Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Astrid__    07/07/2012    1 recensioni
Alla nostra famiglia, quella formata da Zayn e Liam, mancava un faccino vispo e due occhietti all'erta, occhi da folletto.
Mancavano piedini lisci e paffuti, incapaci di mantenersi immobili.
Mancava una ventata di aria fresca: mancavi tu piccola Charlotte.
E tu sei arrivata, scalciando e strepitando, reclamando il diritto che ti era stato assegnato da un angelo.
Guadagnandoti un posto in questa famiglia, nata da poco, cresciuta a sguardi colmi d'amore, segreti e buoni propositi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Charlotte bentornata.

Eccoti nuovamente a casa, che sorridi contenta a tutti. Abbracci zio Harry e zio Louis, che sono tanto orgogliosi di te. Gli sussurri all'orecchio che

 sono bellissimi, e che gli hai portato un piccolo dono da Londra, gli sussurri contenta che l'hai fatto anche per loro, e poi senza smettere di sorridere, ti avvicini a noi.

"Salve..." e diventi rossa, e gli occhi ti iniziano a brillare.

"Ciao piccola mia" sorride Zayn, e tu lo abbracci di slancio lasciando cade

re il bicchiere a terra, non ti interessa, vuoi solo sentire il caldo abbraccio di tuo padre. E poi con lo sguardo mi sorridi, sopra la spalla mascolina di Zayn, che ti tiene stretta come se potessi volare via, con il pi

 insignificante rivolo di vento. Via da noi, via da questa casa, via dal

la bambina che sei stata.

"Siamo in vena di smancerie eh!" sussurri piano, mentre ti stacchi leggermente per donare a Zayn il più bello dei sorrisi.

"Sto invecchiando anche io..." ti risponde sincero lui, indietreggiando, la

sciandoti così, avvicinarti a me. Sento le tue braccia sottili e candide, allacciarsi timidamente e dolcemente al mio collo, vedo la tua testa piegarsi a trovare spazio nell'incavo della mia spalla, sento le tue labbra

posarsi sulla mia clavicola, e riesco a percepire quel sussurro sommesso, c

reato appositamente per far si che nessuno lo sentisse, "Vi voglio bene, tanto, troppo..."

 

Sai Charlotte, molte volte nelle interviste che facevamo da giovani ci chiedevano: "Qual'è la cosa più bella che vi sia mai capitata", e io

da ragazzino ingenuo, con un sorriso sulle labbra rispondevo: "Partecipare

a X-factor" mentre con lo sguardo interloquivo mentalmente con Zayn, quasi

a volergli confermare che partecipare a quel talent show, era stato bellissimo, anche perché lì, su quel magnifico palco, per la prima volta il nostri sguardi si erano incrociati, non lasciandosi mai più andare. 

Oh Charlotte, se uno quella domanda me la ponesse ora, risponderei con sincerità.

La cosa più bella siamo noi tre.

Tu.

Il dono più grande e bello che il cosmo potesse regalarci.

Una pioggerella fresca, costante che alleggerisce le giornate afose e calde

 del deserto.

Un carico di 100 kg, sulle spalle di un bambino di appena 13 anni.

Un amore inaspettato, trovato in un posto senza speranza.

Un fuoco che scioglie il ghiaccio.

Un sorriso che scalda il cuore.

Una sola parola che ti rende invincibile.

 

Questo sei stata mia dolce Charlotte. Sei stata la pioggerella, sei stata il carico, sei stata l'amore inaspettato, sei stata il fuoco, sei stata quel sorriso, sei stata quella parola.

 

Hai bagnato le nostre giornate, rendendole un poco scivolose, ma infinitamente più fresche e meno statiche. Hai appesantito indubbiamente le nostre vite, caricandole di un peso enorme, quello della vita di una persona. Hai riscaldato i nostri cuori, vuoi per il dolore continuo del nascondere il nostro amore, vuoi per una vita che in realtà non volevamo. Hai riempito i cuori non solo nostri, ma anche di Louis e Harry, convincendoli a fare qualsiasi cosa con un solo sorriso, di quelli veri, di quelli che ti fanno capire che no, non hai sbagliato nulla, che ora quella vista te la puoi godere in santa pace, perché proprio te lo meriti.

