Un bacio non basta.

La vita qui a Londra è migliore, è tutto più semplice e facile. Qui esiste solo la felicità, la tristezza proprio non si conosce. 

La mia vita va sempre meglio, ed è perfetta...beh quasi perfetta, un problemino c'era, o meglio due:

-1. quegli occhi continuavano a tormentare la mia mente.

-2. quella voce che ascoltai alla radio l'altro giorno è diventata una specie di "colonna sonora". Sto sempre a canticchiare quelle parole, ed ogni volta è come se sentissi di nuovo quella voce.

 

Quindi era come se mi fossi "innamorata" degli occhi di uno sconosciuto e di una voce che non so nemmeno di chi sia. 

Insomma, cose normali.

Per il resto, andava tutto bene, anzi più che bene.

L'agenzia ha aperto definitivamente da una settimana circa, e gli affari andavano già bene, benissimo. Inoltre, i colleghi che io Amber abbiamo assunto sono sono davvero simpatici, gentili e disponibili.

 

 

Sono le 7. Come ogni mattina suona la sveglia, mi alzo, faccio colazione, mi lavo mi vesto e vado a lavoro, solita routine.

Al lavoro faccio sempre a stessa cosa: accontento i clienti, gli dò informazioni e alcune volte aiuto anche l'agenzia matrimoniale. 

Arriva la pausa pranzo.

Come tutte le volte nella pausa pranzo, in questi ultimi giorni tutte le ragazze dell'agenzia andiamo a pranzare insieme.

Tra di loro quelle con cui avevo stretto di più amicizia sono Audrey, Loren e Juliet. Non che le altre siano antipatiche, anzi, ma loro due erano più semplici, socievoli e divertenti.

Mentre tutte quante noi stavamo parlando delle solite cose e pettegolezzi tra ragazze, arriva Cody, anch'esso faceva parte dell'agenzia, ma lui insieme agli latri ragazzi ogni volta a pranzo si trovano una scusa e se ne vanno in una sala giochi.

-Ehm.. Lexy, potresti venire un secondo?- mi dice Cody.

-Certo!- mi alzo e vado verso di lui. -Dimmi!- dico con un'aria curiosa.

-Preferirei parlarti in privato!- risponde lui guardando tutte le ragazze che avevano smesso di parlare e stavano ascoltando la nostra conversazione.

-Ehm, eh, ok!- 

Così ci allontaniamo dalle ragazze, svoltiamo l'angolo, in modo che non ci possano nemmeno spiare e poi si ferma subito, mi aveva fatto venire quasi uno spavento.

-Beh, vedi, ehm..- alza la mano e se la mise dietro la nuca e si strofinò un po' i capelli, poi continuò: -Mi chiedevo se stasera eri libera, magari potremo uscire insieme a fare un giro.- si ferma per due secondi e poi continua: - Però se hai da fare non..- non lo faccio finire di parlare e lo rispondo subito: -Va bene, non ci sono problemi!- mi guardò un po' sorpreso dalla mia risposta. In quel momento mi venne in mente mio padre quando mi disse: "mi raccomando niente ragazzi!" sorrisi nel pensare quella scena.

-Beh allora per stasera va bene? Ti passo a prendere io alle 21, ok?-

-Certo. Aspetta, devo vestirmi elegante?- chiesi un po' timidamente. Non sono domande che spesso faccio quando qualcuno mi chiedeva di uscire, ma a lui non lo conosco molto e non posso immaginare dove mi porti.

-Non molto, e poi tu saresti bella anche con una straccio addosso.- dice sorridendo. 

-Eh dai non esagerare!- rispondo con un sorriso timido.

-Dai, andiamo prima che le tua amiche pensino male!-

-Giusto!- 

Io torno dalle mie compagne e lui se ne và dai suoi amici. 

Lui è carino, lo avevo pensato sin da quando venne a fare il colloquio quindi non mi dispiace affatto la cosa.

