Questa
volta sono un po’ in anticipo ma, ho voluto completare il capitolo per non farvi
stare troppo in ansia. Spero che vi piaccia. Ringrazio Takami_Kinimiya e tutti
lettori silenziosi che mi seguono. Con quets’ultima frase vi lascio e vi rinnovo
il mio solito invito che ormai conoscete a memoria….
(“Commentate”
ndtutti) ma come siete bravi, ciao a tutti shinichi
Capitolo
24
Il
significato dell’amicizia
La
sala dei banchetti era semi-distrutta, il tavolo era stato incenerito
dall’attacco combinato di Acqua e Fuoco e intorno alla sala aleggiava una nebbia
densissima, che impediva di vedere
qualsiasi cosa. I presenti però sembravano tutti sani e salvi…beh non
tutti
Edoardo
aveva raccolto tutte le sue energie e aveva creato una barriera verde
potentissima per difendere il re, Crystal, Vaolin e gli altri nani dall’attacco
del Drago. La barriera era stata attivata poco prima dello scontro e per poco
non aveva ceduto sotto la potenza dell’attacco dei due Guardiani ma grazie alla
magia di Crystal che era intervenuta era andato tutto bene
-Ma
Alessandro e Luca…che fine hanno fatto?- pensò Edoardo
Dopo
un po’ la nebbia si diradò mostrando i corpi seminudi dei due ragazzi che erano
distesi a terra, ancora con le mani congiunte, usate come collegamento per far
passare da un corpo all’altro i due poteri opposti. Sul corpo portavano chiari
segni di ustione ma…respiravano,anche se molto male…
-Alessandro,Luca!!!-
urlò Vaolin correndo in direzione dei due ragazzi
L’elfo
si gettò a capofitto sui due ragazzi e tentò di scuoterli per svegliarli, dato
che entrambi avevano gli occhi chiusi
-Alessandro,Luca…perché…perché
l’avete fatto?- gridò l’elfo piangendo –non volevo essere la causa della vostra
morte-
L’elfo
continuò piangere e nel frattempo fu raggiunto da Crystal, Edoardo, il re,
Ghiorgos e Thor. Edoardo si chinò su di loro e si illuminò della sua aura verde
smeraldo, raccogliendo tutti i suoi poteri, posò le mani su i due ragazzi, come
per sentire il loro stato di salute.
-Respirano
a fatica e le ustioni sono molto gravi, per curarle i miei poteri non bastano…ho
bisogno di qualche foglie di Partenio, una pianta rara che è in grado si curare
le ustioni gravi e abbassare la febbre-
-Non
si può usare dell’Erba di Fuoco?- chiese Crystal
-No,
queste soino ustioni troppo gravi-
-Beh!!
Avete sentito il Guardiano della Terra portategli del Partenio e subito- gridò
stizzito il re
-Non
sappiamo dove si trovi- risposero mortificati i nani
-Si
trova nei Giardini, l’ho riconosciuta io stesso- gli rispose il Edoardo –ma non
credo che sappiate riconoscerla, assomiglia a una piccola edera con le foglie
gialle e rosse,e cresce ai piedi degli olmi-
-Ci
vado io allora-disse deciso Vaolin –questo è successo per colpa mia, perché Luca
e Alessandro volevano difendermi, perciò ci andrò io-
-Ma
ti ho già detto che non sapresti riconoscerla, sa mimetizzarsi benissimo con il
fogliame- lo contraddisse Edoardo
-Vieni
qui Edo- gli disse l’elfo serio
Edoardo
si avvicinò, l’elfo posò la mano destra sulla fronte del ragazzo e mormorò
-Fane
cotagi-
(mostrami i tuoi pensieri)
Ci
fu un lampo di luce bianca e poi Vaolin staccò la sua mano. Edoardo si sentiva
scosso era come se una m,ano fredda avesse messo una mano nella sua testa e
avesse iniziato a girare tra i suoi pensieri, toccando tutto ciò che gli
serviva.
