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Autore: Anjia Anthea Black    12/07/2012    3 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Draco Malfoy ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Ordine della Fenice, tentando di cambiare le sorti del destino e di inseguire un'amore 'impossibile'; i suoi genitori, invece, sono rimasti al servizio di Lord Voldemort.
E' la mia prima fanfiction in questo sito, e devo dire che l'idea mi frullava(?) in testa già da qualche mese, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla.
Bene, ora eccomi qui ^^
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Remus Lupin | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Avrò cura di te.

#CAPITOLO 1

Per motivi di trama, ho cambiato un pò il finale della seconda guerra magica, facendo sopravvivere Bellatrix e Piton.
Buona lettura. 
Anjia.



" Io ancora non ho capito cosa ci facciamo qui! " Commentò Ron Weasley, con un'espressione imbronciata dipinta in volto. 
" Vedi, mio caro Ronald, " - rispose con tono calmo e pacato Kingsley Shacklebolt, poggiandogli una mano sulla spalla - " Dopo la morte di Lord Voldemort, i mangiamorte rimasti decisero di vendicarlo, continuando il suo progetto di ripulire il mondo dalla feccia." L'uomo, alto e dalla carnagione scura, fece una breve pausa, prendendo un profondo respiro. " Ora noi siamo qui a Malfoy Manor per liberare tutti i prigionieri rinchiusi nelle segrete, gente innocente, che aspetta soltanto di ricevere l'anatema che uccide, per porre fine a tutte le torture che gli vengono inflitte."
" E perchè non potevamo portarci dietro anche il biondino ?! " 
" Ron, smettila! Lo sai che sei i Mangiamorte lo trovano, per lui sarà la fine! Alla Tana è certamente più al sicuro! " La voce di Hermione Granger trillò inviperita, aumentando ancora di più l'indisponenza del giovane Weasley. 
" Oh, sentitela! La nostra piccola Hermione si è presa una cotta per il furetto!" Rispose con tono canzonatorio il rosso, incrociando le braccia al petto, e, prima che Hermione potesse replicare, la voce cupa e profonda di Severus Piton, fece il suo clamoroso ingresso nella discussione.
" Volete smetterla voi due! Forse non avete ben capito che rischiamo di essere scoperti, e a quel punto, non so se dovreste aver più paura della furia omicida di Bellatrix, o della mia. " 
Il silenzio ripiombò all'interno del gruppo, che percorreva con cautela i lunghi e umidi corridoi delle segrete del maniero. 
" Per di quà! " Sussurrò Potter, in testa al gruppo, che impugnava saldamente la sua bacchetta, dalla cui sommità fuoriusciva un fascio di luce che rischiarava quei  passaggi bui. 
Sbucarono in una stanza circolare, sulla quale si affacciavano le porte delle segrete; singhiozzi convulsi e continui lamenti furono la conferma che il gruppo aspettava: i prigionieri si trovavano proprio la dentro. 
" Hermione! Tu, Ron e Lupin cominciate a liberare i prigionieri in quella zona." - Indicò Kingsley - " Io, Piton ed Harry, inizieremo da quest' altra parte." 
Il gruppo si divise, e pochi istanti dopo dei boati iniziarono a scuotere Malfoy Manor. 
" Reducto! " Urlavano i maghi, facendo esplodere  le grate delle prigioni, ormai arruginite dal tempo e dall'umidità. Donne, uomini e bambini vennero fatti uscire, portati in salvo. 
Pochi istanti dopo, alcuni Mangiamorte sbucarono dai punti più insospettabili, scatenando una vera e propria battaglia. 
Lampi colorati sguizzavano da una parte all'altra della stanza, il silenzio che fino a poco prima aveva fatto da padrone, venne immediatamente spodestato dai fragori e dalle urla. 
" Via, andiamocene via! Sono troppi per noi! " Urlò Kingsley, portandosi una mano alla spalla, sanguinante. 
" No, aspettate! " Hermione corse verso il fondo della sala, sulla quale si affacciava una porticina, chiusa con triplo lucchetto. "Reducto" La porta saltò in aria, creando una nuvola di polvere e calcinacci. All'interno della cella, vi era una donna, accasciata a terra. Tremava, ma era svenuta. Hermione le spostò una ciocca di capelli dal volto, riconoscendo Narcissa Malfoy, la madre di Draco, colei che aveva salvato Harry Potter da morte sicura. 
" Non posso lasciarti qui, meriti la libertà anche tu." Disse, forse più a se stessa che alla donna, spezzando le catene che le tenevano bloccate le caviglie. 
" Hermione andiamo! " La testa di Lupin fece capolino dall'apertura nel muro che aveva provocato l'incantesimo della giovane strega. Si rese conto dello sforzo che la ragazza stava facendo per sollevare il corpo della Black, e corse subito in suo soccorso. 
" Non so cosa le sia successo, è svenuta, ti prego Remus, aiutami! " Il licantropo non se lo fece ripetere due volte, e solevò con estrema facilità quel peso morto, stringendola fra le braccia. "Ora andiamo! Altrimenti faremo anche noi la stessa fine." 
Corsero via, fra le macerie dei muri crollati, evitando gli incantesimi dei Mangiamorte, finchè non furono fuori, all'aperto anche loro, assieme al resto del gruppo. 
" Quando saremo alla Tana, esigo spiegazioni Mss. Granger, per il momento, andiamocene da qui." 
" Si, signor Shacklebolt." 

