Senza luce, il Buio (11/?) by Mistress Lay
Capitolo
Decimo – Della morte, nella vita
Il cielo
doveva essere cupo quel giorno, il sole coperto da nubi che minacciavano
pioggia e burrasca.
Stava
scendendo la sera, oscura e bellissima, ad ammantare ogni angolo, ogni
spiraglio di luce, ogni superficie, scabra e liscia.
Harry
avanzava con passo malfermo, incerto e titubante come lo era nel cuore. Stava
andando contro la sua disfatta o verso la sua salvezza? Non lo sapeva davvero e
la cosa lo angustiava più di quanto lui stesso ammettesse a sè stesso: aveva
paura, il terrore di essere respinto e destinato a ritornare al San Mungo con i
suoi amici.
E non
sarebbe riuscito a fuggire questa volta.
Si fermò
di fronte alla porta, dopo aver inciampato più volte con il suo mantello per i
gradini, non ancora abituato a quella nuova percezione del mondo, una
sensazione che odiava. Senza che potesse vedere luci, colori e forme, solo una
forma indistinta e indefinita di oscurità profonda come l'abisso.
Rimase
fermo davanti alla porta in balia del vento freddo e del mormorio minaccioso
del cielo scuro. L'aria era umida, densa, elettrica.
Suonare
o non suonare il campanello?
Poteva
fidarsi della zia o meno? Poteva cominciare ad avere fiducia ancora in qualcuno
dopo quello che gli era successo?
Sua zia
non lo aveva mai sopportato, ma non lo aveva mai odiato, Harry ne era sicuro. Sua
zia era pur sempre sangue del suo sangue e Harry l'aveva vista triste ad ogni
anniversario della morte di sua sorella. Forse non era mai stata dalla sua
parte, in nessuna occasione l'aveva spalleggiato quando veniva spedito nel
sottoscala senza cena, non c'era stata lei a curare le sue ferite quando Dudley
si divertiva a tirargli qualche pugno. Forse non l'aveva mai sostenuto nè
aiutato nè gli aveva insegnato nulla ma... ma non si poteva dire che
Quel
breve lampo di speranza alla quale aggrapparsi.
Suonò il
campanello, passi veloci si avvicinarono e la porta si aprì.
Il
silenzio, seguito dal singulto sorpreso della zia fece intuire a Harry che lui
era l'ultima persona che si sarebbe mai aspettata. Forse era sorpresa della sua
apparizione, forse da metà del suo corpo che era rimasto saldamente nascosto
dalle pieghe del mantello dell'invisibilità di suo padre, forse perchè attorno
ai suoi occhi c'era una benda laida di sporcizia e sangue.
- Ho
bisogno del tuo aiuto, ti prego, zia -
-
Harry... -
- Ti prego...
ti prego... - era così disperato che aveva perso controllo della sua voce come
delle sue ginocchia e cadde a terra, stanco, dolorante. Gli occhi li sentiva
trafitti da mille agi di dolore - Ti prego... -
Il
profumo di pulito quasi asettico degli abiti di sua zia, il delicato aroma di
marsiglia, tutto attorno a lui, avvolto nel suo abbraccio soffocante, nel
torrente di parole senza senso, parole ansiose, preoccupate, sorprese.
Ma
quello che lo fece piangere fu la straordinaria sensazione di calore. Calore
umano. Affetto.
Lei non
lo avrebbe lasciato solo...
-
Harry... Harry... che cosa ti è successo... Harry... -
Harry era
caduto in ginocchio come quel giorno, prostrato dal dolore. Non ebbe nemmeno la
forza di coprirsi con le mani il volto, non un singhiozzò uscì dalla sua gola,
una sensazione di terrore lo prese.
Zia...
zia...
Draco lo
guardò cadere senza dire una parola, lo vide accartocciarsi su sè stesso,
rattrappito sotto il peso del dolore, ma non gli andò incontro.
Disse un
solo, semplice e scialbo: - Mi spiace - privo di dolore, neutro come poteva
essere una forma di saluto verso una persona qualsiasi.
Non capiva
quel dolore, dopotutto non aveva perso nessuno, e la morte dei suoi genitori
era stata più che altro una liberazione che altro, e la perdita di una persona
così cara come un parente lui non la comprendeva. La prendeva come un dato di
fatto, ma non la capiva fino in fondo.
Ma comunque
sia Harry non udì bene quelle parole.
