Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SamanthaMcQueen    10/07/2012    10 recensioni
La mia prima storia Larry.
Spero vi piaccia. :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Capitolo 8.

Ignorance is your new best friend.

 

-Insomma dormiglione, non è il momento di andare il letargo!- Urlava una voce non poco fastidiosa fuori dalla mia stanza.
Ero troppo stanco per rispondere, ero troppo stanco pure per muovermi.
Avevo passato praticamente la notte in bianco a pensare alla giornata precedente, così diversa da come me la immaginavo.. era stata bella, diciamo.
Ovviamente se non fosse stato per Zayn.
Non capivo che avessero quei due ragazzi, sembrava seriamente che avessero le mestruazioni. Uno era gentile cinque minuti prima, e distaccato cinque minuti dopo.
L’altro era stronzo e menefreghista un minuto prima, e invece quello dopo era dolce e solare.
La situazione mi stava sfuggendo di mano, non ci capivo nulla. Non che solitamente io ci capissi qualcosa, per me quei due erano un mistero vero e proprio.
Una cosa era certa, però. Non volevo perdere il mio migliore amico per un ragazzo che non aveva alcuna attenzione per me. Specialmente perché gli piacevano le ragazze.
Sospirai, essendo ben cosciente che quel groviglio che avevo in testa non si sarebbe mai snodato se io personalmente non facevo qualcosa. Ma poi, cosa dovevo fare?
-Insomma, devo chiamare la carrozza e stenderti un tappeto rosso per farti scendere?- Urlò Gemma stizzita come sempre di prima mattina, spalancando la porta della mia stanza.
Improvvisamente sembrò ricordare il motivo per cui non lo faceva mai, ma era tardi. Si coprì gli occhi all’istante e si voltò. Io d’altro canto scoppiai a ridere divertito.
-No, vorrei anche che mi versaste dei petali di rosa al mio passaggio.- Dissi risolutamente.
La sentii emettere un suono che interpretai come una risata nervosa, per poi voltarsi lentamente, sempre con la mano sugli occhi.
-Tra dieci minuti ti voglio di sotto, ci viene a prendere Lottie, andiamo con loro a scuola, quindi muoviti che non possiamo aspettare i tuoi comodi.- Disse irritata. Se ne stava andando, finalmente, quando si fermò ancora voltata di schiena. –E mettiti qualcosa addosso, maniaco!-
Io scoppiai a ridere che quasi mi piegai in due, e mi alzai correndole dietro completamente nudo, come al solito. Lei iniziò ad urlare e scappò al piano di sotto.
Mi ci voleva un po’ di movimento, per svegliarmi. Sorrisi compiaciuto e volai in bagno a svolgere la mia solita routine mattutina.
Avevo quasi finito di cambiarmi che mi si accese una lampadina in testa. Andavamo a scuola… con Lottie? Ma lei non sapeva guidare, era ancora troppo piccola.
Per cui….oh no.
Sbarrai gli occhi nel panico e tornai davanti allo specchio a mettermi in ordine, anche se ero già perfetto così. Imprecai per la miliardesima volta contro quella schifosa uniforme che ogni giorno dovevo portare, e scesi le scale.
Gemma mi aspettava in cucina, sgranocchiando una barretta di cioccolato tutta indaffarata. Sembrava nervosa, lo capivo dal suo continuo guardare da tutte le parti, come se niente le andasse bene.
Perfetto, così non sarei stato l’unico imbranato con i nervi a fior di pelle, alla fine.
Non volli chiederle nulla, anche perché con Gemma in quello stato, con una parola di troppo avevo paura di non uscire vivo da quella casa. Sospirai rassegnato, ed aprii la porta, trovandomi davanti qualcosa di diverso, da quello che mi aspettavo.
Lottie mi sorrideva cordialmente come ogni mattina che la trovavo a scuola, ma accanto a lei, alla guida, non c’era colui che tanto stavo aspettando di vedere.
Due fari azzurri come il ghiaccio mi trafissero da testa a piedi, squadrandomi. I capelli biondi luccicavano insieme al sole mattutino londinese.
Restai a fissare un attimo il ragazzo, ma mi ci volle una frazione di secondo nel ricordare chi fosse. Una strana rabbia si impossessò di me, e nonostante lui mi sorridesse con un sorriso a trentadue denti apparentemente cordiale, io lo fulminai con gli occhi. Se gli sguardi avessero potuto uccidere, ora sarebbe già stecchito per terra.
Il suo sorriso si spense, guardandomi confuso, e io continuai a ringhiargli contro.
-Hey Harry, buon giorno. Questo è un mio amico, Niall.- Disse cordialmente Lottie, leggermente intimorita dalla mia espressione.
