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Autore: Evaney Alelyade Eve    10/07/2012    2 recensioni
Jensen Ackles è un detective di Chicago, Misha Collins è un giornalista del Chicago News. Due vite lontane che s'incroceranno alla morte della giornalista Julie Mcniven amica di Misha. Nel corso delle indagini i due scopriranno segreti sconvolgenti che riguardano persone importanti, ma soprattutto scopriranno l'amore.
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Inizia la tua giornata da così a così e concludila in modo fantastico!
Le gocciole non sono incluse!




Jensen arrivò in ufficio in orario, un sorrisetto malcelato stampato sulle labbra e l'espressione rilassata di chi ha trovato la pace interiore - "roba da Kung Fu Panda, amico!" aveva esclamato, quando DJ gliel'aveva fatto notare -.
Da quando si era dichiarato a Misha le sue giornate, il suo umore erano migliorati di parecchio : essersi tolto quel peso ed avere la certezza di essere ricambiato lo rendevano...felice.
- Ohilà Jensen! - urlò qualcuno alle sue spalle, e pochi secondi dopo Luke gli stava dando sonore pacche sulla schiena.
- E-ehi, Luke - borbottò, massaggiandosi la parte offesa. Quell'uomo non sapeva proprio controllarsi! Ogni forma di irritazione sparì, però, dinanzi al sorriso sincero che gli stava regalando in quel momento.
- Sono felice di vedere che la vita ti va bene! Non sei mai entrato in ufficio con un sorrisetto del genere! - e poi abbassò la voce, in modo che potesse sentirlo solo lui - e ti credo, con Rufus che ti scruta con quella faccia scura! - e scoppiò in una fragorosa risata che riuscì a coinvolgere persino Jensen.
- Beh, io ti lascio ai tuoi pensieri ragazzo, ho parecchie cose da fare e controllare. Hai saputo che  forse abbiamo un testimone dell'omicidio della povera Julie? -
- Cosa?! - Jensen spalancò gli occhi sorpreso : questo avrebbe potuto risolvere parecchie cose!
- Eh, già! Certo stiamo cercando di scoprire dove diavolo abiti...-
- Conosciamo la sua identità? -
- Si, il suo nome è Frank Dideraux, ed è un tipo abbastanza sfuggente. -
- Che vuoi dire? -
- Voglio dire che si sposta parecchio, cambia spesso auto e targa, ha diversi nomi e diversi conti ovunque...-
- E' qualcuno di losco? - Jensen assottigliò lo sguardo.
- Oh, no! Non abbiamo riscontrato niente nel database...credo sia un povero diavolo paranoico! Comunque sia Rufus è andato all'FBI per chiedere loro se hanno informazioni su questo tipo, o se è uno dei loro....insomma per muoverci dobbiamo per forza aspettare Rufy! - e sghignazzò.
- Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi così, idiota?! - esclamò irritata una voce burbera alle loro spalle così all'improvviso da far sobbalzare entrambi.
- Capo! Non sapevo fossi già di ritorno! - ribattè Luke, senza spegnere il suo sorriso smagliante. Dall'espressione che gli rivolse Rufus, Jensen pensò che il loro Capo gliel'avrebbe spento volentieri a suon di calci in culo.
- Beh, quei bastardi dell'FBI si sono decisi a darmi le loro informazioni! Si credono superiori.....DJ! - urlò all'improvviso, e il tipo mingherlino si affacciò dal bancone, pallido in volto ed impaurito.
"Poveretto" pensò Jensen, provando compassione : anche lui era terrorizzato da Rufus i primi tempi, e se non fosse stato per Luke, non se la sarebbe mai cavata.
- S-si, Capo? - domandò quello con vocetta tremante.
- Portami un caffè. Un espresso doppio! Muoviti! - ribattè ad alta voce Rufus, facendolo sobbalzare; poi si rivolse ai sue detective - Portate le chiappe nel mio ufficio, ora! - ed entrò, precedendoli.
Prima di seguirlo nella tana del lupo, Jensen vide con la coda dell'occhio DJ quasi rompersi la noce del collo nel tentativo di eseguire gli ordini.


