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Autore: SusiGio    09/07/2012    0 recensioni
Un trasferimento, cinque ragazzi e una ragazza.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Suonò il campanello e Alyssa, la ragazza che mi aiutava nel sistemare la casa andò ad aprire. Harry e Niall arrivarono tenendo in mano grandi cartoni bianchi con decorazioni rosa pallido. Proprio quello che avevo chiesto a Claire. Dissi all'aiutante di sistemare le torte nel frigo.
-Lo sapevo che erano torte! Il mio olfatto non mi inganna.- disse Niall ridendo.
-Non ne dubitavo!- lo abbracciai, era da un po' che non stavamo insieme da soli, Harry occupava tutti i miei tempi liberi.
-Allora raccontaci cosa hai intenzione di fare.- stavo per rispondere al moro quando il campanello suonò una seconda volta.
-Alyssa puoi andare tu?- gridai.
-Povera ragazza, la stai uccidendo.- feci appena in tempo a guardare male il mio ragazzo che Zayn era già comparso nella stanza
-Hey bella gente avete richiesto il mio aiuto?- batté un cinque a tutti e poi incrociò le braccia.
-Io ho bisogno di un favore! Niall e Zayn mi dovreste aiutare con particolari ehm..- non mi veniva in mente la parola giusta.
-Quelle cose lì in fondo coperte da un telo azzurro?- Niall indicò gli spara-schiuma.
-Esatto! Tu Harry fai compagnia a.. Andy! Vai via!- una testa biondo cenere si era affacciata dalla porta.
-Ecco devi evitare che veda qualcosa, si annoia là fuori.- spinsi il mio ragazzo fuori di casa e mi assicurai che stesse con Andy.
Una volta raggiunti i ragazzi mi aiutarono a sistemare la stanza principale dove sia sarebbe tenuta la festa.
 
 
All'ora di pranzo era già tutto pronto, era piovuto poco e la temperatura si teneva intorno ai venti gradi. Tornai a casa per pranzare e mi preparai insieme a Kim.
-Non c'è scritto da nessuna parte come vestirsi per uno schiuma-party!- mia sorella si lamentava guardando l'armadio.
-Mettiti questi e non rompere!- le lanciai un paio di pantaloncini veramente corti.
-Spero per te che vadano bene!-
E io speravo andasse tutto bene. Avevo una strana sensazione, ma ero certa di aver programmato tutto secondo i miei piani.
Mi ero messa una maglietta bianca con alcune scritte che dicevano 'peace' 'love' e cose simili, i pantaloncini in jeans si intravedevano da sotto. Quando sentii il campanello suonare scesi al piano inferiore insieme a Kim e ci trovammo Louis, Harry ed Andy.
-Pronte?- ci incitò il biondo.
-Sì e ancora auguri.- mi avvicinai e lo abbracciai, per quanto potessi conoscerlo da poco era un bravo ragazzo.
-Grazie a te bellezza!-
Vidi Harry irrigidirsi e la cosa mi fece sorridere, era geloso.
Louis ci aprì gli sportelli e con il Range Rover arrivammo alla festa, molti degli invitati stavano aspettando fuori. 
 
-Vai sulla scala e fai un piccolo discorso.- mi incitò Kim. Passai dalla porta sul retro e mi diressi al piano superiore, nel mentre Alyssa apriva la porta principale per far entrare gli ospiti.
Quando la gente si accumulò sotto di me iniziai a pentirmene. "Ma chi me l'ha fatto fare." 
-Salve a tutti, posso chiedere al festeggiato di venire qui?-
Una testa bionda si mosse tra la folla e salì le scale fino al gradino sotto al mio. 
Presi fiato e iniziai a parlare. -Anche se è stato per un brutto voto in matematica, sono felice di averti conosciuto Andy.- troppo smielata, meglio passare al sodo.
-Da questa porta- indicai alla mia destra -potete accedere a una stanza speciale, e per questo vorrei ringraziare il Signor Meester per avermi fornito l'attrezzatura con così poco preavviso. Divertitevi.-
  Andy mi prese per mano e mi aiutò a scendere le scale. Quando vide quella che prima era la sua camera da pranzo rimase sorpreso. Un telo di plastica spesso copriva il pavimento dove vi erano almeno dieci centimetri di schiuma ed altra ne arrivava da dei cannoni che sembravano produrla.-Wow.- disse.
-Sai potresti dire "Grazie Jane, è la festa migliore che abbia mai avuto.- 
Si girò verso di me e mi rivolse un sorriso. Speravo nessuno ci avesse visto perché era stato un momento stranamente intimo.
Delle mani mi circondarono improvvisamente i fianchi e le identificai subito. Forti e grandi, ma allo stesso momento delicate e morbide sul mio corpo.
-Non male per essere una festa da bambini di cinque anni.- 
-Harry forse oggi non ti ho mandato ancora a cagare, non approfittarne.- risposi al riccio.
Tenendomi per una mano mi allontanò da Andy e mi fece entrare nella stanza dei spara-schiuma. Ci trovavamo al centro della stanza quando grazie alla mia scoordinazione scivolai.
-Sono completamente fradicia.- esclamai.
-Ti amo anche se sei così impedita.-  disse Harry prima di baciarmi. Quelle parole mi entrarono in testa fino a rimbombare. "Ti amo, ti amo.." In Italia non avevo una vita sentimentale molto attiva anzi, quella dei vecchietti di uomini e donne era migliore. Aver incontrato un ragazzo che mi capiva, che mi sopportava in qualunque momento e che.. Be' sì, mi amava, lo ripeteva sempre, giorno e notte. E io gli credevo.
 
