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Autore: Londoner    11/07/2012    2 recensioni
“ Ciao ragazza italiana.” Aggiunse mentre si stava allontanando con i suoi morbidi ricci che ondeggiavano.
Due ragazzi. Un libro. Un insolito incontro.
Leggete e capirete. *-*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente arrivò il mio compleanno.
“Mariè, mariè, svegliati.” Mia mamma era venuta a svegliarmi dolcemente.
Aprii piano gli occhi e prima che potessi accorgermene, la mia famiglia mi strinse in un abbraccio caloroso.
“ AUGURI PICCOLA!” urlarono all’unisono.
“ Wow, grazie! Non me ne ero neanche ricordata.” Dissi ridendo.
“ Sei sempre la solita.” Esclamò mio padre arruffandomi i capelli.
“ Ed ecco qui i regali.” Esordì mia sorella con dei pacchettini in mano. “Questo è da parte mia e di Marco.” Continuò porgendomi un pacchetto colorato.
“ E questo è da parte nostra.” Ripeté mia madre, porgendomi una scatola pesante.
Aprii entrami i regali.  Il primo era  una collana lunga , con un medaglione a forma di cuore alla fine.
All’interno del medaglione c’era una foto di famiglia.
“ Ma è stupenda, grazie mille, ragazzi. Siete i fratelli migliori al mondo.” Dissi abbracciandoli entrami.
Il regalo da parte dei miei genitori, invece era più complicato. In effetti erano due, il primo era un album grandissimo di foto. C’erano tutte le foto mie, della mia famiglia e dei miei amici; erano catturati i momenti più belli.
“Ma è meraviglioso.” Dissi quasi commossa.
“ E aspetta di aprire il secondo.” Mormorò mia mare dolcemente.
“Ce n’è un secondo?”
“ Sisi, guarda è proprio lì.” Rispose pacato mio padre.
Nella scatola c’è un’altra piccola confezione, era di colore grigio anch’essa pesante.
Aprii la confezione e rimasi a bocca aperta. Era una Nikon.
“ Ma ma ma oddio non posso crederci!” balzai fuori dal letto e andai a stritolare i miei.
“Ho sempre voluto una Nikon! Grazie mille, mamma e papà.”
“ Sapevamo la tua passione nascosta per la fotografia.”
“Che bello!” dissi strepitando come una ragazzina.
“Ora basta smancerie però. Andiamo giù che per una signorina c’è una sorpresa.” Disse Marco guardandomi.
Sofia lo guardò malissimo. “ Certo una sorpresa. Cioè una colazione buonissima per iniziare bene un compleanno!”
Io li guardai divertita. Che avevano in mente?

Scendemmo tutti in cucina, e mentre mamma versava il caffè nelle tazze, suonò il campanello.
“ Fiorellino, vai tu.” Mi disse papà.
Aprii la porta e lì davanti trovai le ultime persone che pensavo potessero venire qui.
“Happy birthday, darling!”
Liam, Louis, Harry, Niall e Zayn erano davanti la porta di casa mia.
“ Oddio! Non ci posso credere! Voi qui?” esclamai incredula.
Era un sogno o cosa?
“Tutto vero, dolcezza. Siamo qui per il tuo compleanno.” Disse sorridendo Louis.
Rimasi senza parole.  Harry si avvicinò a me, e diede un bacio. “ Auguri, amore mio.”
Sorrisi. Intanto la mia famiglia venne davanti la porta.
“ Ciao ragazzi!” li salutò mia madre.
“ Mamma, tu come fai a conoscerli?!” chiesi stupita.
Avevano tramato alle mie spalle.
“ Veramente tutti noi conosciamo i One Direction.” Esordì calmo mio padre. “ Come vi è andato il viaggio, ragazzi?” chiese papà continuando.
“Una meraviglia, grazie.” Rispose Zayn.
“ Voi tutti vi siete organizzati alle mie spalle. Ma che bravi!”
“ AAHAHHAH, dai piccola Mariè, è a fin di bene. Non potevamo mancare al tuo compleanno.” Disse Liam sorridendo.
“ Dai ragazzi entrate e vi mostro la stanza.”
I ragazzi aiutati da mio padre, si sistemarono nelle diverse stanze degli ospiti.
“ Allora, ora mi spiegate per filo e per segno, come avete organizzato tutto questo.” Dissi con tono autoritario sedendomi a tavola vicino ad Harry.
“Beh..” iniziò mia sorella. “Circa 3 settimane fa, mi chiama un ragazzo dall’accento inglese dicendo di essere il fidanzato di mia sorella Mariè. Mi spiega che è un membro dei One Direction, e dice che vuole fare una sorpresa a mia sorella per il suo compleanno.” Continuò sorridendo.
Io guardai Harry sbalordita, lui con il suo solito sorriso adorabile mi strinse la mano.
“ E poi, ci siamo sentiti più volte, con i ragazzi e il loro manager per fissare meglio la data e gli orari.”


