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Autore: Demsmuffin    06/07/2012    12 recensioni
Fan Fiction dedicata interamente alla bromance Larry, se odiate le bromance aprite lo stesso questa storia, così, per avere un'idea del fatto che non sono poi così assurde ♥
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La suoneria del cellulare mi fece balzare in aria. Accostai un attimo. La scritta “Louis” risaltava nello sfondo blu del mio telefono.
“Che vuoi?” Sbottai nervoso.
“Stavi pensando alle pelle di Ariana, eh?”
Scossi la testa, seccato. Come faceva Louis a sapere sempre quello che facevo, quando lo facevo e anche come lo facevo?
“Sì, va bene, ci stavo pensando.”
Sentii le risate di altri tre idioti. Niall, Liam e Zayn. Avrei riconosciuto le loro risate tra mille.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo diciannove.


Harry.

 
Sorrisi alla figura che dormiva accanto a me. Gli occhi chiusi, il volto rilassato e le labbra distese in un sorriso. Come non lo vedevo da tempo. Come mi mancava vederlo. Gli accarezzai lentamente i capelli, per non svegliarlo. Ero così felice di poterlo fare. Ero felice di non dover correre all’alba in un altro letto per non destare sospetti. Non c’era più bisogno che lo facessi. Mi girai verso l’orologio. Le nove e mezza. Dovevo chiamare mia madre. Non l’avevo più fatto. Ero stato troppo sopraffatto da mille emozioni per poter anche solo calcolare il mio telefono. Cercai di alzarmi senza fare troppo rumore e, una volta in piedi, mi accorsi che Louis era praticamente nudo. E se fosse entrato qualcuno e lo avesse visto? Non potevo mica permetterlo. Era una violazione della privacy. Presi la coperta che giaceva ai piedi del letto e lo coprii in modo che di scoperto avesse solo la faccia.
Soddisfatto, presi il mio cellulare, mi misi un paio di boxer e uscii fuori dalla camera.
A quest’ora dormivano tutti e per non svegliare nessuno mi distesi sul divano di sotto, al solito. Mentre il telefono squillava, ripensai alla meraviglia che dormiva nel mio letto.
Questi giorni erano stati i più belli della mia vita. Ariana se ne era definitivamente andata, era tornata a casa di sua madre e l’unica cosa fastidiosa di quella settimana era che lei aveva lasciato a me il compito di disdire ogni cosa. Per non “fare soffrire ancora il suo orgoglio ferito” Parole sue. Stupida lei.
Meno male che non appena stavo per uscire fuori di testa, Louis mi aveva stretto la mano.
Com’era bella la vita.
“Harry? Ma che fai, mi chiami e poi non rispondi?” La squillante voce di mia madre mi fece saltare in aria.
“Oh, scusa mamma.” Borbottai goffamente al telefono.  Dovevo essermi perso in pensieri inutili.
“Devi scusarti per non aver chiamato.” Sbottò lei evidentemente arrabbiata.
“Mi sento già abbastanza in colpa, non rinfacciarmelo ” Come ero idiota.
“Ma devi sentirti in colpa.” Potevo percepire il sorriso sadico di mia madre mentre si divertiva a farmi venire i complessi. “Allora..” Continuò ”Ho letto su internet che tu Ariana vi siete lasciati. Non si parla d’altro.” Una risatina compiaciuta mi arrivò all’orecchio e io scossi la testa. Una madre normale si sarebbe messa a piangere, si sarebbe strappata i capelli e avrebbe fatto di tutto per fare sposare suo figlio.. ma si sa,  mia madre non era normale. Nessuno nella mia famiglia lo era.
Specialmente tu, Edward.
 “Già, è di questo che volevo parlarti.” Cercai di iniziare io. 
“Posso farti una domanda prima?” Sorrisi. Non sarei riuscito a dirle le cose a modo mio, di questo passo.
“Tutto quello che vuoi.” Cercai di acconsentire.
“Dimmi, ci avete già dato dentro?” Aprii la bocca sorpreso, e poi diventai rosso come i pantaloni di Louis.
Ma lo metti sempre in mezzo?
E’ lui che mi invade i pensieri, non posso farci nulla.
“Mamma!” Sbottai. Ero imbarazzato.. forse fin troppo. Di solito ne parlavo con naturalezza, ma con lui era diverso.
Lei scoppiò a ridere. E nella mia mente già potevo vederla, mentre si portava i capelli dietro l’orecchio sinistro.
“Scusa, dovevo chiedertelo.”
Hai una madre piuttosto curiosa, Harold.
Oh, sta zitta. Sbuffai tra me e me.
“Cosa avete intenzione di fare adesso?” Improvvisamente si fece seria. E sapevo che quella domanda si riferiva a quando io e Louis avevamo intenzione di dichiararci al mondo intero.
