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Autore: Mistress Lay    21/01/2007    32 recensioni
Tre passi al tavolo, cinque alla credenza... dov'è il miele? Ah, eccolo qui. Cinque passi al tavolo... la sedia, un passo. Oggi dev'essere una giornata ventosa, le foglie stanno turbinando fuori. La finestra! Devo ricordarmi di andare a chiuderla dopo colazione... dov' il tea? Ah, eccolo... si sta raffreddando. Ora lo alzo e brindo: quattro anni. Sono quattro anni che sono cieco
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza luce, il Buio11ML

Senza luce, il Buio (11/?) by Mistress Lay

Capitolo Decimo – Della morte, nella vita

 

 

Il cielo doveva essere cupo quel giorno, il sole coperto da nubi che minacciavano pioggia e burrasca.

Stava scendendo la sera, oscura e bellissima, ad ammantare ogni angolo, ogni spiraglio di luce, ogni superficie, scabra e liscia.

Harry avanzava con passo malfermo, incerto e titubante come lo era nel cuore. Stava andando contro la sua disfatta o verso la sua salvezza? Non lo sapeva davvero e la cosa lo angustiava più di quanto lui stesso ammettesse a sè stesso: aveva paura, il terrore di essere respinto e destinato a ritornare al San Mungo con i suoi amici.

 

E non sarebbe riuscito a fuggire questa volta.

 

Si fermò di fronte alla porta, dopo aver inciampato più volte con il suo mantello per i gradini, non ancora abituato a quella nuova percezione del mondo, una sensazione che odiava. Senza che potesse vedere luci, colori e forme, solo una forma indistinta e indefinita di oscurità profonda come l'abisso.

Rimase fermo davanti alla porta in balia del vento freddo e del mormorio minaccioso del cielo scuro. L'aria era umida, densa, elettrica.

 

Suonare o non suonare il campanello?

 

Poteva fidarsi della zia o meno? Poteva cominciare ad avere fiducia ancora in qualcuno dopo quello che gli era successo?

Sua zia non lo aveva mai sopportato, ma non lo aveva mai odiato, Harry ne era sicuro. Sua zia era pur sempre sangue del suo sangue e Harry l'aveva vista triste ad ogni anniversario della morte di sua sorella. Forse non era mai stata dalla sua parte, in nessuna occasione l'aveva spalleggiato quando veniva spedito nel sottoscala senza cena, non c'era stata lei a curare le sue ferite quando Dudley si divertiva a tirargli qualche pugno. Forse non l'aveva mai sostenuto nè aiutato nè gli aveva insegnato nulla ma... ma non si poteva dire che

 

Quel breve lampo di speranza alla quale aggrapparsi.

 

Suonò il campanello, passi veloci si avvicinarono e la porta si aprì.

Il silenzio, seguito dal singulto sorpreso della zia fece intuire a Harry che lui era l'ultima persona che si sarebbe mai aspettata. Forse era sorpresa della sua apparizione, forse da metà del suo corpo che era rimasto saldamente nascosto dalle pieghe del mantello dell'invisibilità di suo padre, forse perchè attorno ai suoi occhi c'era una benda laida di sporcizia e sangue.

 

- Ho bisogno del tuo aiuto, ti prego, zia -

- Harry... -

- Ti prego... ti prego... - era così disperato che aveva perso controllo della sua voce come delle sue ginocchia e cadde a terra, stanco, dolorante. Gli occhi li sentiva trafitti da mille agi di dolore - Ti prego... -

 

Il profumo di pulito quasi asettico degli abiti di sua zia, il delicato aroma di marsiglia, tutto attorno a lui, avvolto nel suo abbraccio soffocante, nel torrente di parole senza senso, parole ansiose, preoccupate, sorprese.

Ma quello che lo fece piangere fu la straordinaria sensazione di calore. Calore umano. Affetto.

 

Lei non lo avrebbe lasciato solo...

 

- Harry... Harry... che cosa ti è successo... Harry... -

 

 

 

 

Harry era caduto in ginocchio come quel giorno, prostrato dal dolore. Non ebbe nemmeno la forza di coprirsi con le mani il volto, non un singhiozzò uscì dalla sua gola, una sensazione di terrore lo prese.

Zia... zia...

Draco lo guardò cadere senza dire una parola, lo vide accartocciarsi su sè stesso, rattrappito sotto il peso del dolore, ma non gli andò incontro.

