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Autore: Anastasia_Malfoy    12/07/2012    1 recensioni
[Seguito di 'Ad un Passo dalla Fantasia. Ad un Passo dalla Realtà']
Asia, dopo due anni di Accademia, è finalmente diventata Auror. Durante questi anni il suo rapporto con Draco è diventato sempre più forte. Ma non è stata l'unica a muoversi. Cosgrave e i suoi sottoposti sono sempre più determinati ad avere la ragazza, e una conquista del genere significherebbe una cosa soltanto: il caos.
Su Draco, poi, grava il peso di una visione: la visione della sua morte.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'And you thought it wasn't real...'
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A New Ally

 

-Bene, ragazzi, siete stati fantastici la scorsa settimana nello sconfiggere quel molliccio!- disse Asia agli alunni del quinto anno che le stavano di fronte. –Ma dovremmo passare alle creature di livello superiore. Per esempio… i vampiri. Come si sconfigge un vampiro?-

 

La giovane insegnante fece battere le mani una volta sola, con un sorriso incoraggiante sul volto. Le piaceva da morire insegnare. Era una di quelle cose che le veniva naturale fare, come respirare o scatenare una tempesta. Era paziente ma esigente con i suoi alunni, che si impegnavano entusiasti comunque nella sua materia. Neville gongolava un sacco a vedere tutti quei ragazzi che prima non sapevano nemmeno cosa fosse una Maledizione Senza Perdono scagliare meravigliosi incantesimi d’attacco.

 

-Asia, ma perché i vampiri sono considerati pericolosi?- chiese la cara Amy di Tassorosso, che essendo Nata Babbana aveva una visione un po’ distorta dei vampiri.

 

-Perché, al contrario di quello che fa pensare la letteratura contemporanea, i vampiri non luccicano, non bevono sangue animale e non rubano succo di frutti rossi alla banca del sangue.- celiò lei, ridacchiando. -È vero, in questi ultimi decenni gli attacchi finiti in morte si sono fatti più rari,  ma ciò non vuol dire che siano meno pericolosi. I vampiri restano alcune delle creature oscure più importanti e pericolose, poiché, oltre all’ovvio problema di lasciarti due fori sulla giugulare e un’insegna in fronte con su scritto ‘avanti, puoi bere’, hanno altri poteri, come quello della soggiogazione, che possono renderti inerme di fronte ai loro attacchi. Quindi, come combatterli?-

 

-Be’, le leggende dicono che l’aglio, l’acqua santa, e le croci dovrebbero combatterli.- disse un ragazzo da Serpeverde.

 

-Certo, e se lo esorcizzi torna umano.- celiò Asia, alzando gli occhi al cielo. –L’aglio non li sconfigge, può solo indebolirli perché hanno un senso dell’olfatto molto più sviluppato rispetto al nostro. Acqua santa e croci… no, quelle sono solo credenze cristiane, nate dalla convinzione che queste creature fossero demoni. Quindi, a meno che non vi piaccia mangiare aglio ogni giorno… altre soluzioni?-

 

La classe rimase in silenzio per qualche secondo, poi qualcuno bussò alla porta dell’aula.

 

-Avanti.- disse la Prof, alzandosi in piedi.

 

-Asia, dovresti venire con me. Puoi?- chiese Alexandra Mason, amica della ragazza dai primi tempi dell’Accademia.

 

Alexandra era una bella ragazza. Aveva i capelli castano scuri, e gli occhi del colore del cielo. Era una ragazza dolce e riflessiva, ma molto ambiziosa. E ad Asia piaceva proprio per questo.

 

-Avrei lezione, veramente.- le disse, aggrottando le sopracciglia.

 

-Be’, devi dare il resto dell’ora libera ai ragazzi. Abbiamo bisogno di te.- le rispose l’Auror.

 

-Ok. Aspettami fuori, sto arrivando.- le disse Asia, sbuffando.

 

-Ok, ma hai cinque minuti.- le rispose l’altra, chiudendosi la porta alle spalle.

 

Asia sospirò, alzando gli occhi al cielo.