“ E tutto questo per il mio compleanno?” esclamai stupita. Era una cosa davvero meravigliosa.
“ Certo, Mariè. Mica potevamo mancare!” rispose Zayn sorridendomi.
Dopo aver fatto colazione tutti insieme, Harry mi prese in disparte.
“Amore, vatti a preparare che ti devo portare in un posto.” Sussurrò.
“ Se mai io ti devo portare in un posto, questa è la mia città!” protestai scherzando.
Harry rise. “ Dai non fare storie, vai.”

In un batter d’occhio ero pronta.
“ Signori, scusate ma devo portare Mariè in un posto. Torniamo tra un paio d’ore.” Annunciò Harry tenendomi la mano.
“ Tornate presto, eh!” esclamò mia madre quando oramai eravamo già fuori la porta.
Prima di entrare nell’auto che Harry aveva affittato, egli si fermò e prese una cosa dalla tasca.
Una benda.
Aridaje, la benda.
“Ah no! Di nuovo la benda no!” protestai allontanandomi.
“ E dai stupida, vieni qui, che è una sorpresa.”
Controvoglia ubbidii e Harry mi mise la benda sugli occhi, facendomi salire in auto.
Viaggiammo in silenzio per circa 15 minuti, poi arrivammo a destinazione.
Harry parcheggiò l’auto e mi aiutò a scendere.
Appena scesi dall’auto un venticello fresco carico di salsedine, mi pervase le narici.
Eravamo al mare, forse?
“Fai attenzione ora che ci sono degli scalini.”
“ Amore, ma dove siamo?”
“ Lo scoprirai presto.”
Scendemmo le scale e avvertii qualcosa di soffice e caldo entrare nelle ballerine.
“ Togliti le scarpe.” Sussurrò.
Levai le ballerine e sotto i miei piedi sentii della polvere soffice e calda.
Sabbia.
Harry mi levò la benda, e capii subito dove ci trovavamo.
Davanti a me vidi un’enorme distesa blu, calma e tranquilla. Il mare.
“ Buon compleanno, amore mio.” Mormorò Harry prima di prendere il mio viso tra le mani e baciarmi.
“Ti amo.” Sussurrò dopo che ci eravamo staccati; prese una scatolina lunga di velluto dalla tasca e me la porse.
“Questo è per te.”
Aprii la scatolina ed essa conteneva un braccialetto d’argento, con un ciondolo a forma di Infinito, fatto d’oro.
Sul ciondolo c’era inciso. “ Amore.”
Era qualcosa di indescrivibile.
“Amore, ma è stupendo! Grazie, davvero.” Lo baciai senza pensarci due volte.
Quella spiaggia non era frequentata mai da nessuno, perché troppo lontana.
In quel momento non c’era nessuno apparte noi; la brezza marina spirava calma e l’unico rumore che poteva sentirsi era il mare che sbuffava tranquillo.
Poi accadde tutto così velocemente.
Harry mi prese in braccio e mi portò in una specie di grotta formata dall’erosione degli scogli.
Iniziammo a baciarci freneticamente, i nostri respiri erano corti e affannati.
Harry si staccò un momento e mi guardò negli occhi, quasi come per chiedere una conferma.
Io gli sorrisi. Quel sorriso valeva più di mille parole.