Nemmeno il tempo di sedermi e subito le ragazze mi assalgono con le domande: allora?, cosa ti ha detto?, che ti ha chiesto?, che voleva?, dove siete andati?, cosa avete fatto? che vi siete detti?. Tante domande una dopo l'altra.

-Mi ha chiesto se questa sera volevo uscire!-

-COSAAAAA?- dicono loro in coro.

-Ma lo sai che lui è carinissimo, e stareste benissimo insieme e poi lui è molto più che carino!- esclama Loren.

-Infatti, ha un fisico perfetto. L'altra volta gli si macchiò la maglia se la tolse per cambiarsi e io rimasi stupita, ha degli addominali da far paura!- continua Audrey.

-Ok, sta per nascere una nuova storia!- esclama Amber.

-Ragazze smettetela è semplicemente un'uscita, fine.- dico io, come per difendermi.

-Seh certo!- esclamano in coro.

-Torniamo in agenzia che tra poco dobbiamo aprire.-

-Si ma poi vogliamo i dettagli!- esclma Loren.

-Li avrete.-

 

Torniamo in agenzia. Il pomeriggio passa normalmente. Amber da il permesso a tutti di uscire 15 minuti prima della chiusura, perchè tanto il lavoro di oggi era quasi finito, a meno chè non si presenti qualche cliente, ma io Amber saremo bastate.

-Allora a stasera!- mi saluta Cody uscendo dall'agenzia. 

-Ti aspetto a casa!- 

Mi sorride e se ne va.

Io ed Amber aspettiamo un altro po'. Entra un cliente un uomo, non molto anziano. Viene verso la mia scrivania: -Scusi vorrei delle informazioni!- dice lui molto cortesemente.

-Certo! Mi dica!-

-Lexy, se vuoi faccio io! Se vuoi vai a prendere un caffè!- mi dice Amber. 

Mi alzo e cedo il posto ad Amber. Nel frattempo io sento la conversazione:

-Mi dica!- dice lei.

-Dovrei prenotare circa 10 biglietti di andata per gli Stati Uniti, precisamente Los Angeles.-

-Mi può dare il suo nome?-

-Paul Higgins!-

-Mmh, ho già sentito il suo nome... Comunque in che periodo deve partire?-

-Non sei la prima che me lo dice di aver sentito il mio nome. Comunque tra 2 mesi, precisamente il 26 Settembre!-

-Un momento, controllo i voli previsti per quella data.-

-Allora, ci sono due voli: uno delle 6 di mattina, un altro delle 15.-

-Mmmh, vada per quello delle 15!-

-Aggiudicato?-

-Aggiudicato!-

-Vabenissimo, però mi servono i nomi di tutte e dieci le persone!-

-Allora, Louis Tomlinson ,Niall Horan ...- 

-Wuohhwuoh! Frena! UOMO CHE NON SA COSA STA DICENDO, CHE COSA HA DETTO? ECCO DOVE AVEVO SENTITO IL SUO NOME. LEI è IL MANAGER DEI ONE DIRECTION. ODDIO. LA PREGO, LEI ME LI DEVE FAR CONOSCERE.-

-ahahaha, sapevo che avrebbe reagito così, ma per quanto io voglia accontentarla proprio non posso.-

-come non può? sta scherzando?- la vedo sclerare e non capisco, -momento chi sono i one direction? - penso.

-beh, è questione di lealtà, vedo ragazzine tutti i giorni che mi supplicano quando mi vedono e sono costretto a dirle di no, e la cosa mi dispiace. Mi capisca! non mi sembra giusto nei confronti delle altre ragazze.- 

-Ma nessuno deve saperlo! La prego! Le faccio lo sconto sui i biglietti aereo, qualsiasi cosa, la pregoooo!- dice facendo il faccino dolce.

-Signorina non faccia così, per favore, mi dispiace ma non posso.- gli risponde lui dispiaciuto.

