CAPITOLO 1:
Lo spettacolo.
 

“25 maggio 1995,
 A volte nella vita ci sono cose che uno non si aspetta, cose che potrebbero essere tue personali, ma anche solo di qualcuno che hai sempre seguito.
Bhè, ovviamente non c’è nulla che io possa fare purtroppo, ma questo non implica per forza che io lo debba accettare”
 

Avevo appena finito di prepararmi per la serata con gli amici e come molti sicuramente sanno trovo e
troverò sempre tempo per dedicarmi agli amici o alla musica.
Tra poco meno di mezz’ora la mia amica avrebbe avuto il saggio di danza, e dato che era bravissima tutto il gruppetto, formatosi il 3 anno di superiori e rimasto intatto sino ad allora, sarebbe stato li ad applaudire la sua bravura.
Mi sarebbe venuto a prendere David, nostro amico e non che mio ex fidanzato.
Indossavo un vestito corto fin poco sopra il ginocchio color rosa perlato e scarpe tacco 8 dello stesso colore del vestito.
Il trucco era formato da un velo di fondotinta con matita nera e rimmel nero, non mi ero messa un cerone sapendo che dentro ci sarebbe stato un caldo infernale, e poi penso che il trucco debba essere fine, non ci deve coprire, siamo belle di nostro.
20 minuti dopo la mia scritta sul diario, sentii la macchina fermarsi davanti al vialetto di casa…
 
* Calma, è arrivato, andrà tutto bene Emily no c’è nulla di cui preoccuparsi e poi in fondo la storia è finita *
 
Mi domandai più volte perché accettai 2 settimane prima alla proposta di David di farmi prendere da lui, ma non trovai la risposta alla mia domanda.
Uscii di casa con uno scatto di chi sa la sua, e lo vidi lì, con la giacca e cravatta nera, e ammettendo a me stessa che erano rari i casi in cui si vestiva elegante… ma questa, come si può ben notare era un’occasione speciale.
 
- Caspita Emy, Sei bellissima – Si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia, ed io ance se a mal volere glielo concessi.
- Grazie, anche tu, ho visto che finalmente hai avuto il coraggio di mettertela la cravatta – Dissi guardandolo con aria quasi provocante.
Lui mi guardo e nel frattempo cercando di non cedere alla mia provocazione, la prese come una battuta…
- Ahahah Emy, non hai mai perso il senso dell’umorismo in questo anno, e a questo proposito, lo tieni ancora il diario? –
Mi guardò mentre mi apriva lo sportello della macchina…
- Bhè si, mi aiuta nello esporre i miei pensieri, con te come puoi ben sapere era impossibile riuscirci –
Detto quello gli sorrisi e appoggiai la testa contro il finestrino dell’auto…
 
Non avevo più intenzione di essere sotto interrogatorio, e soprattutto non da lui.
Se prima per lui era un dovere ora non lo era più, sempre ammesso che lo sia mai stato.
Il viaggio durò all’incirca 15 minuti il tempo ideale per immaginare come sarebbe stata la serata che si prospettava, in quel momento, alquanto angosciante e noiosa… ma lo so,… mi sarei ricreduta.
Arrivammo pochi minuti prima dell’inizio, il tempo ideale per aggregarci al gruppo, salutare tutti ed entrare per lo spettacolo…
 
Il teatro era grande, ben ampliato sul palco e proprio davanti ad esso, di colore brillante, c’erano tutti i posti a sedere .
Ovviamente le prime file furono occupate da amici o parenti sotto prenotazione di ognuna delle ballerine.
Lo spettacolo iniziò appena seduti e una cosa balenò, molto felicemente nella mia mente…
 
* Che fortuna, inizia subito almeno non mi dovrò assorbire tutte le domande *
Julia fu la seconda ballerina ad esibirsi , ma nonostante tutto non fu noioso seguire tutti gli altri spettacoli,…
Finì un ora dopo e decidemmo di aspettare Julia per poi andare a bere qualcosa tutti insieme.
C’è una cosa strana in tutto questo però… Nonostante fossimo adulti e indipendenti dalla decisione dei genitori, che nel mio caso non erano piò presenti, non avevamo mai fatto un uscita di gruppo fino a tarda sera.
E la cosa iniziò a farsi un po’ pesante.
Aspettammo dieci minuti e vedemmo la ballerina in tutto il suo splendore, anche se non era più in tuta da ballo, uscire dal teatro…
Le andai i contro abbracciandola…
- Tesoro sei stata grandiosa…, ti voglio un bene dell’anima – La sentii diventare rossa, mentre tutti ci guardarono con occhi pieni di tenerezza.
 
