Errata
attribuzione;
Probabilmente la gelosia fa parte di quel genere
di sentimenti tipici del mondo extraterrestre. O almeno, nel caso
particolare di Tony è così. Sin da quando ha
conosciuto Inghilterra
ha capito che tra loro non sarebbe mai funzionata. Tanto per
cominciare, Inghilterra non gli piace fisicamente. È
spigoloso,
appuntito e non somiglia affatto al suo padrone. Il suo carattere
forse è ancora peggio. Intrattabile, irritante e talmente
cinico da
rendersi insopportabile. Quando si tratta di colloquiare su
ciò che
succede oltre l'atmosfera terrestre, Inghilterra liquida tutto con
una risata sarcastica, come se fosse matematicamente impossibile,
come se fosse esilarante anche solo ipotizzare. Però le
fatine
esistono, eccome se esistono.
Lui è una creatura di tutto
rispetto, trovata nel New Mexico ed accudita con amore ed affetto.
Arriva sì e no a due centinaia di anni e ha un rapporto
molto
pacifico con il suo padrone. Tony è affabile e gentile, non
ci ha
messo molto a stringere amicizia anche con la balena di America. Lei
gli sembra un tipo apposto, una persona molto pacifica, nonostante
ogni tanto insista veramente troppo per convincerlo a fare il bagno
con lei. Tuttavia l'amicizia della balena si dimostra vantaggiosa
quando il suo padrone parte.
America non è tipo da raccontare
bugie, piuttosto preferisce omettere le cose. E così, quando
lui
parte, Tony affida gentilmente alla balena il compito di raggiungerlo
via mare.
Ma le balene, si sa, hanno i limiti di un cervello
di cetaceo.
America è tornato a casa che sono ormai tre
giorni, a minuti tornerà anche lei e gli fornirà
tutte le
informazioni che ha raccolto. Tony è curioso di sapere per
quale
assurdo motivo, proprio verso metà Febbraio, America abbia
lasciato
in fretta e furia gli Stati Uniti e si sia imbarcato per il Vecchio
Continente. Non gli piace che frequenti certa brutta gente, la loro
ipocrisia, risate rumorose e beffarde. America è uno spirito
libero,
Tony non vuole vederlo bloccato in mezzo al mare, costretto ad
indossare vestiti orribili, a stringere mani e a rispettare il
galateo, guidare dal lato sbagliato della strada e tutto il resto.
Quando la balena torna, Tony si teletrasporta (letteralmente)
da lei. È impaziente, è curioso, sa per certo di
poter puntare il
dito contro quel malefico gentleman e accusarlo di aver plagiato il
suo padrone. Lei comincia a raccontare, tra uno spruzzo ed un battito
di coda sulla superficie limpida della piscina, di aver incontrato un
vecchio unicorno, in Europa, e di aver subito stretto amicizia con
lui. Tony non si intende molto dell'ambito delle creature fatate di
Inghilterra, ma è quasi certo che si tratti di Clarice, uno
dei suoi
migliori amici. Lentamente allora comincia ad impallidire, mentre la
balena, senza rendersi conto dell'errore madornale che ha commesso,
continua a parlare. Tony non può di certo biasimarla, lei,
col suo
cervello di cetaceo, ma desidera ardentemente sprofondare o essere
catapultato nello spazio (che poi non sarebbe tanto male, come idea).
La balena racconta di come l'unicorno sia stato gentile e di come lei
gli abbia detto di ricordare vagamente lo scopo della sua missione.
Era lì sotto copertura (nella speranza di non dimenticare la
via di
casa), mandata direttamente dal boss di America per spiare le due
Nazione riunitesi nel punto più remoto della Cornovaglia
proprio il
giorno di San Valentino. La balena ha sbagliato, ha enormemente
sbagliato. Col suo cervello di cetaceo ha attribuito al boss di
America qualcosa lui non ha assolutamente fatto, giusto
perché lei
non riusciva a ricordare bene chi fosse realmente il mandante.
Tempo
una settimana e Inghilterra accusa America di spionaggio, e lui
ancora si strugge chiedendosene il motivo.
