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Autore: Shinichi    26/01/2007    2 recensioni
Gravi disagi piovono su Immagea. Il demone Leese si è risvegliato e si prepara ad attaccare le razze portandole tutte sotto il suo vessillo.
Ma con la sua venuta antiche profezie si compiranno
Ed una nuova generazione di eroi è pronta ad affrontarla.
Sei ragazzi.
Sei elementi…
Chi vincerà ? Salve a tutti...mi scuso per questi 3 anni di assenza, ma sono stati necessari per farmi un pò riflettere. Ho deciso di riscrivere la storia, per aggiungere dialoghi e descrizioni e renderla un pò più carina. Per il momento sono riuscito a modificare i primi 6 capitoli, ma vi prometto che presto arriveranno anche gli altri...vi chiedo di pazientare ancora un pò...a presto e buona lettura ^^
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa volta sono un po’ in anticipo ma, ho voluto completare il capitolo per non farvi stare troppo in ansia. Spero che vi piaccia. Ringrazio Takami_Kinimiya e tutti lettori silenziosi che mi seguono. Con quets’ultima frase vi lascio e vi rinnovo il mio solito invito che ormai conoscete a memoria….

(“Commentate” ndtutti) ma come siete bravi, ciao a tutti shinichi      

 

Capitolo 24

Il significato dell’amicizia

 

La sala dei banchetti era semi-distrutta, il tavolo era stato incenerito dall’attacco combinato di Acqua e Fuoco e intorno alla sala aleggiava una nebbia densissima, che impediva di vedere  qualsiasi cosa. I presenti però sembravano tutti sani e salvi…beh non tutti

Edoardo aveva raccolto tutte le sue energie e aveva creato una barriera verde potentissima per difendere il re, Crystal, Vaolin e gli altri nani dall’attacco del Drago. La barriera era stata attivata poco prima dello scontro e per poco non aveva ceduto sotto la potenza dell’attacco dei due Guardiani ma grazie alla magia di Crystal che era intervenuta era andato tutto bene

-Ma Alessandro e Luca…che fine hanno fatto?- pensò Edoardo 

Dopo un po’ la nebbia si diradò mostrando i corpi seminudi dei due ragazzi che erano distesi a terra, ancora con le mani congiunte, usate come collegamento per far passare da un corpo all’altro i due poteri opposti. Sul corpo portavano chiari segni di ustione ma…respiravano,anche se molto male…

-Alessandro,Luca!!!- urlò Vaolin correndo in direzione dei due ragazzi

L’elfo si gettò a capofitto sui due ragazzi e tentò di scuoterli per svegliarli, dato che entrambi avevano gli occhi chiusi

-Alessandro,Luca…perché…perché l’avete fatto?- gridò l’elfo piangendo –non volevo essere la causa della vostra morte-

L’elfo continuò piangere e nel frattempo fu raggiunto da Crystal, Edoardo, il re, Ghiorgos e Thor. Edoardo si chinò su di loro e si illuminò della sua aura verde smeraldo, raccogliendo tutti i suoi poteri, posò le mani su i due ragazzi, come per sentire il loro stato di salute.

-Respirano a fatica e le ustioni sono molto gravi, per curarle i miei poteri non bastano…ho bisogno di qualche foglie di Partenio, una pianta rara che è in grado si curare le ustioni gravi e abbassare la febbre-

-Non si può usare dell’Erba di Fuoco?- chiese Crystal

-No, queste soino ustioni troppo gravi-

-Beh!! Avete sentito il Guardiano della Terra portategli del Partenio e subito- gridò stizzito il re

-Non sappiamo dove si trovi- risposero mortificati i nani

-Si trova nei Giardini, l’ho riconosciuta io stesso- gli rispose il Edoardo –ma non credo che sappiate riconoscerla, assomiglia a una piccola edera con le foglie gialle e rosse,e cresce ai piedi degli olmi-

-Ci vado io allora-disse deciso Vaolin –questo è successo per colpa mia, perché Luca e Alessandro volevano difendermi, perciò ci andrò io-

