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Autore: bisy94    11/07/2012    0 recensioni
- Seconda Possibilità -
E' sempre stata una costante nei libri della Rowling: Draco Malfoy ed Harry Potter non si sono mai sopportati, fin dalla prima volta che ad Hogwarts bisticciarono, e qualche battuta pungente del Serpeverde è stata sufficiente a procurarsi il disprezzo di Ron ed Hermione.
Ma ora che Voldemort è stato sconfitto, che i genitori di Draco sono fuggiti perchè troppo coinvolti nella sua causa, cosa accadrà all'ultimo anno ad Hogwarts?
E' la mia primissima fanfic, abbiate pietà ma siate sinceri!
Grazie in anticipo ai futuri lettori!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Draco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Seconda Possibilità - Capitolo 1 ~ Seconda Possibilità ~

Capitolo 1.


Era una giornata splendida, con un sole caldo ma non soffocante che scaldava i giardini di Hogwarts, dando un piacevole sollievo agli studenti che si godevano il pomeriggio chiacchierando sulla riva del Lago Nero o passeggiando per il grande parco della scuola. Quel tempo che rallegrava gli animi di chi riusciva a goderselo, amareggiava però i poveri studenti che M.A.G.O. o G.U.F.O. costringevano in biblioteca per ore e ore, a ripassare in vista degli esami: sebbene fosse solo aprile il carico di compiti si stava appesantendo esponenzialmente, con ben poca gioia degli studenti... specialmente di Draco Malfoy.

Quel pomeriggio, Draco alternava tentativi di ricordarsi il funzionamento della cucina in una casa babbana a maledizioni agli studenti che si rilassavano beati alla faccia delle sue infinte pagine da studiare. Il Serpeverde non ne poteva davvero più di quel tomo, per lui inutile quanto l’insegnante che lo spiegava in classe, un pazzo convinto fermamente del fascino dei babbani. Così si fece forza per terminare almeno il paragrafo sul frigorifero pregustando già una pausa dallo studio.

Si alzò per sgranchirsi le gambe e fare un giro tra gli scaffali, alla ricerca di una lettura più leggera per quei pochi minuti di pausa che poteva concedersi, quando il suo sguardo inciampò su una testa rossa alle prese con un libro di Pozioni che aveva l’aria di essere appena stato aperto per la prima volta in tutto l’anno.

Ron Weasley, sull’orlo di un esaurimento nervoso dovuto alla complicata formula dell’Amortentia, stava per spedire il libro verso l’unica fine degna di un volume di Pozioni: il caminetto. Malfoy gli passò accanto ghignando: se c’era una materia in cui a lui non servivano ripassi lunghi ore, o preghiere per raggiungere la sufficienza, era proprio Pozioni. Allungando il suo tragitto fino al tavolo del Grifone gli domandò supponente:
« Allora Weasley? Entro stanotte pensi di riuscire almeno a capire a che serve quel filtro, o sei ancora convinto che possa arricchirti il conto alla Gringott?».

Ron sollevò la testa e incrociò il sorriso beffardo della Serpe, replicando a tono: « Detto da colui che senza il suo prof paraculo passa ore su una facciata fa davvero ridere, Malferret… se solo i soldi potessero comprare anche il cervello, per studiare senza lecchinarsi il prof, avresti tutte E».

« Ma che paraculo e paraculo… passami quegli appunti indegni di sto nome, che se dovessi stare ancora un’ora a guardarti con quell’espressione rimbecillita sarei costretto a farti mangiare il libro direttamente, per vedere qualche risultato». Incredibile a dirsi, Draco si sedette al tavolo di Ron, punto sul vivo dall’accusa di essere un mangiamorte fuggito da Hogwarts dopo la morte di Silente, e armandosi di santa pazienza, riuscì a illustrare a Ron effetti, ricetta e preparazione del filtro d’amore. Spiegò con precisione e attenzione per il Grifondoro che ascoltava, sforzandosi di comprendere la ripetizione di Malfoy, e con gran stupore di entrambi, dopo mezz’ora, il rosso aveva risolto i suoi problemi di Pozioni e poteva rilassarsi per un’oretta prima di cena.

« Beh, mi scoccia ammetterlo, Malfoy, ma mi hai salvato dal test di domani e risparmiato una nottata di studio… grazie».

