“scusa?” gli dico in inglese. Ed ecco che si gira e i suoi occhi color del mare mi guardano.

“si, dimmi” risponde Niall “ vuoi forse un autografo??”

“nono, ero qui per il volantino. Vedi il mio amico ha qualche problema a parlare in inglese così mi ha chiesto di fargli da interprete” rispondo

“ah capito” mi rivolge un sorriso. È semplicemente stupendo. Non ho mai visto niente di più bello. Senza accorgermene gli sorrido anch'io. Dev'essere contagioso.

“allora” prosegue lui “cosa vorrebbe il tuo amico??”

“oh si, giusto. Vorrebbe un taglio di capelli più serio, penso che voglia fare colpo su una ragazza anche se in realtà non me l'ha detto.” ridacchio un po'

Subito si intromette Gioele. “cosa sta dicendo??” mi chiede nella nostra lingua

Io gli rispondo “ne stiamo parlando ancora, ma mi sembra felice di poterti aiutare” gli sorrido.
“Allora Niall” continuo in inglese “cosa si può fare per lui?”

Il biondino mi guarda pensieroso. Poco dopo mi risponde “ penso che si possa migliorare, in fondo cosa non si farebbe per conquistare una ragazza?” ridacchia un po', e noi con lui.
“seguitemi”,  prosegue lui, e si avvia. Lo seguiamo, e ci conduce poco distante dagli ombrelloni, vicino le ultime cabine, dove è allestito un banchetto da lavoro con gli utensili del mestiere: da forbici a pettini di ogni tipo fino a prodotti per capelli. Ci attende una ragazza alta, bionda, che avrà quasi 30 anni. Subito Niall la saluta e le spiega la situazione. Poco dopo fa accomodare Gioele mentre noi aspettiamo sotto ad un ombrellone.

C'è molto imbarazzo, almeno da parte mia, non so come comportarmi, l’ultima cosa che vorrei è importunarlo in qualche modo. Cosa dovrei fare??

“come ti chiami?” mi giro verso quella voce, mi sta sorridendo

“Denise” rispondo timorosa

“è un bel nome” sorride di nuovo “beh Denise, dimmi qualcosa di te”

“Uhm....ho 19 anni, sono italiana, ma questo l'avrai capito tu stesso, sono di origini calabresi ma ho sempre vissuto nel nord Italia, vicino Milano. Ho da poco finito il liceo; amo la musica, leggere e viaggiare, mi piacerebbe girare il mondo un giorno. C'è altro che vorresti sapere?”

“parli bene l'inglese” dice sorridendo. Distolgo lo sguardo perché quel suo sorriso, mi confonde sempre più. “sei mai stata in Irlanda?” continua lui

“purtroppo no. Sono stata solo in Inghilterra, Francia e Svizzera” rispondo

“ok” rispose lui.

Cala il silenzio tra di noi, che si fa via via più imbarazzante. Ogni tanto lui si volta a guardarmi quando pensa che io non lo veda, ed io faccio lo stesso, finché i nostri occhi non si incrociano.

“hai degli occhi stupendi” ero sprofondata in quell'oceano azzurro.

“grazie” sorride lui. Resto allibita, non ci credo, non posso averlo detto davvero ad alta voce. Sento le mie guance farsi calde, sto arrossendo. Spero non se ne accorga, ma così non è. Il suo sorriso sembra illuminarsi di più.

Dopo qualche minuto passato a guardarci negli occhi, incantati, arriva Gioele tutto sorridente, allegro. Nessuno di noi si accorge di lui finché non ci guarda stranito e ci rivolge una domanda.
“cosa sta succedendo qui?”