E questo mi faceva enormemente paura. Sospirai.
“Louis vuole dirlo stasera. Abbiamo un concerto.. In realtà l’inizio del tour.” Cominciai a torturarmi le dita con una sola mano. Io non ero tanto pronto, veramente. Però lui insisteva così tanto.
“Tu non ne sei convinto, vero?” Sospirò lei.
“No.” Soffiai.
“E tu gliel’hai detto?”
“No.” Soffiai una seconda volta.
“E come pretendi che lui lo sappia?”
Perché mia madre doveva avere sempre ragione?  Dovevo essere totalmente sincero con Louis, erano questi i patti tra noi due.
“E’ che lui sembra così contento di farlo, non voglio deprimerlo con i miei complessi di inferiorità mentale.” Non era una giustificazione la mia, era la verità. Era il motivo per cui non gli avevo detto che non ero d’accordo.
“Vedrai che capirà.” Volevo abbracciarla in questo momento. Sorrisi ancora poco convinto e chiusi la chiamata prima che mi fossi sbattuto la testa al muro manco fosse un uovo.
Senza fare rumore, ritornai nella mia stanza. Lo trovai come lo avevo lasciato. Il suo respiro era ancora regolare, la coperta era come l’avevo sistemata io e il suo viso aveva la stessa espressione rilassata che amavo.
Mi sedetti restando a guardarlo. Lui si mosse leggermente e poi i suoi occhi fecero per aprirsi. Dannazione, lo avevo svegliato.
“Hey..” Borbottò lui sorridendo. “Sei mattiniero?” Si girò a pancia in su, guardandomi. Era il momento giusto per parlare.
“Ho solo chiamato mia madre.” Mi distesi accanto a lui. Louis allargò un braccio e io mi lasciai circondare. La sua pelle fresca era quello di cui avrei avuto sempre bisogno. “Louis.. devo parlarti.”
“Harry, mi sono appena svegliato.” Sbuffò.
Sì, ma Louis, sei riesco a parlarti meglio quando sei appena sveglio. Abbassai lo sguardo, deluso. Non avrei trovato il coraggio di dirglielo dopo, dovevo farlo in quel momento.
“Okay, parliamo.” Acconsentì lui, vedendomi. Si girò verso di me. I nostri visi erano vicinissimi, potevo sentire il suo respiro con il mio. Sorrisi soddisfatto.
“Non sono pronto per stasera.” Dissi in un sussurro. Avevo paura che si arrabbiasse e non volevo.
“Perché me lo dici adesso?” Tolse il braccio attorno a me e io trattenni il fiato. No cavolo, non fare così. Si girò su un lato, le sopracciglia aggrottate.
“Perché me ne sono accorto adesso.. Non posso farlo.” Cercai di essere il più chiaro possibile, ma non sapevo usare bene le parole. Non sapevo come spiegarmi. Diamine.
“Mi stai dicendo che hai dei ripensamenti? Perché se è così..” Lui fece per alzarsi, ma io lo bloccai per il braccio.
Come poteva anche solo pensare che io avessi dei ripensamenti? A quel punto della nostra storia? Dopo che ci eravamo spinti così oltre, dopo che gli avevo dato tutto me stesso?
“No! Niente ripensamenti Louis. E’ solo che ho..”
Cosa ho? Ansia? Sconforto? Tristezza? Ecco, non sono bravo con le parole. Devo trovare qualcosa in fretta.
“Paura.” Fece un respiro profondo, mentre io pensavo che era proprio quello che sentivo. Paura.
“Sì.” Dissi in maniera quasi impercettibile.
Lui si rimise come era messo prima. Il braccio tornò a circondarmi e mi sentii molto più tranquillo. I suoi occhi erano comprensivi, lui lo era sempre stato.
“Tu hai sempre paura, Harry. “ Sospirò. Le sue parole erano vere. Avevo sempre paura. “Ti chiedo così tanto? Pensavo che fosse una buona idea.” Mi accarezzò i capelli. Io gli sorrisi.
Era come se lo guardassi per la prima volta. Ogni volta che lo guardavo, mi innamoravo di nuovo.
Ho il diabete!
“Non fraintendermi.. Voglio dire a tutti che ti amo, ma.. se poi tutti ci voltano le spalle? Tipo.. le fans?” Non potevo non mostrargli la mia insicurezza, mi sarei spacciato per un altro.
“Harry, non mi importa. Avrò te e mi basterà.” Mi sfiorò le labbra un dito e io ebbi la forza di resistere ancora.
“Ma io..” Dissi debolmente.
“Voglio che tu sappia una cosa.” Mi interruppe senza preoccuparsi di farmi finire la frase.
“Cosa?”
“Qualunque cosa succeda stasera, e sottolineo qualunque, io sarò al tuo fianco. Se hai paura, prendi la mia mano, io sarò con te. Ogni volta che vuoi.”
Ci scambiammo un’occhiata. Io avevo amato quelle parole. La sua mano era vicina alla mia. Intrecciai le nostre dita e quando le nostre mani furono perfettamente unite, non ebbi più paura di nulla.
Era la cosa giusta da fare. Lo amavo, dovevano saperlo tutti.
 
