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Autore: pict shewolf    07/07/2012    1 recensioni
Ok è la prima fanfiction che scrivo... parla principalmente di due dei miei personaggi preferiti... Kurenai e Kakashi!!
Spero che non sia un disastro...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Ora gli allievi sanno un segreto, la luna un altro
 
Era un freddo pomeriggio e fuori dalle finestre dell’ufficio di Tsunade il vento soffiava forte, scuotendo i numerosi alberi e avvicinando i nuvoloni neri carichi di acqua al villaggio della Foglia.
All’interno della stanza un Hokage annoiata stava sbuffando davanti al nuovo pacco di scartofie che Shizune le aveva appena consegnato.
“Che noia! Bello essere Hokage e comandare a bacchetta tutti quanti, però si è esclusi dall’azione”
Pensò mentre scarabocchiava il suo nome sull’ennesima carta da firmare, che aveva a malapena letto.
Tsunade sbuffò, si alzò di scatto e si diresse verso l’armadio dove, di nascosto, teneva il sakè, quando qualcuno bussò.
“Ma non è possibile! Proprio adesso?!”
Pensò adirata tornando alla scrivania a mani vuote.
“Avanti”
Cercò di non apparire seccata, ma la cosa non le riuscì particolarmente bene perché appena entrato l’Anbu si scusò.
“Mi ha fatto chiamare signorina Hokage?”
“Veramente sì Towa… devi fare una cosa…”
“Subito signorina!”
“Devi chiamarmi Kurenai, Asuma , Kakashi e Gai. Li voglio nel mio ufficio fra non più di mezz’ora”
“Certo! Vado subito!” Esclamò dirigendosi verso l’uscita.
“Se stanno allenando la squadra li interrompo?” Chiese poi voltandosi verso la bionda.
“Si… E digli di sbrigarsi… è importante!”
Ci fu solo il tempo di sentire un “Arrivederci” che l’Anbu era già corso fuori.
La donna sospirò e, dopo aver lanciato uno sguardo preoccupato fuori dalla finestra, andò verso il suo armadio preferito per concedersi quel tanto agoniato bicchierino di sakè e pronta a maledire chiunque l’avesse interrotta.
 
“No no no! Hinata devi essere più convinta! E devi deviare più chakra agli occhi”
Stava spiegando la maestra Kurenai, era da tutto il giorno che si stavano allenando e avevano fatto solo una piccola pausa.
“Kiba! Cosi no! Devi essere più rapido a comporre i sigilli, o ti attaccheranno prima che tu abbia finito” Esclamò voltandosi verso l’allievo con il cane.
“Si Sensei, ora ci riprovo!” E riprese a fare i movimenti con le mani.
Kurenai si stava girando per dare nuove indicazioni a Hinata quando Shino esclamo:
“Maestra! C’è un Anbu che ti sta cercando, dice che è urgente e che non può aspettare!”
La donna guardò il punto indicato dall’allievo e, in effetti, c’era un ragazzo che la stava osservando impazientemente.
“Va bene ragazzi, voi continuate, io vado a parlargli. Non ci vorrà molto” E si incamminò verso Towa che le stava venendo incontro.
“Buongiorno Kurenai-san, scusi se la disturbo, ma ho un messaggio urgente da parte dell’Hokage” disse quando furono vicini
“Kakashi mi aveva detto che poteva esserci una missione, ma non immaginavo cosi presto” pensò poi disse:
“Dimmi”
“La signorina Tsunade ha detto che la vuole immediatamente nel suo ufficio. È importante” spiegò il più velocemente possibile e subito si congedò:
“Ora scusi Sensei, ma devo avvertire il maestro Kakashi, non l’ho ancora trovato. Buona giornata” e con un salto tornò a correre sui tetti.
La donna disse ai suoi allievi di continuare ad allenarsi mentre lei andava dall’Hokage, poi sarebbe tornata a controllare i progressi.
 