 

-Allora, per combattere i vampiri… l’aglio non funziona molto bene, croci e acqua santa sono leggende. Per difendersi dalla soggiogazione… be’, la verbena è ok, ma si deve tenere mischiata alla strozza lupo in un amuleto d’argento, perché altrimenti non ha effetto. I paletti di legno? Funzionano, ma devono avere la punta d’argento. Quindi un consiglio: portate sempre con voi un pugnale con la punta d’argento. Va bene con tutte le creature della notte. Quindi… be’, avete sentito la mia collega. Siete liberi. Domani parleremo dei licantropi. Potete andare, ragazzi.- disse con un sorriso, aspettando che lasciassero l’aula.

 

Quando anche l’ultimo alunno lasciò la classe, Asia infilò la spada nel fodero alla cintura e si sistemò le polsiere con la lama nascosta e la bacchetta, prima di andare dalla Mason.

 

-Allora, che succede?- le chiese, aggrottando le sopracciglia. –Qual è l’emergenza?-

 

-C’è qualcosa che devi vedere.- le rispose la Mason, seria.

 

Asia sospirò seguendola per mezza scuola. Quando la face uscire dall’edificio, per condurla vicino al Lago Nero, la ragazza s’insospettì vagamente.

 

-Che ci facciamo qui?- chiese Asia.

 

-Lo scoprirai.- le rispose Alexandra, alzando lo sguardo verso la riva del Lago. –Guarda lì. Non ha voluto dire niente. Diceva solo il tuo nome.-

 

Asia seguì lo sguardo dell’altra ragazza, accorgendosi solo in quel momento di una presenza sconosciuta. L’uomo, sui trent’anni, era sdraiato su una sedia da spiaggia, con le gambe allungate e a petto nudo, godendosi il sole. Indossava gli occhiali da sole e un paio di pantaloncini al ginocchio a jeans, sorseggiando ogni tanto da una bottiglia di birra che teneva con la mano sinistra. Era biondo, alto, muscoloso e aveva quell’aria da ragazzo dannato che doveva assicurargli un vago successo con le donne. Attorno a lui c’erano un paio di Auror con le bacchette puntate alla sua testa, come Mark Baston e Mina Turpin, che guardavano il tipo tutti preoccupati.

 

-Hey, Mark, Mina.- li salutò Asia, attivando la polsiera destra, quella della bacchetta. –Salve, con chi abbiamo l’onore di parlare?-

 

Il tizio biondo ridacchiò, togliendosi gli occhiali da sole e svelando un paio di meravigliosi occhi azzurri.

 

-Anastasia Berri. Finalmente ci conosciamo. I tuoi colleghi qui volevano scortarmi dentro, ma non mi fido di loro. Io mi fido solo di quelli come noi. Mi prometti che non mi faranno nulla?- chiese l’uomo, sorridendo fascinosamente.

 

-Come fai a conoscermi?- chiese l’altra, leggermente sconvolta.

 

Il sorriso dell’uomo s’allargò. –Conosco una persona che non fa altro che parlare di te da quasi tre anni. Me ne ha parlato talmente tanto che ormai è come se ti conoscessi.-

 

-Ah, si? E chi conosceresti?- gli chiese Asia, avvicinandosi.

 

-Prima voglio l’immunità. Sappiate solo che ho informazioni che vi servono.- ghignò l’altro, infilandosi una camicia e facendo apparire qualche nuvola in cielo con un gesto della mano.

 

-Sei un Dominatore.- sibilò Asia, facendo scattare in avanti anche la lama nascosta e puntandogliela alla gola. –Ti manda Cosgrave?-

 

-Diciamo di no. Ma quello che ha fatto negli ultimi tempi mi ha fatto incazzare.- rispose lui, tranquillo. –Ma non voglio essere accusato di niente. Vi dirò tutto quello che so, ma per favore, non puntatemi la bacchetta addosso.-

 

Asia sospirò, passandosi una mano sul viso.

 

-Facciamo una cosa. Tu mi segui, dici tutto quello che sai e poi forse, invece di buttarti ad Azkaban, ti teniamo con noi. Che ne pensi?- gli chiese.