Alzò il capo
al cielo, ancora sulle sue ginocchia, le braccia lungo i fianchi, aprì gli
occhi ciechi in un doloroso e vano tentativo di 'vedere' la ragione divina di
quell'ennesimo colpo al cuore.
Le calde
mani di Petunia lo fasciarono amorevolmente attorno alle tempie, sulle palpebre
abbassate, la sua voce acuta lo aveva intrattenuto durante tutta l'operazione,
chiedendogli come stesse, come si fosse procurato quella ferita insanabile agli
occhi.
Harry
aveva risposto laconicamente a tutte le domande ma non aveva detto altro. Era
ancora scosso per la stanchezza, per il dolore, per la sua foto diramata dai
mass media babbani.
Sua zia
glielo aveva detto dosando le parole con tatto, gli aveva anche detto che
nessuno l’aveva mai avvertita della sua condizione, forse credevano che non le
sarebbe interessato – e Harry aveva capito che era tutt’altro quando aveva
capito che lungo le guance di Petunia scorrevano silenziose le sue lacrime e
cadevano sulle lenzuola pulite, sul plaid scozzese e sulla pelle delle mani di
Harry - e ovviamente Harry contava su questo per seminare le tracce della sua
fuga.
-
Harry... -
Harry
voltò il capo verso di lei, o almeno da dove proveniva la sua voce, prestandole
attenzione.
Ormai
era finito il periodo della sua infanzia quando era costretto ad dormire in un
oscuro sottoscala o una stanza dall'intonaco scostato due metri per due: Dudley
aveva lasciato casa sua da anni ormai, unendosi a qualche suo amico di una
banda, andando a Londra o da qualsiasi altra parte per divertirsi bevendo e tiranneggiando
gli altri, lo zio Vernon era in viaggio di lavoro da giorni, secondo la
versione della zia.
Ora era
nel letto di Dudley - non quella che aveva lasciato il figlio ma quella
riordinata e pulita che puliva ogni giorno - con le lenzuola pulite, coperto
con tutti i riguardi, cuscini sprimacciati che gli premevano dietro la schiena
e la zia che lo curava e lo riempiva di attenzioni.
Sì, non
era proprio come un tempo.
- Forse
è meglio che facessi vedere questi occhi ad un dottore... uno babbano, se non
vuoi che... -
- Zia...
-
- Harry,
non mi piace che... -
- Zia,
starò bene -
Petunia
gli strinse la mano.
-
Grazie, comunque... -
- Sei
mio nipote... Harry. Sei mio nipote... -
A rigor di
cinica logica sarebbe parso un'altra ironia della sorte, un'altra perdita, una
delle tante. Qualcuno avrebbe potuto obiettare che in fondo ci doveva essere
abituato che, in fondo, che cos'era se non un'altra sfortuna? Un evento della
sorte?
E comunque
non avrebbe nemmeno dovuto soffrire così per una persona che era sì sua parente
ma in fondo l'aveva disprezzato per anni...
Ma l'aveva
perdonata. E come avrebbe potuto fare altrimenti?
Sentiva
l'oscurità addensarsi quasi fosse un peso sopra di lui, quel buio nel quale
aveva vissuto da tre anni a questa parte si stava andando irrobustendosi,
diventando una cappa intorno alla sua testa di fumo velenoso.
Zia...
- Non ho
bisogno di un dottore, zia -
- Ma sì,
è meglio che tu ti faccia vedere, caro – le mani di Petunia, così calde,
cercarono di calmare il nipote, in preda ad un qualche contrasto interno. Lo avvertiva
che aveva qualcosa che lo angustiava: certo, la cecità era stato un colpo molto
duro per lui ma la donna era certa che Harry avrebbe potuto superare anche
questo. Suo nipote era forte. Lo era sempre stato.
C’era
così tanto di sua sorella in Harry…
La gentilezza,
la disponibilità al perdono, il coraggio di fare certe scelte…
Lily… se
puoi, perdonami. Per quello che ho fatto. Non giudicarmi troppo male, ti prego.
Sorella, mi
manchi.
Harry è
così simile a te… ne sei orgogliosa, vero?