Disse un solo, semplice e scialbo: - Mi spiace - privo di dolore, neutro come poteva essere una forma di saluto verso una persona qualsiasi.

Non capiva quel dolore, dopotutto non aveva perso nessuno, e la morte dei suoi genitori era stata più che altro una liberazione che altro, e la perdita di una persona così cara come un parente lui non la comprendeva. La prendeva come un dato di fatto, ma non la capiva fino in fondo.

Ma comunque sia Harry non udì bene quelle parole.

Alzò il capo al cielo, ancora sulle sue ginocchia, le braccia lungo i fianchi, aprì gli occhi ciechi in un doloroso e vano tentativo di 'vedere' la ragione divina di quell'ennesimo colpo al cuore.

 

 

 

Le calde mani di Petunia lo fasciarono amorevolmente attorno alle tempie, sulle palpebre abbassate, la sua voce acuta lo aveva intrattenuto durante tutta l'operazione, chiedendogli come stesse, come si fosse procurato quella ferita insanabile agli occhi.

Harry aveva risposto laconicamente a tutte le domande ma non aveva detto altro. Era ancora scosso per la stanchezza, per il dolore, per la sua foto diramata dai mass media babbani.

Sua zia glielo aveva detto dosando le parole con tatto, gli aveva anche detto che nessuno l’aveva mai avvertita della sua condizione, forse credevano che non le sarebbe interessato – e Harry aveva capito che era tutt’altro quando aveva capito che lungo le guance di Petunia scorrevano silenziose le sue lacrime e cadevano sulle lenzuola pulite, sul plaid scozzese e sulla pelle delle mani di Harry - e ovviamente Harry contava su questo per seminare le tracce della sua fuga.

 

- Harry... -

 

Harry voltò il capo verso di lei, o almeno da dove proveniva la sua voce, prestandole attenzione.

Ormai era finito il periodo della sua infanzia quando era costretto ad dormire in un oscuro sottoscala o una stanza dall'intonaco scostato due metri per due: Dudley aveva lasciato casa sua da anni ormai, unendosi a qualche suo amico di una banda, andando a Londra o da qualsiasi altra parte per divertirsi bevendo e tiranneggiando gli altri, lo zio Vernon era in viaggio di lavoro da giorni, secondo la versione della zia.

Ora era nel letto di Dudley - non quella che aveva lasciato il figlio ma quella riordinata e pulita che puliva ogni giorno - con le lenzuola pulite, coperto con tutti i riguardi, cuscini sprimacciati che gli premevano dietro la schiena e la zia che lo curava e lo riempiva di attenzioni.

 

Sì, non era proprio come un tempo.

 

- Forse è meglio che facessi vedere questi occhi ad un dottore... uno babbano, se non vuoi che... -

- Zia... -

- Harry, non mi piace che... -

- Zia, starò bene -

Petunia gli strinse la mano.

- Grazie, comunque... -

- Sei mio nipote... Harry. Sei mio nipote... -

 

 

 

A rigor di cinica logica sarebbe parso un'altra ironia della sorte, un'altra perdita, una delle tante. Qualcuno avrebbe potuto obiettare che in fondo ci doveva essere abituato che, in fondo, che cos'era se non un'altra sfortuna? Un evento della sorte?

E comunque non avrebbe nemmeno dovuto soffrire così per una persona che era sì sua parente ma in fondo l'aveva disprezzato per anni...

Ma l'aveva perdonata. E come avrebbe potuto fare altrimenti?

Sentiva l'oscurità addensarsi quasi fosse un peso sopra di lui, quel buio nel quale aveva vissuto da tre anni a questa parte si stava andando irrobustendosi, diventando una cappa intorno alla sua testa di fumo velenoso.

 

Zia...

 

 

 

 

- Non ho bisogno di un dottore, zia -

- Ma sì, è meglio che tu ti faccia vedere, caro – le mani di Petunia, così calde, cercarono di calmare il nipote, in preda ad un qualche contrasto interno. Lo avvertiva che aveva qualcosa che lo angustiava: certo, la cecità era stato un colpo molto duro per lui ma la donna era certa che Harry avrebbe potuto superare anche questo. Suo nipote era forte. Lo era sempre stato.

 

C’era così tanto di sua sorella in Harry…

La gentilezza, la disponibilità al perdono, il coraggio di fare certe scelte…

 

Lily… se puoi, perdonami. Per quello che ho fatto. Non giudicarmi troppo male, ti prego.

