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Autore: bellina3000    08/07/2012    14 recensioni
Bella ed Edward come non li avete mai immaginato.
Tratto dal primo capitolo:
Tranquilla, Bella. Fai un forte respiro. Mi trovo semplicemente in una camera da letto che non è la mia, non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera e... ah mi stavo per dimenticare... sono quasi completamente nuda. Dai, non è niente di cosi grave, no?
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Salve a tutti!!! Come sta andando a voi questi giorni estivi? A me bene, se non fosse per tutto questo caldo :(

 

Parlando della storia, sì ci sono stati notevoli cambiamenti e questo è solamente l'inizio come potrete costatare voi stessi in questo nuovo capy.

Volevo dirvi anche che se ci sono cose non chiare, dubbi o altro, voi ditemelo. Cercherò di spiegarvi quello che non avete capito. So che la mia scrittura molto spesso non è chiara, anzi a volte non si capisce nulla.

Quindi voi domandate ed io vi risponderò.

Vi lascio subito al capy.

 

BUONA LETTURA!

 

 

16 Capitolo

 

Pov Bella.

 

Mi sento un vero e proprio mostro a stare qui. Sto mettendo tutti in pericolo solo perché sono una codarda.

Cerco di portare, per educazione un altro boccone di dessert in bocca, ma il mio stomaco mi sta urlando di no.

Come posso mettere nei guai una famiglia buona come quella dei Cullen? Loro che mi hanno accolto senza chiedermi nulla.

Loro che sono sempre stati così gentile verso di me.

Ed ecco come li ripago: mettendoli tutti in pericolo di vita. Un psicopatico vuole uccidermi ed io invece di seguire i consigli di Rosalie, che lavora per FBI, sono scappata via. Ma dovevo andarmene da casa Swan. Mi sentivo troppo oppressa, male, per poter rimanere lì.

<< sei sicura che per i tuoi genitori vada bene poter rimanere qui? >> mi chiede con dolcezza Esme.

<< sì >> in realtà ho spento il cellulare per non ricevere le loro chiamate.

<< evviva! Quanto sono felice! >> esclama Alice tutta euforica, mentre io mi domando se sarebbe lo stesso felice se sapesse che per causa mia la sua famiglia sta rischiando la vita.

Osservo per uno per uno i componenti della famiglia: Carlisle che sta ascoltando una battuta di Emmet, Alice che aiuta Esme a sparecchiare, Edward accanto a me che tiene la mia mano stretta alla sua sotto il tavolo. Ho qui davanti ai miei occhi la famiglia che ho sempre desiderato avere ed invece di proteggerla, la sto mettendo nei guai senza che loro neanche lo sappiano.

Mi sento così in colpa. Sono un mostro capace solamente di scappare dai propri problemi, invece di affrontarli.

Mi alzo e comincio anch'io a sparecchiare.

<< non ti preoccupare, Bella. Faccio io >> Alice mi toglie i piatti dalle mani e mi da un bacio sulla guancia. Questo gesto, fatto così tante volte fra me e lei, mi provoca un dolore incredibile, mi fa aumentare i sensi di colpa.

<< ma su, Alice. Ormai Bella è di famiglia. Presto diventerà una cugina acquisita, vero Eddy? >> Emmet scoppia a ridere divertito, mentre Edward gli da una violenta gomitata. Intanto con la coda dell'occhio vedo Carlisle fare un gesto ad Esme che subito comprendo. Si stanno dividendo i compiti per questa sera.

Carlisle ha mandato a sua moglie il messaggio “ io controllerò Edward “ ed Esme ha risposto “ ok, io invece Bella

 

* **** *

Mi lascio cadere sul letto di Alice con il desiderio di non dovermi più alzare da lì. Mi sento soffocare. Una lacrima solitaria inizia a scorrere sul viso con lentezza, ma subito l'asciugo. Non voglio più piangere. Voglio diventare una donna forte, sicura di sé.

<< io e te dobbiamo chiacchierare >> mi dice Alice entrando nella stanza con un sorriso malizioso sulle labbra, gli occhi eccitati. Dà un calcio alla porta per chiuderla prima di andarsi a sedere accanto a me. << allora tu e mio cugino....? >>

<< stiamo insieme >> è inutile tenerlo nascosto. Poi ad Alice sarebbe una perdita di tempo.

