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Autore: rememberdecember    09/07/2012    10 recensioni
Lui è innamorato, ma ancora non lo sa. Una storia piena di gelosia e colpi di scena.
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ATTENZIONE: bromance abbastanza spinta, se non vi piacciono le storie slash, non leggete
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Tutto sembra sincero. La nascita di una nuova vita, l'alba di un cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un affetto tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore. O anche la fine di un momento, di un periodo difficile sempre più fatiscoso da sostenere. Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a un lungo e profondo che riempie e svuota il petto.
In quei momenti non mi manca nulla.
 
  -Fabio Volo.

  
2.
 
 
La mia relazione con Adelina era finita, finita ancor prima di cominciarla, solo che lei non voleva ammetterlo. Per quella ragazza era normale continuare a coltivare quel qualcosa che c'era tra di noi, che sicuramente non poteva definirsi amore. Non c'era passione tra di noi, quindi niente amore. Non c'era curiosità di conoscersi l'un l'altra, quindi niente amore. Non c'era nemmeno traccia di un qualsiasi legame che non fosse l'amicizia delle nostre madri, quindi niente amore. 
Quella sera la testa mi girava vorticosamente e sembrava non avere intenzione di fermarsi, Certo, il continuo parlare di Ad non contribuiva a migliorare le mie condizioni, anzi le peggiorava. 
-Non posso credere che tu abbia davvero accettato di giocare a quello stupido... gioco insensato- disse piccata scansando il cuscino che avevo in faccia. 
-Il calcio non è uno stupido gioco insensato Ad, almeno  non per me- le risposi scocciato riprendendomi il cuscino. 
-Comunque è una scemenza- sentenziò sdraiandomisi accanto. Per fortuna quella sera i miei erano usciti, almeno non dovevo subirmi anche le ramanzine di mia madre, mi bastavano e avanzavano anche quelle della mia strana "fidanzata".
-E perché mai?- le domandai posizionandomi meglio sul letto, sistemandomi i capelli verso l'alto come piacevano a me. 
-Dici sempre di non avere tempo per niente, nemmeno per quelle cose- disse gesticolando nervosamente, evitando di guardarmi negli occhi. -E ora invece, dici di aver accettato di giocare una partita di calcio. Insomma, non ha senso.-
-Ne abbiamo già parlato Ad. Sai bene perché non voglio fare sesso con te- sbuffai controllando l'ora sulla sveglia poggiata sopra il comodino. -E non è perché non ho tempo.-
-Lo so, lo so. Non ti senti pronto, ma Niall, io ti amo come tu ami me e si vede lontanto un miglio che siamo fatti per stare insieme, quindi non capisco perché tu non ti senta pronto per un passo del genere- spiegò con la sua vocina stridula e ingenua. 
Io non l'amavo, non l'avevo mai amata e mai l'avrei fatto, non c'era una singola cosa che mi attraeva di lei. Però non era solo per quello che non volevo "consumare" con Adelina, il fatto era che non mi andava di utilizzare una persona. Non amandola l'avrei soltanto presa in giro e, pur sapendo il suo punto di vista, mi sembrava totalmente sbagliato. E poi avevo ripromesso a me stesso che la prima volta sarebbe stata con una persona che amassi davvero più di me stesso, quella con cui avrei condiviso la maggior parte del mio tempo, quella con cui sarei andato anche in capo al mondo.
-Ad, non ricominciare. Ora non ho voglia di discutere, scusami- dissi rigirandomi sul letto. 
-Bene. Quando riacquisterai un po' di tempo per la tua fidanzata, richiamami- disse lei irritata, per poi alzarsi dal letto e dirigersi verso la porta. 
-Potrei accidentalmente perdere il tuo numero di telefono allora...- borbottai a bassa voce, roteando gli occhi.
-Cosa?!- la sentii alzare la voce di un'ottava. 
-Niente, niente. Ti chiamo io, a più tardi- la congedai e finalmente rimasi solo in casa, non mi sembrava vera un po' di tranquillità dopo quella giornata così pesante. 
Manca poco, pensai, pochissimo e andrò via da questo stupidissimo paese. 