 

Sorella, mi manchi.

 

Harry è così simile a te… ne sei orgogliosa, vero?

 

Lo aveva sussurrato alla fotografia di sua sorella molto spesso quel discorsetto, l’unica foto di Lily Evans che non aveva ancora buttato via. Una foto babbana di sua sorella a sedici anni, sorridente, occhi verdi brillanti che guardavano l’obiettivo della macchina fotografica, quel meraviglioso sorriso aperto che poteva incantare chiunque, i suoi bellissimo capelli rosso fuoco che scendevano sulle sue spalle.

 

Sorellina…

 

E Petunia al suo fianco che incrociava le braccia corrucciata in pieno contrasto con la bellezza e l’allegria della sorella, gli occhi verde chiaro che erano sollevati, annoiati, le labbra piegate in una smorfia, l’espressione tutt’altro che lieta.

 

Sorellina…

Ho sbagliato così tanto… Lily, sorellina, perdonami…

 

- Zia, non ho davvero bisogno del dottore. Io… ho intenzione di andarmene -

- Dove? Dai tuoi amici? Vuoi che li chiami per venirti a prendere? -

 

Un sorriso triste, Harry scosse la testa.

 

- Perché scuoti la testa, Harry? -

 

Harry continuò a scuotere la testa in segno di diniego, le palpebre erano sollevate e in quegli occhi privi di vita Petunia capì che c’era disperazione. Una disperazione folle e… autodistruttrice.

 

- Harry… vuoi morire? -

 

 

 

L'ultima della sua famiglia.

L'unica alla quale aveva permesso l'aiuto.

 

 

 

- E’ mio diritto morire – replicò con voce dura Harry.

Petunia trattenne il fiato, si portò una mano sulla bocca, inorridita.

- Harry… non puoi volere… questo. Non puoi voler morire… -

 

Sorella, sono stata troppo crudele? Non mi concedi perdono?

Devo morire senza aver potuto salvare mio nipote?

 

Sorella, davvero lo vuoi da te?

 

- E’ mio diritto morire -

- Non è tuo diritto – ribattè Petunia, una traccia di lacrime nella voce – Non pensi a me? ai tuoi amici? A tutti coloro che ti amano? Non puoi mollare ora. Non dopo tutto questo! Devi reagire, caro, devi reagire! -

- SONO CIECO, ZIA! CHE COSA POTRò O VORRò MAI FARE? CREDI DAVVERO CHE C’è UNA SPERANZA PER ME? PER ME? SONO SOLO UN PESO, SOLO UN OSTACOLO, SONO… COMPLETAMENTE INUTILE! – gridò con voce disperata Harry - Ormai ho salvato il mondo dal brutto e malvagio mago. Posso morire in pace? -

- Non sei né un peso né un ostacolo… Harry, come puoi non capire? Io ti voglio bene – cercò di prendergli la mano ma Harry la sottrasse alla sua presa – I tuoi amici.. tutti… per loro non sarai mai un peso. Ti vogliono bene. Ti vogliamo bene, Harry. Vivi per noi -

- Voglio stare da solo… per favore, puoi lasciarmi solo? -

- No. Non più – il capo di Harry si voltò verso di lei, gli occhi aperti, morti che la fissavano senza che la potessero vedere – Hai sofferto tanto nella vita. Hai perso molte persone. Tua mamma, tuo padre, il tuo padrino e chissà chi altro… sai qual è il dolore perché l’hai provato sulla tua pelle. Ogni morte porta dolore alle persone che amiamo e che lasciamo. Tu non sei solo un eroe, Harry, sei una persona meravigliosa che merita il meglio dalla vita che invece, così insensatamente ha cercato di togliere con dolori e privazioni. Non puoi mollare adesso, caro, non puoi rovinare tutto. Sei cieco, è vero, devi solamente imparare a conviverci, dovrai imparare molte cose, dovrai essere magari seguito e tenuto per la mano, ma questo, non credere, non è né un peso né un ostacolo per nessuno delle persone che ti amano. Non sei inutile. Tu sei indispensabile. E hai ancora speranze, la tua vita non è finita qui, con la cecità -

- I miei amici, tutti, tu compresa, zia, avete una vita. Perché passarla ad accudire un cieco? – domandò amaramente.