-Beh, dai magari io sono l'anima gemella di uno di loro cinque e loro non mi conosceranno mai per colpa sua!-

-Ahahah non credo proprio con tutte le ragazze che gli vanno dietro non penso sia questo il problema.- 

-QUALSIASI FAVORE, LA PREGO ME LI FACCIA CONOSCERE.-

-ma quando? sa, loro hanno l'agenda piena, non hanno nemmeno il tempo di respirare.-

- mi andrebbe bene qualsiasi momento. per favore.-

-mmmh, ok, l'accontento, ma non lo deve sapere nessuno. Domani alle 21.30 i ragazzi sono liberi, però deve raggiungerci lei, perchè dopo li assalgono.-

-Io la amo, graziegraziegrazie. Però deve venire anche lei!- dice Amber indicandomi.

-Domani alle 21.30 all'hotel dietro l'angolo.-

-Momento non è che mi sta prendendo in giro?-

-No, non sono il tipo di persona, ci sarò, e ve li porterò.-

-Siete un angelo!-

-Eh, dai solo perchè questa sera sono buono. Però adesso concludiamo la questione dei biglietti.-

 

Mi ero stancata di sentire la conversazione, e sinceramente non ci stavo capendo nulla, chi diavolo sono questi One Direction? Esco dall'agenzia e mi vado a prendere un caffè, sento urla di ragazzi provenienti da una macchina davanti l'agenzia. Aveva i vetri oscurati. Erano urla dei soliti ragazzi che scherzano tra di loro e si prendono per il culo. 

Rimango qualche minuto lì davanti all'aria fresca.

Il finestrino della macchina si apre.

-Ehy bellezza il mi amico ti vuole conoscere, è interessato a te.-mi urla dietro un ragazzo dai capelli ricci e occhi chiari, indicando un ragazzo che non riuscivo a vedere perchè era girato. 

-che dici? sta zitto!- ribatte quest'ultimo. Ancora non riesco a vederlo perchè era girato.

-Idioti!- esclamo.

Il ragazzo si gira -Scusalo, è un coglione!- 

Rimango bloccata, di nuovo quegli occhi, sento una cosa allo stomaco e il cuore incomincia a battere, non riuscivo a risponderlo. Era di nuovo lui, il ragazzo sconosciuto dell'altra volta.

-Ehm, non preoccuparti!- dico io con un filo di voce, quasi non riesco a parlare. 

Il finestrino si chiude. Io resto ancora lì terra, senza muovermi. Faccio un respiro profondo e vado al bar a prende un caffè. Guardo l'orologio: 20.15

Mi ricordo dell' appuntamento con Cody del quale mi ero del tutto dimenticata, così corro a casa e mi preparo velocemente.

 

Zayn.

 

-Ragazzi io vado a prendere i biglietti per l'America, voi volete venire?- ci chiede Paul.

-Siii!- rispondiamo in coro.

Saliamo tutti quanti in macchina e iniziamo a fare i coglioni come sempre, ci prendiamo in giro, ci diamo qualche schiaffetto, ci picchiamo, ma noi così ci divertiamo, ed è il nostro modo di dimostrarci quanto ci vogliamo bene.

Arriviamo all'agenzia, naturalmente noi rimaniamo in macchina per evitare problemi. 

Iniziamo ad urlare e a buttarci uno addosso all'altro, inizio a ridere come un pazzo. "certo che però Paul ci sta mettendo un bel po'" penso. 

Mi giro verso il finestrino nel tentativo di vederlo uscire dall'agenzia, ma l'unica persona che esce è una ragazza.

Aveva un'aria familiare, già l'ho incontrata. 

Senza darci peso mi giro ma subito mi torna la scena di qualche settimana fa in mente e mi ricordo di quella ragazza, mi giro subito ed è ancora lì davanti. Rimango a fissarla, ha un fisico perfetto. Lei è bellissima. La fisso ancora, in modo da studiarne tutti i particolari, ma subito Harry mi si butta addosso cercando di vedere cosa stavo osservando, e se ne accorge, così apre il finestrino e urla:- Ehy bellezza il mi amico ti vuole conoscere, è interessato a te. - dice indicandomi.