Credo che dopo essere sparita per un così tanto tempo un
ritorno di fiamma inaspettato mi faccia sentire ancora più
tipa! Mi mancava EFP, devo ammetterlo, e dopo aver aperto il mio
account e trovato una serie di nuove recensioni, nonostante io avessi
smesso di pubblicare, mi sono sentita in dovere di ringraziare tutti
quanti! Anche se si tratta semplicemente di una sito web, sul quale si
scrive per sfogo, per noia, per condividere i propri pensieri, devo
ammettere che c'è un pezzetto di me qui dentro,
perché scrivere è stata sempre una mia grande
passione, e ho già messo da parte troppi sogni per potermi
permettere di rinunciare a quello che, seppure un piccolo passatempo,
è il modo migliore per fuggire dal mondo e rifugiarsi in un
altro che puoi condividere soltanto con chi ha i tuoi stessi pensieri
e, chissà, forse riesce anche a capire un po' dalle queste
righe.
GRAZIE anche alla mia amica BOB. Se non fosse stato
per lei, oggi non mi sarebbe nemmeno venuto in mente di tornare qui. Tu
ci sei sempre Bob, e anche se sei un po' scema io ti voglio
infinitamente bene <3
Grazie ad Aerith1992,
a s_theinsanequeen,
a smary
grazie due volte, dato che ha inviato due volte la sua recensione xD, a
lellas92, e
a Phantom Lady
:') Mi avete strappato più di un sorriso con le vostre
parole.
Ho anche notato che questa FanFiction partecipava al contest "I sette
peccati della memoria" e dato che ero curiosa sono andata a dare
un'occhiata ai risultati rendendomi conto di essere arrivata seconda^^
Qui il giudizio, se a qualcuno potesse interessare (ma ne dubito):
Seconda
Classificata
ballerinaclassica – Just a lod of
memories [Ciò che dicono gli scones, gli alieni e i vecchi
moschetti]
Totale – 117.8/150
Punti Extra:
[Livello 1] Distorsione; Blocco; Suggestionabilità;
Distrazione; Errata Attribuzione; Labilità; Persistenza
– 4 + 1 (per merito) Punti
[Livello 2] Rimorso; Proiettile; Trono; Sedia Elettrica – 4
Punti
[Livello 3] Crack Pairing - //
[Livello 4] No dialoghi – 5 Punti
[Livello 5] Terzo incomodo – 5 Punti
[Livello 6] //
[Livello 7] //
[Livello 8] Gender Bender – //
[Livello 9] Sogno – 5 Punti
[Livello 10] Follia – //
Totale – 24 Punti
Giudizio Seiko:
Correttezza grammaticale e stile – 9.9/10
Caratterizzazione dei personaggi – 9/10
Originalità – 10/10
Attinenza al tema – 9/10
Apprezzamento personale – 9.6/10
Totale – 47.5/50
Valutazione personale:
Ho trovato la lettura di questa raccolta molto coinvolgente, con
un’originalità che salta subito
all’occhio e ti lega alla lettura lasciandoti sentire con la
punta delle dita le esperienze che presenta.
La grammatica è ottima, lo stile ha la
particolarità di mutare e adattarsi ad ogni situazione
rendendo la lettura sicuramente più interessante senza
togliere niente alla forma. Molto apprezzabile soprattutto nella
trattazione della persistenza, che non solo è ritrovabile
nel frammento di vita trattato, ma anche e forse soprattutto nella
forma volutamente ripetitiva di inizio frase che da una cadenza ritmata
che mi ha davvero colpito.
I personaggi sono ben resi, colti bene in ogni periodo trattato, sia
nell’infanzia di America, sia poi quando è una
nazione affermata. Il cambiamento si vede, si nota perfettamente la
maturazione data dall’esperienza di ambo le nazioni, sia il
mutamento del loro rapporto che non resta sempre uguale.
L’originalità è evidente, soprattutto
per il particolare stile narrativo, in cui si ritrovano oggetti,
paesaggi che raccontano gli episodi che vedono protagonisti le due
nazioni. Una novità rispetto alle solite narrazioni che ho
sicuramente apprezzato molto.