-Che
cosa mi hai fatto?- chiese Edoardo sconcertato
-Un
piccolo incantesimo elfico, ho letto nei tuoi pensieri-
-Hai
letto nei miei pensieri!!!-esclamò Edoardo
-Esatto-
Edoardo
guardò per un attimo l’elfo poi sorrise
-Allora
avi!-
-Vado-
Vaolin
corse fuori dalla stanza e sfruttando la sua innata agilità corse fuori e
uscì dal palazzo in poco tempo.
Ripercorse in pochi attimi le lunghe gallerie illuminate dai caesia e in pochi
minuti arrivò nel giardino pensile. Si mise subito alla ricerca della pianta ma
con scarso successo, infatti a quel tempo ai piedi degli olmi crescevano una
grande infinità di funghi e le foglie secche mimetizzavano completamente il
Partenio.
-Adesso
come diavolo faccio a trovarlo?- pensò Vaolin –non ne i poteri di Edoardo, ne i
poteri di Crystal…-
L’elfo
continuò a cercare affannosamente per dieci minuti senza riuscire ad ottenere
alcun risultato, quando finalmente gli venne un idea:
-Noi
elfi sappiamo parlare anche con le piante. Basta sapere le parole magiche
giuste- pensò speranzoso Vaolin –ma quali sono?- pensò
disperato
Improvvisamente
si ricordò di un episodio avvenuto in passato: due bambini seduti vicino ad un
albero la bambina, con un paio di alette azzurre aveva appoggiato la sua manina
sull’albero e stava parlandogli piano
-Non
è difficile Vaolin- disse la bambina con un sorriso
Il
ragazzino dalle orecchie appuntite si avvicinò all’albero, guardandolo incerto.
-Cosa
devo fare?- chiese smarrito, dopo aver appoggiato la mano sull’albero
-Devi
pronunciare questa frase:
-Loqui
lex, refr broa, ei ia fol- (parlami foglia,
raccontami albero, sono un amico)
-Ma
certo!- esclamò Vaolin dopo aver ricordato le parole
Si
avvicinò ad un olmo molto antico e nodoso e pronunciò la formula. Stette in
attesa, senza mettere fratta al vecchio albero.
-Chi
mi chiama?- biascicò piano l’albero
-So-sono
un elfo grande albero, ho bisogno di trovare una pianta molto rara, si chiama
Partenio, sai dove posso trovarla?- chiese incerto l’elfo
-Partenio…partenio-
pensò l’albero
-E’
molto importante- disse impaziente Vaolin
-Si,
so dove è- disse trionfante l’albero
-Bene-
disse più sollevato Vaolin –dove si trova?-
-Vai
ai piedi di quella grande quercia là e parlagli, digli che ti mando io, vedrai
ti darà tutto il Partenio che vuoi-
-Grazie,
possente olmo- disse Vaolin inchinandosi di fronte all’albero
L’elfo
corse subito alla quercia e si inginocchiò per terra, frugando tra il fogliame.
Finalmente la scorse, perfettamente mimetizzata e protetta dalle radice della
quercia. Si alzò e ripete la formula, utilizzata con l’olmo. La quercia gli
rispose più in fretta e gli permise di prendere qualche foglia di Partenio. Dopo
aver ringraziato, uscì in fretta dal Giardino e ritornò al palazzo.
Vaolin
entrò trafelato nel palazzo, ma con sua grande sorpresa una guardia gli disse
che Edoardo, Crystal, il re e Ghiorgos erano usciti dal palazzo ed ora si
trovavano nella casetta dei Guardiani per curare i malati.
-Grazie-
ringraziò Vaolin e uscì velocemente dal palazzo per dirigersi verso la piazza di
Nidavellir.
Corse,
a più non posso nonostante i polmoni gli scoppiassero e le gambi gli gridassero
di fermarsi.
