Capitolo 23

Ero nella mia stanza. Con mia mamma.

-Tesoro,hanno fatto il possibile.- disse mia mamma posandomi una mano sulla spalla.

-Lo so. Non volevo che se ne andasse.-

-Prima o poi tutti dobbiamo morire.- disse.

-Lo so,ma io non avevo idea di quello che avevo,finché non l’ho perso.- era vero.

Avevo un tesoro di amico,finché non è morto non capivo quanto fosse importante per me.

-Mi dispiace.- Disse.

Io mi sentivo montare di rabbia.

All’improvviso tutto intorno a me divenne buio. Non mi trovavo nella mia stanza,no. Mia mamma era sparita.
Ero su un pavimento nero,tutto intorno era nero,ero nell’oscurità.

Vidi Edward. era a pochi metri di distanza da me.

-Edward ..- sussurrai andandogli incontro,ma più mi avvicinavo,più era lontano.

-Edward!- gridai.- non lasciarmi!- urlai disperata.

Poi finalmente lo raggiunsi e lo abbracciai.

-Edward,non lasciarmi.- dissi tra le lacrime.

-Ssh,non avere paura. Sappi che io sono con te,sono sempre con te. Sarò con te per sempre.- disse e poi vedevo che stava sparendo piano piano.

-No! Edward! Non andartene!- Gridai.

-Sono con te!- Disse e sparì nel nulla.

-NO!!!!!!-



Aprii gli occhi di scatto. Mi guardai in torno. Ero nella camera di Edward. girai lo sguardo e lo vidi che dormivo beato vicino a me. Aveva un sorrisetto stampato in faccia,e respirava regolarmente. Io sospirai. Era solo un incubo. Era solo un incubo. Ripetei nella mia testa.
Aspetta! Mi guardai il corpo. Ero nuda. Guardai Edward e vidi che era nudo anche lui,coperto fino ai fianchi con la coperta che gli lasciava il suo petto perfetto scoperto.
Io sorrisi a quel ricordo …



Gemevo,ansimavo.
Stringevo i capelli di Edward mentre lui era sopra di me che spingeva. Mi lasciava teneri baci sul viso e sulla bocca.
Mi accarezzava il seno e mi toccava le cosce mentre spingeva.
Raggiungemmo l’orgasmo urlando i nostri nomi. Il mio primo orgasmo. Anzi,il nostro primo orgasmo.



Che notte di passione avevamo appena avuto.
Vidi Edward che si stava svegliando.

-Ciao .- Disse roco mettendosi seduto e prendendomi tra le braccia e baciandomi.

-Ciao anche a te.- dissi.

-Stai bene?- Chiese.

-Mai stata meglio.- Risposi.

Lui mi baciò la testa.

-Ti amo .- Dissi accoccolandomi al suo petto.

-Ti amo anche io.- Disse.

Ci sdraiammo e ci abbracciammo.

Ci lasciavamo tanti baci e poi lui mi prese per i fianchi e si mise sopra di me e ricominciammo quello che era successo la notte precedente.

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Sono passati 5 anni da quella notte. 5 anni da quando la nostra vita era cambiata.
Abbiamo fatto quello che ci eravamo promessi: eravamo andati all’università insieme a New York. Convivevamo in un appartamento in affitto.
Siamo andati all’università quando abbiamo compiuto 20 anni. Ci siamo stati per 3 anni.
Poi,quando avevamo 23 anni,ho scoperto di essere incinta.

Poi a Maggio,ho partorito ,Renesmèe,Elisabeth ed EJ,3 gemelli,che adesso hanno 2 anni.

Renesmèe aveva gli occhi verdi chiaro,e aveva o capelli di Edward.

Renesmèe

Tutti e 3 i bambini avevano i capelli del padre e assomigliavano più a lui che a me.
Elisabeth aveva gli occhi color marrone chiaro.

Elisabeth

EJ,che si atteggia a “uomo di casa”,ha gli occhi marroni come i miei.

EJ

Io,Edward e i bambini ci trasferimmo a Los Angeles,in una villa sulla spiaggia di Malibù.
Era tutto perfetto.

Qualche volta al mese andavamo a trovare le nostre famiglie a Forks e a Phoenix.

Jonah era cresciuto,e si è messo con Ronnie,la sorella di Edward. Io e lui avevamo detto che i nostri fratellini si sarebbero messi insieme come era successo a noi.
Luca invece si è sposato con una ragazza che si chiama Leah Clewater,e adesso hanno un bambino di nome Christian.
Renèe ha trovato l’amore con Phil,vicino di casa che gli faceva una corte pazzesca.
Charlie si è sposato con Sue Clewater,la mamma di Leah.
Io e Edward eravamo felici insieme. Avevamo 3 figli favolosi,che non faceva mai i capricci,ma in casa erano degli uragani,ridevano,correvano sempre e non piangevano mai.
Io e l’uomo che amavo,eravamo sulla spiaggia davanti casa,a guardare le onde.

-Ti amo,Edward.- Dissi.

-Ti amo anche io.- disse e mi baciò.

Si mise davanti a me.

-Isabella Marie Swan,io prometto di amarti ogni istante della mia vita,per sempre,mi concederesti lo straordinario onore di diventare mia moglie?- chiese.
Lo sta dicendo davvero? Mi sta chiedendo di sposarlo? Il mio cuore stava esplodendo dalla felicità.

-Sì! Sì! Sì! Mille volte sì! – Dissi buttandomi tra le sue braccia e baciandolo.

Prese dalla sua tasca un cofanetto blu e lo aprì.

Era un anello. Stupendo. L’anello più bello che avessi mai visto.
Mi prese la mano e me lo infilò.

-Ti amo,per sempre.- Dissi baciandolo.

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3 mesi dopo …

Ero sull’aereo con mio marito che mi stringeva la mano e mi sorrideva. Sì,avete capito,mio marito,ci eravamo sposati quel giorno,e adesso stavamo partendo per la luna di miele a Miami.
Avevamo lasciato i bambini con i genitori di Edward,nonché i loro nonni,non potevamo portarli con noi,era una vacanza solo per noi due.
Poi continuammo a occuparci di quella piccola ma perfetta della nostra vita.

Fine

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