<< EVVIVA! >> urla con tutto il fiato che ha, per poi abbracciarmi forte a se << lo sapevo. Io lo sempre detto che tu ed Edward avreste fatto coppia un giorno all'altro. Mamma mia ! >>

Riesco a tirare fuori un lieve sorriso, sperando in cuor mio che Alice non mi chieda nient'altro. Ho un grande bisogno di staccarmi dalla realtà dormendo un po', ma le mie speranze sono inutili.

<< e da quando state insieme? >>

<< cr... credo da oggi >>

<< WOW! >> fa un sospiro sognante. Poi scoppia a ridere sotto il mio sguardo leggermente sconvolto.

<< ci avete impiegato di tempo per mettervi insieme. Siete due testoni >>

<< già >> Bella, pensa un modo per far chiacchierare Alice interrottamente, senza che tu debba per forza stare attenta. Ma certo!

<< invece tu e Jasper? Come sta andando? >>

Bingo. Ho fatto centro.

I suoi occhi si illuminano di colpo, prende fiato ed inizia il suo lungo monologo.

<< finalmente mi sono convinta. Ho deciso di presentare Jasper ufficialmente come il mio ragazzo ai miei genitori. Non sai quanto sono euforica. >> abbraccia strettamente il cuscino del letto << però dopo toccherà a Jasper presentarmi alla sua di famiglia. Di questo ho un po' di paura. Spero di non fare figuracce... >>

Mi sembra tutto così strano!

Stare qui in questa stanza con Alice, parlare di cose così futili, mentre ho qualcuno che cerca di uccidermi. Dovrei trovare risposte, invece mi gusto questi momenti di tranquillità. Ho lo strano presentimento che quando ritornerò a casa Swan, le mie giornate non saranno per niente calme.

 

* *** *

 

Un urlo di donna. Un mio singhiozzo.

Nascosta sotto qualcosa osservo spaventata il buio attorno a me.

Uno sparo.

Un altro.

Il mio respiro è più agitato, il mio cuore batte con violenza facendomi male. Nell'aria si respira l'odore della morte.

Un passo.

Un altro passo.

Passi che si avvicinano al mio nascondiglio.

Poi sento qualcuno che mi prende per le braccia, trascinandomi sempre più giù.

Cerco di urlare, ma non ho voce.

Cerco le mani per difendermi, ma non le trovo.

Cerco le gambe per correre, fuggire, ma non ci sono.

Sono sola.

Sola.

Per sempre.

 

 

E mi sveglio tutta sudata con il fiato in gola, il corpo che mi trema, la mia bocca che morde con violenza la mano per trattenere un urlo.

Stringo con forza il cuscino per cercare di trattenere il rumore dei singhiozzi per non svegliare Alice che dormono accanto a me.

La guardo e provo strane sensazioni: invidia.

Lei sta vivendo una vita tranquilla in una famiglia amorevole.

Lei non sta rischiando la vita.

Lei non ha nessuno che la sta cercando per farla fuori.

Le sue preoccupazioni sono relative a Jasper, a quale vestito deve indossare oggi, se l'interrogazione di domani andrà bene...

Ma cosa cazzo sto pensando?

Mi porto una mano sulla fronte, togliendomi una ciocca di capelli sudata.

Scusami, Alice dei pensieri cattivi che ho fatto su di te. Non te li meriti.

Mi sento così sola.

Ricomincio a piangere pensando che sono sola, che non ho neanche una famiglia mia, ma solo problemi su problemi.

Guardo la porta chiusa della stanza dietro la quale, in fondo al corridoio c'è la stanza di Edward.

Ho bisogno di lui, delle sue braccia strette al mio corpo, delle sue labbra che si muovono in sintonia con le mie. Ho bisogno di essere amata.

Lottando contro il senso di colpa, mi alzo dal letto e camminando in punta di piedi per non svegliare nessuno mi dirigo nella stanza di Edward.

La sua porta è chiusa.

Adesso cosa faccio?

L'apro lentamente e mi avvicino a letto dove Edward sta dormendo beatamente. Sembra un angioletto. Disteso su un fianco, i capelli completamente scompigliati, una mano sotto il cuscino, l'altra vicino al suo viso. E poi quelle labbra, quelle dannatissime labbra che voglio solo toccare.

