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Autore: SabryKagamine    09/07/2012    6 recensioni
Lei è una geisha perennemente triste al servizio di un padrone gentile e crudele allo stesso tempo;
Lui è il servo di una principessina viziata la quale è innamorata pazzamente di lui;
Come si intreccieranno le storie di questi due ragazzi??
Oddio...E' la mia prima fanfiction e sono felicissima che sia proprio una RINXLEN (come poteva non esserlo??!?!) anche se non a base di incesto D: Però una delle prossima sarà un bel Twincest sui Kagamine,lo posso assicurare!(Kagamincest for ever!)
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kaito Shion, Miku Hatsune, Un po' tutti | Coppie: Len/Rin
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                                 “Non ti permetterò di fare quella fine”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Allora Rin, domani verrà qui una persona importante. E’ una ragazza particolare che mi interessa e quando giungerà qui voglio che tu sia il piu disponibile possibile..e cerca di sorridere un po’!
Verrà intorno alle 10 perciò ti farò svegliare da Luka intorno alle 6 in modo che possa sistemarti a dovere e che tutto sia perfetto. Voglio e devo fare colpo.” spiegò in fretta il giovane uomo, guardando in modo serio la geisha che intanto gli si era seduta sulle gambe abbracciandolo.
“Certo Master, farò del mio meglio per non farla sfigurare.” rispose lei.
“Ottimo, Bambolina”
“La prego di non chiamarmi cosi Master” contestò Rin guardando a sua volta il suo padrone.
“Ok Rin-chan, come preferisci” rispose Kaito, cominciando a toccare le cosce della ragazza in modo provocante, come se volesse lanciarle una sfida.
Lui la rispettava molto e infatti non era mai andato oltre a baci molto passionali o a qualche toccatina qua e là però era risaputo come donnaiolo del paese. Tutte le donne desideravano passare almeno una notte d’amore con il ragazzo, sapendo benissimo che alla fine erano solo una tra le tante. Tutte tranne Rin, ovviamente. Rin e questa strana ragazza che avrebbero dovuto incontrare.
Tanto egli avrebbe fatto innamorare di sé comunque la giovane e se la sarebbe portata a letto in uno o due giorni. La geisha ovviamente non aveva mai ceduto e infatti, dopo un anno di convivenza con Kaito, le sfide che lui le lanciava quasi ogni giorno, ci aveva fatto l’abitudine.Lei non voleva essere “una tra le tante”.
< Ah si ancora con questa storia, vuoi vedere chi dei due la vince? Sono stata istruita per questo, non mi batti pervertito> pensò ella, ricambiando il sorriso malizioso che le era stato rivolto dal ragazzo.
“Ottimo, inizia la partita. Giochiamo un po’, Bambolina” sussurò lui all’orecchio di lei.
“Non chiamarmi cosi” disse Rin, buttandolo a terra, restando comunque sopra di lui.
Iniziò a baciarlo sul collo ma quelli non erano baci fatti d’amore, erano baci che probabilmente volevano essere morsi. Iniziò a usare la lingua ma quella che lasciava probabilmente non voleva che fosse saliva, ma un qualche tipo di acido. Poi si fermò e lo guardò in faccia.
Aspetta un attimo. Len? Perché c’era lui lì? Non era Kaito quello che doveva battere a questo gioco di passione?
Accarezzò dolcemente una guancia al ragazzo…
“Rin-Chan?” disse Kaito un po’ preoccupato. Lei non gli aveva mai fatto una carezza cosi dolce in tutto il tempo che avevano passato insieme.
La geisha aprì gli occhi: il dubbio era sparito, quello era Kaito, non Len…Perché aveva immaginato che quello fosse Len? No, non può essere. Lei non era una tipa da amore e smancerie, avendone mai ricevuto, o almeno lei si definiva cosi. Chiuse per un attimo gli occhi. Il gioco continuava.
Rin cominciò ad aprire il kimono del suo Master, per esporre ciò che il suo corpo offriva.
“Che bei muscoli” disse tra sé e sé mentre gli accarezzava il petto scolpito e lo leccava.
“Lo so” ridacchiò Kaito sentendola.
A questo punto egli decise di ribaltare la situazione. In pochi secondi la ragazza si ritrovò in trappola: mani strette al pavimento da quelle di lui, il suo corpo esile sovrastato da quello possente del ventenne.
Aprì leggermente il kimono, solo per poter scoprire le spalle e il collo della geisha, le sue prede.
Iniziò a mordicchiarle leggermente, lasciando segni abbastanza evidenti. Poi fissò le labbra di Rin e piano piano si avvicinò sempre di più al viso di ella, che intanto era rimasta impassabile.
“Ho vinto” sussurò Kaito quando le loro labbra si sfiorarono.
“No, mi dispiace” disse decisa Rin, rigirando nuovamente la situazione.
Si alzò lentamente dal corpo del padrone e si diresse verso l’uscita della stanza, per andare nella sua.
“Uno a zero per me, Master.”
“Ovviamente Bambolina.” disse lui, ancora steso sul pavimento, con il kimono leggermente aperto.
 