Lo aveva sussurrato alla fotografia di sua sorella molto spesso quel discorsetto, l’unica foto di Lily Evans che non aveva ancora buttato via. Una foto babbana di sua sorella a sedici anni, sorridente, occhi verdi brillanti che guardavano l’obiettivo della macchina fotografica, quel meraviglioso sorriso aperto che poteva incantare chiunque, i suoi bellissimo capelli rosso fuoco che scendevano sulle sue spalle.
Sorellina…
E Petunia al suo fianco che incrociava le braccia corrucciata in pieno contrasto con la bellezza e l’allegria della sorella, gli occhi verde chiaro che erano sollevati, annoiati, le labbra piegate in una smorfia, l’espressione tutt’altro che lieta.
Sorellina…
Ho sbagliato
così tanto… Lily, sorellina, perdonami…
- Zia,
non ho davvero bisogno del dottore. Io… ho intenzione di andarmene -
- Dove? Dai
tuoi amici? Vuoi che li chiami per venirti a prendere? -
Un
sorriso triste, Harry scosse la testa.
- Perché
scuoti la testa, Harry? -
Harry
continuò a scuotere la testa in segno di diniego, le palpebre erano sollevate e
in quegli occhi privi di vita Petunia capì che c’era disperazione. Una disperazione
folle e… autodistruttrice.
- Harry…
vuoi morire? -
L'ultima
della sua famiglia.
L'unica
alla quale aveva permesso l'aiuto.
- E’ mio
diritto morire – replicò con voce dura Harry.
Petunia trattenne il fiato, si portò una mano sulla bocca, inorridita.
- Harry…
non puoi volere… questo.
Non puoi voler morire… -
Sorella, sono stata troppo crudele? Non mi concedi perdono?
Devo morire
senza aver potuto salvare mio nipote?
Sorella,
davvero lo vuoi da te?
- E’ mio
diritto morire -
- Non è
tuo diritto – ribattè Petunia, una traccia di lacrime nella voce – Non pensi a
me? ai tuoi amici? A tutti coloro che ti amano? Non puoi mollare ora. Non dopo
tutto questo! Devi reagire, caro, devi reagire! -
- SONO
CIECO, ZIA! CHE COSA POTRò O VORRò MAI FARE? CREDI DAVVERO CHE C’è UNA SPERANZA
PER ME? PER ME? SONO SOLO UN PESO, SOLO UN OSTACOLO, SONO… COMPLETAMENTE INUTILE!
– gridò con voce disperata Harry - Ormai ho salvato il mondo dal brutto e
malvagio mago. Posso morire in pace? -
- Non
sei né un peso né un ostacolo… Harry, come puoi non capire? Io ti voglio bene –
cercò di prendergli la mano ma Harry la sottrasse alla sua presa – I tuoi
amici.. tutti… per loro non sarai mai un peso. Ti vogliono bene. Ti vogliamo
bene, Harry. Vivi per noi -
- Voglio
stare da solo… per favore, puoi lasciarmi solo? -
- No. Non
più – il capo di Harry si voltò verso di lei, gli occhi aperti, morti che la
fissavano senza che la potessero vedere – Hai sofferto tanto nella vita. Hai perso
molte persone. Tua mamma, tuo padre, il tuo padrino e chissà chi altro… sai
qual è il dolore perché l’hai provato sulla tua pelle. Ogni morte porta dolore
alle persone che amiamo e che lasciamo. Tu non sei solo un eroe, Harry, sei una
persona meravigliosa che merita il meglio dalla vita che invece, così
insensatamente ha cercato di togliere con dolori e privazioni. Non puoi mollare
adesso, caro, non puoi rovinare tutto. Sei cieco, è vero, devi solamente
imparare a conviverci, dovrai imparare molte cose, dovrai essere magari seguito
e tenuto per la mano, ma questo, non credere, non è né un peso né un ostacolo
per nessuno delle persone che ti amano. Non sei inutile. Tu sei indispensabile.
E hai ancora speranze, la tua vita non è finita qui, con la cecità -
- I miei
amici, tutti, tu compresa, zia, avete una vita. Perché passarla ad accudire un
cieco? – domandò amaramente.
- I
ciechi non sono al capolinea della loro vita, Harry. Ci sono altre strade da
prendere. Ti aiuterò a imparare ad essere autosufficiente. Non devi temere di
chiedere aiuto. Solo… non morire. Non andare dove nessuno potrà più aiutarti -
- Zia… -
- Sì,
tesoro? -
- Ho
paura… -
Petunia
lo abbracciò, sentendo le lacrime del ragazzo bagnarle la maglia.