 

-Penso, pur non avendo alcuna prova contro di me,  di potere scendere a compromessi.- disse l’uomo, annuendo. –Dove andiamo?-

 

-Dentro, Torre Est.- rispose lei, afferrandolo per il braccio e trascinandolo verso la scuola. –Mark, fammi un favore. Va da Draco e fatti dare del Veritaserum.-

 

-Ho già mandato Haley a chiamarlo. Probabilmente sono già alla Torre.- rispose il ragazzo, seguendo la ragazza.

 

Il piccolo gruppo camminò risoluto fino alla Torre Est, alla Sala Riunioni, dove Asia e Draco con Harry e Ron elaboravano delle piccole strategie attorno all’enorme tavolo per affrontare i Dominatori. Quando aprirono la porta trovarono Haley e Draco ad aspettarli con una piccola fialetta dal liquido trasparente. Asia fece sedere l’uomo ancora sconosciuto su una sedia, prima di sedersi lei stessa sul posto opposto al suo e facendosi affiancare da Draco.

 

-Non parlerò con degli sconosciuti davanti. Dobbiamo essere solo io, tu e Malfoy.- disse il Dominatore, guardando Asia.

 

Asia sospirò, per poi fare cenno agli altri di lasciare soli i tre. Quando gli altri chiusero la porta, Draco diede all’uomo la fiala, obbligandolo a berla con un sguardo imperioso. Quello rise, prima di arrendersi e bere il veritaserum all’interno.

 

-Avrei parlato anche senza, comunque.- disse, ridendo.

 

-Oh, questo non lo metto in dubbio.- disse Asia. –Ma sai, volevamo assicurarci che tu dicessi la verità.-

 

-E io ti dico che non me ne viene niente in  tasca a mentire. Anch’io voglio che tutta questa follia finisca.- rispose, alzando le spalle.

 

Asia lo guardò intensamente, studiandolo, prima di aprire bocca. –Allora, qual è il tuo nome? O hai intenzione di fare ancora il misterioso?-

 

-No, per quello che so non è il mistero ad eccitarti.- le rispose, ghignando.

 

Asia lo schiaffeggiò, prima di afferrarlo per il colletto. –Come cazzo ti chiami?-

 

-Mi chiamo Alistair Ryan.- rispose l’altro, massaggiandosi una guancia.

 

-Perché sei qui?- chiese Draco, allontanando la fidanzata dall’altro uomo.

 

-Perché sapevo che qui vi siete nascosti.- disse Ryan, guardando la ragazza.

 

-E allora perché cercavi noi?- chiese Asia, poggiandosi al tavolo con entrambe le mani.

 

-Perché so che farete qualcosa per fermare Murphy. E anch’io voglio fermarlo.- disse l’uomo, con una smorfia, senza riuscire a trattenersi.

 

-Murphy?- celiò Asia.

 

-Murphy. Lo chiamo così da quando ci siamo conosciuti diciannove anni fa. Avevamo solo dodici anni allora.- rispose Alistair, annuendo.

 

-In che occasione vi siete conosciuti? Scuola? Campo estivo Dominatori?- chiese Draco, con una smorfia ironica.

 

-No, stavo morendo per strada.- ribatté l’uomo, arrabbiandosi. –Sono cresciuto in un orfanotrofio, sono scappato a dodici anni, ho vissuto per strada per tre settimane, prima che Murphy mi trovasse e mi salvasse la vita.-

 

-Mi dispiace.- disse Asia, fredda.

 

-Ok, avevi delle informazioni. Daccele.- disse Draco, dopo qualche secondo di pausa. –Cosa sai?-

 

-Morpheus Cosgrave, chiamato Murphy, ha trentuno anni, nato il 17 luglio 1982, cresciuto in Australia, da solo. I genitori sono entrambi morti, il padre è morto prima che nascesse, non ha mai voluto avere niente a che fare con la madre, che è stata uccisa quando lui aveva sedici anni. Non so chi siano i suoi genitori. Non mi ha mai detto nomi o fatto vedere foto, e io non ho mai chiesto per gentilezza. Ha anche una zia, ma non l’ho mai vista. Ogni volta che lei veniva a trovarlo, lui mi chiedeva di lasciarli da soli, altrimenti lei mi avrebbe fatto del male.- rispose Alistair, passandosi una mano sul volto. –È un mago, un Dominatore e ha anche un altro potere che può rivelarsi molto utile all’occorrenza.-

 

-Che potere?- chiese Asia, incrociando le braccia sul petto.