 
Chiusa nella sua stanza, Rin si buttò sul letto. Quella mezz’ora di passione le era sembrata un anno intero ed era sempre cosi ogni volta che faceva un qualche servizietto di questo tipo al suo Master.
Certo, lui non era mai andato oltre qualche bacio e qualche leccatina e Rin sapeva che non lo avrebbe mai fatto, si fidava di lui…un pochino.
“Rin-san, è pronta la sua cena! Sto entrando!” disse Gumi mentre apriva la porta.
Gumi era la piu giovane delle cameriere ed era arrivata da poco alla residenza.
I suoi capelli verde chiaro,i suoi occhi di un verde leggermente piu scuro e il suo corpo esile, simile a quello di Rin, rispecchiavano perfettamente il suo carattere allegro, vivace e solare.
Era sempre felice. “Come fa?” si chiedeva continuamente la geisha ogni volta che la osservava.
Ma per Rin era piu di una semplice cameriera : era la sua amica piu cara in quel momento.
Ogni sera si fermavano a parlare del più e del meno, sulla loro giornata, sulle loro avventure prima di venire da Kaito ma soprattutto dei ragazzi! Ovviamente non avevano l’occasione di vederne molti, stando chiuse per la maggior parte del tempo però se il padrone invitava qualche amico o le mandava a fare qualche compre era la prima a cui Gumi faceva caso!
A Rin non importava molto, pensava che la sua vita sarebbe andata avanti ogni giorno ugualmente al fianco di Kaito finchè lui non l’avrebbe venduta a qualcuno o uccisa.
Tanto ormai la sua vita era noiosa, anche se Len aveva acceso una piccola fiammella di speranza ma comunque era certa che non l’avrebbe rivisto.
“Allora Rin, come hai passato la giornata?” iniziò Gumi, stendendosi vicino all’amica.
“Bah,è andata piuttosto bene…ho incontrato un ragazzo…carino…” disse Rin arrossendo visibilmente.
“Ihihihih, su racconta, comè?!?” urlò la cameriera in preda all’euforia.
“Ehi, ci sentiranno! Abbassa la voce! Comunque…è biondo, i capelli sono legati in un codino, gli occhi sono come i miei…no aspetta, sono azzurri i suoi…è alto e ha diciassette anni…si chiama Len…”concluse la geisha velocemente.
“Uhuh ottimo! Magari potrai rivederlo e-“
“No, non credo che lo rivedrò. Dai vestiti che portava sembrava un ricco, erano di qualità e sicuramente costosi. Inoltre non credo che Kaito mi permetterebbe di stare con un qualche uomo visto che alla fine io sono la sua “compagna” per ora. Non ho molta scelta…sono rinchiusa in questo incubo gia da quando ero piccola e ci vivrò per sempre, non importa se lo voglia o no.
Te lo sai bene…la fine che farò appena mi sveglierò da questo incubo e di certo non sarà un risveglio felice…anzi…non sarà neanche un risveglio.”
Mentre concludeva la frase atteggiò le labbra in un sorriso triste, di chi già conosce il suo futuro, e Gumi lo notò certamente. La cameriera dall’animo allegro e vivace rimaneva sempre sbigottita quando invece l’altra ragazza diceva frasi di questo tipo. La faceva riflettere molto.
Forse lei non avrebbe fatto la sua stessa fine, forse sarebbe rimasta lì fino a quando non sarebbe invecchiata o forse se ne sarebbe andata di sua volontà, sarebbe fuggita anche se ciò non sarebbe servito a nulla visto che Kaito era uno degli uomini piu ricchi e importanti del paese e aveva a sua disposizione le guardie della città.
“Ehi Rin, io devo andare a letto visto che domani mi dovrò svegliare prestissimo ma sappi che non ti permetterò di fare quella fine.” La cameriera divenne improvvisamente seria mentre richiudeva la porta della stanza di Rin.
La geisha, invece, come se non fosse successo nulla, si svestì e si stese sul letto, a guardare il soffitto.
Pensò, pensò alla reazione di Gumi e a ciò che aveva affermato tanto sicura. Sapeva bene che non ci sarebbe mai riuscita anche se ne era tanto convinta, tutti sapevano che il suo destino era quello che era.
“Non voglio svegliarmi domani” disse semplicemente, sospirando, prima di addormentarsi.
                                                                   