Oh, Lily…
perdonami, ma non posso permettere che tu riabbracci così presto tuo figlio…
E che ora
non c'era più.
- Perchè
devi proprio andartene? Non puoi rimanere qui? -
- Devo
andare, lo sai -
Venne
annunciato il suo treno, la folla cominciò a premere per andare prima e
accaparrarsi i posti migliori sul treno, una calca di viaggiatori impazienti
sbuffarono, Petunia lasciò la mano di Harry: - Ho affidato i tuoi bagagli al controllore,
Harry. Ti porterà nel tuo posto -
- Grazie
per tutto quello che hai fatto per me -
- Grazie
a te, per avermi fatto perdonare me stessa per tutto quello che io ho fatto in
passato - Petunia doveva aver sorriso nel dargli quella carezza sullo zigomo -
Fatti sentire, eh? -
Harry
afferrò saldamente il bastone prima di annuire.
- Per
favore. Harry. Non mollare -
Ed ora era
morta.
Harry
rimase fermo in quella posizione per chissà quanto, dimentico completamente
della presenza di Draco Malfoy che titubava sulla soglia, a disagio.
Poi, Draco
lasciò il giornale cadere a terra e afflosciarsi e andò da Harry, sentendo
l'inspiegabile dolore nel cuore nel vedere Harry così sofferente per la morte
della zia.
Avrebbe
voluto essergli d'aiuto ma che cosa avrebbe potuto fare o dire? Lui non sapeva
consolare le persone, nessuno glielo aveva mai chiesto e lui non aveva mai
provato desiderio di rassicurare qualcuno.
Lui era
Draco Malfoy.
Mentre però
fissava Harry prostrato dal suo dolore sentì l'ultima barriera di orgoglio
personale cadere, sentì l'ultimo strato di gelo del suo cuore sciogliersi,
l'ultima titubanza sparire.
Così si
avvicinò a lui, lentamente, appoggiò un ginocchio sul parquet, lo fissò.
Lacrime che
gli bagnavano le guance, braccia abbandonate stancamente lungo i fianchi… quali
dolori gli rodevano l’anima da dentro? E se fosse tornato all’idea iniziale,
quella del… suicidio?
Ascoltò
l'unica voce possibile.
E Draco
allungò la sua mano verso il viso di Harry, protesa in una carezza ma invece di
appoggiarla sulla guancia dell'altro la trasformò in una pacca anonima sulla
spalla.
C'era un
fiume tra di loro che li divideva, un fiume in piena pieno di dolore, di
tristezza e di fraintendimenti.
A quel
contatto Harry sussultò spaventato e cercò di sottrarsi ma in quel momento
Draco capì che, fiume o non fiume, le lacrime di Harry erano lame che
affondavano nel suo petto.
E lo
abbracciò, attirandolo a sè.
Harry cercò
di divincolarsi ma Draco non glielo permise, lo abbracciò di slancio,
sussurrandogli: - Io sono qui -
Un
sussurro, pronunciato piano, lieve, bastò quello per far fermare Harry e
abbandonarsi a quell’abbraccio.
Lui era lì.
Draco
Malfoy era lì per lui, Harry Potter, per alleviare il peso del suo cuore, per
abbracciarlo nel momento del dolore. Perché voleva farlo o perché si sentiva in
dovere di farlo?
Ma in quel
momento la domanda non si poteva: troppo dolore, troppa tristezza, altre cose
offuscavano la sua capacità di giudizio.
Per ora, il
confronto poteva aspettare.
- Ci sei
oggi – sussurrò solamente, abbandonandosi completamente a quell’abbraccio.
Calore. Calore. Calore.
È vero.
Lui era lì.
Grazie a
Dio.
- E ci sarò
anche domani – gli promise.
Harry lo
abbracciò, singhiozzando.
Harry… voglio esserci sempre.
Continua…
Mistress
Lay
Note: E ci siamo, la svolta finalmente.
Perdonate
l’immenso ritardo ma non ho avuto un secondo di libertà in queste settimane e,
sebbene il capitolo fosse pronto, non sono riuscita postarlo prima di oggi. Mi
farò perdonare, promesso, oggi avrete tre aggiornamenti! ^^
Mi dispiace
che questo capitolo, ormai come sempre, è piuttosto corto ma ho dovuto
tagliarne un pezzo per lasciarvi un po’ in sospeso *grin*… il prox comunque
sarà più lungo, non preoccupatevi! ^^
Visto che mi devo far perdonare per il ritardo vi dico una cosuccia: tenete ancora d’occhio Gary e Dudley, il capitolo non si è ancora chiuso…
Mimi88,
Moony*, Duda, haley, millie, Jelly Shy, sara, grazie tutti voi! Bax bax!