 

-Riesce a localizzare i Dominatori come noi. È stato grazie al suo potere che mi ha salvato tanti anni fa.- rispose, chiudendo gli occhi.

 

-Hai detto che è anche mago? Non è normale per un Dominatore essere anche mago?- chiese Asia.

 

-No. Non lo è. Siamo solo in undici noi Dominatori maghi. Siamo anche quelli che hanno maggiore controllo dei poteri. Ci sono solo quelli che hanno i poteri di Dominatori, ma non la magia. Loro però non sono stabili. Spesso vengono sopraffatti dai loro stessi poteri, oppure impazziscono per le sensazioni che provano. Nei nostri corpi la magia aiuta a guarire le ferite che comportano tutti gli elementi che combattono nelle nostre vene. Ma mancando la magia…. Spesso i corpi bruciano dall’interno o muoiono asfissiati, come fossero annegati. Murphy è riuscito a trovare una soluzione. Con degli amuleti in quarzo incantati a dovere questi effetti negativi vengono sedati. Murphy li ha convinti a unirsi a lui in cambio della salvezza. Ce ne sono una sessantina in giro. E sono tutti dalla sua parte ora come ora.- spiegò, serio.

 

-Quindi sono una settantina contro noi che siamo solo in quaranta. Perfetto, siamo nella merda.- disse Draco, imprecando sotto voce.

 

-Draco, ti prego.- lo richiamò Asia, sospirando. -Ok, hai altro da dire? Come operano? Che schemi usano?-

 

-Di solito scelgono una Paese, una città e, in base alle condizioni del tempo usuali, ne scelgono una contraria e la scatenano per qualche giorno. Io non ho mai preso parte a queste cose, però… però gli altri, si. All’inizio era una catastrofe al mese, poi è diventata una ogni due settimane, poi ogni settimana… ora ogni tre giorni fanno cose diverse. È difficile ora trovare tutti i Dominatori attorno una tavola. Si spostano continuamente. Nemmeno so dov’è la loro residenza perché Murphy ci permetteva di muoverci solo attraverso delle Passaporte illegali. Poi.. non so altro, davvero.- disse, guardandoli negli occhi. –Farete qualcosa contro di me?-

 

I due Auror si guardarono negli occhi prima di sospirare.

 

-No.- disse Draco, chiudendo gli occhi. –Non puoi mentire, e tu non hai davvero fatto niente. Quindi… ti terremo qui. Potresti ancora esserci utile.-

 

-Ok.- rispose Ryan, tirando un sospiro di sollievo. –Se c’è una cosa che non voglio è quella di finire in prigione..-

 

-Non ci andrai.- confermò Asia, con un lieve sorriso. –Condannarti solo per i tuoi poteri sarebbe stupido.-

 

-Posso chiederti solo una cosa però?- chiese Draco, aggrottando le sopracciglia. –Perché vuole lei? Perché vuole Asia?-

 

-Non ne ho idea. So solo che tutto è iniziato quando aveva sedici anni. Studiavamo a casa con dei tutor, quindi a un certo punto ha cominciato a vaneggiare dicendo che dovevamo fare un giro del mondo, sai, un viaggio on the road. Sulla strada però lui andava cercando Dominatori e altri maghi potenti. È durato tutto per una decina d’anni. Poi verso la fine del 2010 ha cominciato a vaneggiare, dicendo che era nata una grande Dominatrice e che lui doveva averla. Quando ha scoperto che era una Nata Babbana a cui erano stati sbloccati i poteri da un Malfoy… ha perso il senno. Siamo stati nei paraggi per un paio di mesi, cercando di scoprire chi fosse. Poi abbiamo scoperto che eri tu, Anastasia.- disse, guardandola negli occhi. –Da allora ha iniziato questa follia. Vuole attirare la tua attenzione, ma non so il perché. Non vuole dirmelo. E mi fa impazzire.-

 

-Perché dovrebbe dare di matto al fatto che è stato Draco a sbloccarmi i poteri?- chiese Asia, confusa.