-Devo..devo
farcela…Edoardo e gli altri Guardiani contano su di me- pensò
Vaolin
Raggiunse
la piazza che era esausto, ma per fortuna ad aspettarlo c’era
Tytanus
-L’hai
trovata?- chiese il drago con voce possente
-S-si-
disse affannato Vaolin
-Vieni
salimi in groppa, non c’è tempo da perdere- disse il drago abbassando il collo,
per permettere all’elfo di salire
Vaolin
però restò deve era riluttante a salire sul dorso del drago verde
-Che
c’è- chiese il drago impaziente –non c’è tempo per perdersi in questioni
burocratiche, ti permetto di salire, ma ora andiamo dai!-
Vaolin
restò comunque fermo
-Senti
se non ti muovi sarò costretto a stordirti e a portarti contro la tua volontà-
lo minacciò Tytanus
-No-
-No,
un corno, muoviti o Ice e Flame mi linciano!- esclamò il drago
esasperato
-Ho…-
balbettò l’elfo
-Cosa
hai?-
-Ho…pa…-
proseguì l’elfo
-Hai
cosa? Su Vaolin non ho tempo da perdere, muoviti!- sibilò il
drago
-Ho
paura delle altezze!- esclamò tutto d’un fiato Vaolin
Detto
questo, scattò in avanti superando il drago e in pochi balzi raggiunse la prima
sporgenza, che l’avrebbe portato alla galleria, che conduceva alla casa. Tytanus
era rimasto scioccato
-Un
elfo dei boschi….un elfo dei boschi…che soffre di vertigini- pensò il drago
sempre con la bocca aperta –non si è più sicuri di niente a questo mondo…-
Si
alzò in volo raggiunse la casetta
-Entra!-
disse Ice ansioso che cercava di scrutare dalle piccole
finestre
-Subito,
non ti preoccupare, andrà tutto bene- disse Vaolin per
rassicurarlo
-Lo
spero altrimenti questo posto diventerà un vero inferno- disse il drago
cupo
-Bene
allora io entro- non ti preoccupare, ma per sicurezza controlla che Luca stia
bene dalla sua finestra- disse l’elfo entrando
-Ah,
Vaolin- disse lo fermò Ice
-Dimmi
Ice-
-Grazie-
-Di
niente-
-Eccomi-
disse l’elfo trafelato, entrando dentro la dimora
-Bravissimo
Vaolin- dissero Crystal e Edoardo venendogli incontro
Edoardo
prese l’erba ancora stretta in mano dall’elfo e si diresse verso un piccolo
paiolo, già messo a scaldare e ci gettò dentro il Partenio. Ci fu un piccolo
lampo di luce gialla e poi Edoardo versò il contenuto del paiolo, una densa
pozione gialla brillante, in una ciotolina e dopo avergli pronunciato alcune
parole sopra congiunse le mani che divennero iridescenti e tocco l’unguento,
quello brillò di luce propria per qualche istante e poi Edoardo lo portò di
sopra dai malati.
-Come
stanno?- chiese Vaolin ansioso
-Bene-
disse Edoardo sfinito sedendosi sul divano
Vaolin
fu sollevato, non fece neanche caso al fatto che Crystal stesse baciando
Edoardo, per “ricompensare i suoi sforzi”. Anche il re e Ghiorgos, che erano
stati tutto il tempo con Vaolin e Crystal tirarono un sospiro di sollievo.