- I ciechi non sono al capolinea della loro vita, Harry. Ci sono altre strade da prendere. Ti aiuterò a imparare ad essere autosufficiente. Non devi temere di chiedere aiuto. Solo… non morire. Non andare dove nessuno potrà più aiutarti -

- Zia… -

- Sì, tesoro? -

- Ho paura… -

 

Petunia lo abbracciò, sentendo le lacrime del ragazzo bagnarle la maglia.

Oh, Lily… perdonami, ma non posso permettere che tu riabbracci così presto tuo figlio…

 

 

 

E che ora non c'era più.

 

 

 

 

- Perchè devi proprio andartene? Non puoi rimanere qui? -

- Devo andare, lo sai -

Venne annunciato il suo treno, la folla cominciò a premere per andare prima e accaparrarsi i posti migliori sul treno, una calca di viaggiatori impazienti sbuffarono, Petunia lasciò la mano di Harry: - Ho affidato i tuoi bagagli al controllore, Harry. Ti porterà nel tuo posto -

- Grazie per tutto quello che hai fatto per me -

- Grazie a te, per avermi fatto perdonare me stessa per tutto quello che io ho fatto in passato - Petunia doveva aver sorriso nel dargli quella carezza sullo zigomo - Fatti sentire, eh? -

Harry afferrò saldamente il bastone prima di annuire.

- Per favore. Harry. Non mollare -

 

 

 

Ed ora era morta.

 

Harry rimase fermo in quella posizione per chissà quanto, dimentico completamente della presenza di Draco Malfoy che titubava sulla soglia, a disagio.

Poi, Draco lasciò il giornale cadere a terra e afflosciarsi e andò da Harry, sentendo l'inspiegabile dolore nel cuore nel vedere Harry così sofferente per la morte della zia.

Avrebbe voluto essergli d'aiuto ma che cosa avrebbe potuto fare o dire? Lui non sapeva consolare le persone, nessuno glielo aveva mai chiesto e lui non aveva mai provato desiderio di rassicurare qualcuno.

 

Lui era Draco Malfoy.

 

Mentre però fissava Harry prostrato dal suo dolore sentì l'ultima barriera di orgoglio personale cadere, sentì l'ultimo strato di gelo del suo cuore sciogliersi, l'ultima titubanza sparire.

Così si avvicinò a lui, lentamente, appoggiò un ginocchio sul parquet, lo fissò.

Lacrime che gli bagnavano le guance, braccia abbandonate stancamente lungo i fianchi… quali dolori gli rodevano l’anima da dentro? E se fosse tornato all’idea iniziale, quella del… suicidio?

 

Ascoltò l'unica voce possibile.

 

E Draco allungò la sua mano verso il viso di Harry, protesa in una carezza ma invece di appoggiarla sulla guancia dell'altro la trasformò in una pacca anonima sulla spalla.

C'era un fiume tra di loro che li divideva, un fiume in piena pieno di dolore, di tristezza e di fraintendimenti.

A quel contatto Harry sussultò spaventato e cercò di sottrarsi ma in quel momento Draco capì che, fiume o non fiume, le lacrime di Harry erano lame che affondavano nel suo petto.

 

E lo abbracciò, attirandolo a sè.

Harry cercò di divincolarsi ma Draco non glielo permise, lo abbracciò di slancio, sussurrandogli: - Io sono qui -

Un sussurro, pronunciato piano, lieve, bastò quello per far fermare Harry e abbandonarsi a quell’abbraccio.

 

Lui era lì.

 

Draco Malfoy era lì per lui, Harry Potter, per alleviare il peso del suo cuore, per abbracciarlo nel momento del dolore. Perché voleva farlo o perché si sentiva in dovere di farlo?

Ma in quel momento la domanda non si poteva: troppo dolore, troppa tristezza, altre cose offuscavano la sua capacità di giudizio.

Per ora, il confronto poteva aspettare.

 

- Ci sei oggi – sussurrò solamente, abbandonandosi completamente a quell’abbraccio. Calore. Calore. Calore.

 

È vero.

Lui era lì.

 

 

Grazie a Dio.

 

 

- E ci sarò anche domani – gli promise.

Harry lo abbracciò, singhiozzando.

 

 

Harry… voglio esserci sempre.

 

 

Continua…

Mistress Lay

 

 

Note: E ci siamo, la svolta finalmente.