 
Mi diressi verso il bagno per asciugarmi un po' quando una mano mi prese per il braccio e mi tirò dentro una stanza. Per poco non urlai.
-Andy sei impazzito?-
-Ti devo parlare.-
-Non puoi parlarmi nel corridoio?- lo vedevo strano, le mani gli tremavano un poco e la fronte era sudata.
-Tu probabilmente mi hai notato solo quel giorno, al parco, ma io no.- fece una pausa e nel mentre mi guardava con occhi furiosi e un po' tristi. -Il giorno in cui sei scesa dal treno, alla stazione, io ero lì, stavo comprando un biglietto per mia nonna.- fece un'altra pausa, sembrava aver perso il filo del discorso, come quando hai studiato una parte a memoria e all'improvviso hai un blocco.
-Quel giorno eri triste, e allora non ne sapevo il perché, ma allo stesso tempo eri felice come una bambina che visita la sua città preferita. Ti guardavi intorno come se ti trovassi nel paese delle meraviglie.- Andy si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia.
-Eri mia, volevo conoscerti. Sai non credo nel colpo di fulmine, ma tu eri qualcosa molto simile ad esso. Poi è arrivata la festa e con lui Harry. Ma certo, Harry il rubacuori! Chiedi in giro, tutte sono innamorate di lui. Il primo anno di liceo sono andato in palestra e dal parrucchiere per rendermi carino, ma a letto se le portava tutte lui, anche più di una al giorno e a volte anche due insieme.- si avvicinava sempre di più, fino a far sfiorare i nostri nasi. Nei secondi prima che mi baciasse pensai a Harry, a Kim che si era impegnata per farmi diventare una ragazza popolare e alle ragazze che mi avrebbero dato della troia se avessero saputo quello che stava per succedere. Non riuscii a liberarmi, dentro di me una voce diceva "Allontanati, Harry non lo farebbe mai, sei fidanzata, vattene!" ma ogni mio muscolo era immobilizzato.
Non era stato un bacio passionale, era stato sfuggente, quasi triste e un po' sofferto. Quello che successe dopo fu tutto molto confuso e veloce. Riaprendo gli occhi vidi dei capelli rossi, anzi i capelli rossi di quella troietta di Lizzie Edwards, famosa per gestire il gossip, con un telefono in mano.
Foto, tradimento, internet, Harry, la mia fine. Tutti questi punti si collegarono solo dopo che Andy fu uscito dalla stanza per prendere il cellulare alla sgualdrina.
Avevo solo una via d'uscita. Scappare da quella confusione. Presi la borsetta dove c'era il portafoglio e il cellulare e mi diressi verso la stazione. Appena arrivata presi un biglietto.
"Ultima chiamata per il treno Ramsgate-Londra binario 5"
Mi misi a correre e salì nell'ulimo vagone, c'erano sì e no dieci persone e non conoscevo nessuno. Prima di rimuovere la scheda inglese feci una chiamata a mia madre spiegandole che avevo bisogno di tempo per una pausa da tutti e che sarei stata all'hotel dove mesi prima aveva conosciuto la sua seconda figlia. Una volta inserita la scheda italiana mi coricai nei sedili, insomma una posizione poco english, ma mi aspettavano due ore di viaggio, dovevo mettermi comoda.
Non dormii, rimasi in una sorta di dormiveglia per molto tempo. Ripensai a tutto quello che era successo, al casino che avevo combinato.
Quando il treno sì fermò era ormai buio e decisi che avrei preso un taxi per arrivare all'hotel.
Ne passò uno libero e lo fermai. Quando una mano che non era la mia aprì lo sportello urlai un "Hey amico ci sono prima io!". Quando il ragazzo si girò riconobbi quei capelli rossi e le lentiggini.
-Josh sei tu?- 



My space;
allora, salve a tutti, ho avuto per mesi un blocco assurdo e non riuscivo più a continuare questa FF çç
Spero non faccia troppo cagare, so che è noioso ma mi serve per includere un nuovo personaggio e iniziare a finire questa FF :)
Byyye.
  
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