-Buon giorno.- bofonchiai io a malapena. Non volli nemmeno sapere perché era venuto proprio a Londra, temendo già di saperne la risposta. Ma non poteva tornarsene immediatamente da dove era venuto?
Purtroppo, data l’uniforme identica alla mia, presumevo proprio che non fosse così.
Sentii la porta chiudersi violentemente, e mi voltai a guardare quale elefante l’avesse chiusa. Ma aveva intenzione forse di buttarla giù?
Gemma ci corse incontro, dando un bacio sulla guancia a Lottie e sorridendo timidamente a Niall, facendogli un cenno col capo.
Un attimo… timidamente? Eh sì, era arrossita.
Guardai la scena leggermente smarrito, non riuscendo a capacitarmi seriamente che mia sorella potesse arrossire davanti ad un tipo come quello.
Ora sì che avevo paura. Scossi la testa, infilandomi una mano tra i ricci, notando che tutti mi stavano fissando. Forse si chiedevano perché non salissi.
-Beh, divertitevi.- Dissi solamente io, dirigendomi verso la mia auto. Non mi sarei di certo fatto scarrozzare da un tipo come quello, mi stava antipatico già quando l’avevo visto in foto.
Oppure era perché l’avevo visto abbracciato a Louis? Bah, chi se ne importa.
Sentii Gemma chiamarmi dal sedile posteriore, ma non l’ascoltai.
Era già una giornata pessima.
Forse la cosa più confortante di quella storia è che potei farmi il viaggio in totale tranquillità, senza dover sorbirmi i capricci di quella pulce.
Arrivato a scuola invece il mio cattivo umore peggiorò ulteriormente. Trovai Niall, che aveva un braccio attorno alla spalla di Louis, che camminava verso l’entrata mentre parlava con mia sorella.
Stavano tutti ridendo, sembrava che il tipo fosse divertente. Per loro, almeno.
Mi uscì un sibilo, avevo una tale voglia di spingerlo via da loro, eppure.. non potevo fare niente. Nemmeno confidarmi con Zayn, che quel giorno non si era nemmeno degnato di farsi vedere a scuola. Non c’era nemmeno Liam, perfetto. Con chi potevo parlare, ora?
In men che non si dica però, due braccia si avvinghiarono attorno alle mie spalle, prendendomi da dietro. Mi trovai Raquel, sorridente e stupida come al solito, che mi sorrideva contenta.
Erano settimane che non ci parlavamo, e ora tornava così? Forse l’avermi visto da solo le aveva dato un po’ di coraggio.
Le avrei detto volentieri di levarsi dai piedi, volevo tutto meno che la sua compagnia, ma d’altro canto forse era meglio che restare da solo.
Così sfoggiai uno dei miei sorrisi più falsi, toccandole teneramente i capelli e dandole un bacio all’angolo della bocca.
-Bellissima, è da un po’ che non ci si vede.- Dissi io con disinvoltura.
Seriamente, forse rimorchiare era l’unica cosa che sapessi fare bene in vita mia.
Lei arrossì, guardandomi di sbieco.
–Lo so, sembrava quasi ti fossi dimenticato di me.- Fece un broncio con il labbro inferiore, cominciando a strusciarsi sulla mia povera e innocente gamba, come una gatta morta. Che avevo fatto di male?
-E come potrei dimenticarmi di una tale meraviglia?-
Un altro sorriso. Non ce la facevo più, ma ero accecato dalla rabbia, almeno lei come valvola di sfogo funzionava alla grande. Sembrava una di quelle bambole gonfiabili per fare a pugni in palestra, parlava solo quando la colpivi. Il minimo indispensabile, come lei.
Le misi un braccio attorno alle spalle, guardandola intensamente per poi ridere, mostrando tutti i miei bellissimi denti bianchissimi.
Quando mi voltai per dirigermi verso il portone d’entrata però, qualcosa mi fermò per un attimo il battito cardiaco. O meglio, qualcuno.
Louis ci stava guardando, da lontano. Non riuscivo a capire la sua espressione, ero rapito da quei fari color del ghiaccio, che mi avevano intrappolato nella loro morsa.
Abbassai lo sguardo, non riuscivo a sostenerlo. Afferrai Raquel più forte per le spalle, e mi avviai verso l’ingresso, dove ci stava mia sorella con tutta la sua bella nuova compagnia, e li ignorai, prestando attenzione solo alla compagna accanto a me.
Infondo era più facile guardare lei che chiunque tran quel gruppo. Uno avrei voluto prenderlo a pugni, l’altra mi avrebbe ammazzato col pensiero, e poi lui.. beh, a lui avrei voluto fare altro.
Arrossii e corsi in classe, non prima di aver accompagnato Raquel nella sua, però.
 