Kira, ancora auguri, SisSly! XD Che bel
consiglio che hai dato a Draco, ma temo che il biondino abbia altro in mente...
sai com'è, l'amore! Bax!
MORFEa, ma certo, Draco gli starà molto ma
molto vicino... XD Ti ringrazio ancora per la tua mail con auguri e auguri! XD
E ribadisco: fic a profusione! ^^ Quest'anno poi ho un centinaio di idee e fic
che posterò... Bax bax!
kimmalfoy, tristezza... e sarà premiata,
eccome se lo sarà! XD Bax bax!
ragazza
interrotta, ma certo! altrimenti dove va a finire il mio innato sadismo per i
miei personaggi? XD Insomma, ho un nome da rispettare! XD Bogman? Oh, niente di
che, ogni tanto mi escono fuori parole che in realtà non esistono... sai, Lucrezio
usa Ennio, Ennio si inventava un sacco di termini che non esistono (il
soaviloquenti mi è rimasto O.o) e perchè non posso farlo anche io? Ok, non
siamo sullo stesso livello... ma un po' di creatività! XD E il dramma è che me
le invento tranquillamente anche mentre parlo... che di vuoi fare, sono un caso
disperato! Bax bax!
saso, ti ringrazio e bevenuta! ^^ Bax
bax!
Chase, chi lo sa, il dolore è sempre
meglio condividerlo che tenerlo troppo tempo dentro e Harry questa volta ha
veramente bisogno di qualcuno... ^^ Certo, l'avvicinamento è qui, dietro
l'angolo, ve ne ho dato un piccolo assaggio! XD Bax bax!
fann1kaoriyuki, carissima Hachi, sono sempre
felice che ti piaccia! ^^ Bax bax!
ysal
pax, no, non è
mica un obbligo anche se fa molto ma molto piacere... XD E riguardo alla
seconda parte della tua recensione... ahi ahi... sento il fuoco vicino! ^^ Sì,
la certezza tienila bene a mente! Oth è tornata, non mi uccidere! Bax
bax, tvtb!
nox, davvero? *Miss contenta* Bax bax!
James_Prongs, oth... oggi avrai una risposta
anche se ti avevo già anticipato qualcosina!^^ Bax bax!
Stè_Wormy, tesoro non credo che arriverà a 50
capitoli questa, chissà... Bax bax!
baby, ma no, è solo tutta impressione! ^^
Ehm... e non hai ancora visto niente! ^.- Bax bax!
Nal, non preoccuparti, grazie lo stesso
carissima! ^^ Bax bax!
NamiTheNavigator, ti sei ripresa? Oh hai bisogno di
un po' di Tom? XD Perchè è lì, che aspetta solo di uccidere ME! (ricordi, no?
XD) Bax bax!
Shade_Scary, eh sì, un po' di accanimento...
dopotutto si presta bene, o sbaglio? ^^ E temo di dover dire che non è ancora
finita! Grazie come sempre!" Bax bax! ^^
kandra, purtroppo è così... Dudley si è
attirato ulteriore odio da parte di tutti noi! ^^ Bax bax!
mysa_3, ehm... forse perchè sono crudele? ^^
Bè, inutile nasconderlo, questa morte improvvisa li farà avvicinare solo.. non
sarà così facile come sembra! Bax bax!
empire, *Miss tossisce* non posso
rispondere, comprendimi, mia cara, ho una vita da vivere e se rispondessi credo
che mi verrai a prendere e torturare... ^^'' Bax bax!
Fan-chan, per stargli vicino gli starà
vicino... molto vicino! XD Bax bax!
zafirya, ti ringrazio per aver letto
parecchie mie fic e averle commentato! Non importuni affatto, mi fa troppissimo
piacere sentire come la pensi! XD Le cose complicate mi piacciono e la natura
umana è così machiavellica che per me è irresistibile... poveri Draco e Harry,
le mie cavie... XD Il capitolo Dudley-Petunia non è ancora concluso,
attenzione! ^^ Bax bax!