-Benissimo
ora che i Guardiani si sono ripresi, io e Ghiorgos ce ne andiamo. Mi dispiace di
essere la causa di questo spiacevole incidente-
-Non
è colpa vostra sire- disse Edoardo
-No,
un buon re sa riconoscere le sue colpe. Avrei dovuto sapere che i capi-clan non
sarebbero stati molto “simpatici”, con un elfo che ha “usurpato il titolo di
Guardiano. Ma non vi preoccupate, questa sera mi sentiranno. Volevo solo dirvi
quello che non sono riuscito a dirvi questa sera. Domani volevo iniziare
l’addestramento, ma viste le condizioni dei due Guardiani, direi di rimandare ai
prossimi giorni- disse il re con sguardo severo
-Va
bene-
-Quando
sarete pronti inviate a Ghiorgos questo e lui mi avvertirà- disse il re porgendo
a Edoardo un piccolo martello d’argento
-Che
cosa è?- chiese curioso Edoardo analizzando lo strano
oggetto
-E’
un Grist, una specie di sveglia nana, solo modificata, ora anziché battere sul
comodino per svegliarti alla mattina, batterà sulla testa del povero Ghiorgos
per avvisarlo-
-Ma
come farà ad avvisarlo, da lontano?- chiese Crystal
-Oh
basterà che voi lo lanciate quello arriverà dritto alla biblioteca- disse
Ghiorgos con un sorriso
-Bene
allora ci vediamo- disse il re uscendo insieme al nano
bibliotecario
-Arrivederci
e scusi ancora per l’inconveniente- disse Vaolin uscendo per accompagnare il
re
Dopo
che i due nani se ne furono andati Vaolin si sedette sul divano sfinito.
Dovevano essere le due di notte perchè la luna brillava alta nel cielo.
-Andiamo
a dormire?- propose Crystal
-No
prima devo dirvi una cosa- disse Vaolin alzandosi di scatto dal divano
-Cosa?-
chiesero Edoardo e Crystal all’unisono
L’elfo
sembrava molto incerto, come se non sapesse come iniziare
-Ho
deciso di andare in cerca del Guardiano dell’Aria da solo- disse tutto d’un
fiato
Crystal
e Edoardo guardarono l’elfo e poi si guardarono tra di loro scioccati
-Oh
Vaolin ma sei impazzito?- chiese Crystal scioccata dalla risposta dell’elfo
-Lo
sai anche te che solo noi Guardiani possiamo avvertire la presenza di un altro
Guardiano- disse Edoardo
-No,
io voglio andarmene, qui non sono bene accettato…lo sapete anche voi- disse
l’elfo con sguardo deciso
-Senti
se è solo per quegli stupidi capi-clan…-cominciò Edoardo con voce
stanca
-“Quegli
stupidi capi-clan”, sono i capi dei nani, non voglio che perdiamo la loro
amicizia solo perché non sopportano un elfo…- disse con sguardo
arrabbiato
-Se
ti daranno ancora fastidio e se non ti accetteranno allora, gli farò veder come
sono in grado di sgretolare le montagne….-disse Edoardo, ora
infuriato
-No!!!Non
voglio che anche tu finisca come Luca e Alessandro, per poco non ci lasciavano
la pelle, sperimentando la fusione combinata dei loro poteri- disse Vaolin con
le lacrime agli occhi
Sapeva
che un elfo non deve mai far capire i propri sentimenti ma adesso era troppo
frustrato per evitare che le lacrime gli scendessero copiose dagli occhi. I due
ragazzi rimasero a fissare l’elfo che piangeva come un bambino con sguardo
stupito. Crystal gli venne incontro e l’abbracciò
-Noi
ci saremo sempre per difenderti,noi siamo amici…ricordatelo- disse Crystal
tenendolo stretto
-Esatto,
pensa come reagirebbe Alessandro, sapendo che te ne sei andato?- disse
Edoardo
L’elfo
parve riflettere qualche secondo poi disse
-Avete
ragione, resterò-
Dopo
essere rimasto abbracciato alla fata per qualche minuto si staccò e
sorrise
-Grazie-
-Allora
sarà meglio andare a dormire- disse Edoardo
I
tre amici si presero per mano e si diressero su nei loro dormitori spegnendole
luci.
Ma
qualcosa brillava ne l buio…
…qualcosa
di malefico…