Appoggio un ginocchio sul bordo del letto, avvicinando la mano al suo volto, sfiorando con le dita la sua guancia. Ma di colpo mi ritrovo con la schiena sul materasso e lui sopra di me, entrambi con il respiro agitato.

<< scusami >> la sua voce mi appare così melodiosa.

<< no, la colpa è mia. >>

<< credevo che non saresti più venuta >>

<< invece eccomi qua >>

Rimaniamo a guardarci, occhi negli occhi, solo un lieve raggio di luna ad illuminarci. Come potrò vivere senza Edward? Alla fine lui ci è riuscito. Mi ha conquistato, ha distrutto tutte le mie inutili barrire.

Ma se abbandonandolo, lo potrei salvare da Simon lo farei anche ora seppure il solo pensiero mi sta portando all'orlo della pazzia.

<< ti odio >>

<< ed io che credevo che avevamo superato questa fase >> ridacchia divertito.

<< ti odio perché non posso più vivere senza di te >> la mia voce si inclina lievemente, si prepara per un nuovo pianto. << ti odio perché ti amo. E adesso che ti amo puoi distruggermi, farmi a pezzi >>

Mi guarda perplesso cercando di capire il motivo della mia tristezza, della mia disperazione.

<< io ti amo, Bella. Non potrei mai farti del male. Se ti distruggessi, distruggerei me stesso. Tu sei parte di me, mia piccola Bella. >> mi sposta qualche ciocca di capelli dalle guance, continuando a guardarmi dritta negli occhi, per poi finalmente baciarmi.

Appena le nostre labbra si toccano, divampa il fuoco fra di noi, iniziamo la nostra gara nel spogliarci i vestiti il più presto possibile.

Via la sua maglietta. Via il pezzo sopra del mio pigiama.

Sistemo meglio la testa sul cuscino percependo qualcosa di duro sotto di esso.

<< ma che..? >> trattengo un urlo, quando Edward mi prende in braccio.

<< su, vieni al bagno >>

<< bagno? Abbiamo qualcosa da battezzare lì? >>

Ride divertito, sotto il mio sguardo perplesso, lasciandomi seduta poi sul bordo della vasca. Mi dà un bacio a stampo, per poi riempire la vasca d'acqua e di bagnoschiuma.

<< aspettami qui. Vado a prendere un asciugamano pulita >>

<< o... ok >>

<< non ti muovere. Torno subito >> mi dà un bacio e poi torna in camera sua, chiudendo la porta comunicante delle due stanze.

Uffa! C'è qualcosa che non mi convince. Cos'è questa storia di farci questo bagno insieme? Lo potevamo fare dopo.

Mi alzo e senza poter dare un freno al mio corpo, spio dalla serratura i movimenti di Edward. Tira fuori dal sotto il cuscino qualcosa di scuro che lo mette nascosto nel suo armadio.

Non mi piace per niente questa storia. Appena viene, gli chiederò delle spiegazioni.

Ma quando Edward ritornò le mie labbra furono impegnate in altro, la mia mente si offuscò di piacere.

 

* *** *

 

Mi sveglio di scatto più stanca di quando mi ero addormentata, con le lenzuola attorcigliate fra le mie gambe, una mano che stringe con forza il mio pigiama. Il cuore batte a mille a causa dell'incubo avuto. Ho ancora l'urlo disperato della donna del sogno in testa.

Stringo con forza la mano di Edward adagiata sulla mia vita. Il suo respiro tranquillo sul mio collo, mi fa capire che sta ancora nel regno dei sogni.

Mi giro verso di lui, sorridendo lievemente.

È così bello. È così intelligente. È così innamorato di me.

Ma oltre ciò, so che c'è dell'altro e di questo ne ho paura.

Il mio sguardo cade sull'armadio chiuso. Cosa avrà nascosto lì dentro?

Lo so che glielo dovrei chiedere, ma ho il presentimento che non risponderebbe o mi direbbe una bugia.

Ripenso alla mia storia con Jacob, in che modo ho chiuso gli occhi per non accorgermene dei suoi tradimenti, del suo falso amore per me.