 
 
 
 
 
 
 
Louis aveva scelto di risparmiare l’annuncio per il gran finale. Proprio prima di cantare l’ultima canzone.
Per tutto il concerto, i ragazzi erano stati felici, curiosi e tutti e quattro non vedevano l’ora di arrivare alla fine. Per sapere cosa fosse successo. Nessuno aveva paura, nemmeno io in realtà. Ero solamente terrorizzato.
Finsi un sorriso. Avevamo finito la penultima canzone. Un divano ci aspettava al centro del palco. Con il fiato sospeso, mi girai verso Louis. Stava ridendo con una fan in una delle prime file. La guardai e capii il perché. Teneva in mano un cartellone con scritto “Io credo nella Larry Styilnson.” Risi insieme a Louis e agli altri. Qualcuno sarebbe stato molto felice tra un momento all’altro.
Io e Louis al centro, gli altri ragazzi accanto. Ci eravamo finalmente seduti. Prima Niall, poi Zayn e infine Liam avevano detto quanto fossero felici di trovarsi lì. 
Il mio cuore però batteva troppo forte. Louis accanto a me sembrava sicuro, rilassato.
“Qualunque cosa succeda stasera, e sottolineo qualunque, io sarò al tuo fianco. Se hai paura, prendi la mia mano, io sarò con te. Ogni volta che vuoi.” Ricordi? Lo ha detto lui. Prendi la sua mano!
Sì, dovevo prendere la sua mano. Lo guardai e lui si girò verso di me mentre Liam finiva il suo discorso. Louis si avvicinò al mio orecchio, fece attenzione a tenere microfoni fuori portata.
“Tutto bene?” Mi chiese. Io scossi la testa.
La mia mano cercò la sua e lui me la strinse, proprio mentre Liam aveva finito. Louis mi guardò interrogativo, mi stava chiedendo se volevo davvero farlo. Ma era troppo tardi per tirarsi indietro. E io presi il microfono, mezzo tremante. Le fans erano in delirio. Non erano stupide, avevano notato che io e Louis ci stavamo tenendo per mano. Gli occhi di tutti erano puntanti su di noi.
“Grazie a tutti quelli che sono venuti qui stasera.” Urla ancora più forti. Louis mi sorrise ancora, spronandomi ad andare avanti. “Io e Louis vorremmo fare un annuncio, prima di un’ultima canzone.” Le fans smisero improvvisamente di urlare, stavano con il fiato sospeso. Sapevo che nel momento stesso in cui avrei finito di pronunciare il mio discorso, sarei finito su you tube e tutti i social network sarebbero impazziti, ma dovevo farlo. “Come tutti sapete.. Dovevo sposarmi, la settimana scorsa.” Amavo tirarla per le lunghe. Gli occhi di tutte le fans erano ansiosi, non si percepivano nemmeno i respiri, se non quello mio. Persino i ragazzi, mi guardavano ansiosi. “Ma mi sono reso conto che avrei fatto il più grosso sbaglio della mia vita. E non perché il matrimonio condanna o altre scemenze.. perché Ariana non era la persona giusta.” Louis si leccò il labbro inferiore, lo stesso sorriso compiaciuto che avevo io, lo aveva anche lui. Respirai a fondo. Eccoci, era quello il momento. Restai ancora un attimo in ascolto. Sì, era tutto perfetto. Louis rafforzò la stretta, aveva capito che lo stavo per dire. “Sono gay e amo Louis.” Feci infine.