« Figurati, non sia mai che si dubiti che io quella materia la capisco perfettamente anche senza Piton… altro che Babbanologia, quella non mi entrerebbe in testa neanche sotto tortura».

« Io per fortuna con quella non ho problemi, mio padre lavora all' Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, al Ministero. Quando ha tempo mi fa degli appunti sui babbani che mi sono utilissimi… tieni, è il minimo per la mia salvezza con l’Amortentia» disse Ron, passando gli appunti a Draco, che stupito, si profuse in ringraziamenti. Entrambi liberi per il resto della giornata si alzarono in sincrono e uscirono dalla stanza, dove stava per entrare Harry, distrutto dagli allenamenti di Quidditch, ma ancora carico di compiti. Non facendo caso che Ron e Malfoy stessero uscendo insieme, salutò il migliore amico e si fermò a parlare con lui di come fossero andati gli allenamenti, mentre Draco spariva nel suo dormitorio, ignorando lo Sfregiato.

Quella sera a cena, Ron aveva poca compagnia, dato che i suoi due migliori amici erano ancora immersi nei libri di Aritmanzia e Trafigurazione, così chiacchierò con Neville allegramente per un po’, finchè Hermione non giudicò sufficientemente perfetta la sua relazione. A quel punto, la strega chiese:
« Ron, ma quanto tempo hai studiato Pozioni oggi? Quando Piton ci ha annunciato un test per domani hai iniziato a tirare testate contro il banco, finchè Harry non ti ha fermato a forza! Mi sono stupita che tu non mi abbia ancora chiesto gli appunti...»

« 
Grazie Herm, ma per fortuna oggi pomeriggio mi è arrivato un esperto aiuto e in poco tempo mi sono tolto dalle scatole quelle pagine sul filtro d’amore».

« E da chi? »

« Malfoy

Sentendo quel nome, a Harry andò di traverso una patatina fritta. Mentre tossiva come un dannato, Hermione ebbe appena il tempo di riprendersi dallo shock, e si affannò a sfogliare gli appunti di Ron sulla spiegazione di Malfoy. Con stupore, dovette ammettere che la spiegazione era tutta giusta e Malfoy non aveva cercato di fornire informazioni sbagliate per fargli abbassare il voto.

Ron di fronte alla reazione dei due amici disse: 
« Sentite, state tranquilli... probabilmente era solo in disperata ricerca di una scusa per non tornare a studiare e voleva vantarsi dei suoi voti di Pozioni. Mica siamo diventati BFF!».

« Sarebbe la ciliegina sulla torta…» brontolò il moro.

Hermione sospirò e disse:
« Dai Harry, diamogli fiducia… lo sa da solo che Malfoy è una serpe infida. Comunque, Ron, tieni gli occhi aperti, quello non fa mai niente per niente».

«
E credi che non lo sappia? Per quello gli ho dato i miei appunti sulle case babbane. Tanto mio padre in casa ce ne ha parlato fino allo sfinimento, voleva convincere mia madre a mettere elettrodomestici babbani alla Tana».

Stupiti dalla sua prontezza, Harry ed Hermione lasciarono perdere, più rassicurati, tornando ai loro compiti. Non avrebbero mai dubitato della capacità di Ron di non farsi abbindolare, ma il loro migliore amico aveva una tale generosità e gentilezza a contraddistinguerlo che si sarebbe seriamente fatto dare lezioni private di Difesa Contro le Arti Oscure da Neville, solo per accontentarlo. Malfoy, che non conosceva neanche quei pregi, era l’unico con cui Ron facesse un' eccezione sulla disponibilità. Anzi, rispondeva a tono agli insulti a Harry e Hermione, difendendoli a spada tratta e ignorando le battute sulla sua famiglia. La strega ancora ricordava quando Ron aveva vomitato lumache solo per un insulto del biondo Serpeverde, e il Bambino Sopravvissuto non avrebbe mai dimenticato che Ron era sempre stato il suo migliore amico, fin dal loro primo viaggio a Hogwarts. Gli erano talmente affezionati che temevano per chiunque sembrasse approfittarsi della sua gentilezza… e Malfoy era in cima alla lista.

Ciononostante, i tre amici riuscirono a finire di cenare in modo tranquillo, per poi andare a chiacchierare, allegri, nella Sala Comune di Grifondoro. Subito dopo, andarono a dormire.






bisy94













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