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Autore: SonrakyUchiha    12/07/2012    3 recensioni
Possono due persone, lontane, che non hanno assolutamente niente in comune, essere incatenate ad un comune passato, dal filo rosso del destino?
Amicizia e amore che si sovvrastano tra passato e presente, ma che andranno a cambiare irrimedialbilmente il loro futuro.
CIT.
"...Ora che ti ho ritrovato, non lascarmi più..."
Un ghigno si dipinse sul volto diafano, mentre era immerso tra quella pazza testa bionda.
"Sarva me. Sarvabo te, ora e per sempre..." disse il moro
"Parla la mia lingua Uchiha!"
"Dobe! un giorno capirai..."
E si strinsero ancor più in quell'abbraccio, finalmente godendosi quel calore che per anni era mancato a entrambi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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DRIIINN- DRIIIIN

Sasuke, faceva avanti e indietro nell'alloggio, quando, lo squillare del cellulare di Naruto,lo fece bloccare di colpo.
Forse era lui, dopo ore di assenza forse quella testa bacata aveva perlomeno deciso di dirgli dove era, dato che se ne era scappato, piantandolo in asso come un carciofo.
" NARUTO!!!" gridò con tono di rimprovero.
Ma la voce dall'altro capo non era quella del ragazzo.
" Chi sei tu? Dov'è mio figlio?? Passamelo!" la voce dell'uomo era disperata.
Perfetto, se quell'idiota non era nemmeno a casa chissà in che guai si era andato a cacciare.
"Naruto non è qui con me signore..."
Il moro era, dopo tanto tempo dall'ultima volta, veramente preoccupato, quel dobe era una sua responsabilità e se gli fosse accaduto qualcosa?
Non avrebbe risposto delle sue azioni...
"Allora perchè hai il suo telefono?? Chi sei?"
"Io sono il tutore di suo figlio, Sasuke Uchiha, speravo Naruto fosse a casa, lei non saprebbe dirmi dove potrebbe essere andato?" nonostante tutto mantenne un tono di voce fermo e autoritario, per non preoccupere ulteriolmente il genitore.

Sasuke Uchiha...
Ora tutto era chiaro, l'improvvisa furia di suo figlio, gl'era sfuggito di mano, propio come dodici anni prima...


"Mr. Uzumaki?" lo richiamò il ragazzo.
"Ascolta... Sasuke... Naruto questa sera è venuto a conoscienza di un fatto che l'ha segnato molto quand'era piccolo e solo tu puoi  controllarlo... ti prego Sasuke, salvalo..."
"Ma signore, io..."
"Ti prego..." ribadì l'uomo.
Il moro sospirò e abbassò lo sguardo: "Farò del mio meglio signore..."
"Grazie..."
Riagganciò.
La mano difana andò a districare i fluenti capelli e dopo un nuovo profondo respiro, con uno slancio, afferrò il giacchetto ed uscì.
"Accidenti a lui..."

**********

7.00 a.m.

Era stato tutta la notte a cercarlo, non c'era angolo in tutta Konoha in cui non aveva guardato e la nottata passate in bianco aveva gravemente segnato i suoi occhi di due profonde occhiaie.
Tutto per cosa?
Uno stupido Dobe squilibrato che, in poche ore, aveva stravolto la sua esistenza.
Oh si, quando l'avrebbe trovato l'avrebbe disintegrato.
Alla cieca, cercò di infilare la chiave nella serratura, mentre, mentealmente, malediceva quell'odioso ragazzino e suo padre.
Cosa centrava lui se quel bondino era rimasto traumatizzato e sopratutto, come poteva aiutarlo?
Mica era uno psicologo...
Ma nonostante tutto aveva voluto cercarlo, provarci almeno, riducendo il suo viso di Uchiha bello e fiero a uno straccio.
Non era sempre stato così, tanti anni fa aveva aiutato, con molto piacere e con l'ausilio del fratello, una persona in difficoltà, quella persona che per lui, era diventata l'unica cosa importante, ma poi, tutto era finito.
E forse era anche per quello che si era iscritto al programma di tutorial, per riprovare quello straordinario calore al petto che sbocciava attraverso un sorriso e un sincero - Grazie - pronunciato dalla persona aiutata, pronunciato, dal suo Naru-chan...
Senza neanche redersene conto si era già fatto la doccia ed erano le otto, ora di andare a scuola, perchè non sia mai che Sasuke Uchiha salti un giorno di scuola, se non per estrema necessità, lui doveva essere il migliore.
E provabilmente, dato che era l'unico luogo dove non aveva ficcato il naso, avrebbe trovato anche Naruto lì, o almeno, lo sperava...

Varcati i cancelli della stuttura scolastica si ritrovò davanti un muro di persone, intente ad osservare qualcosa.
Si fece strada a spallate, per poter osservare meglio la scena, ne rimase alibito.
Tre ragazzacci schernivano il suo biondino passandosi tra di loro un' oggetto,che Naruto cercava di recuperare con furia.
Un'attimo...
Da quando Naruto era il suo biondino?!?
Non andava bene, no, non andava affatto bene, considerando anche i pensieri che aveva fatto sul corpo del ragazzo la sera precedente.
 Impercettibilmente si sfiorò le labbra con la lingua.
No, niente affatto bene.
Cercò di scacciare quei pensieri concentrandosi nuovamente sulla scena davanti a lui.

