Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _ehyliam    11/07/2012    2 recensioni
Mi girai di scatto, pensando che fosse Abby, invece trovai la persona più improbabile del mondo: Zayn Malik.
"Ehi." Mi disse lui con quel sorriso da idiota che si ritrovava sulla faccia.
Provai ad ignorarlo, non avevo nessuna voglia di parlare con quel ragazzo, tantomeno se voleva parlarmi della festa, cosa che sicuramente voleva fare.
Mentre continuavo a camminare ignorandolo del tutto tolsi le cuffie e misi il telefono nel mio zaino.
"Parlo con te." Diventò serio e io mi girai.
"Che vuoi Malik?" Dissi piuttosto seccata.
Vidi sul suo volto un sorriso che voleva dire vittoria, come se la mia attenzione nei suoi confronti era il premio in palio.
Iniziò a parlare, mentre camminavamo lentamente verso casa mia, ma eravamo ancora nei pressi della scuola.
"Perchè non vieni sabato?" Appunto.
Inizialmente non volevo rispondergli, ma poi gli dissi qualcosa.
"Perche mi state sul cazzo, non ho un accompagnatore e mi annoierei a morte con le cheerleader che parlano solo di moda e ragazzi muscolosi e senza cervello come te." Feci una smorfia.
**
Zayn Malik, colui che per la prima volta la fece davvero innamorare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi girai di scatto, pensando che fosse Abby, invece trovai la persona più improbabile del mondo: Zayn Malik.
"Ehi." Mi disse lui con quel sorriso da idiota che si ritrovava sulla faccia.
Provai ad ignorarlo, non avevo nessuna voglia di parlare con quel ragazzo, tantomeno se voleva parlarmi della festa, cosa che sicuramente voleva fare.
Mentre continuavo a camminare ignorandolo del tutto tolsi le cuffie e misi il telefono nel mio zaino.
"Parlo con te." Diventò serio e io mi girai.
"Che vuoi Malik?" Dissi piuttosto seccata.
Vidi sul suo volto un sorriso che voleva dire vittoria, come se la mia attenzione nei suoi confronti era il premio in palio.
Iniziò a parlare, mentre camminavamo lentamente verso casa mia, ma eravamo ancora nei pressi della scuola.
"Perchè non vieni sabato?" Appunto.
Inizialmente non volevo rispondergli, ma poi gli dissi qualcosa.
"Perche mi state sul cazzo, non ho un accompagnatore e mi annoierei a morte con le cheerleader che parlano solo di moda e ragazzi muscolosi e senza cervello come te." Feci una smorfia.
Ero fiera di me, di quello che avevo detto e fatto.
Avevo affrontato il ragazzo più popolare della scuola, incredibile.
"Appunto, devi venire." Quella risposta mi spiazzò.
Dopo avergli detto la verità, lui ancora voleva che venissi?
Pensavo di essermene liberata, ma invece stava diventando seria la cosa.
Ci fermammo nel cortile, dove una fila di ragazzi imbestialiti urlavano e parlavano come fossero scimmie allo zoo.
"Forse non ti è chiaro... Io non vengo Malik."
"E invece si! Per l'accompagnatore, ce l'hai davanti." Fece il suo solito sorriso di prima.
Si stava offrendo di accompagnarmi? A me?
E' la prima volta che non mi prende in giro e... Si offre di accompagnarmi?
"E per la noia, credimi, le nostre feste non sono come quelle dei film, e non ci saranno solo le cheerleader, credimi. Se ti annoi porta la tua amichetta, Abby, giusto?"
Quel tono mi stava davvero seccando, davvero.
Sul serio lui pensava che io sarei voluta andare con lui alla festa? Oh, si sbagliava di grosso.
"So bene che fate alle vostre feste, credimi. Giocate a quella cazzata di gioco della bottiglia. E poi tu hai già una ragazza..."
Detto questo mi spostai e indicai una ragazza alta biona e con dei tacchi e un trucco messo alla perfezione, Kristal, ovvero, la ragazza di quel senzacervello che mi trovavo davanti.
Si girò anche lui, e mi sembrò abbastanza turbato a vedere Kristal chiamarlo e salutarlo.
"Ti vengo a prendere alle otto e mezza, vestiti bene." E se ne andò.
Quella voce mi stava irritando e parecchio anche, e quel suo atteggiamento da "io sono figo e tu no" mi seccava alquanto.
Cominciavo seriamente ad arrabbiarmi.
Intanto ero rimasta lì a fissare le labbra di quella sanguisuga muscolosa attaccarsi a quelle della bionda, che mi guardava come per dire
"io ho il ragazzo e tu no." Patetica.
Intanto continuai a camminare verso casa, cercando diperatamente le chiavi.

"Insomma, che ti ha detto Zayn?" Disse tutta eccitata Abby dall'altra parte della cornetta.
Erano ormai due ore che parlavamo di questa cosa di me e Zayn, e la cosa mi stava seccando, e tanto anche.