Tiny, grazie! ^^ Sì, sì, uniamoci anche
noi ai nostri due eroi! Resistete, e insieme! XD Bax bax!
hikary92, ahi ahia... sono perdonata? *Miss
occhi da cucciolo mode_on* Bax bax!
taty89, sono felice che tu abbia trovato un
modo per continuare a leggere FA, sai, ci tengo a sapere che ne pensi! (Harry è
un po' bastardo, sì, ma in futuro dovrà fare i conti con Draco e con l'amore...
ok, basta spoiler! XD) Draco sarà più che felice di fargli da spalla, e non
sono quello... piccoli passi verso qualcosa di più grande e importante! XD
Bax bax!
Nadeshiko, mia carissima, che dire? Grazie per
aver commentato tutti e tre i capitoli che ti mancavano! XD Mi ha fatto un
mondo di piacere...! Quindi credo che sia doveroso rispondere una per una alle
recensioni:
Cap 8 à
Draco è molto contento che prendi le sue parti, eh? XD Diplomazia... ah, quando
c'è di mezzo tutto questo minestrone di sentimenti... Draco non ne ha mai
gestiti così tanti e contrastanti e poi, diciamocelo, poteva anche accorgersi,
se non dare retta alla sua coscienza (che, poverina, si è rintanata in un
angolo della sua mente a filare la lana con un fuso borbottando... uhm, questo
ha molto a che vedere con il mio caro Neu megalomane... che ora, tra parentesi,
ha deciso che il suo colore pallido e opalescente non si addice alla sua nuova
versione egizia e quindi si è messo in testa di farsi qualche lampada... ma si
può avere un neurone così! *Miss disperata*)...
Cap 9 à
Gary, Mister Provola 2 - La Vendetta di Hiram, ha 'invitato' a cena Harry ma
ovviamente la qui presente autrice che vuole tanto bene alla sua Nadeshiko ha
deciso di risparmiarle questa visione raccapricciante (avevo già una scenetta
in mente... ma forse la metterò più avanti, giusto per farmi odiare ancora un
po' per la faccenda di Gary! u.u) e ha fatto venire il nostro biondino di
fiducia (biondino di fiducia? non sono mica il postino! ndDraco) (e meno
male... pensa che cattive notizie porti! ndMiss) per preparare terreno
perchè... *rullo di tamburi* la vetta è vicina, vicinissima! XD Prepara la
colonna sonora! ^^
Cap 10 à
Ci saranno i risvolti più dolci... ma non solo quelli, I'm sorry! ^^'' Ah,
soddisfatta della cena saltata di Gary? *eheheh* Sai com'è, sono abituata a
scrivere capitoli chilometrici che non finiscono più da quanto sono densi e
pieni di suspence... questa Slib è stata un altro dei miei esperimenti: per la
prima volta non il mistero, non la suspence, non la vena dark... ma la
malinconia e la dimensione umana, il maturare delle persone attraverso la
sofferenza, l'amore e il perdono sono i veri protagonisti! ^^ ormai tutte le
mie fic hanno un obiettivo da raggiungere e un argomento principale che mi
preme molto trattare e quindi... ok, la smetto con questo poema immenso sulle
mie ragioni! ^^'' Presto, in vetta, non troveremo soltanto uno sprazzo di luce
ma il bagliore del sole! XD E magari qualche nube... ehm... Nadeshiko, forse è
meglio che accanto al computer tu abbia una scorta di cioccolata, sai, così,
per precauzione! ^^ Bax bax! *Miss scappa*
Black
Cat, mia carissima,
capisco il tuo odio per Gary ma attenzione che il regale rompiscatole non ha
ancora finito di fare danni! ^^ Il tira e molla? Uhm... domanda spinosa... non
vorrei beccarmi qualche Strillettera! XD Bax bax!
diavolettadark, non precisamente ma è meglio
tenere d'occhio Dudley...! ^^'' Bax bax!
ziz, *Miss blushing* Sempre troppo
gentile! Ora... talentuosa... chissà che cosa ci riserverà il futuro, meglio
non dire nulla! ^^ Minaccia? Argh, so per esperienza personale che le tue
minacce sono... ehm-ehm... infatti se noti ho postato oggi! ^^ Che dici,
perdonata? Bax bax e... hai visto, ho aggiornato non una ma tre fic! ^^
Commentate!
*Miss*