 

-Non lo so.- disse Alistair, sospirando.

 

Calò un silenzio pesante nella stanza. Sia Asia che Draco dovevano metabolizzare tutte le nuove informazioni.

 

-Io lo sapevo.- disse Draco alla fine, sospirando.

 

-Cosa?- chiese la ragazza, confusa.

 

-Che gli attacchi sono iniziati quando ti ho sbloccato i poteri. Credevo fosse qualcosa collegato a te, ma… non credevo lo fosse così tanto.- sussurrò, distrutto.

 

-Posso chiedervi un’altra cosa?- chiese Alistair, tenendo lo sguardo basso. –Non.. non uccidetelo. Non uccidete Murphy. Avrà fatto del male a un mucchio di persone e sarà diventato cattivo ma… è mio fratello. E.. non è sempre stato così lui. Quindi… buttatelo in prigione, toglietegli i poteri.. ma non uccidetelo. Non se lo merita.-

 

Asia e Draco si guardarono negli occhi, tristemente. Poi la ragazza si avvicinò a lui, togliendogli le manette.

 

-Non posso prometterti che non lo ucciderò.- gli disse, guardandolo negli occhi. –Ma… ma se si arrenderà, allora sarò felice di risparmiargli la vita.-

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

La giornata era passata in fretta dopo l’ ‘interrogatorio’. Asia e Draco avevano avvertito Harry dell’arrivo di Alistair, ed erano rimasti un po’ sorpresi quando il Capo del loro Dipartimento aveva quasi tirato un sospiro di sollievo alla notizia. Harry non aveva detto niente, ma i due ragazzi avevano capito che per lui affrontare un nemico in minoranza non era un problema. Probabilmente si sarebbe pure divertito, il bastardo.

 

Asia poi aveva deciso di non lasciare mai il Dominatore da solo. Non che credesse che sarebbe scappato, ma non si fidava al cento per cento, quindi pensò che farlo sorvegliare ventiquattro ore su ventiquattro almeno per le prime due settimane non sarebbe stato poi tanto male. In quel momento Alistair si stava fumando una sigaretta sulla terrazza della Torre, sotto lo sguardo attento e vigile di Alexandra Mason. La Dominatrice si avvicinò a lei, incrociando le braccia al petto.

 

-Come va?- le chiese Asia.

 

-Bene.- rispose Alexandra. –Non fa nulla di particolare. Mantiene il cielo sereno e fuma. Penso sia più perso nei suoi pensieri che altro. Non credo sia pericoloso.-

 

-Lo so.- disse l’altra, con un sospiro. –Ma voglio comunque tenerlo d’occhio per un po’.-

 

-Capisco. Senti, ti dispiace darmi il cambio per qualche minuto?- chiese la Mason, aggrottando le sopracciglia.

 

-Vai, tranquilla.- rispose l’altra, scrollando le spalle.

 

Quando Alexandra se ne fu andata, Asia uscì fuori, avvicinandosi all’uomo. Aveva delle domande che non aveva potuto fare di fronte a Draco. Ma adesso aveva bisogno delle risposte.

 

-Sai, spesso io e Murphy giochiamo a chi becca prima l’altro nei nascondigli o con dei camuffamenti. È stata una cosa che abbiamo imparato a fare per necessità, ma col tempo è diventato un hobby carino. E credimi, Berri, avessi voluto ucciderti saresti già morta.- disse Alistair, aspirando dalla sigaretta e ghignando leggermente.

 

-Non volevo prenderti di sorpresa, tutto qui.- rispose lei, tranquilla.

 

-Tu vuoi chiedermi qualcosa.- disse lui, come se fosse un dato di fatto.

 

-Si. Voglio chiederti qualcosa.-

 

-Fatti avanti allora.- ghignò il Dominatore.