§§§

- Misha! Ehi, Mish..mi stai ascoltando?! - esclamò esasperato Joseph, collega di Misha al Chicago News.
In tutta onestà Misha non aveva ascoltato proprio una parola di quello che il collega gli stava dicendo, troppo preso ad assaporare la felicità dell'essere ricambiato dopo tanto tempo. Jensen e lui si erano finalmente dichiarati, ed adesso non doveva più temere di non piacergli o stronzate simili. Poteva pensare liberamente a lui e...
"Farti tanti lavoretti di mano, senza più sentirti in colpa?!" gli disse Joseph. Misha sbattè le ciglia un paio di volte, prima di rendersi conto che Joseph aveva parlato si, ma con la voce di Sebastian.
- C-come scusa?! - mise a fuoco il volto dell'uomo sulla cinquantina, capelli brizzolati abbinati ad un paio di occhi color nocciola, e pelle mulatta.
- Pfff...- sbuffò quello, irritato - non hai sentito proprio nulla?! Ti stavo dicendo proprio che hai una faccia sognante da due giorni a questa parte! Che diamine ti prende? Sembra che tu abbia la testa fra le nuvole. -
- Oh...davvero? Mi dispiace stavo...stavo pensando a cosa scrivere e mi sono distratto! - si scusò, arrossendo lievemente.
- Capito. Allora? - domandò, la curiosità che accendeva gli occhi scuri di Joseph - chi è il fortunato stavolta? -
- D-di....di che stai parlando!? - saltò su all'improvviso, sorpreso. Oddio era così evidente che ci fosse qualcuno?
- Si, dai! Secondo te non lo so? - ribattè, scuotendo la testa.
- Sapere cosa? -
- Che Zach sta facendo il giro dell'ufficio per promuovere il fortunato dell'anno e regredire lo sfigato di turno! - esclamò a mezza voce il giornalista, fissandolo come se non ci fosse con la testa.
"Ah, ecco di cosa parlava!" pensò, tirando un sospiro di sollievo "Pensavo avesse capito...."
- Ah beh, non lo so. - Misha si voltò a fissare la sanguisuga obesa di nome Zach che strigliava qualcuno per qualcosa che di sicuro si era inventato. Quell'uomo doveva avere una vita molto triste ed essere un gran frustrato se si divertiva così tanto a molestare la gente! E tutto perchè era il leccapiedi di Micheal Cohen...
- Cazzo Mish! Sta puntando quì, e non ha un sorriso rassicurante! - Joseph si girò appena in tempo, proprio nel momento in cui Zach li raggiungeva,
- Allora ci perdiamo in chiacchiere vero, Signor Murray?! Perchè invece non si sbriga a revisionare l'articolo che  mi deve consegnare da due settimane?! E tu, Collins! Smettila di sognare ad occhi aperti e sbavare sulla tua scrivania! - ed alzò abbastanza la voce perchè tutti potessero sentirlo e lanciare occhiatine curiose ai due malcapitati. Misha arrossì, e avrebbe tanto voluto strozzarlo con il suo stupido papillion blu notte.
- Non sto sbavando! - protestò debolmente, senza distogliere lo sguardo dagli occhi grigi del suo interlocutore.
- Certo, certo....comunque sia ti voglio nel mio ufficio, ora. Murray anche tu. - e se ne andò.
Misha e Joseph si scambiarono uno sguardo terrorizzato, prima di alzarsi e seguirlo tra i "buona fortuna" mormorati a mezza voce.


§§§

- Dunque il vecchio Frank fa parte del P.P.T. dell'FBI?! - esclamò sconvolto Jensen.
- Esatto Ackles, questo vuol dire che per noi è intoccabile. - spiegò rassegnato Rufus. Non poteva crederci : l'unico testimone che potesse dar loro un po' di luce su quella faccenda ed era sotto la protezione dell'FBI! Come diavolo avrebbero fatto? La chiavetta era sparita, nessun tipo di impronta o traccia dei rapinatori, nessun indizio che potesse portare a qualcosa o qualcuno o collegare l'omicidio alla Banda di Harlem....
- Non è possibile, capo! Ci dev'essere qualche altro modo per contattare Dideraux! - insistette Jensen, incapace di trattenersi.
- Non mi hai sentito Ackles? Leggi il labbiale : Non.Possiamo.Avere.Dideraux! Se la sua copertura dovesse saltare a causa nostra l'FBI ci salterà al collo e ci farà fuori! E io non voglio avere le responsabilità di un altro morto sulla coscienza! Perciò datevi da fare e cercate qualcosa, chiunque possa aver sentito qualcosa in quel dannato vicolo quella stramaledettissima notte! - e con un gesto della mano li fece uscire dall'ufficio, proprio mentre DJ arrivava con il caffè.
- Su di morale, Jens - cercò di consolarlo Luke - sono sicuro che qualcosa verrà fuori! Non possiamo mica arrenderci così. - e gli strinse delicatamente la spalla; Jensen gli regalò un minuscolo sorriso in risposta, prima di chiudersi nel suo ufficio.