Era da più di quindici minuti che Towa controllava i posti dove una squadra come quella di Kakashi poteva allenarsi, ma non aveva ancora trovato il Team 7.
“Maledizione! Non posso perdere altro tempo! Tsunade si arrabbierà di certo…”
Si disse mentre si addentrava nella foresta. Era disperato, quando sentì all’improvviso dei rumori e un albero che cadeva, quindi andò a controllare.
Era un prato, attraversato da un fiume, due ninja, un ragazzo dai capelli biondi e una ragazza dai capelli rosa, si stavano allenando nell’acqua che gli arrivava alla vita, un terzo Genin, un ragazzo dai capelli scurissimi, stava guardando l’albero caduto, il tronco era pieno di kunai e al centro c’era un buco grande quasi come un pallone.
Towa riconobbe il Team 7 e si avvicinò.
Aveva percorso pochi metri quando una giovane voce che veniva dalle sue spalle chiese:
“Cerchi qualcuno?”
L’Anbu, che non aveva sentito nessuno avvicinarsi, rimase un po’ sorpreso e si voltò per guardare il ragazzo. Era poco più basso di lui, i capelli scuri e subito sotto la fascia del villaggio della Foglia, due occhi rossi, con tre tomoe ciascuno, non c’era bisogno di chiedergli il nome. Solo un clan poteva avere quegli occhi.
“Devo vedere il maestro Kakashi… “ disse con calma “Sai dirmi dove si trova?”
Il Genin non fece in tempo a rispondere che una voce disse:
“Eccomi, cosa c’è?”
“Ho un messaggio da parte dell’Hokage Kakashi-san…”
“Sasuke, puoi andare, devi perfezionare la tecnica”
Towa continuò solo quando Sasuke fu abbastanza lontano.
“Ha detto che la vuole vedere subito nel suo ufficio, è molto importante” concluse.
“Si ora ci vedo” rispose Kakashi e con un piccolo gesto di saluto Towa corse via.
“Ehi voi!” urlò rivolto ai suoi allievi, che subito si fermarono “Io devo andare dall’Hokage. Aspettatemi qui e allenatevi”
Si girò per andarsene ma pochi metri dopo disse.
“E… per favore Naruto non litigare con Sasuke! Sakura, mi raccomando tienili d’occhio…”
E anche Kakashi si mise a correre verso il villaggio.
 
Nell’ufficio dell’Hokage, intanto, Quattro persone aspettavano Kakashi in modo diverso.
Gai era in piedi, ed era da una decina di minuti che gesticolava e urlava, facendo una specie di teatrino, con tanto di effetti speciali, sulla sua ultima missione.
Tsunade era impenata a far finta di ascoltare Gai, era seduta con la testa appoggiata alle mani e ogni tanto annuiva… Della serie sorridi e annuisci.
Asuma che, guarda caso, era seduto vicino a Kurenai, stava cercando di trovare qualcosa di cui parlare con la donna, ma questa guardava continuamente fuori dalla finestra e non gliene poteva fregare di meno di ciò che il Jonin le stava dicendo.
Dopo altri cinque minuti di quella strana situazione, Kakashi entrò senza neanche bussare:
“Scusate sono in ritardo!” disse mentre si sedeva.
“Si, ce ne siamo accorti!” scherzò Gai.
“Pfh! Tanto per cambiare…” disse Asuma in un udibilissimo sussurro.
Kurenai si era limitata a sorridere e Tsunade aveva amichevolmente alzato gli occhi al cielo.
Quando anche Gai si fu seduto l’Hokage iniziò:
“Bene, vi ho fatto chiamare cosi urgentemente perché la settimana prossima partirete per una missione…”
“Ma come? E i nostri allievi?”
“Non preoccuparti Asuma, verranno anche loro” rispose la bionda.
Tutti i Jonin rimasero straniti perché proprio l’Hokage aveva detto loro di non dire nulla.
“Adesso, appena avrò finito, dovrete informarli di Orochimaru e allenarli più duramente in vista della partenza” concluse sorridendo.
“Ma partiremo tutti assieme?”
“No Gai, partirete a coppie… due squadre saranno più avanti e due squadre saranno indietro di due kilometri… Però devo ancora decidere le coppie” spiegò Tsunade.
“Ci sono domande?...No…Molto bene, potete andare”
 Mentre si dirigeva nella foresta Kakashi pensava a come dirlo ai suoi allievi, di sicuro sarebbe stata una cosa veloce, non aveva voglia di girargli intorno.
Arrivò alla radura e guardò i tre ragazzi:
Naruto aveva creato due sue copie e stava combattendo contro di loro, Sakura stava cercando di curare una copia ferita di Naruto e Sasuke era circondato da copie che gli tiravano i kunai ed era concentrato a schivarli.
Era quasi buio, avrebbe fatto il suo discorso e li avrebbe lasciati andare.
“Ragazzi!”
Tutti si fermarono, le copie svanirono e i Genin si avvicinarono al maestro.
“Devo darvi una pessima notizia” continuò. Tutti ascoltavano con lo sguardo preoccupato.
“Orochimaru è vivo, sta riprendendo potere” disse velocemente centrando subito il punto.
“No! Non è POSSIBILE!” esclamò Naruto che era sbiancato appena aveva sentito.
“No…” sussurrò debolmente Sakura.
Sasuke si limitò a chiudere gli occhi, ma Kakashi sapeva che in realtà anche lui voleva esplodere come aveva fatto Naruto.
Dopo una pausa il Jonin riprese:
“Settimana prossima, noi e i Team di Gai, Kurenai e asuma partiremo per un’importante missione. Intanto ci alleneremo più duramente” concluse mentre i tre ragazzi annuivano.
“Potete andare”
Quando il maestro fu solo si sedette su una pietra  e si tolse la fascia e la maschera.
Ogni volta che le guardava con entrambi gli occhi non poteva fare a meno di pensare a lui, a Obito.
Quando era giù di morale o si sentiva confuso, scoprire lo sharingan lo faceva sentire meglio, come se Obito fosse dentro di lui a dargli consiglio.
Stava iniziando a ripensare al doloroso passato quando si disse:
“Non è il momento di perdersi nei ricordi, tristi oltretutto, sarà meglio andare”
Si risistemò la fascia, ma non la maschera. Era tardi e nessuno l’avrebbe visto.
Si diresse verso il villaggio anche se non aveva voglia di tornare a casa.
 