-Ma ti ho già detto che non sapresti riconoscerla, sa mimetizzarsi benissimo con il fogliame- lo contraddisse Edoardo

-Vieni qui Edo- gli disse l’elfo serio

Edoardo si avvicinò, l’elfo posò la mano destra sulla fronte del ragazzo e mormorò

 

-Fane cotagi- (mostrami i tuoi pensieri)  

 

Ci fu un lampo di luce bianca e poi Vaolin staccò la sua mano. Edoardo si sentiva scosso era come se una m,ano fredda avesse messo una mano nella sua testa e avesse iniziato a girare tra i suoi pensieri, toccando tutto ciò che gli serviva.

-Che cosa mi hai fatto?- chiese Edoardo sconcertato

-Un piccolo incantesimo elfico, ho letto nei tuoi pensieri-

-Hai letto nei miei pensieri!!!-esclamò Edoardo

-Esatto-

Edoardo guardò per un attimo l’elfo poi sorrise

-Allora avi!-

-Vado-

Vaolin corse fuori dalla stanza e sfruttando la sua innata agilità corse fuori e uscì  dal palazzo in poco tempo. Ripercorse in pochi attimi le lunghe gallerie illuminate dai caesia e in pochi minuti arrivò nel giardino pensile. Si mise subito alla ricerca della pianta ma con scarso successo, infatti a quel tempo ai piedi degli olmi crescevano una grande infinità di funghi e le foglie secche mimetizzavano completamente il Partenio.

-Adesso come diavolo faccio a trovarlo?- pensò Vaolin –non ne i poteri di Edoardo, ne i poteri di Crystal…-

L’elfo continuò a cercare affannosamente per dieci minuti senza riuscire ad ottenere alcun risultato, quando finalmente gli venne un idea:

-Noi elfi sappiamo parlare anche con le piante. Basta sapere le parole magiche giuste- pensò speranzoso Vaolin –ma quali sono?- pensò disperato

Improvvisamente si ricordò di un episodio avvenuto in passato: due bambini seduti vicino ad un albero la bambina, con un paio di alette azzurre aveva appoggiato la sua manina sull’albero e stava parlandogli piano

-Non è difficile Vaolin- disse la bambina con un sorriso

Il ragazzino dalle orecchie appuntite si avvicinò all’albero, guardandolo incerto.

-Cosa devo fare?- chiese smarrito, dopo aver appoggiato la mano sull’albero

-Devi pronunciare questa frase:  

-Loqui lex, refr broa, ei ia fol-       (parlami foglia, raccontami albero, sono un amico)      

 

-Ma certo!- esclamò Vaolin dopo aver ricordato le parole

Si avvicinò ad un olmo molto antico e nodoso e pronunciò la formula. Stette in attesa, senza mettere fratta al vecchio albero.

-Chi mi chiama?- biascicò piano l’albero

-So-sono un elfo grande albero, ho bisogno di trovare una pianta molto rara, si chiama Partenio, sai dove posso trovarla?- chiese incerto l’elfo

-Partenio…partenio- pensò l’albero

-E’ molto importante- disse impaziente Vaolin

-Si, so dove è- disse trionfante l’albero

-Bene- disse più sollevato Vaolin –dove si trova?-

-Vai ai piedi di quella grande quercia là e parlagli, digli che ti mando io, vedrai ti darà tutto il Partenio che vuoi-

-Grazie, possente olmo- disse Vaolin inchinandosi di fronte all’albero

L’elfo corse subito alla quercia e si inginocchiò per terra, frugando tra il fogliame. Finalmente la scorse, perfettamente mimetizzata e protetta dalle radice della quercia. Si alzò e ripete la formula, utilizzata con l’olmo. La quercia gli rispose più in fretta e gli permise di prendere qualche foglia di Partenio. Dopo aver ringraziato, uscì in fretta dal Giardino e ritornò al palazzo.