Un’oretta dopo, eravamo distesi sulla spiaggia abbracciati.
“E’ stato come dire? Fantastico!”
Harry sorrise. “ Anche per me lo è stato. Ti amo, ogni minuto di più.”
Arrivò una chiamata sul cellulare di Harry, era Niall. “ Sì, Niall ora veniamo. Ciao bello.”
Scoppiai a ridere. “ Dobbiamo andare?”
“ Si, purtroppo.”
Ci alzammo e arrivammo alla macchina.
Guardai un’ultima volta il mare, il tramonto si stava avvicinando e nel cielo c’era un tripudio meraviglioso di colori.
Harry mi abbracciò, e io mi strinsi il più forte che potei a lui.
Dopo qualche minuto così, salimmo in auto e tornammo a casa.
Sembrava non ci fosse nessuno in casa, tutte le luci erano spente e non c’era nessuno neanche in giardino.
“ Perché non c’è nessuno?” chiesi.
“ Saranno usciti. Sai che i ragazzi amano fare i turisti.”
Aprii la porta con le chiavi e appena misi piede in casa, le luci si accesero violentemente e un mucchio di persone saltò fuori dai propri nascondigli gridando SORPRESAAAAAAAAA!
Guardai tutta la scena meravigliata e senza parole.
Stava accadendo davvero a me?
Tutta la mia famiglia mi venne ad abbracciare, e gli amici che non vedevo da tempo erano tutti lì.
Era uno di quei momenti che vorresti congelare e conservare nel congelatore per riviverlo sempre.
C’erano proprio tutti. Anche lei.
Margherita.
La mia migliore amica praticamente da sempre, o meglio ex migliore amica.
Era lì davanti a me, con un sorriso timido sul volto.
Guardai Harry che ricambiò il mio sguardo incitandomi ad andare da lei.
Mi avvicinai a lei. “ Ciao.” Esordì con voce tremante.
“ Ciao.”
“ Scusami, scusami, scusami. E’ passato così tanto tempo, e non avrei dovuto comportarmi come ho fatto.”
“Appunto è passato troppo tempo, non ti preoccupare.”
“No! Io voglio continuare  ad essere la tua migliore amica, voglio condividere con te i momenti più belli e brutti, abbracciarti quando sei triste, voglio farti da damigella al tuo matrimonio, voglio stare con te quando scoprirai di essere incinta, voglio invecchiare con te. Voglio essere la tua migliore amica per sempre.” Disse tutto d’un fiato guardandomi negli occhi.
Io la scrutai profondamente, in quei suoi occhi celesti, capii che diceva la verità; si era pentita di quello che aveva fatto.
Rimanemmo un minuto buono in silenzio, mentre tutto attorno c’era la musica e la gente festeggiava.
Poi io le sorrisi. “ Questa è la cosa più bella che potessi dirmi, perché anche io voglio essere la tua migliore amica per sempre.” Corsi ad abbracciarla.
Ci abbracciammo come quando facevamo da piccole, stringendoci fino a non respirare, uno di quegli abbracci dove non si distingue più chi è che abbraccia e chi viene stretto e scoppiammo in lacrime.
“Mi sei mancata.” Sussurrò appoggiando la sua fronte sulla mia.
“ Tu di più.”




Ed ecco a voi l'ultimo capitolo della storia.
Okay, posso dirvelo sto per mettermi a piangere.
Harry e Mariè che finalmente fanno l'amore; ahsauhduassa, fantastici. *-*
Mariè ritrova finalmente la sua migliore amica, Margherita. 
Ora vi posto l'epilogo. <3
Londoner.

  
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