Per fortuna quel giorno non avevo nessuna lezione con Louis, o almeno, non ero obbligato ad andarci visto che aveva educazione fisica, e quella poteva farla benissimo da solo.
Dissi comunque alla mia insegnante di storia che dovevo andarci, tanto per saltare quella noia. In effetti parlare di gente vissuta centinaia di anni fa era di una palla mortale, mi avrebbe solo fatto deprimere ulteriormente.
Mentre passavo per i corridoi, cercando un posto isolato in cui sistemarmi, mi trovai una chioma bionda davanti a me, che mi sorrideva gentilmente.
Possibile che quella ragazza non mettesse mai il broncio?
-Lottie.- Dissi alzando il capo, come cenno di saluto.
Lei ricambiò con un cenno della mano, e mi venne incontro.
-Dove vai di bello?-
-Beh, in realtà sto solo cercando una qualche scusa per starmene in giro fino alla fine dell’ora. Odio biologia.- Disse lei con fare scocciato.
-In effetti, quella sì che è una noia.- Sorrisi.
-Tu?-
-Io ho detto che sarei andato nella classe di tuo fratello, ma visto che oggi ha ginnastica io…- bofonchiai.
-Capito.- Disse lei mimando un ‘sì’ con il capo. –Beh, allora troviamoci un posticino tranquillo.-
-Giusto.- Acconsentii io. –Vieni con me.- Le feci l’occhiolino e mi incamminai giù per la scala posteriore dell’edificio. Era vecchia, e poco usata. Ormai c’era quella principale che era più comoda, quella si usava solo se si era in ritardo. Infatti da certi punti della scuola si faceva molto prima, era un po’ un labirinto ed era piena zeppa di scorciatoie.
La portai fino alle caldaie. Sì stava bene lì giù, c’era un po’ odore di umido, ma la quiete regnava sovrana, e per di più non la controllava mai nessuno, quindi ci si poteva stare tranquilli.
Ci mettemmo sotto una finestrella che dava sul prato del cortile, ma si vedeva poco e niente visto che la stanza era sotto terra, arrivava appena sul soffitto al livello del terreno.
Facemmo in coro un sospiro di sollievo, sapendo che quell’ora l’avevamo saltata sicuramente.
-Comunque mi sembra giusto avvisarti che dovrai guardare anche Niall, visto che sta in classe assieme a mio fratello.- Cominciò lei interrompendo il silenzio, dopo svariati minuti.
Io la guardai torvo, sperando che stesse scherzando, poi sopirai.
-Evviva.-
Lei mi guardò un secondo, per poi sorridere compiaciuta.
-Non serve che tu sia geloso, Niall è il suo migliore amico.-
A quel punto sbiancai. Geloso? E di chi diavolo dovevo essere geloso, io?
La guardai di sbieco atterrito. –Scusami, non riesco proprio a seguirti.-
Lei alzò gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente. –Perché mi prendete tutti per una bambina? Non sono scema, anzi, tu lo sei molto più di me, se proprio lo vuoi sapere.-
Mi ero sempre chiesto perché Lottie e Gemma andassero così tanto d’accordo. Ora il mistero era svelato. Uguali. Diaboliche e meschine.
Risi innervosito, passandomi il pollice sulla fronte.
Lei mi guardò stizzita, e capii che era inutile fare il finto tonto. Oltre a non esserne in grado, era anche piuttosto inutile.
Abbassai lo sguardo, infilando la testa fra le gambe.
-Tanto non importa.- Sospiravo tra una parola e l’altra, triste. –A lui.. non importa niente. Di me, intendo.-
