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Autore: SamaHell    08/07/2012    2 recensioni
Il futuro è la traccia lasciata dal passato, i nostri eredi sono il frutto dei nostri sforzi e delle nostre scelte. Uno specchio che intreccia anime nel tempo, legandole con un filo rosso e sottile. Un panorama che si contorce sotto i battiti di scelte e conseguenze che sotto sotto fingiamo che non ci appartengano.
E questo è il risultato di ciò che avvenne e la dimostrazione che una vittoria sul male non segnerà mai la sua dipartita totale.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Albus Severus Potter guardava fuori dalla finestra, raggi caldi di sole abbracciavano gran parte del giardino della piccola villa in Godric's Hallow. Aveva gli occhi furenti sotto la frangia rossiccia. Sapeva che da lì a poco sarebbero arrivati, non aspettava altro da settimane. Tutti i giorni appena sveglio correva a guardare fuori dalla finestra, rimaneva una quindicina di minuti e dopo, ingobbito di ritirava per ritentare a ogni ora. Quel giorno era già la tredicesima volta che spiava fuori e niente sembrava distorcere la naturale quiete del quartiere. Un tonfo lo raggiunse ben presto dietro le orecchie, quando si decise a voltarsi per individuarne la causa un brivido gli salì su per la schiena. 

- James, No! - 
Suo fratello gli stava brandendo davanti al naso la bacchetta di ramoscello che si era creato assieme a Rosie. 
- ...Il più grande mago di tutti i tempi, con la più potente bacchetta di sempre! - James ammiccò saltando altri due gradini, atterrando trionfante sul pavimento. - La bacchetta di Ramoscello Secco! - Albus tentò di lanciarglisi contro e per qualche istante ebbe l'impressione di poter colmare la differenza d'altezza tra lui e il fratello. All'improvviso si ritrovò carponi a ridosso degli scalini, il volto paonazzo e un'estremità della bacchetta tra le dita. -L'hai rotta!! -
Il volto del fratello era colmo di ironia. - Oh andiamo, Alby, non ti metterai a frignare anche questa volta! - fece una moina elaborata mimando un affondo col resto della finta bacchetta spezzata. 
- Era mia! Mia e di Rosie! - 
- Oh, andiamo! È un ramoscello rotto! -
Albus gli si rivolse con disprezzo.
- Rotto perché TU l'hai rotto! - 
Come spesso capitava si ritrovò a urlargli contro colmo d'ira.
Il viso spigoloso del fratello si rilassò e arricciò le labbra in un sorriso canzonatorio. Era più alto di Albus, aveva gli stessi capelli scuri e arruffati del padre, cosa che lo differenziava totalmente dai tratti delicati del fratello minore. 
- Certo Alby, ci farai grandi fatture, con questa bacchet... -
Senza che se ne rendesse conto Albus gli si scagliò nuovamente contro, ritrovandosi improvviso ad annaspare contro il nulla.
- Albus! James. Basta! -
La voce ferma della strega dai capelli rossi gli rimbombò nelle orecchie, sua madre sapeva essere estremamente persuasiva quando voleva, specialmente quando utilizzava l'incantesimo Protego.
- Sono stufa dei vostri litigi! Non la smetterete mai, non è così? - Ginny Potter si rivolse a James che stava allargando le braccia con finta innocenza.
- Tu sei il più grande, James! Dovresti essere tu a controllare tu fratello! - 
- Ma... Io stavo solo scherzando! - 
Un ringhio di Albus spinse Ginny ad alzare nuovamente la bacchetta.
- Contrariamente da tuo padre, James, non trovo i tuoi scherzi divertenti! Scusati con tuo fratello e anche tu, Albus. -
- Scusarmi?! Perché! Ha...ha distrutto la mia...- 
- Scusatevi! -
Lo sguardo e il sibilo risoluto di Ginny li spinsero a deglutire. Nonostante non lo guardasse, Albus percepì che suo fratello provava la stessa sensazione reverenziale. Nonostante questo ci volle un ultimo cenno da parte della madre per spingere James, sospirante, a prendere parola.
- D'accordo. Insomma, la trovo una cosa stupida, se ci tieni tanto possiamo sempre...ehm, provare a sistemarla. -
Albus sembrava meno incline al perdono ma richiamando a se tutta la sua forza di volontà annuì. - Già, bhe, eviterò di saltarti addosso allora. -
Il viso indurito di Ginny si addolcì improvvisamente e fece per avvicinarsi ai due fratelli prima che una vocina esile si diffondesse nella stanza. 
- Mamma, Al! Il gufo! Il gufo! - 
Tutti i presenti si voltarono verso le finestre e Albus si precipitò a schiacciare il volto contro il vetro. Una lettera sbucò dalla fessura della porta. Gli si precipitò incontro e dopo poco si raggelò.
Tese la lettera a James. - è tua. - 
Il fratello tese la mano scrutando gli occhi azzurri del minore, poi scrutò dalla finestra.
- Oh, andiamo, magari si è perso! - 
- Il gufo di zio Ron si perde sempre! - 
A giungere a rincuorarlo era giunta anche la piccola Lily e l'aria assorta della madre si rilassò improvvisamente. 
- Guarda Al! È Hagrid! - 
Fuori dalla finestra si poteva notare una figura massiccia che si avvicinava con un gran sorrisone alla porta.
   
 
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