Ci hai fatto capire il mondo che ti attraversava la mente con un solo "Grazie" sussurrato all'aeroporto.

 

Ora sei qui, a tavola con tutti i componenti della famiglia "allargata".

Ci sono Harry e Louis, con le loro rispettive famiglie, ci sono Niall e Josh, ci sono i miei genitori e le mie sorelle, c'è mia suocera, benedetta donna, che cerca disperatamente di dire a Harry che no, non può proprio parlare di pompini davanti a tutti, e poi c'è Yasser, il padre di Zayn, che ti fissa orgoglioso, mentre dopo poco, "Complimenti figliolo...", pacca sulla spalla e sorrisino rivolto a me, mentre Zayn è preso da una sincope momentanea che rischia di bruciargli i neuroni.

Questa è la prima volta che suo padre gli fa un complimento, sulla sua condizione familiare ovviamente.

Ci ha sempre guardato un pochino di sottecchi, ovviamente non era facile per un mussulmano di nascita, affrontare la scelta del proprio figlio, di mettere su famiglia a soli 20 anni, con un uomo pergiunta.

 

La nostra storia te l'ho raccontata tante volte, ma tu non ne eri mai sazia. Me la chiedevi continuamente e mi ricordo che una volta da adolescente mi dicesti: "Voglio anche io incontrare un ragazzo come papà, o come te. Voglio vivere quelle emozioni che avete vissuto voi. Voglio il mio amore."

Mi dicesti bene tesoro. Amore. Quel sentimento che a molti fa paura, di cui molti rifiutano i servigi, da cui alcuni addirittura scappano.

Io e Zayn ci incontrammo per la prima volta ai Boot camp, di molti, moltissimi anni fa.

Eravamo entrambi nello stesso gruppo, "Boys under 21", e tuo padre non mi toglieva gli occhi di dosso un secondo. 

Quando venimmo rifiutati io mi misi a piangere, non riuscivo a trattenere le lacrime, non volevo tornare a casa dove bulletti senza pietà erano pronti a picchiarmi e ad additarmi come "frocio".

Invece, Zayn bello come il sole, uscì furiosamente dalla stanza e si avviò verso il cortile. 

Non potei fare altro che seguirlo, era come una calamita, che al posto di respingermi mi attirava come una farfalla notturna verso la luce.

Stava fumando una sigaretta, impassibile, quasi senza sentimenti che attraversavano i suoi occhi.

"Piacere, Liam Payne." 

"Zayn."

In quel preciso istante incominciò tutto. Sguardi, risate, baci rubati, segreti.

Una specie di lotta tra me e lui, o forse dovrei meglio dire, tra se stesso e l'amore che provava per me. 

La mente gli diceva una cosa, il cuore un altra. 

Era combattuto si vedeva, ma alla fine cedette.

La carne è debole, mi disse quando entrò per la prima volta in camera mia, non uscendone mai più.

Lo sento ancora adesso mia piccola Charlotte. Lo posso ancora sentire dentro di me. Posso sentire le sue mani sulle mie natiche. Posso avvertire i suoi capelli sul mio collo. 

E le sue labbra, Charlotte, non mi abbandonano mai.

 

 

Sei stata complicata da crescere Charlotte, oh si! 

Mi viene da ridere a pensare a tutti i guai che hai combinato. A scuola da piccola rispondevi sempre, io e Zayn dovevamo andare perennemente a colloqui con gli insegnati, che ci snocciolavano una serie di lamentele: Charlotte fa questo, Charlotte fa quell'altro.

Le ramanzine non ti sono mai bastate, probabilmente non ci ascoltavi neanche quando ti ripetevamo lezioni di vita, o forse si.

Ma sta di fatto che mai hai seguito gli schemi, per così dire. Hai fatto sempre di testa tua, con quella tua mania assurda di dovere essere sempre forte, quasi di ferro. 