I vari peccati della memoria, tema centrale del contest, sono ben
studiati e opportunamente elaborati in modo da adattarsi ad ogni
episodio.
Nel complesso un lavoro davvero ben curato, con una fan fiction da
apprezzare dal primo all’ultimo peccato, mi è
piaciuta davvero.
Giudizio Slits:
Correttezza grammaticale e stile – 8.3/10
Caratterizzazione dei personaggi – 9/10
Originalità – 10/10
Attinenza al tema – 9/10
Apprezzamento personale – 10/10
Totale – 46.3/50
Valutazione personale:
Decidere come valutare questa storia è stata
un’impresa non da poco. In quanto giudice mi ero riproposta
di non sbilanciarmi più di tanto, un po’ per
equità ed un po’ per scelta personale, ma con
questa raccolta son stata costretta a stringere i denti e mandare
giù il rospo amaro dei buoni propositi. Dopo son andata a
prendermi anche un bel Gaviscon.
Prima di scegliere come valutare e cosa buttar giù in questi
pochi – miseri – righi, ho letto e riletto ogni
flash. Alle spalle di ogni racconto c’è molto
più di due semplici personaggi, e riuscire a cogliere ogni
singola sfaccettatura si è rivelato un compito tanto
piacevole quanto gravoso. Il rischio di travisare
c’è, a dargli vita son anche le più
piccole cose del resto. Ed è proprio dal loro esame che
vorrei incominciare.
La scelta di far parlare gli oggetti – o gli animali
– per le nazioni è quanto di più
congeniale qualcuno avesse mai potuto pensare per un manga come Axis
Powers. Son per l’appunto gli oggetti, gli animali e le
persone a decretare cosa – o chi parlando di Hetalia
– una nazione sia. La caratterizzano, imprimendo per ogni
singolo paese un tratto caratteristico che varia e muta forma varcando
di volta in volta i confini.
La loro unica pecca è la memoria, limitata ovviamente se
paragonata a quella di nazioni vecchie come Inghilterra o troppo
impegnate a guardarsi attorno come America. Vi ho colto anche un
lievissimo accenno ad una parte della filosofia nicciana,
più precisamente ad un racconto di Nieztsche, incentrato
proprio sul rapporto fra i ricordi di un uomo e quelli di un animale.
L’uomo parla e l’animale, interessato, vorrebbe
controbattere. Tuttavia, nel momento in cui apre bocca per parlare
tace, avendo già dimenticato quello che vorrebbe dire. Vi ho
rivisto i nostri spettatori, animati o meno, in grado di cogliere le
emozioni molto più delle due nazioni, ma incapaci di dar
loro voce, quasi volendosi far carico anche dei limiti di America ed
Inghilterra.
Sulle due nazioni, poi, avrei così tante cose da dire che
probabilmente non basterebbero una decina di queste pagine per
contenerle tutte. Sono loro, indubbiamente, riviste sotto una nuova
ottica. E’ lo sguardo umano, quello che travisa dal semplice
stereotipo del personaggio e va oltre, nel tentativo di umanizzare due
continenti che di umano avrebbero ben poco. Qui America ed Inghilterra
amano ed odiano seguendo un bisogno fisico, dettato dalla carne e la
passione, che tenta di accostarsi in un certo qual modo alla
necessità, ma senza riuscirci. Ricordano come soltanto due
uomini potrebbero fare, rivivendo le vecchie memorie di volta in volta
[suppongo sia inutile dire quanto abbia amato l’ultima flash
per questo].
Vorrei concludere riuscendo a darti per lo meno qualche buona dritta,
tanto per non sentirmi inutile mentre attendo che il Gaviscon faccia
effetto. Ma davvero non credo che vi sia niente da aggiungere; lo stile
vivace, elettrico a tratti, l’ambientazione e persino la
scelta linguistica parlano da sé.
Posso solamente augurarti il meglio ed invitarti con tutto il cuore a
continuare a scrivere.
Grazie ancora a tutti, e prometto di non sparire più (non
per così tanto almeno), ci vediamo nel prossimo
capitolo<3