Capitolo
2
Sì,
lo voglio.
Il risveglio stamattina non
è stato per niente tranquillo,
anzi direi che è stato piuttosto movimentato. Mia madre,
entrata nella mia
stanza, alza le serrande e apre le finestre, e la luce del sole mi
investe in
pieno volto. Mi toglie la coperta e subito mi ritrovo tempestata di
domande:
l’abito di che colore lo desideri? Bianco o panna? Andrai
subito via di casa?
Dove andrete a vivere? Diventerò subito nonna?
Interrompo questo terzo grado con un’altra domanda
- Come avete fatto a saperlo?-
- C’è Zayn lì sotto e ha appena chiesto a tuo padre il permesso di sposarti!-
- C’è Zayn? Alle 7.15 di una domenica mattina? O è innamorato o sta realmente male.-
- Finiscila Katie… Lavati, vestiti e scendi in cucina.-
- Ok. Ok.-
Entro in bagno con i vestiti da
mettere e inizio a farmi la
doccia. Di solito io canto quando faccio la doccia, ma
non volevo fare spaventare Zayn, e metterlo
in fuga. Indossati i vestiti e asciugati i capelli, solo con la
tovaglia,
scendo in cucina, ancora assonnata e quasi mi viene difficile parlare,
ritardo
a comprendere e nemmeno rispondo. Tengo ancora gli occhi più
o meno chiusi,
infatti stavo per cadere dalle scale ( era un’entrata in
scena degna della mia
autostima ).
Arrivata in cucina, barcollando come una vagabonda ubriaca,
saluto papà e mamma con un abbraccio e il mio ragazzo con un
bacio. Gli occhi
di mio padre si sbarrarono, ma subito mia madre gli dice :
- Secondo te, ieri quando gli ha dato l’anello, non si sono baciati?-
- Sì, è ovvio. Ma immaginarlo è una cosa, vederlo è un’altra. Questo sporco riccone vuole portare via mia figlia.-
Mia madre ha omesso un piccolo
dettaglio quando mi ha
svegliato : si è “dimenticata” di dirmi
che il mio ragazzo, possibile e quasi
certo futuro sposo, si sta scontrando con il primo uomo della mia vita,
sarebbe
a dire mio padre, che è sempre stato ostile nei confronti di
Zayn inquanto non
condivide per niente il suo stile di vita. Zayn mi ha chiesto
più volte di
cercare di convincere mio padre, e l’ostilità di
mio padre è stato anche il
motivo per cui abbiamo rotto la prima volta: ha paura di non piacere a
mio
padre e quindi di non essere il ragazzo giusto per me, dato che mio
padre non
gli dà il consenso. Anche se è un ragazzo di
bell’aspetto, capace (
il diploma lo ha ottenuto senza pagare ) e che sa ciò che
può fare poiché
conosce alla perrfezione tutte le sue capacità, è
un ragazzo molto timido e
insicuro e ha sempre paura di sbagliare, di fare la scelta errata e
spesso fa
del male a se stesso pur di non farne ad altri.
Non so cosa fare e cerco di risolvere questo diverbio introducendomi
nella
discussione e sperando di non peggiorare la situazione:
- Papà, capisco le tue ragioni, ma come puoi tu non capire le mie e le sue? So che lui non è il ragazo che tu hai sempre sognato per me, però io lo amo, con tutti i suoi pregi e difetti. Tu non sai quanto lui sia insicuro equanta paura abbia di non essere il ragazzo adatto per me, solo perché tu non lo accetti. Ha una paura enorme di sbagliare e di farmi soffrire, che veiene alimentata dai tuoi continui attacchi, solo perché prova un grande sentimento per me, che arrivato ormai a questo punto penso sia amore.-
- Katie, lo sai come la penso: siamo troppo diversi io e lui e finiremo con lo scontrarci costantemente. Inoltre è il primo uomo che vuole portarmi la mia unica figlia via da casa e questo non lo posso ancora accettare. Io ti vedo come la mia bambina, anche se da piccola ne hai combinate molte.-
- Papà, sarò sempre la tua bambina, ma sono un po’ cresciuta ed è tempo che anche io possa avere la mia famiglia, avere il mio marito e poter dire “questa è la mia bambina”. Tu pensi che la mamma non ci stia male? Anche lei sarà sicuramente scossa, ma si è resa conto di quanto sia importante per me. Non ho più sedici anni, né gioco più con le bambole ( anche se a volte mi piace pettinarle ), sono cresciuta e sono una donna adesso, che sa prendere le sue decisioni da sola.-
Mio padre, rimasto basito dal
discorso, non dice niente e si
gira verso mia madre in cerca di supporto, che non trova.