"Abby, te l'ho detto, mi viene a prendere alle otto e mezza, calmati per l'amor del cielo." Dissi io mentre ero impegnata a tirare su e giù quel rasoio.
"Mmmh, che carini che eravateee..." Quelle parole mi facevano gelare il sangue.
"Abby, non siamo carini ok?" Dissi alzando il tono di voce.
"Vabbene calma, ma ti ha dato il suo numero?" Mi disse lei tutta eccitata.
Ecco, Abby era quel tipo di ragazza che sapeva tutto di tutti e a cui piacevano i pettegolezzi. E poi era la mia migliore amica.
Pazzesco pensare che siamo così diverse.
"Abby, è il ragazzo più popolare della scuola, ce l'hanno tutti il suo numero." Dissi seccata mentr mi risciacquavo la gamba con cura e precisione.
La depilazione era l'unica cosa che mi veniva bene, tutto il resto no.
"Ah è vero. Comunque devo andare, a domani, buonanotte." Mi disse lei distrattamente attaccando il telefono.
Mi alzai da quella posizione scomoda e presi il telefono, guardando l'ora. Segnava le ventitrè e trenta.
Era arrivato il momento di andare a dormire, quando una scritta insolita apparve sul mio cellulare: "Nuovo messaggio."
Lo aprii, mentre ero sdraiata sul divano, con metà corpo appoggiata sul bracciolo, mentre mi accarezzavo le gambe liscie e morbide, ancora un po' umidicce.
Recitava: "Buonanotte ;)"
Ma non era il messaggio che mi sconvolgeva, ma più che altro il mittente. Zayn Malik, ancora.
Non risposi, pensando a chi avrebbe potuto dare il mio numero a quel ragazzo, e spengendo il telefono.

Mi svegliai con quella sveglia assordante che mi penetrava i timpani e che segnava le sette e quindici.
La luce entrava fioca nella stanza, e io ero ancora abbastanza assordata.
C'era silenzio, ma in penombra potevano sentirsi quei rumori fastidiosi dei clacson delle auto.
Sì, Londra è sempre stata molto trafficata.
Mi vesti, mettendo sempre la stessa divisa di tutti i giorni, di quei coloracci scuri che ti deprimevano solo a guardarli.
Dopo essermi lavata e pettinata, il citofono squillò, Abby.
Presi il telefono accendendolo e ammirando per pochi attimi l'immagine di sfondo: me ed Abby al mare.
Dopo essere tornata sulla terra, presi lo zaino ed uscii, chiudendo a chiave la porta di casa.
Scesi frettolosamente le scale, e davanti al portono trovai Abby, che passeggiava di qua e di là, pensierosa e allo stesso tempo eccitata.
"Marty!" Mi disse tutta felice e pimpante insieme.
La salutai e iniziammo a camminare.
Era tutta eccitata, come se avesse un peso in gola, ma che non vedeva l'ora di toglierselo.
"Devi dirmi qualcosa, Abby?" Gli dissi, e a quella domanda lei sorrise, come se l'aspettasse da tanto.
"La sai l'ultima?" Non risposi, ma lei capì che la mia risposta era un "no". "Zayn Malik e Kristal Watson si sono..." Si blocco, facendo uscire un gridolino che tratteneva da tanto. "..Lasciati!"
Rimasi impassibile, la cosa non mi soprendeva affatto.
"Emozionante.." Dissi io seccata, molto.
"La gente dice che è stata Kristal, ma io so bene che è stato Zayn, perchè tutti sanno che ultimamente le cose non vanno gran che bene fra loro.."
Iniziò a parlare della loro vita sentimentale, cosa che a me non interessava affatto.
Continuò così finchè non arrivammo a scuola, finche non arrivammo ai nostri armadietti, quando gli dissi:
"Basta Abby, non mi interessa della vita sentimentele di Zayn ok?" Urlai senza nemmeno rendermene conto, provocando l'attenzione di tutti, che iniziarono a fissarmi, compreso Niall, che aveva l'armadietto di fronte al nostro.
Sapevo che poi quel biondo gliel'avrebbe detto a Zayn, ma la cosa non mi faceva ne caldo ne freddo, poteva dirglielo liberamente.
"Vado in classe." Gli sussurrai, facendomi spazio fra quei milioni di occhi che mi fissavano.
Appena entrai in classe, vidi mr. Bennet, professore di scienze, che era già seduto alla cattedra, con tutti gli altri già seduti.
"E' in ritardo signorina Smith."
"Ma nooo" Pensai fra me e me, ma non lo dissi.
Visto che ero arrivata in ritardo, trovai posto solo al primo banco, sempre vuoto naturalmente, con quelle due sedie messe lì disordinatamente.
Appena mi sedetti, appoggiando i libri sul banco, la porta si aprì ed entrò Zayn.
Quel ragazzo stava diventando una persecuzione, poco ma sicuro.