"Cos'è Uzumaki?? Rivuoi il regalo del tuo fidanzato?? razza di mostro..."  lo derise un ragazzo, passando l'oggetto discusso al compare.
"Te lo ripeto un'ultima volta, non voglio farti del male, quindi... RESTITUISCIMELO SUBITO!!" ringhiò Naruto.
"Neanche per sogno Naru-chan! voglio vederti supplicare in ginocchio, forza!"
"Stronzi..." sibilò il biondino, una lacrima scalfì il suo zigomo.

Basta, aveva visto anche troppo.

"Non hai sentito cosa ti ha detto? ridaglielo su!" una testa mora sbucò dalla folla, la figura ritta e fiera, le mani rigorosamente in tasca, lo sguardo gelido, capace di uccidere.

"Uchiha... da quando ti mischi alla feccia?" lo stuzzicò il terzo bullo, una sottospecie di armadio a tre ante.
Il moro ghignò appena, cosa credeva di spaventarlo? Non si sarebbe di sicuro fatto intimorire da un tizio del genere, lui era Sasuke Uchiha e Naruto era nei guai, non avrebbe permesso a nessuno di toccarlo neanche con un dito, solo lui poteva farlo.
"Infatti non lo faccio, non mi sembra di averti mai neanche solo considerato..." rispose tagliente alla provocazione.
La sua risposta fece imbestialire il colosso che partì alla carica come un toro infuriato.
Era troppo veloce, non sarebbe riuscito a schivare il colpo, quindi chiuse gl'occhi in attesa dell'arrivo del dolore, che però, non arrivò mai.
Il moro ne rimase sconcertato e lentamente, riaprì gl'occhi, trovandosi davanti una scompigliata testa bionda.
Naruto...Naruto aveva parato il colpo rvolto a lui con la fronte, da dove ora, colava un rivolo di sangue.
"Naruto..." sussurrò il moretto con gl'occhi sgranati per il gesto inaspettato.
Il biondo lo guardò con la coda dell'occhio prima di sussurrare un :"Sto bene..." e infine correre all'attacco dei tre bulli.
"QUESTO NON DOVEVATE FARLO!!!"
Ne susseguirono pugni, morsi, calci, fino a quando poi, i malfattori corsero via, con la coda tra le gambe, lasciando un Naruto inginocchiato a terra, a recuperare l'oggetto per cui si era valorosamente battuto.
Perchè si era battuto per l'oggetto, giusto?
L'uchiha rimasto imbambolato, al un movimento della schiena dell'altro si ridestò per poi avvicinarsi:
"Stai bene?" in quel momento gli sembrò la domanda più stupida e ovvia che avesse mai fatto in vita sua.
"Si... ok..." rispose l'altro, le spalle percosse dai singhiozzi di un pianto che non tardò ad arivare.
Dolcemente, Sasuke lo fece voltare, ma non incontrò lo sguardo turchino, che era fisso sul prezioso oggetto.
Incuriosito, anche il moro abbassò lo sguardo e... il suo cuore, perse un battito.
Le mani abbronzate, sporche di sangue e terra, stringevano un nastrino, quel nastrino, il nastrino rosso che avrebbe riconosciuto tra un milione.
"Ma... allora tu, sei..."
Fu interrotto da due braccia calde, indecrivibilmente appagganti, che gli avvolsero il collo.
"Ora che ti ho ritrovato, ti prego, non lasciarmi più..." disse il più piccolo, sprofondando nel suo collo.
Non ci poteva credere, era lui, era lì...
Un ghigno si dipinse sul volto diafano, mentre era immerso in quella pazza testa bionda.
"Sarba me. Sarbavo te. Ora e per sempre..." disse dolcemente il moro.
"Parla la mia lingua Uchiha!"
"Dobe! Un giorno, quando sarà il momento, capirai..."
E si strinserò ancor di più in quell'abbraccio, finalmente, godendosi quel calore, che per anni, era mancato ad entrambi.
Sentendosi, finalmente, di nuovo, completi.



SBANG!
"Ahio! ma che ho fatto??" chiese il biondo massaggiandosi la parte colpita.
"Questo è per avermi fatto passare la notte in bianco brutto idiota che non sei altro!!"






NOTE AUTRICE: Salve genteeeeeee!! n_n
Porto buone notizie...
La mia partenza è stata rimandata quindi, per vostra (s)fortuna, riuscirò a pubblicare ancora un paio di capitoli, prima di abbandonarvi definitivamente per circa un mese T^T Sigh
Mi mancate già...
(Questo naturalmente vale anche per chi segue "Come il dolce profumo del mughetto selvatico";D)
Ma passiamo al capitolo!!
Allora?
Che ve ne pare?
E siamo solo all'inizio della loro storia, non sono pucciosi?? XD
Vi chiederei di lasciarmi un commentino, ricordandovi che se lanciate i pomodori poi Sas'ke si arrabbiaxD
Scherzo, sono ben accetti anche quellixD
Un caloroso ringraziamento va a tutti voi un bacione abnorme
Raky-chan
  
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