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Autore: LisaAngius    10/07/2012    1 recensioni
E se al posto di Meiling a far visita a Shaoran una bionda mozzafiato dotata di accento francese? Mah scopriamolo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yukito/Yuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa

 

La giovane biondina si alzò di buon umore annusando allegramente l’aria. Cioccolata! Wey le aveva preparato la cioccolata! Saltò giù dal letto felice come una bambina  a Natale e si precipitò in cucina

“Cioccolata!”

Shaoran scosse la testa ridendo, il telefono fra le mani

“Tu non cambi mai!”

La biondina scoppiò  a ridere

“No mai! Perché dovrei sto bene così io!”

Shaoran scuotendo la testa

“Sei davvero incredibile”

Gli occhi della ragazzina si puntarono sul telefono e una piega di curiosità comparve sulla fronte aggrottata

“Qualcuno al telefono?”

Il ragazzino annuì con un sorriso allegro

“Nostra madre, stavamo concordando per il nostro rientro a casa”

Il colorito della ragazzina si fece cereo. Shaoran lo notò ma lo attribuì a qualche rimanenza delle ferite riportate contro i demoni la settimana prima

“Stai male Lis?”. Chiese apprensivo

Già era stato difficile accettare l’idea che sua sorella si fosse fatta del male mentre lui era chiuso in casa al sicuro, per quanto lo avesse fatto per il suo bene, sapere che la cosa era più grave del previsto gli avrebbe finito di distruggere la coscienza

“No Shaoran  va tutto bene…mamma vuole che rientriamo?”

Il ragazzo annuì perplesso

“Naturalmente, almeno le vacanze di Natale le dobbiamo passare a casa no?”

Non capiva il perché della perplessità di sua sorella, non era forse normale dopo tanti mesi di assenza dalla loro casa che tornassero a passare il Natale in famiglia?

Lo sguardo della biondina era perso nel vuoto. Già suo fratello aveva ragione, era perfettamente normale che tornassero a casa per le vacanze, anzi per i primi tempi in cui suo fratello era partito per il Giappone aveva desiderato tanto l’arrivo di quelle vacanze quando lui sarebbe tornato. Ma ora…ora significava rientrare in quella città proprio quando  in quei mesi era riuscita a ritrovare la sua serenità e a lasciare andare il passato. E il passato stava tornando!  Sarebbe riuscita a correre il rischio di incontrare qualche ex compagno di classe uscendo di casa? Che avrebbe fatto se se ne fosse davvero trovato uno davanti?

Rimuginò su quei pensieri ancora e ancora anche lungo il cammino verso la scuola finchè non incontrarono Sakura e Toya e fu costretta a prestargli attenzione distogliendo la mente dalle sue elucubrazioni

“Lisette come stai?”. Chiese Sakura guardandola preoccupata

La francesina sorrise dolcemente

“Sto come nuova piccola”

La ragazzina la guardò con occhio critico. Aveva un’aria strana

“Mmmh siamo sicuri?”

“Certamente che lo siamo sennò non l’avrei lasciata uscire”. Protestò con veemenza Shaoran

Lo sguardo ironico della biondina si puntò su di lui

“Prego? Da quando serve il tuo permesso?”

“Che cosa ti è successo?”. Chiese Toya squadrandola attento

La ragazza si morse le labbra in difficoltà

“Ecco…”

“Solito incidente domestico, è caduta!”. Rispose Shaoran per lei

La ragazzina arrossì. Ci teneva davvero tanto a fargli fare figuracce?

“Oh sta zitto Shaoran!”

Toya la fissò con gli occhi stretti a fessure

“Oh non mi sembri imbranata come mia sorella!”

La moretta chiamata in causa lo fissò imbronciata

“Io non sono imbranata!”

Il battibecco tra i due fratelli le tolse  la necessità di rispondere e la ragazzina potè tornare a immergersi nei suoi pensieri da cui non uscì per tutta la giornata. Quando uscì da scuola decise che non aveva voglia di stare in casa, tanto suo fratello sarebbe rimasto fino al pomeriggio e lei non voleva trovarsi nelle stanze vuote. Si mise a girare in una zona piena di negozietti, era intenta a fissare una vetrina di un negozio di bigiotteria quando si sentì sfiorare una spalla

“Ehi ragazzina che ci fai qui?”. Chiese una voce maschile

La ragazza si voltò trovandosi davanti Toya

“Potrei farti la stessa domanda”. Chiese perplessa

“Non avevo nulla di particolare da fare a casa, non ho neanche da fare il pranzo per Sakura, così…”

La ragazza annuì

“Anche io”

“Beh proporrei di superare assieme il dolore per l’assenza dei fratelli”

Lisette rise divertita

“Ci sto! Ma sappiamo entrambi che Sakura ti manca”

Toya storse il naso

“Se lo dici tu…”

Non era una persona che faceva tanti giri di parole così passò subito a una domanda che desiderava porle dalla mattina

“Hai qualche problema Lisette? Ti vedo giù”

Lo aveva capito al volo, quella non era la solita Lisette con lo sguardo luminoso e il sorriso pronto, era distratta e con lo sguardo vitreo e una piega amara sulle labbra.

“No, non ho nulla!”

Il ragazzo si piantò davanti a lei fissandola negli occhi

“Lisette dimmi di farmi i fatti miei ma non mentire, non mi piace e sono bravo ad accorgermene”

La ragazzina sorrise

“Straordinariamente intuitivo come sempre”

“Lo sono da quando ero piccolo…”

Lisette annuì

“Ovviamente o non saresti…”. Si morse le labbra, non era il momento ancora

“Non sarei?”

“Niente, non importa”

“Hai cambiato argomento!”. Le fece notare severo

La ragazzina rise

“Che ti importa”

Già che gli importava in fondo di quella piccola peste? Lei non era niente per lui o no? Beh era una ragazza apposto e non gli piaceva l’idea che soffrisse per qualcosa. E poi era così solare che non gli andava che le rovinassero il carattere

“Mi importa”. Affermò fissandola negli occhi

La ragazzina sospirò

“Se proprio ci tieni..”

  
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