Non hai mani dato a vedere le tue emozioni, anche per me e Zayn era difficile capire che cosa ti passasse per la testa.

Voglia di emancipazione? Ribellione? Cinismo? Insensibilità? Disagio?

Mai capito.

Mi ricordo quando a soli 15 anni venisti da me, per la prima volta con le lacrime agli occhi. 

"Ho fatto sesso" lì il cuore mi si fermò, "Ero ubriaca, probabilmente non mi stavo rendendo conto di quello che succedeva" lì il cuore riprese a battere, forate, fortissimo, e i pugni mi si strinsero sul braccio di Zayn che aveva già tirato un pugno alla porta.

"Ho un ritardo" mi dicesti qualche settimana dopo.

Zayn non riusciva a capire come fosse possibile che qualcuno avesse potuto toccare la sua piccolina.

Poi tutte le volte che poco più che sedicenne, tornavi a casa mezza ubriaca? Te le ricordi Charlotte? Tutte le volte che addirittura non ti prendevi neanche la briga di tornarci a casa. Le notti peggiori della mia vita, passate a gironzolare per casa con Zayn che smadonnava contro chiunque.

Tutti le volte che correvo in lavanderia per lavarti i vestiti, che puzzavano di alcool e fumo, prima che Zayn potesse vederli? 

I giorni passati a dirti di studiare? La bocciatura te la ricordi Charlotte?

Io si. Come un film che mi passa continuamente davanti agli occhi.

Il film più bello, quasi da Oscar.

Ma continuo a non capire Charlotte, non capisco perché hai fatto tutto questo.

Ma sai cosa? Sei così perfetta, nella tua imperfezione che non c'è bisogno di capire niente. Che la gente si fotta.

 

"Papà! Papà! Insomma, puoi per un secondo staccarti da quel monologo interno e ascoltarmi per un secondo!"

Sei sempre stata così schietta piccola mia? Si, sempre.

"Dimmi!"

"Io devo andare, a Londra c'è Nick che mi aspetta…."

Nick? Chi è Nick?!

"E chi sarebbe di grazia?" risponde Harry, precedendo tutti.

"….La fata madrina."

"Interessante! Presentamela uno di questi giorni, avrei qualche desiderio da esaudire…" risponde Louis leggermente seccato.

"Tipo?" 

"Oh, Styles! Lo sai che Zayn e Liam non vogliono sentire volgarità a sfondo sessuale pronunciarsi davanti alla bambina."

"Bambina? Sul serio?!"

"Scusi signora….."

"No sul serio devo andare."

"Nick è il tuo nuovo ragazzo?" chiede Zayn.

"Maybe…."

"Oddio santo!" 

"Aww, che carini! Adesso parlate tutti e sei in coro! La mia lontananza vi ha fatto bene direi!" 

Ti alzi, e con la tua camminata perfettamente leggiadra ti dirigi a passo spedito verso camera tua.

Incredibile come passi il tempo, è già una settimana che sei qui, e guardati. Sei già pronta a partire di nuovo.

Ti sto forse perdendo mia piccola Charlotte? 

 



Bene. Giuro, adesso mi ci metto di impegno e posto un pochino più regolarmente magari.
Beh, allora.... Ve gusta? *-*
Ringrazio prima di tutto tutte le buone anime che si sono soffermate per trenta secondi a scrivermi una recensione: Che Dio, o qualunque cosa esista lassù vi benedica dolci pulzelle.
Ringrazio tutte quelle altrettanto buone anime che mi hanno messa tra i preferiti, autori preferiti, da ricordare e chi più ne ha più ne metta. 
E, last but not least: Tutte quelle buone donne/uomini che si sono fermati a leggere la mia storia, questa o quella. Davvero, vi voglio bene. <3

Aww. Oggi sono in vena di smancerie, so: Judith....... CIAO! *-*
Lo so che la dedica alla mia migliore amica è molto molto sentita e commovente, ma che ci volete fare. Sono una donna sensibile io! ò.ò

Basta blaterare cose insensate. 
Recensite brutti sgorbi!

Con amore, Giù. :)

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Astrid__