Gli sembra che siano tutti contro lui,ma non è
così: non è
colpa di nessuno se non è riuscito ad accettare che la sua
figlia è ormai
cresciuta e vuole una famiglia. Non mi aspetto che lui accetti la
situazione,
ma che almeno non la ostacoli. Vedo che si asciuga il volto e subito
dopo si
rigira verso di me ( sta piangendo… wow) e mi dice :
- Katie, tu sai quanto desidero che tu sia felice e per questo ti sposerai, con Zayn. Anche se il rapporto che c’è fra me e lui è un completo fallimento, per il bene che ti voglio, proverò a migliorare le cose.-
- Grazie Papà, sapevo che avresti capito. –
Detto ciò io e Zayn
decidiamo di andare, poiché dobbiamo
ancora dirlo ai suoi genitori. Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso
casa
sua che dista più o meno tre ore da casa mia, non trovando
traffico. Abbiamo
tutto il tempo per parlare e infatti decidiamo la data del matrimonio :
il
ventisette di settembre, fra meno di tre mesi.
I suoi genitori sono stati felicissimi della notizia e ci
hanno detto che, come regalo di nozze, ci daranno la loro casa a York,
città
quasi equidistante tra dove abitano i genitori di Zayn e i miei.
Il tempo vola in fretta e mi ritrovo ad una settimana prima
del matrimonio con un enorme numero di cose da fare, come fare il
trasloco
nella nuova casa e sistemare le ultime cose prima della celebrazione e
il
rinfresco. Proprio oggi i camion del trasloco mi porteranno tutto
ciò che mi
serve per arredare la casa nuova. Non appena hanno sceso tutto dai
camion, io
dopo averli ringraziati, con l’aiuto di Zayn inizio la
disposizione dei mobili.
Dal divano posizionato al centro del salotto dirigo i lavori, mentre
Zayn
sposta tutto e sistema.
- Quell’armadio deve andare lì, vicino la finestra. Non accanto al quadro, che è messo storto.-
- Katie, perché non ti inizi a muovere un po’ anche tu? Sono stanco!-
- Ma io sto dirigendo i lavori!-
E allora lui prende un pungo di una
polvere, penso sia
cemento, e me lo lancia sulla maglietta. Io lo tiro con me sul divano
ed
iniziamo a baciarci. La casa? La sistemiamo dopo.
Il giorno del matrimonio è arrivato e io no: nel senso che
forse sono la sposa che verrà aspettata più a
lungo, perché mi si è rotto il
vestito un’ora prima della celebrazione e non si
può ricucire. Allora io e mia
madre andiamo di corsa al negozio a comprere un altro vestito ma
c’è troppo
traffico in città. Mentre siamo in macchina vedo i minuti
correre e mi rendo
conto che sono già in ritardo di quattro ore. Arrivo in
Chiesa con cinque ore e
mezzo di ritardo e scalza: sì, scalza, poiché
correndo mi si è rotto un tacco
dentro ad un tombino. Come al solito la mia fortuna si fa viva anche
nel giorno
del mio matrimonio, che dovrebbe essere il più bello: se la
fortuna è cieca, come
l’amore, la sfiga ci vede proprio bene, non mi lascia mai un
secondo. Durante
la celebrazione tutto procede bene e come al solito il prete chiede :
-
Vuoi tu Zayn
Anderson prendere Katie Holland come tua
sposa e promettere di esserle fedele sempre: nella gioia e nel dolore,
nella
salute e nella malattia e di amarla ed onorarla per tutti i giorni
della tua
vità?-
Suo fratello, che era il suo testimone gli sussurra:
- È una minaccia! Questo è il momento di fuggire.-
Lui sorride e dice
- Sì, lo voglio.-
E poi il prete rivolgendosi a me, dice :
- Vuoi tu Katie Holland prendere Zayn Anderson come tuo sposo e promettere di essegli fedele sempre: nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo ed onorarlo tutti i giorni della tua vita-
Ed io rispondo commossa
- Sì, lo voglio? Ovvio!-
E il prete dice infine :
- Se c’è qualcuno che sa qualcosa che possa compromettere questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre.-
Guardo con sguardo di sfida Mark Cole, che è diventato mio migliore amico e che mi aveva promesso che il giorno del matrimonio avrebbe detto a tutti della “ lingua che uccide” , ma è troppo buono per farlo e non disse una parola. Finalmente la mia favola si è realizzata ed ho un marito bellissimo. Niente potrà distruggere questo equilibrio.