**

Sospirai rumorosamente davanti all'armadietto dello spogliatoio, ormai ero rimasto da solo, tutti i miei compagni di squadra (o meglio di Zayn) erano già entrati in campo e probabilmente si stavano riscaladando e preparando per il grande incontro. 
Mi scompigliai i capelli e mi sedetti sulla panca. Allacciai ben stretti gli scarpini e chiusi gli occhi poggiando i gomiti sulle ginocchia. 
Quasi mi prese un colpo quando sentii qualcosa sbattere bruscamente contro il ferro degli armadietti e qualcuno inveire ad alta voce. 
-Porca puttana!- riconobbi la voce roca e profonda, prima di distinguere dei ricci scuri. 
-Che cosa ci fai qui Styles?! Mi hai spaventato!- gli gridai contro mentre zoppicava verso di me, sistemandosi gli occhiali con una mano mentre con l'altra stringeva una macchina fotografica professionale. 
-Io... ero venuto ad augurarti buona fortuna- mi disse incerto, come se avesse paura che mi arrabbiassi. 
Ma in quel momento non avevo tempo per arrabbiarmi, non avevo tempo nemmeno per respirare in effetti. 
-Grazie- dissi soltanto risedendomi sulla panca. 
Seguì un silenzio imbarazzante interrotto solo da qualche sospiro da parte di Harry. 
-Si stanno già riscaldando gli altri?- gli chiesi dopo due minuti buoni. 
Harry abbassò gli occhi verdi verso di me e mi sorrise educatamente per poi scuotere la testa piano. 
-Non lo so- ammise. -Non sono passato per il campo.-
-E come sapevi che ero qui?- gli domandai curioso. 
Sembrò rifletterci due secondi prima di rispondere con la risposta più inaspettata che potesse sparare. 
-Zayn- disse. 
-Zayn?- ripetei come un pappagallo rimbambito.
-Sì, lui. Gli ho chiesto perché lui non fosse ad incoraggiare i suoi compagni e lui mi ha risposto dicendo che non aveva voglia d'incontrare te che sicuramente eri ancora negli spogliatoi a decidere se umiliarti o darti alla fuga- spiegò tutto d'un fiato, dovette fermarsi dieci secondi prima di riprendere. -Sembra che abbia ragione- disse con aria più interrogativa che accusatoria. 
-Non ho intenzione di scappare- dissi fermo per poi alzarmi e dirigermi verso il campo, lasciando Styles fermo e solo come un ebete negli spogliatoi. 

Entrai in campo pronto e preparato. Feci qualche tiro in porta per riscaldarmi e corsi per un minuto. 
Gli avversari ci guardavano torvi, ma anche un po' divertiti. Forse perché in confronto a loro, noi eravamo delle mezze calzette, nettamente inferiori ai loro standard fisici.
Quando cominciò la partita, puntai subito il loro giocatore più forte: era un ragazzo alto più o meno tre teste più di me, biondo come me, ma con due occhi color cioccolato che incutevano timore e aveva le spalle gigantesche. 
Lo marcai stretto tutti i primi venti minuti di gioco, impedendogli di arrivare alla porta, in quanto io avevo il ruolo di difensore. Mi sforzavo tanto e sudavo ancora di più, ripensando alla faccia di Zayn che mi squadrava sorpreso il giorno prima nelle docce e al suo sorriso strafottente di quando prendeva in giro qualcuno, come avrebbe fatto se per colpa mia, avremmo perso quella partita. 
Continuavo a giocare provando invano di togliermi quella faccia dalla testa, finché tutto divenne nero e un dolore lancinante s'impossessò di me poco prima della fine del primo tempo. 
Tutto nero e non ricordai più nulla.

-E' tutta colpa tua!- sentii una voce ovattata. -Guarda cos'è capitato al mio amoruccio!- percepii più nitidamente la voce stridula di Ad. 
Non volevo aprire gli occhi, la testa mi girava vorticosamente e avevo dei crampi allo stomaco. 
-Sta zitta Prismour, se il tuo ragazzo è una sega a calcio non è mica colpa mia- rispose una voce che riconobbi perfettamente, anche da scombussolato com'ero.
-Non parlare in questo modo Malik- intervenne la voce di Emma irritata. 
Perché c'era tutta quella gente con me? Dove mi trovavo? Decisi che avrei aspettato ancora qualche minuto per scoprirlo, in quel momento decisi solo d'ignorare le voci e magari addormentarmi di nuovo.


Note.
Rieccomi qui! Questa volta ci ho messo un po' di più, perdonatemi c': allora vi è piaciuto questo capitolo? Me lo fate sapere, vero? Beh diciamo che ho voluto fare qualcosa d'inaspettato perché non mi andava di far vincere o perdere Niall, in entrambi i casi sarebbe stato banale, perciò ho optato per fargli prendere una pallonata in testa ahahah poveraccio :'') Bene, ora ringrazio davvero tutte quante! Davvero, grazie mille, sono contenta che piaccia la storia anche perché è la prima che scrivo di questo genere! Un GRAZIE speciale veramente!
Ah, un grazie particolare va anche a Pettyfer che ha ideato il banner meraviglioso *wwww* <3
Mi dileguo con un bacione a tutte voi,
Mandy.
  
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