§§§

-Allora Collins, Murray - esordì compiaciuto Zaccharia - sapete, vero, perchè siete quì? -
Che era il momento di licenziamenti e promozioni si sapeva, ma Misha non si aspettava che fosse proprio il suo turno. Beh, in verità se lo aspettava, dopotutto Zach aveva sviluppato una così forte antipatia nei suoi confronti sin dai primi giorni che aveva cercato più e più volte di farlo fuori, senza mai riuscirci.
- Vuole darci una promozione? - azzardò, mentre sentiva Joseph deglutire accanto a sè, le mani che gli tremavano. Misha sapeva che Joseph stava attraversando un pessimo periodo con un bambino - il quarto, ad essere precisi - in arrivo ed essere licenziato non era proprio  quello che gli ci voleva; Misha pensò che se proprio uno doveva andarsene allora lui era ben felice di sacrificarsi.
- Ah,ah, molto spiritoso Collins, però ci sei vicino. Ho deciso che quest'anno saranno dei giudici a determinare chi dev'essere passato al terzo e chi invece avrà una promozione.-
- Non abbiamo mai fatto così! - protestò Misha, senza riuscire a trattenersi. Che modo di fare era quello?! Quando mai Zach si era prodigato tanto per una cosa del genere? Ah, si sempre per far passare i suoi favoriti facilmente. Quest'anno anche aveva deciso di impegnarsi, perchè c'era Misha e perchè doveva rendergli un'inferno..tutto!
- Beh, così ho deciso Collins. Quest'anno due del quarto piano, e siete stati scelti proprio voi due, dovranno scrivere un'articolo sensazionale, un vero scoop qualcosa che permetta loro di accedere al quinto. -
- E' un'esame, in pratica. - constatò piatto Misha.
- Esatto. Verrete valutati dal sottoscritto, dal vicedirettore Cohen e dal nostro miglior giornalista Raphael Barnes. Alla fine di quest'anno dovrete consegnarmi l'articolo. Potete andare.-
- S-sì, signore... - e Joseph si avviò pallido verso l'uscita, seguito da Misha.
- Ah, Signor Collins - lo richiamò la vecchia sanguisuga - si ricordi che accedere al quinto è un onore, si è ad un passo più vicini al settimo piano dove si trovano i migliori del nostro giornale e i vicedirettori. - e gli lanciò uno sguardo eloquente.
- Certo. - mormorò Misha a denti stretti, uscendo.



§§§

Uscire dall'ufficio fu un vero e proprio sollievo : Jensen lasciò che l'aria fresca gli accarezzasse il viso, socchiudendo gli occhi per godersi appieno la sensazione di pace. Quella giornata era iniziata in modo magnifico, ed era finita male con tutti i punti ciechi che giravano attorno al caso di Julie; voleva risolverlo al più presto, soprattutto per Misha che soffriva così tanto nel non sapere chi gli aveva strappato la sua migliore amica. Da come ne aveva parlato il moro Julie era stata una persona davvero importante per lui....

"Allora Misha" gli aveva chiesto, il mattino dopo quella notte inquieta e di confessioni "vuoi dirmi che diamine ti è successo? Perchè ti ho trovato spiaccicato sul pavimento come una frittella?"
"Oh..." aveva risposto, vagamente imbarazzato "ecco...io..io ho avuto una giornata pesante e quando mi sono appisolato ho..ho sognato Julie e..." e quì la sua voce si era incrinata tanto da sembrare un vetro sul punto di spezzarsi; Jensen l'aveva abbracciato stringendolo più forte che poteva, facendogli capire che lui era lì, e che ci sarebbe stato in qualsiasi momento, da allora fino a quando Dio avesse voluto.
Erano rimasti così finchè le loro sveglie non avevano deciso di interrompere il momento, suonando quasi in contemporanea tra di loro e con Choco e Coco, con cui Jensen aveva fatto finalmente conoscenza. Si erano guardati a lungo prima di scoppiare a ridere come due bambini, e poi avevano fatto colazione.
Prima di andarsene Jensen era riuscito a strappargli un bacio.


