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Autore: marasmaa    11/07/2012    1 recensioni
Ero sola ed insicura di tutto quando lui mi trovò. Per caso o forse a causa di un qualcosa più grande di noi, come il destino. Ma ci trovammo e all'improvviso qualcosa ebbe senso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Chapter Two.



Uscii dal cimitero stringendo la mano di mamma. La guardai e lei ricambiò il mio sguardo con un sorriso, un sorriso spento come la luce nei suoi occhi, ma che voleva dire 'grazie', il grazie che non riusciva mai a dirmi con le parole.
Salutai mamma che si avviò alla sua macchina, ci saremmo riviste a casa. Mi avviai al parcheggio cacciando il cellulare dalla borsa sperando di trovare qualche messaggio, nulla. Sbuffai e presi le chiavi della macchina, feci per aprire lo sportello quando vidi di nuovo il ragazzo di prima, ed ero sicura che fosse stato anche il ragazzo di quella mattina. Lo fissai per un attimo, e lui fece lo stesso con me. Abbassai lo sguardo scuotendo il capo e facendo finta di nulla, ma quando rialzai lo sguardo mi stava ancora fissando. 
- Mi stai seguendo per caso? - Chiesi scocciata. 
- Eh?No, no.. sono venuto al cimitero! - Rispose imbarazzato.
- E stamattina?E prima all'incrocio? - Ribattei rimanendo ferma vicino la mia auto.
- Stamattina?Ah, tu sei quella a cui sono quasi caduto addosso! - Iniziò a ridere, non capivo il motivo. Quella risata però mi fece sorridere, era un po' strana però bella.. sì, sapeva ridere proprio bene. Cercai di ritornare seria e lo continuai a guardare in attesa di una risposta. Smise di ridere e mi guardò sorridendo.
- Non l'ho fatto apposta, sul serio!E ritrovarti ora e prima all'incrocio è solo un caso, tranquilla non sono uno stalker, o robe simili. - Continuò senza togliersi dal volto quel bellissimo sorriso che si ritrovava. Lo guardai perplessa, poi automaticamente sorrisi. 
- Si hai ragione, scusami, forse ho esagerato un po'.. -
- Un po'?Fra poco mi denunciavi per molestie sessuali solo perché era la terza volta in un giorno che mi vedevi! - Disse ridacchiando. 
- Dai, non l'avrei mai fatto.. però se ti avessi visto una quarta volta, allora la sì che avrei chiamato la polizia! - Iniziai a ridere anche io, e ci guardammo sorridendo e senza dire nulla. Era riuscito a farmi ridere, non era cosa da molti. Quel ragazzo era intrigante, e nonostante fosse un completo sconosciuto, una parte di me voleva conoscere quel tipo. Scossi il capo cercando di allontanare quei pensieri.
- Senti, ora devo andare se no il cimitero chiude, però vorrei avere l'occasione di rivederti una quarta volta.. magari domani.. oh e senza i poliziotti possibilmente! - 
- Devo controllare sull'agenda, però ti posso far sapere! - Anche se ero tentata a rispondergli di sì e a fissare già l'appuntamento, non potevo accettare la proposta di un ragazzo che non avevo mai visto prima di quella mattina. 
- Allora scriviti il mio numero, se sei libera mi mandi un messaggio, se no vuol dire che è destino e proverò ad inciampare su qualche altra ragazza. - Risi insieme a lui, poi presi il cellulare e mi salvai il suo numero. Non potevo accettare subito il suo invito, però mi ero appena salvata il suo numero, cosa c'era che non andava in me?

Lo salutai con un 'ciao' ed un cenno di mano ed entrai in macchina. Accesi il motore e partii. Intanto riguardavo l'immagine del ragazzo impressa nella mia mente. Capelli castani con riflessi chiari con qualche riccioletto, occhi grandi color nocciola, labbra carnose e rosee, corpo snello e longilineo. Aveva un'aria misteriosa che lo rendeva ancora più intrigante. 
Abgail togliti quell'immagine dalla mente ripetevo a me stessa mentre parcheggiavo davanti casa. Eppure per tutto il tragitto non avevo fatto altro che pensare a quell'incontro nel parcheggio del cimitero. Luogo tutt'altro che romantico.
Entrai in casa e vidi mia madre ai fornelli che stava preparando la cena. Era da tanto che non la cucinava lei. La salutai con un bacio sulla guancia e con un sorriso, grande e lucente, davvero raro sulla mia bocca. Anche mamma fu sorpresa di vedermi in quello stato, tanto quanto lo fui io nel vedere mia madre già a casa che cucinava per noi due. Il ragazzo mi aveva tirato su di morale, era da tanto che qualcuno non lo faceva.
Cenai e aiutai mamma a sparecchiare, poi andai di sopra e misi un po' di musica ad alto volume, musica allegra questa volta.

Mi alzai dal letto verso le 11, amavo svegliarmi tardi. Oramai la scuola era finita, avevo terminato il liceo finalmente. Basta lunghi corridoi pieni di oche starnazzanti, giocatori di football pompati, nerd ossessionati dallo studio. 
Aprii le finestre, c'era il sole anche oggi e l'estate iniziava a farsi sentire. Così come gli uccellini rompiscatole che venivano a cinguettare davanti casa. No, non ero il tipo di ragazza che amava il sole, gli animali, gli unicorni e l'arcobaleno. Ero più il tipo da giornata piovosa, musica nelle orecchie e cibo di McDonald's da divorare. Ma ero di buon umore, quindi mi andava bene anche la giornata calda e soleggiata.
Scesi per fare colazione e portai con me il cellulare. Ci avevo pensato tutta la notte sull'appuntamento e avevo deciso di accettare, a meno che non avessi cambiato idea. Si sa che le idee la notte sembrano migliori. 
Andai in rubrica e solo allora realizzai che non sapevo il suo nome. Cavolo, non ci eravamo detti i nomi! Bene, mi sarei vista con un ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome. Pensai a come l'avessi potuto salvare in rubrica ed eccolo, il numero era sotto il nome 'sconosciuto del cimitero'. Sorrisi. Il nostro incontro era stato proprio strano. Lui era davvero un tipo strano, e potevo dire lo stesso di me. Due strani facevano una bella coppia? 
Sorrisi come una scema nel fissare il suo numero. Ecco che succedeva di nuovo, appena qualche ragazzo mi dava un po' di attenzioni, subito ci cascavo. Dovevo ripetermi che era uno come gli altri, insomma un cretino. E poi stavo fantasticando su un qualcuno che neanche conoscevo, magari appena l'avrei conosciuto avrei subito gettato la corda. O forse non avrei dovuto proprio conoscerlo. Sarebbe stata una pazzia.
Guardai di nuovo il numero sullo schermo del cellulare, lo fissai per una decina di minuti mentre addentavo un pezzo di cornetto vuoto. Cliccai 'invia messaggio' e iniziai a scrivere. Hey, sono la ragazza che ieri stavi stalkerando!Ti volevo dire che oggi sono libera, sempre se è valida l'offerta di vederti per una quarta volta e sempre se mi rassicuri che non debba portare i poliziotti!
Cliccai invio e spensi il cellulare per paura di ricevere la risposta. Ohh al diavolo, in fondo se non avessi mai provato, non avrei mai saputo, no?





hil's corner*
ecco il secondo capitolo, spero sia di vostro gradimento c:
come al solito è notte fonda e io mi ritrovo ad aggiornare,
ma mi è venuta ispirazione all'improvviso lol
recensite se vi va e se la state leggendo mettete
la storia tra le seguite, per sapere se vi interessa!
grazie in anticipo,
hil 

  
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