"Scusi il ritardo prof." Si giustificò, e il prof gli fece cenno di sedersi, distrattamente, mentre leggeva delle cose sul registro.
Naturalmente, visto che non c'erano altri posti liberi, si mise accanto a me, e mi fecen l'occhilino, come in segno di avviso. Patetico.
Notai che era spettinato e un po' trasansato nel suo modo di vestire, cosa che nonsuccedeva mai, soprattuto se si trattava di capelli.
Sicuramente, dopo essersi lasciato con Kristal si sarà dato da fare con altre ragazze, ovvio.
"Ho portato i compiti fatti la settimana scorsa, e direi che no sono andati gran che bene, tranne alcune sorprese..." Disse il professore, interrompendo i miei pensieri.
Prese dei fogli disordinati e iniziò a passarli per i banchi, mentre commentava uno ad uno:
"Bene... Devi migliorare... Puoi fare di meglio credimi..." E altro.
Io intanto speravo almeno in una C, visto che scienze non era la mia materia preferita.
Zayn mi notò nervosa e disse:
"Nervosa? Sta calma Baby." Facendomi un altro occhiolino.
Mi aveva chiamato "Baby"? Volevo ammolargli un cazzotto in faccia, quando il professore arrivò davanti a me , con un compito in mano.
Iniziai a tremare sempre di più, senza rendermene conto, quando quel compito mi si presento davanti, con un segno grande scritto in rosso, e altri più piccoli.
"E' stato il peggiore della classe Smith, C--." Perfetto, perfetto devo dire.
"Una misera C meno meno? Scherza vero?" Alzai il tono e mia alzai di scatto.
"Beh, visto che alza il tono, un'oretta di punizione non le farà male, prego." Mi diede un foglietto rosa, simbolo della punizione.
Me ne andai, quella giornata stava andando tutta male, e la colpa era di un ragazzo super palestrato e con un cervo al posto del cervello: Zayn Malik, sicuro.
Mentre uscivo sentivo che Zayn esultava, probabilmente per aver preso un bel voto, mi stava davvero dando sui nervi quel ragazzo.
"Smith, visto che Malik ha preso un bel voto, potrà aiutarti con le ripetizione spero, vi vedrete il pomeriggio per aiutarvi, è deciso." Disse il professore con aria di superiorità.
Bene, questo mi mancava per migliorare la giornata.
"E lei signor Malik, visto che esulta tanto, seguirà in punizione la signorina Smith." Sarei andata da quell'uomo e gli avrei sparato, ma dovevo mantenere la calma.
Zayn prese quel foglietto rosa che mr. Bennet teneva in mano e mi seuì.
Eravamo nei corridoi ormai, e lui era parecchio dietro di me, tanto che quando voltai l'anglo non lo vidi più. Meglio così.
Prima di andare nell'aula di punizione, andai in bagno, sbattendo la porta e sedendomi a terra.
Odiavo a morte quel postaccio, eppure mi aiutava a pensare.
Dopo solo due minuti uscii, e sulla soglia ritrovai lui. Mi sciacquai il viso frettolosamente, con le parole del cervellone in sottofondo.
"Dopo scuola vengo a casa tua, ok?"
Mi asciugai il viso, per poi dire:
"Fanculo Malik!" Non sopportavo il suo tono, i suoi modi ne sopportavo lui.
Mi avvicinai all'aula di punizione ed entrai, chiudendo la porta e non lasciando tempo a Zayn di entrare.

"Quindi oggi non posso venire da te?" Disse Abby, mentre aspettavo Zayn fuori scuola.
"Abby, ma ti sembra questo il problema? La persona che odio di più al mondo viene a casa mia e tu mi chiedi questo? Mah!" Dissi irritata, mentre vedevo Zayn uscire e salutare tutti i suoi amici palestrati e le cheerleader che lo guardavano con invidia e stupore.
Non trovavo nulla di sexi in lui, eppure tutti gli andavano dietro.
"Andiamo?" Disse lui con aria spaccona avvicinandomi a me.
"Ciao Abby." Tagliai corto, non volevo parlare con lui.
Abby mi salutò, e iniziammo a camminare, mentre prendevo le cuffie dalla tasca dello zayno con il telefono in mano.
Non avevo voglia di parlare, ne di sentire la sua voce.


Saaaalve a tutti miei cari lettori!
Ho già scritto il secondo capitolo, perchè come vi ho detto, posterò frequentemente.
Ieri dopo dieci minuti ho già ricevuto una recensione, penso sia un record, quindi grazie tante.
Spero vi piaccia il capitolo, a me non sembra gran che, quindi aspetto le vostre recensioni.
Se c'è qualcosa che non vi piace, non vergognatevi a dirmelo, le accetto comunque :D
Quindi, come ho già detto, spero vi piaccia.
Al prossimo capitolo friendsssss <3
Love, Marty.
(Follow me on twittah @_ehyliam)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _ehyliam