Anche gli altri tre Jonin avevano avvertito i loro allievi, e tutti avevano avuto reazioni simili a quelle del Team 7, tranne Shikamaru che aveva detto: “Almeno ci sarà un po’ di azione…”
 
Kurenai stava andando verso le porte del villaggio, voleva passare del tempo da sola e la foresta era il luogo migliore.
Non la spaventava il fatto che ormai fosse buio e che qualche malintenzionato potesse attaccarla, andava spesso nella foresta di notte e poi sapeva difendersi.
Aveva superato le porte e preso il sentiero che la portava a uno dei suoi posti preferiti. La radura degli allenamenti, dove andava quando si sentiva confusa sui suoi sentimenti. Kakashi. Non riusciva a non pensarlo, da quando era tornata. Cosa poteva esserle successo? Non aveva mai provato nulla di simile per un uomo, solo piccole avventure… L’ultima quasi sei mesi fa.
La Jonin si fermò di colpo, le era sembrato di sentire dei passi alla sua destra. Quando si girò vide un’ombra venire verso di lei.
 
Stava tornando, quando aveva sentito dei passi. Si era guardato intorno e subito aveva inquadrato una figura alta e magra.
“Chi può esserci nella foresta a quest’ora?” pensò mentre si dirigeva verso l’ombra misteriosa.
“Bè… forse farei meglio a stare zitto visto che sono qui anch’io” sorrise fra se.
Adesso anche l’altra persona si era accorta della sua presenza perché si era fermata a fissarlo.
“Kurenai!”
“Kakashi?”
Chiese la donna riconoscendo solo ora la voce e la figura dell’amico.
Il Jonin vide il volto di Kurenai, illuminato dalla luna, sorridere.
“Cosa ci fai qui?”
La Jonin si era incantata a guardare il viso dell’uomo senza la maschera:
“Quanto sei bello Kakashi. Sembri un dio, il dio della guerra…”
Ma la donna non diede suono a questo pensiero e si limitò a rispondere.
“Niente, avevo voglia di fare un giro… Stavo andando alla radura. Tu?”
“Anch’io” mentì “Se vuoi ti accompagno…” propose sperando in un sì.
“Ok va bene”
I due maestri si incamminarono in silenzio per raggiungere il prato poco distante.
Erano quasi arrivati e ormai vedevano la radura quando Kurenai, poco più avanti di Kakashi, si inciampò in un filo, invisibile con quel buio.
Cadde di schiena, ma si voltò subito per dire al Jonin di stare attento. Troppo tardi, Kakashi le era caduto addosso. Erano vicinissimi, l’uomo si sosteneva sui gomiti per non pesarle con il corpo che era aderito a quello di lei. I loro volti si sfioravano.
“è ancora più bella vista da vicino” pensò mentre la sua bocca si avvicinava ulteriormente a quella della donna.
Il silenzio, uno sguardo fugace, e le loro labbra si erano incontrate, cercandosi e assaporandosi a vicenda, sdraiati nella foresta, la luna come unica testimone del bacio segreto di due Jonin, due Jonin che presto dovranno partire e rischiare la vita, ma adesso non importava. Importava solo quel bacio.
Un giovane amore? O solo un errore?
 
Continua…
 
 
Spazio autore:
Ok prima di tutto mi scuso per il tremendo ritardo ma sono stata molto impegnata con la scuola e tutto il resto.
Questo è il terzo capitolo… Spero che non sia uscito una schifezza.
Sono accettate le recensioni, anche quelle negative, che mi aiuteranno a migliorare!
Grazie a tutti quelli che hanno letto e a quelli che hanno recensito i capitoli precedenti.
A presto!!
  
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