L’amicizia forse, va oltre l’amore.
Va oltre qualsiasi altro sentimento, perché solo due amici si completano e si aiutano a vicenda come se fossero fratelli.
 
Ore 10: Pub Devil.
 
Eravamo tutti seduti ad un tavolo rotondo sul quale si facevano spazio le nostre bevande…
Io avevo deciso di non bere cose eccessive e allora io e julia prendemmo un alcolico in 2.
Sinceramente non seguivo neanche la conversazione, ero più impegnata a logorarmi sul fatto  di non essere a casa a godermi il solito film strappalacrime  da single.
Ma ci fu un argomento che mi riportò alla realtà…
- Ma lo avete sentito che Michael Jackson si è sposato?-
Mi girai di scatto verso David che mi guardò con sguardo curioso…
- Ah si è vero Emy a te non c’è bisogno che lo chiediamo, ormai hai la testa sincronizzata alla sua vita-
Aveva avuto la sua occasione per vendicarsi della mia risposta in macchina, ma non  gliela avrei data vinta tanto facilmente…
- Scusa tanto se per occupare la mia testa dalle tue stronzate mi sono dedicata alla musica, non altro che mia passione –
Nelle mie parole ci fu sicuramente un’incomprensione, dato che ero fan di Michael da molto tempo, ma sembrò che lui non ci desse troppo peso.
Tutti i miei amici si voltarono a vedere il mio volto, con un sorriso di vendetta stampato sulle labbra, ma questo non impedì a gli altri di tentare di fare finire questa battaglia.
- Vabbè Emily non te la prendere, parliamo di Michael, ma davvero si è sposato? –
Ci interruppe Jack, mio migliore amico…
- A dire il vero l’ho solo sentito, per sua sfortuna non ho ancora connesso il cervello telepaticamente al mio idolo – Guardai David che si girò verso Julia, parlando a bassa voce…
Non ci diedi peso e continuammo a chiacchierare, mentre gli altri fecero un risolino per la mia battuta.
- Hai mica sentito con chi? – Chiese un’altra amica.
- Bhè hanno detto si sia sposato con Lisa Marie Presley, anche se sinceramente non credo sia un matrimonio d’amore, ma è vero anche che chi siamo noi per giudicare?; il caso di parlare con il Re del Pop sono ridotte a millesimi.. –
La conversazione continuò un’oretta, dopo di che andammo tutti a casa.
Fortunatamente non  mi accompagnò a casa il mostro ma Jack…
* Menomale che non devo affrontare un altro viaggio con quel essere, a quest’ora andavo a casa a piedi *
 
Dopo i 20 minuti di viaggio ed eterno silenzio imbarazzante, arrivammo davanti alla mia abitazione, e mentre io raccoglievo la mia borsa, finita sotto il seggiolino della macchina, jack mi sorrise…
- Siamo arrivati, buonanotte Emy, ci sentiamo presto intesi? –
- Va bene signor capitano! – Risposi dandogli un bacio sulla guancia.
Uscii dall’abitacolo, afferrai le mie chiavi di casa e la macchina volò via nella notte…
Entrai più morta che viva per la stanchezza ma nonostante tutto avevo il dovere di andare a controllare le news sul mio idolo.
Gettai le chiavi sul cestinetto di vimini posto sul mobiletto d’entrata, appesi il giubbottino all’attacca panni  e presi il mio tanto amato portatile…
 
Nella ricerca del sito web vidi una scritta che mi scombussolò l’esistenza…
 
- ANNUNCIATI CONCERTI DI MICHAEL JACKSON PER IL PROSSIMO ANNO –
 
Dopo quell’affermazione del sito web ufficiale rimasi a bocca aperta…

To be continued...

NOTA AUTRICE:

Grazie per aver letto.
Un bacione.

Chiara.