 

 

Vaolin entrò trafelato nel palazzo, ma con sua grande sorpresa una guardia gli disse che Edoardo, Crystal, il re e Ghiorgos erano usciti dal palazzo ed ora si trovavano nella casetta dei Guardiani per curare i malati.

-Grazie- ringraziò Vaolin e uscì velocemente dal palazzo per dirigersi verso la piazza di Nidavellir.

Corse, a più non posso nonostante i polmoni gli scoppiassero e le gambi gli gridassero di fermarsi.

 

-Devo..devo farcela…Edoardo e gli altri Guardiani contano su di me- pensò Vaolin

 

Raggiunse la piazza che era esausto, ma per fortuna ad aspettarlo c’era Tytanus

-L’hai trovata?- chiese il drago con voce possente

-S-si- disse affannato Vaolin

-Vieni salimi in groppa, non c’è tempo da perdere- disse il drago abbassando il collo, per permettere all’elfo di salire

Vaolin però restò deve era riluttante a salire sul dorso del drago verde

-Che c’è- chiese il drago impaziente –non c’è tempo per perdersi in questioni burocratiche, ti permetto di salire, ma ora andiamo dai!-

Vaolin restò comunque fermo

-Senti se non ti muovi sarò costretto a stordirti e a portarti contro la tua volontà- lo minacciò Tytanus

-No-

-No, un corno, muoviti o Ice e Flame mi linciano!- esclamò il drago esasperato

-Ho…- balbettò l’elfo

-Cosa hai?-

-Ho…pa…- proseguì l’elfo

-Hai cosa? Su Vaolin non ho tempo da perdere, muoviti!- sibilò il drago

-Ho paura delle altezze!- esclamò tutto d’un fiato Vaolin

Detto questo, scattò in avanti superando il drago e in pochi balzi raggiunse la prima sporgenza, che l’avrebbe portato alla galleria, che conduceva alla casa. Tytanus era rimasto scioccato

 

-Un elfo dei boschi….un elfo dei boschi…che soffre di vertigini- pensò il drago sempre con la bocca aperta –non si è più sicuri di niente a questo mondo…- 

 

Si alzò in volo raggiunse la casetta

 

 

-Entra!- disse Ice ansioso che cercava di scrutare dalle piccole finestre

-Subito, non ti preoccupare, andrà tutto bene- disse Vaolin per rassicurarlo

-Lo spero altrimenti questo posto diventerà un vero inferno- disse il drago cupo

-Bene allora io entro- non ti preoccupare, ma per sicurezza controlla che Luca stia bene dalla sua finestra- disse l’elfo entrando 

-Ah, Vaolin- disse lo fermò Ice

-Dimmi Ice-

-Grazie-

-Di niente-

 

-Eccomi- disse l’elfo trafelato, entrando dentro la dimora

-Bravissimo Vaolin- dissero Crystal e Edoardo venendogli incontro

Edoardo prese l’erba ancora stretta in mano dall’elfo e si diresse verso un piccolo paiolo, già messo a scaldare e ci gettò dentro il Partenio. Ci fu un piccolo lampo di luce gialla e poi Edoardo versò il contenuto del paiolo, una densa pozione gialla brillante, in una ciotolina e dopo avergli pronunciato alcune parole sopra congiunse le mani che divennero iridescenti e tocco l’unguento, quello brillò di luce propria per qualche istante e poi Edoardo lo portò di sopra dai malati.

 

-Come stanno?- chiese Vaolin ansioso

-Bene- disse Edoardo sfinito sedendosi sul divano

Vaolin fu sollevato, non fece neanche caso al fatto che Crystal stesse baciando Edoardo, per “ricompensare i suoi sforzi”. Anche il re e Ghiorgos, che erano stati tutto il tempo con Vaolin e Crystal tirarono un sospiro di sollievo.