Perdonate l’immenso ritardo ma non ho avuto un secondo di libertà in queste settimane e, sebbene il capitolo fosse pronto, non sono riuscita postarlo prima di oggi. Mi farò perdonare, promesso, oggi avrete tre aggiornamenti! ^^

Mi dispiace che questo capitolo, ormai come sempre, è piuttosto corto ma ho dovuto tagliarne un pezzo per lasciarvi un po’ in sospeso *grin*… il prox comunque sarà più lungo, non preoccupatevi! ^^

Visto che mi devo far perdonare per il ritardo vi dico una cosuccia: tenete ancora d’occhio Gary e Dudley, il capitolo non si è ancora chiuso…

 

Mimi88, Moony*, Duda, haley, millie, Jelly Shy, sara, grazie tutti voi! Bax bax!

 

Kira, ancora auguri, SisSly! XD Che bel consiglio che hai dato a Draco, ma temo che il biondino abbia altro in mente... sai com'è, l'amore! Bax!

 

MORFEa, ma certo, Draco gli starà molto ma molto vicino... XD Ti ringrazio ancora per la tua mail con auguri e auguri! XD E ribadisco: fic a profusione! ^^ Quest'anno poi ho un centinaio di idee e fic che posterò... Bax bax!

 

kimmalfoy, tristezza... e sarà premiata, eccome se lo sarà! XD Bax bax!

 

ragazza interrotta, ma certo! altrimenti dove va a finire il mio innato sadismo per i miei personaggi? XD Insomma, ho un nome da rispettare! XD Bogman? Oh, niente di che, ogni tanto mi escono fuori parole che in realtà non esistono... sai, Lucrezio usa Ennio, Ennio si inventava un sacco di termini che non esistono (il soaviloquenti mi è rimasto O.o) e perchè non posso farlo anche io? Ok, non siamo sullo stesso livello... ma un po' di creatività! XD E il dramma è che me le invento tranquillamente anche mentre parlo... che di vuoi fare, sono un caso disperato! Bax bax!

 

saso, ti ringrazio e bevenuta! ^^ Bax bax!

 

Chase, chi lo sa, il dolore è sempre meglio condividerlo che tenerlo troppo tempo dentro e Harry questa volta ha veramente bisogno di qualcuno... ^^ Certo, l'avvicinamento è qui, dietro l'angolo, ve ne ho dato un piccolo assaggio! XD Bax bax!

 

fann1kaoriyuki, carissima Hachi, sono sempre felice che ti piaccia! ^^ Bax bax!

 

ysal pax, no, non è mica un obbligo anche se fa molto ma molto piacere... XD E riguardo alla seconda parte della tua recensione... ahi ahi... sento il fuoco vicino! ^^ Sì, la certezza tienila bene a mente! Oth è tornata, non mi uccidere! Bax bax, tvtb!

 

nox, davvero? *Miss contenta* Bax bax!

 

James_Prongs, oth... oggi avrai una risposta anche se ti avevo già anticipato qualcosina!^^ Bax bax!

 

Stè_Wormy, tesoro non credo che arriverà a 50 capitoli questa, chissà... Bax bax!

 

baby, ma no, è solo tutta impressione! ^^ Ehm... e non hai ancora visto niente! ^.- Bax bax!

 

Nal, non preoccuparti, grazie lo stesso carissima! ^^ Bax bax!

 

NamiTheNavigator, ti sei ripresa? Oh hai bisogno di un po' di Tom? XD Perchè è lì, che aspetta solo di uccidere ME! (ricordi, no? XD) Bax bax!

 

Shade_Scary, eh sì, un po' di accanimento... dopotutto si presta bene, o sbaglio? ^^ E temo di dover dire che non è ancora finita! Grazie come sempre!" Bax bax! ^^

 

kandra, purtroppo è così... Dudley si è attirato ulteriore odio da parte di tutti noi! ^^ Bax bax!

 

mysa_3, ehm... forse perchè sono crudele? ^^ Bè, inutile nasconderlo, questa morte improvvisa li farà avvicinare solo.. non sarà così facile come sembra! Bax bax!

 

empire, *Miss tossisce* non posso rispondere, comprendimi, mia cara, ho una vita da vivere e se rispondessi credo che mi verrai a prendere e torturare... ^^'' Bax bax!

 

Fan-chan, per stargli vicino gli starà vicino... molto vicino! XD Bax bax!

 

zafirya, ti ringrazio per aver letto parecchie mie fic e averle commentato! Non importuni affatto, mi fa troppissimo piacere sentire come la pensi! XD Le cose complicate mi piacciono e la natura umana è così machiavellica che per me è irresistibile... poveri Draco e Harry, le mie cavie... XD Il capitolo Dudley-Petunia non è ancora concluso, attenzione! ^^ Bax bax!

