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Autore: Kitsune911    06/07/2012    5 recensioni
David e Pierre hanno appena capito che tra loro forse c'è più di un'amicizia, ma qualcosa sconvolgerà le loro vite prima che abbiano il tempo di godersi dei momenti insieme.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: David Desrosiers, Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so cosa dire su questa fanfiction, se non che avrà circa sei capitoli, perciò il primo non è altro che “la quiete prima della tempesta”, diciamo così… Che poi… si dice così?? Spero che ormai voi lettori siate abituati ai miei scleri pre e post fanfiction, se no temo di avervi già spaventato abbastanza. Leggete e ricordatevi che i commenti sono sempre ben accetti, anche le critiche, basta che siano costruttive! Ci si vede alla fine del capitolo! ;)

 

 

 

La noia era una brutta cosa, David ormai lo sapeva bene. Il tour era appena finito, non stavano ancora lavorando al nuovo CD e di stare tutto il giorno a fare niente come gli altri lui proprio non ne voleva sapere.

Aveva suonato un po’ il suo basso, ma i soliti spartiti ormai l’avevano stufato. Aveva cercato di coinvolgere Pierre in qualche attività divertente, ma il cantante si era rifiutato di fare qualunque cosa comportasse il suo allontanamento dal divano. E David, un po’ per noia e un po’ anche per curiosità, si era ritrovato a fare ciò che aveva promesso a se stesso di non fare mai più. Aveva cercato “Hott Baguettes” su Google e si era messo a leggere delle fanfiction. L’ultima volta che ci aveva provato era rimasto talmente traumatizzato da non riuscire a guardare Pierre negli occhi una settimana senza vergognarsi per cose che, in realtà, loro non avevano mai fatto. Anche quel giorno di qualche anno dopo David si ritrovò a chiudere in fretta la pagina che stava leggendo –il rating rosso era ancora troppo per lui- e a chiedersi da dove diavolo traessero ispirazione per scrivere quelle cose. Cercò delle immagini di lui e Pierre e tutto ciò che trovò furono sorrisi, sguardi, qualche abbraccio e parecchi giochetti idioti fatti sul palco. Se poi dietro a questo le fan vedessero tutt’altro non era un problema suo, no?

Spense il computer e raggiunse il divano, che ospitava Seb e Pierre da due giorni ormai. Dicevano di essere stanchi, ma chi volevano prendere in giro? Avevano fatto lo stesso tour che aveva fatto lui, e lui non era mica stanco! Senza neanche più provare a farli alzare, si sdraiò letteralmente sopra a Pierre, che era così abituato ad avere addosso il bassista che quasi non ci fece neanche caso.

“Pieeee”, piagnucolò. “Dicono che stiamo insieme!”

Il cantante si mise a ridacchiare.

“Sì, tesoro, lo dicono da anni”

“Ma perché? Dai, non possono prendere sul serio quello che facciamo nei concerti o nelle interviste!”
Seb, che fino a quel momento li aveva osservati dall’altra parte del divano, intervenne, confuso.

“Ma come, io pensavo che lo faceste apposta per provocare i fan! E ora ti lamenti?”

“Sì! Cioè, no! Non è che lo facciamo per provocarli, lo facciamo perché ci va di farlo! Sono loro che ci vedono sotto cose strane!”

“Non ti ha mai dato fastidio fino ad ora, mi sembra…”

“Ma Seb, devi vedere le cose che scrivono, fanno paura!”

Pierre scoppiò a ridere, facendo sobbalzare David, sopra di lui.

“Nooo, non dirmi che sei andato ancora a leggerti le fanfiction!?”

il bassista arrossì. Sapeva che non doveva farlo, lo sapeva!!

“Mi annoiavo!!”

“Beh, l’ultima volta non riuscivi neanche a guardarmi in faccia e ora mi stai sopra… fai progressi, eh?! Non vorrai mica mettere in pratica quello che hai letto?”

Pierre gli scompigliò i capelli, continuando a ridere. Dave nascose il viso contro la sua spalla, mugugnando un “No…”

“E poi… fanno paura? Ti scandalizzi per così poco?”

David lo guardò male.

“Sai benissimo che non è così, Bouvier…”

Gli disse con un tono provocante, prima di dargli un bacio sulle labbra.

Seb li guardò incredulo.

“E poi vi lamentate dei pettegolezzi su di voi…”
”Ma qui ora non ci sono fan, Sebby. E poi stiamo giocando, come al solito, vero Davey?”

