un bacio, pensarono entrambi, un
bacio vero.
Era il bacio che si scambiavano gli amanti nascosti dietro
un muro, era il bacio di chi era fidanzato, era il bacio carico di amore,
passione e un briciolo di follia. Non era il tocco innocente di amici o di
fratelli. Quella barriera si era superata da un bel po' e in quel momento si
era abbattuta completamente.
Quel contatto, quel bacio, quelle labbra e quelle
lingue... erano uno sbaglio, un enorme sbaglio.
Loro erano ragazzi. Erano fratelli.
Non poteva baciarsi, tantomeno in quella maniera.
Eppure a quello non pensarono.
Era un pensiero secondario, sfuggente, uno spettro che
c'era e allo stesso tempo era distante: era importante il presente, la
percezione, la lingua di Nathan, le labbra di Harry, il petto nudo di Nathan
che bagnava la maglietta di Harry, il braccio di Harry aggrappato al collo di
Nathan.
Era importante essere lì, labbra contro labbra, perdersi
l'uno nell'altro, avvolti nel vortice dei sentimenti, del desiderio.
Siamo ragazzi.
Siamo fratelli.
Ed era sbagliato.
Contemporaneamente si staccarono, si guardarono valutando la natura dei fatti, calcolando una stima dei danni.
Io ti odio.
Dov'era l'odio? Nel bacio? Nel bacio che si erano
scambiati così appassionatamente?
Era odio quello?
Noi siamo fratelli.
Fratellastri, contestarono polemicamente
entrambi contro quella piccola vocetta interiore che rovinava loro tutta
l'euforia del momento. Siamo fratellastri.
Ed era tutto così sbagliato.
Era contro natura.
Io non ci sto, pensò Harry e scostò da Nathan,
correndo fuori dagli spogliatoi con il cuore in subbuglio, la maglia bagnata,
le labbra rosse per il bacio.
Nathan, rimasto solo, scagliò un pugno contro
l'armadietto. L'intero spogliatoio rimbombò il suo colpo sordo.
Perchè?
Continua…
Mistress Lay
Notes: Perdonate il ritardo! Ç.ç In questo ultimo periodo il tempo è proprio mancato! Ma oggi mi sono fatta perdonare con ben 3 aggiornamenti! *.*
Ma non disperate, il prox cap sarà tra una settimana esatta! ^^ E’ già pronto!
E ditemi che ne pensate… me molto curiosa!
Grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono! ^^
Mimi88, haley, Moony*, millie, Stè_Wormy, James_Prongs (nooo! XD), bittersugar, nora (ho aggiornato anche RdS, visto? XD), Kira (molto onorata di avere questo importantissimo ruolo! ^^), NamiTheNavigator, elecam28 (che cosa ne pensi del materiale, questa volta? Abbastanza esplosivo? XD), Lelorinel, Nal (assillarmi? Scherzi? Sono sempre felicissima di leggere i tuoi commenti! *.* Che dici, risolto il dubbio? Nathan o meno? Questa domenica, poi ben tre aggiornamenti! XD), kandra (certo, solo contorno! ^^), aryVano90' (mi sono meritata qualche altra bomba, vero? -.- Certo che Draco verrà a sapere tutto! XD), saso (sì lo è... ma ci sono ancora qualche capitolo anche se si sta già muovendo qualcosa), mezzosecolo, lal23 (temo di essere i ritardo per il cenone, eh? -.-'' Ma grazie dell'invito! Grazie come sempre! *.*), Michelle Malfoy, natty, ysal pax (ah, sì, ma chi vuoi che mi legga?), Captain, Zafirya (eheh, che cosa ne pensi? XD), ziz.