Sollevai la testa appena per guardarla in viso, e la sua espressione mi fece sussultare.
-Che c’è?- Chiesi confuso. Invece che essere dispiaciuta per me, sembrava arrabbiata.
-Ma quanto sei idiota, Styles?- Disse lei con tono di rimprovero.
-E’ inutile che fai quella faccia con me. E’ colpa del tuo fratellino adorato, che passa le giornate a prendermi in giro credendo che io sia il suo piccolo divertimento mentre aspetta la sua bella ragazza che torni tra le sue braccia, non preoccupandosi minimamente che anche io abbia un cuore, e forse potrei starci male.-
Quelle parole mi uscirono tutte di colpo, non respiravo quasi tra una parola e l’altra. Non avevo detto qualcosa di totalmente sensato, ma avevo buttato fuori quello che sentivo. Senza Zayn con cui parlarne mi sentivo perso.
Lei mi guardò un attimo perplesso, come se le avessi bestemmiato in faccia.
Avevo appena ammesso che mi piaceva ad alta voce davanti a sua sorella, probabilmente era per quello, però pensavo che avesse capito e..
-COSA?!- Urlò lei.
Io le feci cenno di stare zitta, guardandola un attimo scioccato. Che c’era da urlare ora?
-Mi dispiace che tu sia venuta a conoscenza di un lato di tuo fratello che forse non conoscevi, però mi sembrava giusto essere sincero con te, dato che sei proprio sua sorella minore.-
Lei mi guardava inviperita, eppure non le avevo mentito.
-Scusa, ma di quale ragazza stai parlando, precisamente?- Disse calmandosi un poco, finalmente.
-Beh, quante ne dovrebbe avere?- Dissi quasi ridendo, anche se il pensiero che prendesse in giro anche quella povera ragazza mi faceva solo stare peggio.
Quando vidi però che la sua espressione non era per niente scherzosa, continuai. –A casa vostra, quel giorno.. ho visto la foto con quella ragazza, sul comodino. Mi disse che è la sua fidanzata.- Puntualizzai.
Lei sospirò triste, e tornò a sedersi accanto a me, visto che dalla collera era scattata in piedi.
-Harry, Louis non ha nessuna ragazza. O meglio, non più; e da tempo, ormai.- Fissava la finestrella, senza guardarmi in faccia.
Non aveva una ragazza? E allora quella chi era?
Quei nodi che stavano torturando la mia povera mente stavano finalmente iniziando a sciogliersi. Finalmente iniziavo a capire, o per lo meno grazie a Lottie avrei potuto capirne di più.
Forse, e dico forse, per una volta ci avevo visto giusto.
Dopo molte settimane, il mio cuore tornò leggero come una piuma, e un barlume di speranza si aprì di fronte a me.
 
 
 
 




______________________________________________________________________
 
Ed eccomi qui :3
Zayn è piccolo e geloso, Louis nasconde qualcosa…e....e.... Beh, non ho molto da dire…lascio i commenti a voi!
Anche perché non ho molto tempo per stare qua a scrivere.
Spero che il capitolo vi piaccia, e ringrazio a tutti gli angeli che hanno recensito e che continueranno, e a tutte le meraviglie che hanno messo la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate!
Siete pure troppe, per me. Grazie. CWC
Al prossimo capitolo!


Metto il mio solito twitter: https://twitter.com/SynysterHoran_

E la mia pagina facebook LARRY: http://www.facebook.com/pages/Larry-Stylinson-is-the-way/287801831290301
°Sam.

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SamanthaMcQueen