“Mmmh mmmh”

“Beh, in ogni caso il fatto che vi sdraiate uno sull’altro come se niente fosse, vi chiamate con nomignoli e vi baciate a me sembra strano… Senza contare il fatto che Pierre sta accarezzando ogni parte del tuo corpo che riesce a raggiungere, eh, Dave? Ma se secondo voi è un gioco…

Io continuo ad aspettare l’invito al vostro matrimonio. E non fate figli senza dirmelo, mi raccomando!”

Detto questo Seb si alzò e se ne andò, lasciando gli altri due senza parole.

“Ma… pensa che stiamo insieme?!”

“Ah, non lo so Pie… Pare che lo pensino un po’ tutti…”
Si guardarono un attimo, poi David scese da Pierre e gli si sdraiò accanto, appoggiando la testa sulla sua spalla e un braccio sul suo petto. Pierre portò la sua mano su quella del bassista, accarezzandola con lenti movimenti del pollice.

Rimasero lì in silenzio, pensando a loro due, a come il loro rapporto fosse diventato sempre più profondo nel corso degli anni, a come un “ti voglio bene” distratto si fosse trasformato in un abbraccio, poi in un bacio innocente e poi all’essere sempre uno appiccicato all’altro.

Ormai neanche Seb, Jeff e Chuck credevano che tra loro fosse tutto normale. Iniziavano a pensare che l’Hott Baguettes fosse più reale di quanto sembrasse, che fossero davvero una coppia ma non volessero dirlo. O che forse neanche loro se ne rendessero conto.

Solo l’amore poteva spiegare tutto.

Solo per amore ora David stava baciando Pierre, sperando che anche lui fosse giunto alla stessa conclusione, che non lo respingesse e che tra loro non si rovinasse niente.

Ma Pierre era solo stato battuto sul tempo. Aveva deciso che avrebbe baciato Dave a costo di prendersi un pugno in faccia, o di essere respinto o di rovinare tutto. Ma non aveva fatto in tempo a girarsi verso di lui che già stava ricambiando il suo bacio. Si staccarono solo quando i polmoni cominciarono a bruciare per la mancanza di ossigeno. Si guardarono negli occhi, sorridendo felici per aver capito che tutti gli altri avevano ragione. Stettero lì sul divano, senza riuscire a tenere le mani lontane dal corpo dell’altro, senza interrompere un bacio fin quando erano sul punto di soffocare.

Ma durante l’ennesimo bacio furono disturbati da un trillo fastidioso.

Lanciando uno sguardo di scuse a Pierre, David rispose al cellulare. Era sua sorella Julie.

“Cosa vuoi?”

“Ma come sei carino, fratellino. Io sto bene, grazie! E tu?”

“Jul, dai… perché mi hai chiamato?”

“Perché dovevi essere qui mezz’ora fa, forse?”

“Oh, merda, scusa!! Me ne ero dimenticato. Mezz’ora e sono lì, ok? Ciao”

Chiuse la chiamata e diede un bacio veloce a Pierre, scusandosi per dover andare via proprio in quel momento.

“Un paio d’ore e ricominciamo da capo…”

Prese le chiavi della macchina e uscì.

 

 

 

“Seb? Ho paura che sia successo qualcosa a David”
”Ma non era lì con te?”

“Sì, ma è uscito per andare da sua sorella. Mi aveva detto che ci avrebbe messo un paio d’ore, ne sono già passate 3 e non è ancora tornato. Sto andando nel panico, l’ho chiamato almeno 10 volte, ma non risponde!”

“Pierre, stai calmo, sono sicuro che arriverà a momenti , ok?”

“Ok…”

Ma quando poco dopo Julie lo chiamò sul cellulare, Pierre sentì che non erano buone notizie.

 

 

 

 

Fine primo capitolo. David ha davvero una sorella più grande che si chiama Julie, perciò ho usato lei come personaggio. U___U

E niente… Non siete curiosi di sapere cosa è successo al povero Dave?? Al prossimo concerto bisognerà che mi scusi con lui, perché lo sto gufando parecchio… O.o

A presto con un nuovo capitolo! Intanto fatemi sapere se vale la pena continuare o no… XD

(Credetemi, io ci provo a scrivere capitoli lunghissimiii, ma escono sempre più corti... uffa, mi arrendo... spero vadano bene anche così....)

  
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