Al contrario di quanto mi aspettavo, nessuno cominciò a fischiare, nessuno cominciò a lanciarmi occhiate di disprezzo, nessuno iniziò a lanciare pomodori, ma tutti i volti erano illuminati. Adesso tutti guardavano Louis. Prese anche lui il microfono.
“Sono gay anch’io. E amo Harry.” Con un cenno della testa, indicò me.
E adesso sì che si era scatenato il delirio. Le fans presero ad urlare ancora di più. Alcune ragazze, compresa quella della prima fila con il cartellone, si mise a piangere.  Niall, Zayn e Liam sorridevano quasi commossi.
Non mi aspettavo questa reazione positiva, davvero, non credevo di essere così accettato. Ma in fondo. La Larry Stylinson era già approvata da miliardi di fans.. di cosa avevo paura? Era stato come togliersi un macigno dal petto. Stavo bene.
“Vuoi provocarle ancora?” Di nuovo Louis tornò a sussurrarmi nell’orecchio. Io lo guardai, non capivo cosa volesse fare.  Ma poi mi baciò. E se prima c’era il delirio, adesso c’era davvero il putiferio. Mille scatti di macchine fotografiche, ancora più telecamere di prima, ma non mi importava. Presi i fianchi di Louis e lo avvicinai a me. Fu un bacio nonostante tutto breve, ma tutti impazzirono. Era il primo che vedevano. Non l’ultimo, ma il primo.
Ci girammo verso le fans e alzandoci in piedi, come se ci fossimo messi d’accordo, ci abbracciammo mentre iniziavano le note della nostra ultima canzone.
E per tutta la perfomance, io e Louis continuavamo a guardarci.
Sono fiera di te, Edward.
Anche io sono fiero di me stesso.
Louis mi arrivò dietro mentre stavo cantando da solo. Mi abbracciò e io non riuscii più a emettere più alcun suono. Abbassai il microfono ridendo e lasciando la canzone in asso. Tutti quanti stavano guardando noi e urlavano i nostri nomi.
Era molto più di quello che mi aspettavo. Era perfetto.






Styles's Wife Corner


SONO IN LACRIME.
Ci ho messo così tanto tempo a scrivere perché ogni volta che le mie dita digitavano una parola, il mio cuore perdeva un battito.
Non esagero. Mi sono affezionata troppo a questa storia e adesso.. Mio Dio è l'ultimo capitolo! E non ci sarei mai arrivata senza di voi. 
Non sarei ma arrivata a scrivere tutti questi capitoli. Non credevo di avere così tanto supporto e così tanto persone che aspettano i miei aggiornamenti.. ma.. salviamo qualunque altra dolcezza per il prologo, perché c'è ancora quello, per consolarci. 
E non ho idea di come farò a scriverlo, ma va bene. CI riuscirò prima o poi. 
Avevo pensato comunque di scrivere dei Missing Moments sulla Fan Fiction, perché odio separarmene e me ne sono venuti in mente un paio carini. E voi sareste d'accordo? Ditemi di sì D:
Boh, non so che dirvi. Recensite e.. sì, ciao. Vi amo e boh.. mi sento tanto Harry Styles che borbotta.
Peace, love, 69 and Larry Stylnson, Sarah ♥ 

   
 
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