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Autore: xdreamscometrue    08/07/2012    4 recensioni
'Chi non voglio rivedere? Zayn Malik. Quello stronzo sempre pronto a farci saltare in aria da un momento all'altro.'
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai notte profonda, ed io continuavo ad osservare il soffitto di camera mia. Oramai, conoscevo a memoria ogni benedetta crepa, ma niente, continuavo a guardarlo. In verità, non che ci dessi veramente importanza al soffitto, in verità non ci pensavo neanche, pensavo a lui.  Ma ci rendiamo conto? Ormai passo giornate intere a pensare a quel coglione, simile ad una donna incinta, con sbalzi d'umore improvvisi. Prima mi fa picchiare, poi, scappa e chissà cosa succederà adesso, magari mi butterà una bomba sulla casa, chi lo sa. 
Quando ero tornata in classe, ovviamente in ritardo, quella puttana della Jhonson, m'ha mandato dalla preside perchè secondo lei 'sono ben lontana dal capire cosa sia il rispetto' testuali parole di quell'esaurita. Così, ero salita in presidenza, il preside mi aveva liquidato con un 'fa più attenzione' sapendo che ho il massimo dei voti e mi ero ritrovata a gironzolare come un'idiota per i corridoi, per di più era l'ultima ora. Non avevo più visto da allora, quell'uomo incinto. Dovrei proporli di presentarsi al Guinnes World Record, come 'secondo uomo al mondo incinto', sperando che non mi stacchi la testa con una mazza da baseball. 
El, ma che cazzate spari?
Sta zitto cervello, è notte e tu mi impedisci di dormire. 
Oh giusto, io parlo con il mio cervello.
Per fortuna il giorno dopo, ormai giorno attuale vista l'ora,  sarebbe stato il week end, ovvero, niente scuola. Potrei passare anche la notte in bianco, no? Già che ci sono. Ma dopo essermi rigirata un'altro paio di volte e finalmente, riuscì a prendere sonno. Dormì quelle poche ore che mi erano rimaste e mi svegliai infastidita dal caldo, probabilmente avevo dimenticato di accendere il condizionatore. Così, mi alzai a fatica e strisciando con i piedi per terra, arrivai al bagno, dove mi preparai per il corso delle due di canto. 
 
Mi dirigevo con passo spedito verso l'Adams, la più grande scuola di canto presente in questa benedetta città, che poi tanto benedetta non è. E' l'unico posto in qui mi sento me stessa, dove mi sfogo, dove mi sento libera. Per me il canto, è una cosa fondamentale nella vita. Mi rende felice, per quei pochi minuti della durata della canzone. Mi aiuta ad andare avanti nelle difficoltà che incontro nella vita. Quando sono giù di morale, canto. Mi aiuta a non pensare ai momenti difficili e brutti. Certamente non che io scappi dalla realtà dietro questa piccola barriera, certo che no, ma in qualche modo, affievolisce la tristezza che a volte, penetra nella mia vita. 
Girai l'ultimo angolo per poi subito dopo attraversare la strada che mi congiungeva con la scuola. Alzai distrattamente lo sguardo dalle mie scarpe e passai velocemente con gli occhi all'entrata non dandoci troppo peso ma me ne pentì. Rialzai immediatamente gli occhi, ritornando a guardare quei visi tanto familiari, anche troppo. Mi si gelò immediatamente il sangue nelle vene e i muscoli di tutto il corpo si irrigidirono quando vidi che Write e compagnia bella mi avevano notato.
Ma anche lì devo esserci? Merda. 
Rallentai improvvisamente il passo, decidendo che fare, ma in quel momento, non riuscivo a pensare niente di sensato.
Scappare? Mi avrebbero raggiunto in men che non si dica.
Nascondersi dentro un cassonetto della spazzatura! 
No, Eleanor, no. 
Non feci in tempo a prendere una decisione, che ero arrivata già davanti all'entrata e pian piano mi avvicinavo a Write, che si era posizionato giusto davanti alle scale, istruendomi il passaggio. Camminavo con sguardo basso, evitando di incontrare i suoi occhi e cercai di sorpassalo, ma inutile dirlo che con una spintarella alla spalla tornai davanti a lui. Allora alzai gli occhi puntandoli nei suoi ed aprì bocca.
-Fammi passare, ho lezione.- dove l'avevo presa tutta questa grinta?
-Calder, mangiato pane e coraggio a colazione?- sghignazzò probabilmente molto divertito. 
Touché.
Non risposi e cercai di oltrepassarlo nuovamente, ma senza successo. Mi ritirò di nuovo per la spalla, più bruscamente e l'espressione su quella sua faccia da cazzo era cambiata radicalmente. Era cattiva, esprimeva irritazione e non buone intenzioni. Schioccò le dita diretto verso il resto del gruppo e cominciarono ad avanzare verso di me, mentre io indietreggiavo istintivamente. 
-Vaffanculo.- sputai sapendo ovviamente le conseguenze, ma non ci pensai. Dovevo iniziare a smettere di temerli, dovevo mostrarmi forte, dovevano lasciarmi in pace. Un pieno schiaffo in faccia non tardò ad arrivare.
Caddi, sbattei la testa per terra e poi il buio totale. L'ultima cosa che sentii, fu una voce distante ed il susseguirsi di diverse grida. 
 