 

Che figura di merda. Non riuscivo a girarmi, mi avrebbe preso per un coglione. La sento esclamare: -Idioti.- Non so come, ma trovo la forza di girarmi: -Scusalo è un coglione.- e subito chiudo il finestrino, la vedo un po' intimidita, mi giro verso Harry  e lo rimprovero. Poi torno al finestrino ma non c'era più.

 

Nel frattempo dall'agenzia esce Paul. 

-I biglietti li ho prenotati!- Esclama. poi continua: -Non trovate impegni per domani sera alle 21.30, perchè avete da fare, ci sono due ragazze che vogliono incontrarvi, e uno mi ha scongiurato, perciò le ho detto di si.-

La cosa non mi interessava, l'unica cosa che stavo pensando in quel momento era il suo sguardo. 

Torniamo in hotel e mi butto sul letto e penso a quella ragazza, e così mi addormento, con la stessa scena nella mente.

 

 

Lexy.

 

Suona il campanello, è di sicuro Cody, e io non so come sono pronta. Sono stata velocissima. 

Vado verso la porta e la apro. 

E' Cody, con un mazzo di rose in mano, un sorriso dolcissimo, e lui bellissimo come sempre, ma di certo non perfetto come il ragazzo dagli "occhi magici", ormai così lo chiamo.

Lui mi porge le rose. 

-Grazie, sei dolcissimo, ma non dovevi.- gli dico.

-E invece si!- 

-Le vado a mettere in un vaso d'acqua, vieni entra, accomodati sul divano!-

-Oh grazie!- si siede e osserva la casa. -Davvero bella!- esclama.

Gli sorrido e poi mi osserva. Dopo aver sistemato le rose si alza. 

-Allora dove andiamo?- gli chiedo.

-Cenetta e poi magari ci facciamo un giro? Per te va bene?-

-va benissimo.-

Usciamo di casa e entriamo nella sua macchina. Durante il tragitto parliamo per tutto il tempo.

Arriviamo al ristorante ordiniamo, mangiamo e nel frattempo parliamo, scherziamo e ridiamo. Così passa un'ora e mezza.

Usciamo dal ristorante e ci facciamo un giro. Fissiamo le stelle. Ad un certo punto nessuno dei due parla. La cosa diventa imbarazzante. 

-Ci sediamo?- chiede lui indicando una panchina.

-Si!-

Rimaniamo in silenzio, io continuo a fissare le stelle.

-Guarda!- dice lui indicandomi una stella che faceva più luce di tutte.

-E' la più bella.- 

-Si, ma tu lo sei di più.-

Mi si fanno le guance rosse, colpa della mia timidezza in certe cose.

Beh, ma Cody era così, semplice e dolce. Ti riempe di complimenti.

Ci alziamo e continuiamo a fare un giro. Poi andiamo verso la macchina e mi accompagna a casa. Scende anche lui e da gentiluomo mi accompagna davanti al portone.

Nessuno dei due parla.

-Beh, penso che ormai sia evidente che io provi qualcosa per te!- dice lui.

Cosa cazzo potevo mai dirgli adesso?  Non può uscirsene con queste frasi.

-Ma penso che per te non sia lo stesso.- continua lui.

-Beh, ne sei così sicuro?- gli rispondo.

Ma che cazzo ho detto? Sinceramente non so perchè glielo abbia detto, lo stavo solo illudendo, io non provo nulla per lui, è un ottimo amico, fine. 

-Quindi non ti dispiace se...-

- se?-

Si avvicina, in modo da eliminare la distanza tra di noi. 

Mi baciò, ma io in mente ho sempre quegli occhi, e nemmeno un bacio di Cody sarebbe bastato per cambiare le cose. 

Personaggi:

 Loren.

  Juliet.


   Audrey.


   Cody.
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Ok, sono riuscita a scrivere anche questo. SONO UN GENIO. 
Vi prego cagatelo perchè ci ho messo più di 2 ore per scriverlo. Mi sa che per il prossimo dovrete aspettare che torni a casa, perchè come ho già detto parto e non ho internet, se riesco ad averlo vi scrivo anche gli altri capitoli, se no dovrete aspettare che torni. 
Sccciao C:!