Si riscosse dai suoi ricordi quando il cellulare nella tasca interna della giacca suonò; non ebbe bisogno di controllare il nome sul display per sapere chi era.
- Ehi Mish - salutò, mentre un sorriso spontaneo faceva capolinea sulle sue labbra senza che potesse fermarlo. Perchè avrebbe dovuto fermarlo, poi?
- Jensen! - rispose Misha, pienso d'entusiasmo. Il sorriso di Jensen si allargò.
- Come va Mish? Tutto ok? -
- Si, tu? Sembri stanco, sai? -
- Già, giornata pesante. Anche tu però. -
- Già, giornata pesante. - lo citò il giornalista, e Jensen scoppiò a ridere.
- Allora perchè mi hai chiamato? - domandò.
- I just call to say I love you - canticchiò Misha, ridendo.
- Woah Romeo, piano! Non abbiamo avuto nemmeno un primo appuntamento e già mi dedichi una canzone? E poi Stevie Wonder? Sul serio?! - lo rimproverò Jensen, ma stava ridendo. E okay, forse il suo cuore aveva fatto una capriola o due, ma non c'era bisogno di dirglielo, no?
- Hahaha, divertente! Comunque è proprio per questo che ti ho chiamato simpaticone! - e mentre parlava, qualcosa di piccolo colpì la testa di Jensen, facendolo voltare di scatto. La bocca gli si spalancò mentre gli si avvicinava un Misha con i soliti arruffatissimi capelli scuri, un trench beige e un completo degno di un esattore delle tasse depresso. La cosa più bella però erano gli occhi blu che splendevano e il sorriso che gli illuminava il volto; lo stesso che Jensen aveva sul viso.
- Misha! - e senza preoccuparsi di nulla divorò la distanza tra loro e lo baciò. Dio, le sue labbra erano sempre così morbide, così dolci..


§§§

Una cosa che Misha aveva scoperto di amare era baciare Jensen fino a che il fiato spariva letteralmente dai polmoni. Prima o poi avrebbero vinto "Lo Show dei Records : maggior durata di un bacio in apnea." Ogni volta che lo baciava Misha sentiva di stare in Paradiso. Okay, fino a quel momento si erano baciati solo due volte, ma diamine, avrebbero avuto tutto il tempo del mondo per recuperare!
Strinse il detective a sè: era solido nella sua presa, presente, reale e caldo. Era lì per lui e non l'avrebbe lasciato.
- Allora detective, andiamo? - sospirò al suo orecchio, quando l'altro lo lasciò libero di respirare.
- Andiamo..dove? - domandò occhi verdi, riprendendo aria.
- A cena! - esclamò piano l'altro, mordicchiandogli il lobo.
- Misha lo so che stiamo insieme da poco, ma se non la smetti giuro che invece di andare a cena..... - e lasciò la frase in sospeso. Woah, un brivido caldo gli attraversò la spina dorsale : bastava poco per rendere Jensen così eccitante!
- D'accordo, per stasera....andiamo a cena. Ho messo questo completo apposta! - e si separò dal detective quel tanto che bastava per osservare il suo bel volto, macchiato da una piacevole spruzzata di lentiggini. Dio, quanto le amava!
- Vuoi dire il completo da esattore delle tasse depresso! L'hai rubato a Costantine, ammettilo! -
-Si lo ammetto : ho trovato Keneau Reeve così sexy, che ho voluto assomigliargli! - e rise, sentendo il grugnito di Jensen. Il detective era anche geloso e possessivo! Chissà quanto poteva esserlo....
"Okay Mish, smettila, o seriamente finirete a fare altro stanotte!" si impose mentalmente.
- Comunque sia, mio caro giornalista, mi stai chiedendo un appuntamento? - domandò improvvisamente Jensen, mordendosi il labbro inferiore, divertito.
- Mmh..si! -scrollò le spalle, mentre Jensen rideva.
- Dovrei prenderlo come un sì, detective? - Jensen fece finta di pensarci.
- Non lo so...- rispose, esitante - sei coinvolto coì tanto nel caso....-
- Su - ribattè Misha, la voce bassa e carezzevole, avvicinandosi ad ogni parola alle sue labbra -..non..puoi..dirmi di no! - e tornarono a baciarsi, stringendosi l'uno all'altro più forte.

- D'accorso...Stevie Wonder travestito da Costantine...ci sto! - esclamò il detective staccandosi definitvamente da lui; lo afferrò per mano e Misha lasciò che lo trascinasse verso la sua Impala, felice come non lo era da un po', dimenticando per quella sera i suoi innumerevoli guai.
 
 






Spazio Autrice.
Lo so che è da parecchio che non aggiornco e che avevo promesso di non fare più così tardi, ma in questo periodo mi sento così piena di idee e con poca voglia - causa caldo asfissiante - che ho avuto un gra bel daffare! O_O
Però su, mi sono fatta perdonare con questo bel capitolo....muahahahahhahaha! Vorrei specificare una cosetta : P.P.T. = Programma Protezione Testimoni, so che non siete così stupide/i ma credo abbia fatto bene a specificarlo xD Se non sapete chi è Costantine....ERETICHE! ANDATE A VEDERLO! (X°D) - Il titolo non è inserito a scopo di lucro, giuro! Non mi hanno corrotto con un rifornimento di gocciole e un trasporto mattutino su un elefante! >___< -
















   
 
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