****

Molly Weasley attendeva il ritorno del gruppo con impazienza. Le mani sui fianchi e la fronte sudata, colma di preoccupazioni. " Arthur, tesoro, perchè ci mettono tanto?" La sua voce era apprensiva, quasi spezzata dal pianto, mentre tamburellava con il piede destro a terra. 
" Cara, lo sai che non è facile penetrare all'interno di quella fortezza, avranno avuto delle complicazioni e... " Non fece in tempo a terminare la frase che Molly gli puntò l'indice contro: " Tu! Tu, Arthur Weasley, padre di sette figli, nonchè mio marito, come puoi essere così dannatamente tranquillo, spiegamelo! " " Perchè ho te vicino." Replicò l'uomo, tappandole la bocca con un bacio. 
In cucina, intanto, Tonks circumnavigava il tavolino in legno di ciliegio, con le mani dietro la schiena, davanti allo sguardo sorpreso, e allo stesso tempo divertito, del piccolo Ted. 
" Perchè ci mette tanto eh! Doveva essere qui già dieci minuti fa! " - Poi si rivolse al bambino, dalla chioma ribelle e turchina. - " tu lo sai perchè papà ci mette tanto? " ma l'unica risposta che ottenne fu soltanto un sorrisetto arzillo e divertito.
Draco, invece, era in camera sua, seduto a terra, con la schiena contro il muro, facendo rimbalzare una pallina contro la parete opposta, per scacciare la tensione.  
" Maledetto Auror! Perchè non hai lasciato venire anche me ?! Perchè!? E se alla mia Hermione succedesse qualcosa ? Eh, con chi credi che me la prenderei!? Maledetto! " Si diceva fra se e se, mentre si mordeva il labbro per la preoccupazione.


Il classico 'crack', tipico delle smaterializzazioni distolse tutti dai propri pensieri, facendoli tornare al presente. Erano l'ì, erano tornati, e a quanto pare, sani e salvi. 
Le urla di felicità di Molly si levarono al cielo, facendo correre tutti quanti in giardino, ad accogliere festanti i propri eroi. 
" Oh Ron! Sei sano e salvo, bambino mio! " Gli buttò le braccia al collo, stringendolo forte a se.
"  Mamma, smettila, non sono più il tuo bambino! "
" Oh si che lo sei tesoro, lo sei eccome! " Rispose la donna, scompigliandoli i capelli con una mano, e scatenando, di conseguenza, una comune risata, che fece scappare il povero Ron, ormai rosso in volto, verso l'interno della bizzarra costruzione.
Anche Tonks e Draco corsero verso l'immenso giardino della Tana: la prima con il piccolo Ted in braccio, il secondo con le mani in tasca, e i capelli scompigliati. 
L'aria festante, però, venne interrotta dall'arrivo di Hermione e di Lupin, con in braccio il corpo inerme di Narcissa Malfoy. 
" Che cos'è successo? " Mugugnò stupita la padrona di casa. 
" L'ho trovata in una cella" - rispose Hermione - " Ho pensato che salvarla fosse la cosa più giusta, anche per Draco. Qualche altro giorno in quelle condizioni e sarebbe morta, sicuro. " 
" Cosa stai dicendo Granger? " Chiese il biondo, facendosi largo fra gli innumerevoli membri della famiglia Weasley, finchè non si ritrovò di fronte al corpo di Narcissa.
" Madre.. "  cadde in ginocchio, distrutto da quella visione, con la voce rotta dal pianto e gli occhi lucidi. Prese fra le braccia la donna, priva di senzi, stringendola a se.  " Chi vi ha fatto questo, Madre? Chi vi ha ridotto così ? " 
Ormai il viso di Draco era completamente rigato dalle lacrime, che scendevano convulsamente dai suoi occhi grigi, percorrendo le guance diafane. Hermione aveva il cuore stretto in una morsa nel vedere Draco in quelle condizioni, gli poggiò amichevolmente una mano sulla spalla, come per dargli la forza di cui aveva bisogno in quel momento, per confortarlo. 
Piton, rimaso in disparte, prese parola: " Dobbiamo portarla dento e medicarla, altrimenti sarà stato del tutto inutile portarla qui." E così fece, strappando la Black dalle mani del figlio, e accogliendola fra le sue, dirigendosi in casa, seguito da Molly e da Remus.
Draco rimase a terra, in ginocchio, con il viso nascosto fra le mani e il volto divorato dalle lacrime. 
Hermione si accostò a lui, stringendogli le mani e guardandolo in viso. 
" Avranno cura loro di lei. "
Prese un bel respiro. 
" E io avrò cura di te. " 



---- 
Angolo Autrice.

Eccoci anche con il primo capitolo. *si commuove* 
Allora, prima di tutto devo ringraziare Dear Juliet per aver recensito il prologo della storia, e spero che anche questo capitolo sia di suo gradimento. 


Come avrete capito il nostro Ron è un pochino 'ribelle' perchè consapevle e, geloso, delle attenzioni che Hermione riserva a Draco. Per quanto riguarda la cara Cissy, non è che mi sta antipatica per cui la voglio far fuori, tranquilli! ^^" Okey, non parolo più, altrimenti rivelo tutto! 
Aggiornerò in fretta, promesso. 
Un bacione 
Anjia. 

p.s. Grazie a chi leggerà anche questo capitolo :* 


  
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