 
 
 
                                                                          ***
 
 
 
“Riiiin-san! E’ ora di svegliarsi su!”
“Seee Luka, son solo le sei, ma dove vai alle se-..Cavolo!” urlò Rin dopo essere stata colpita da uno schiaffo dell’altra donna. La sua pigrizia era risaputa da tutti e per questo Kaito aveva deciso che sarebbe stata Luka, con le sue maniere forti e decise, a svegliare la geisha.
“Forza, vestiti velocemente che dobbiamo iniziare a pettinarti e a farti il trucco” disse seria la servitrice, come se fosse stata sua madre ma, per fortuna, non lo era.
Rin si mise il solito kimono rosso, che ormai era divenuto il suo preferito, legato da un obi dorato che creava un fiocco maestoso ma elegante. Quell’abito evidenziava piu di tutti il suo esile corpo essendo abbastanza aderente sul busto e molto piu largo sulle maniche, dove si formavano varie pieghe molto evidenti.
Luka iniziò subito a occuparsi dei capelli: il Master aveva deciso che non avrebbe avuto la solita pettinatura composta dai suoi capelli sciolti e uno chignon retto da semplici bacchette ma voleva la pettinatura che le maiko* hanno, non voleva nemmeno le parrucche delle altre geisha.
Dopo un’ora e mezza i capelli erano finalmente pronti: Rin sembrava ormai ritornata una maiko con quelle loro strane pettinature formate da due enormi chignon (?) e rette da alcune bacchette decorate.
A rifinire il tutto c’era un enorme fiore e alcune foglie appartenenti a esso attaccate a uno dei due chignon.
Ora era il turno del trucco e per quello ci sarebbero voluta almeno un’altra ora e mezza se non due ore. Il viso, normalmente lasciato al naturale, era stato imbiancato completamente; sugli occhi vari ombretti rossi e neri erano stati sfumati, creando cosi un effetto stupendo visto che erano accostati con i colori del kimono. Ecco ora sembrava proprio una bambola e ciò la infastidiva non poco.
Sorseggiò velocemente una tazza di thè prima di notare l’orologio. Oh, ottimo, erano gia le dieci.
Si affrettò a scendere le scale e dirigersi dal suo Master per dargli il buongiorno prima dell’arrivo degli ospiti.
“Buongiorno Master, si è riposato adeguatamente per il suo incontro di oggi?”
“Buongiorno Rin-Chan, direi che sono abbastanza in forma.” disse sereno Kaito, seduto nel salone e pronto a ricevere gli invitati.
Lui al contrario della ragazza, non avevo cambiato nulla del suo normale abbigliamento però fu felice nel vedere Rin cosi agghindata. Era veramente bellissima.
Ad un tratto la geisha sentì qualcuno bussare al portone principale.Oh no, erano già qui.
Si avviò verso la porta velocemente. Davanti alla porta, chiuse gli occhi per cinque secondi poi aprì la porta.
“Ohayoo Gozaimasu, irasshaimase*” disse Rin ancora con gli occhi chiusi. Appena li aprì si ritrovò davanti due figure: una ragazza molto giovane con un vestito appariscente e un ragazzo.
Quest’ultimo sgarrò gli occhi e disse con un filo di voce: “Rin…?”
Ella rimase impassabile, con la solita espressione triste e seria. Non importava il fatto che quello era proprio Len.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
N.d.A
Ciaoo a tutti!
Scusate per il clamoroso ritardo ma tra disegni e sub non ho avuto molto tempo per riguardare, correggere e pubblicare..
Comunque non credo che questo capitolo riscuoterà molti consensi…non dice molto in fin dei conti però mi serviva per delineare i personaggi di Gumi e anche Kaito.
Non mi uccidete per il piccolo KaitoxRin anche perché non c’è sentimento in ciò che fanno e poi da qua si è un po’ capito il rapporto tra loro due ossia una sfida continua di passione!
In ogni caso vi prego di recensire perché ciò mi servirà per sapere se sto facendo na schifezza o qualcosa di decente!

Al prossimo capitolo!
 
   
 
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