 

Tiny, grazie! ^^ Sì, sì, uniamoci anche noi ai nostri due eroi! Resistete, e insieme! XD Bax bax!

 

hikary92, ahi ahia... sono perdonata? *Miss occhi da cucciolo mode_on* Bax bax!

 

taty89, sono felice che tu abbia trovato un modo per continuare a leggere FA, sai, ci tengo a sapere che ne pensi! (Harry è un po' bastardo, sì, ma in futuro dovrà fare i conti con Draco e con l'amore... ok, basta spoiler! XD) Draco sarà più che felice di fargli da spalla, e non sono quello... piccoli passi verso qualcosa di più grande e importante! XD Bax bax!

 

Nadeshiko, mia carissima, che dire? Grazie per aver commentato tutti e tre i capitoli che ti mancavano! XD Mi ha fatto un mondo di piacere...! Quindi credo che sia doveroso rispondere una per una alle recensioni:

Cap 8 à Draco è molto contento che prendi le sue parti, eh? XD Diplomazia... ah, quando c'è di mezzo tutto questo minestrone di sentimenti... Draco non ne ha mai gestiti così tanti e contrastanti e poi, diciamocelo, poteva anche accorgersi, se non dare retta alla sua coscienza (che, poverina, si è rintanata in un angolo della sua mente a filare la lana con un fuso borbottando... uhm, questo ha molto a che vedere con il mio caro Neu megalomane... che ora, tra parentesi, ha deciso che il suo colore pallido e opalescente non si addice alla sua nuova versione egizia e quindi si è messo in testa di farsi qualche lampada... ma si può avere un neurone così! *Miss disperata*)...

Cap 9 à Gary, Mister Provola 2 - La Vendetta di Hiram, ha 'invitato' a cena Harry ma ovviamente la qui presente autrice che vuole tanto bene alla sua Nadeshiko ha deciso di risparmiarle questa visione raccapricciante (avevo già una scenetta in mente... ma forse la metterò più avanti, giusto per farmi odiare ancora un po' per la faccenda di Gary! u.u) e ha fatto venire il nostro biondino di fiducia (biondino di fiducia? non sono mica il postino! ndDraco) (e meno male... pensa che cattive notizie porti! ndMiss) per preparare terreno perchè... *rullo di tamburi* la vetta è vicina, vicinissima! XD Prepara la colonna sonora! ^^

Cap 10 à Ci saranno i risvolti più dolci... ma non solo quelli, I'm sorry! ^^'' Ah, soddisfatta della cena saltata di Gary? *eheheh* Sai com'è, sono abituata a scrivere capitoli chilometrici che non finiscono più da quanto sono densi e pieni di suspence... questa Slib è stata un altro dei miei esperimenti: per la prima volta non il mistero, non la suspence, non la vena dark... ma la malinconia e la dimensione umana, il maturare delle persone attraverso la sofferenza, l'amore e il perdono sono i veri protagonisti! ^^ ormai tutte le mie fic hanno un obiettivo da raggiungere e un argomento principale che mi preme molto trattare e quindi... ok, la smetto con questo poema immenso sulle mie ragioni! ^^'' Presto, in vetta, non troveremo soltanto uno sprazzo di luce ma il bagliore del sole! XD E magari qualche nube... ehm... Nadeshiko, forse è meglio che accanto al computer tu abbia una scorta di cioccolata, sai, così, per precauzione! ^^ Bax bax! *Miss scappa*

 

Black Cat, mia carissima, capisco il tuo odio per Gary ma attenzione che il regale rompiscatole non ha ancora finito di fare danni! ^^ Il tira e molla? Uhm... domanda spinosa... non vorrei beccarmi qualche Strillettera! XD Bax bax!

 

diavolettadark, non precisamente ma è meglio tenere d'occhio Dudley...! ^^'' Bax bax!

 

ziz, *Miss blushing* Sempre troppo gentile! Ora... talentuosa... chissà che cosa ci riserverà il futuro, meglio non dire nulla! ^^ Minaccia? Argh, so per esperienza personale che le tue minacce sono... ehm-ehm... infatti se noti ho postato oggi! ^^ Che dici, perdonata? Bax bax e... hai visto, ho aggiornato non una ma tre fic! ^^

 

Commentate!

*Miss*

 

  
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