-Benissimo ora che i Guardiani si sono ripresi, io e Ghiorgos ce ne andiamo. Mi dispiace di essere la causa di questo spiacevole incidente-

-Non è colpa vostra sire- disse Edoardo

-No, un buon re sa riconoscere le sue colpe. Avrei dovuto sapere che i capi-clan non sarebbero stati molto “simpatici”, con un elfo che ha “usurpato il titolo di Guardiano. Ma non vi preoccupate, questa sera mi sentiranno. Volevo solo dirvi quello che non sono riuscito a dirvi questa sera. Domani volevo iniziare l’addestramento, ma viste le condizioni dei due Guardiani, direi di rimandare ai prossimi giorni- disse il re con sguardo severo

-Va bene-

-Quando sarete pronti inviate a Ghiorgos questo e lui mi avvertirà- disse il re porgendo a Edoardo un piccolo martello d’argento

-Che cosa è?- chiese curioso Edoardo analizzando lo strano oggetto

-E’ un Grist, una specie di sveglia nana, solo modificata, ora anziché battere sul comodino per svegliarti alla mattina, batterà sulla testa del povero Ghiorgos per avvisarlo-

-Ma come farà ad avvisarlo, da lontano?- chiese Crystal

-Oh basterà che voi lo lanciate quello arriverà dritto alla biblioteca- disse Ghiorgos con un sorriso   

-Bene allora ci vediamo- disse il re uscendo insieme al nano bibliotecario

-Arrivederci e scusi ancora per l’inconveniente- disse Vaolin uscendo per accompagnare il re

Dopo che i due nani se ne furono andati Vaolin si sedette sul divano sfinito. Dovevano essere le due di notte perchè la luna brillava alta nel cielo.

-Andiamo a dormire?- propose Crystal

-No prima devo dirvi una cosa- disse Vaolin alzandosi di scatto dal divano  

-Cosa?- chiesero Edoardo e Crystal all’unisono 

L’elfo sembrava molto incerto, come se non sapesse come iniziare

-Ho deciso di andare in cerca del Guardiano dell’Aria da solo- disse tutto d’un fiato

Crystal e Edoardo guardarono l’elfo e poi si guardarono tra di loro scioccati

-Oh Vaolin ma sei impazzito?- chiese Crystal scioccata dalla risposta dell’elfo

-Lo sai anche te che solo noi Guardiani possiamo avvertire la presenza di un altro Guardiano- disse Edoardo

-No, io voglio andarmene, qui non sono bene accettato…lo sapete anche voi- disse l’elfo con sguardo deciso

-Senti se è solo per quegli stupidi capi-clan…-cominciò Edoardo con voce stanca

-“Quegli stupidi capi-clan”, sono i capi dei nani, non voglio che perdiamo la loro amicizia solo perché non sopportano un elfo…- disse con sguardo arrabbiato

-Se ti daranno ancora fastidio e se non ti accetteranno allora, gli farò veder come sono in grado di sgretolare le montagne….-disse Edoardo, ora infuriato

-No!!!Non voglio che anche tu finisca come Luca e Alessandro, per poco non ci lasciavano la pelle, sperimentando la fusione combinata dei loro poteri- disse Vaolin con le lacrime agli occhi

Sapeva che un elfo non deve mai far capire i propri sentimenti ma adesso era troppo frustrato per evitare che le lacrime gli scendessero copiose dagli occhi. I due ragazzi rimasero a fissare l’elfo che piangeva come un bambino con sguardo stupito. Crystal gli venne incontro e l’abbracciò

-Noi ci saremo sempre per difenderti,noi siamo amici…ricordatelo- disse Crystal tenendolo stretto

-Esatto, pensa come reagirebbe Alessandro, sapendo che te ne sei andato?- disse Edoardo

L’elfo parve riflettere qualche secondo poi disse

-Avete ragione, resterò-

Dopo essere rimasto abbracciato alla fata per qualche minuto si staccò e sorrise

-Grazie-

-Allora sarà meglio andare a dormire- disse Edoardo

I tre amici si presero per mano e si diressero su nei loro dormitori spegnendole luci.

Ma qualcosa brillava ne l buio…

…qualcosa di malefico…

 

 

 

       

  
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