Mi ricordo come se fosse ieri quando è venuto a casa mia per lasciarmi. Il bastardo mi ha raccontato di tutti i suoi tradimenti, vantandosene pure.

Come quando, mentre io stavo aiutando sua sorella a studiare, lui si stava scopando una sua compagna di classe nel mio vecchio pick up, invece di ripararmelo. Dopo che mi ha raccontato ciò ho preso la mazza di baseball di Charlie e ho distrutto la mia automobile.

E poi, colpo di grazia, mi ha detto

la colpa non è mia, ma tua. Sei così infantile, troppo poco per me “

Invece di reagire, sono corsa via per andarmi a rintanare in camera mia dove ho pianto per un intera settimana.

Ma adesso con Edward, ho imparato cos'è il vero amore.

Cercando di essere più silenziosa possibile mi avvicino all'armadio con il cuore in gola. Le mani mi tramano mentre apro prima un anta e dopo un' altra. Sposto una serie di camicie.

Ed ecco che la vedo.

No, non può essere!

Forse è finta?

Con le dita tremanti l'accarezzo lentamente, prima di prenderla in mano.

È una pistola. Vera.

<< NO! >>

<< Bella, amore, cos'è successo? >>

Mi giro lentamente verso di lui con lo sguardo sconvolto, pieno di lacrime.

Cerca di avvicinarsi a me, ma io faccio qualche passo indietro.

<< n... non mi toccare >>

<< cosa cazzo ti prende? >> mi chiede lui arrabbiato ed anche ferito.

Non resisto più.

Mi metto a correre, senza sapere dove, desiderosa solo di allontanarmi da lì. Sento Carlisle che cerca di fermarmi, ma io lo scanso in mal modo.

Una pistola. Edward, il mio Edward, possiede una pistola. Ecco perché è stato così bravo, quella volta alla fiera, con quel fucile a giocattolo. Lui ha un'arma vera. Un brivido di paura mi percuote tutta la schiena. Forse è dovuto andarsene da Chicago perché aveva fatto del male a qualcuno?

La pioggia mi bagna completamente mischiandosi con le mie lacrime, il vento soffia con forza graffiandomi quasi, ma continuo a camminare per la strada con passo malfermo. Tossisco più volte. Inciampo e per un poco non vado a sbattere contro un palo della luce. Mi lascio cadere sul marciapiede stanca di camminare, di scappare, ed alzo lo sguardo in alto. Perché destino ti stai accanendo così tanto contro di me? Urlo di rabbia fino a quando la gola non mi inizia a bruciare.

La mia vita è completamente distrutta.

Tutta la mia esistenza si basava solamente bugie su bugie: i miei genitori, la morte di mia sorella, Edward.

Ed ecco che lentamente tutto si sta distruggendo, lasciando me senza sapere cosa fare, dove andare.

Chiudo gli occhi e appoggio la testa sul palo, provando in qualche modo di calmarmi.

C'è una grande parte di me che spera tra poco di ritrovarsi dalle rassicuranti breccia di Edward.

Sciocchina, quella mica è una vera pistola “ ridendo, mi avrebbe baciato con forza, facendomi dimenticare qualsiasi cosa anche il mio nome.

Ma allora perché non arrivi? Ti sto aspettando, amore mio.

Forse non riesce a vedermi?

Provo ad alzarmi, ma le mie gambe non reggendomi, mi ritrovo di nuovo per terra.

Inizio a sentire caldo, molto caldo.

Con gli occhi socchiusi riesco a vedere una macchina fermarsi davanti a me. Devo scappare. Oppure mettermi ad urlare.

Sorrido.

Esce dall'auto, vestito in giacca e cravatta Edward che si inchina davanti a me, preoccupato.

<< eccoti finalmente >>

Sì, sono qui.

Sono contenta quando mi prende in braccio. Ecco la mia casa. Ecco il posto dove devo stare. Tra le calde e protettive braccia del mio amore.

 

ANGOLO AUTRICE:

Povera Bella, mi fa così taaaanta pena. Mi dispiace, sono stata un po' cattiva con lei. Adesso anche Edward con quella pistola. Non è che centra qualcosa con Simon?

Secondo voi è davvero Edward, la persona che ha preso tra le braccia Bella? O è qualcun altro?

Un bacione enorme!

Bellina.

   
 
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