Zayn
 
Vidi in lontananza Eleanor cadere a terra e non rialzarsi più, mentre Write continuava a scagliarle calci contro nonostante fosse chiaramente svenuta. Corsi con furia verso quel coglione, e non conoscendone veramente il motivo, gli scagliai un pugno dritto in faccia. Cominciai a sbraitare contro indirizzandoli ad andarsene immediatamete e così fecero. Mi piegai immediatamente accanto a quella ragazza, ormai piena di evidenti lividi e ferite varie. Senza pensarci troppo, l'alzai delicatamente da terra e prendendola in braccio mi diressi verso l'unico posto 'sicuro' che conoscevo. 
 
Era stesa lì, sul mio letto, completamente immobile. Il petto le si alzava regolarmente ad ogni respiro, i boccoli biondi giacevano sparsi sul cuscino e le folte ciglie si notavano più del solito. 
Malik, ma che cazzate spari? Lei, è Eleanor Caler, tu la odi, è ebrea!
Era da tempo che ci rimurginavo ormai sopra. Perchè la odio? Solo perchè nel sangue ha un'origine diversa dalla mia?
Improvvisamente mi sentì stupido ed esageratamente ignorate. Come poter odiare una ragazza solo per le origini? Come, dopo tutto quello che io stesso ho passato nella mia infanzia? 
Uno stupido, uno stronzo, un bastardo. Ecco cosa ero. 
Mi presi la testa fra le mani ed infilai le dita fra i capelli, passandci sopra più volte. Sentii un leggero rumore ed immediatamente alzai lo sguardo speranzoso verso Eleanor.
Speranzoso?
Eleanor aveva aperto leggermente gli occhi ed aveva mugugnato qualcosa di incomprensibile, muovendo leggermente la mano. Spostò lo sguardo su di me e sgranò leggermente gli occhi e tentò di rialzarsi ma con una smorfia improvvisa sul viso si risdraiò. Mi avvicinai bruscamente a lei.
-Ma che sei scema?! Non ti puoi muovere!- esclamai risistemandole le bende che le avevo messo sulla vita. 
Come mai ero così protettivo?

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SPAZIO ALLE CASTAGNE GENTE! (?)
Allora, non aggiorno da secoli, lo so, ma l'ispirazione è andata a scopare con i One Direction (?)
Pensavate che Malik è uno stronzo, eh? eh? eh?
NO! JIMMY PROTESTED. 
Ha del tenero in fondo, come i sofficini di Carlino che urla 'PIZZAAAAAAAAAAAA' (?)
Ok, me ne vado, scusate per eventuali errori, sono fusa ero a mare e sono stanca come una pera cotta (?)
HAHAHAHAHHA ciao c':

#p
  
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