 

-Tieni molto a lui. Perché?-

 

-Perché siamo cresciuti insieme. È stato l’unica famiglia che abbia mai avuto. Ci siamo sempre stati l’uno per l’altro.- rispose lui, tranquillamente.

 

-Parli di lui come se fosse un uomo buono, un uomo innocente.- disse Asia, scuotendo la testa, confusa.

 

-Lo è.- disse lui, sinceramente. –Forse non sarà innocente, ma… non è una persona cattiva. Lui non era così. Era la persona più felice del mondo. Era solo, non aveva famiglia, ma gli andava bene così. Non so cosa gli sia preso a un certo punto. Ma era ossessionato, doveva trovare questa ragazza, doveva trovarla prima di un altro. Poi abbiamo scoperto di te e Malfoy. Da allora è impazzito del tutto.-

 

-Perché mi vuole così tanto? Non hai una mezza teoria, niente?- chiese lei, sconvolta.

 

-Lui è innamorato di te.- le rispose lui, ridendo. –Lui è innamorato di te e probabilmente non riesce più a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato perché, finché lui avrà la tua attenzione, allora non alzerà un dito per cambiare le cose.-

 

-Dovrebbe farmi sentire meglio il fatto che quest’uomo innamorato di me voglia uccidere l’uomo che amo?- chiese lei, sull’orlo delle lacrime.

 

-Non lo so. Lui… era sconvolto quando è tornato da casa tua ad agosto. Aveva notato i lividi sul tuo collo e… quando è tornato era distrutto. Non ti farebbe mai del male. Non volontariamente. Solo che quando si sente rifiutato, lui perde la testa e, lo so, è sbagliato, ma non ti ha più fatto del male da allora.- disse Alistair, spegnendo la sigaretta.

 

-Non mi ha fatto più del male?- ringhiò Asia, arrabbiandosi. –Draco e una decina tra i miei colleghi stavano morendo ad Hogsmeade e tu mi dici che non mi ha più fatto del male?-

 

-Dovevi farmi finire.- disse lui, raggiungendola e parandosi di fronte a lei. –Progetto la mia fuga da allora. Lo avevo avvertito. Non doveva fare nulla di sbagliato, non doveva attaccare. Ma non  mi ha ascoltato. Ora sono qui e, credimi, non me ne andrò. Perché ha bisogno di cure potenti, ha bisogno di un fottuto psichiatra o non ne usciremo più.-

 

Asia distolse lo sguardo, voltandosi e appoggiandosi al parapetto della terrazza.

 

-È colpa mia.- disse lei, chiudendo gli occhi. –Cazzo, è tutta colpa mia. Cosa c’è di sbagliato in me?-

 

Alistair sospirò, affiancandola. –Non è colpa tua. non è tua responsabilità quello che succede alle persone che si innamorano di te.-

 

-E invece si.- sussurrò, ridendo amaramente. –Draco ha dovuto divorziare, ha rischiato il licenziamento, suo padre poteva essere contrario a questa unione e diseredarlo. Il mio migliore amico non ha mai avuto una relazione seria da quando io e Draco ci siamo fidanzati. Cosgrave era un uomo innocente e ha perso il senno. Cos’ho che non va?-

 

-Non so degli altri, ma… Murphy ha sempre avuto paura di perdere le persone a cui voleva bene. Non so cos’è scattato nella sua testa quando ha scoperto che tu eri già di qualcun altro e non saresti mai stata sua. Ma non è colpa tua se chi non può averti impazzisce.- disse lui, tenendo lo sguardo lontano da lei. –Ma non c’è solo questo, vero?-

 

-Come… come posso… niente, lascia stare, sto vaneggiando.- disse Asia, facendo per andarsene. Ma lui la bloccò, afferrandola per il polso.

 

-Ti senti attratta da lui, vero? Ti chiedi cosa ci sia di sbagliato in te perché.. nonostante tutto il male che ha fatto Murphy, nonostante tutto quello che ha passato Malfoy per stare con te.. tu ti senti attratta da un assassino. O sbaglio?- le chiese, con un lieve ghigno sul volto, per poi continuare al breve cenno di assenso della ragazza. –Ripeto, non c’è nulla che non va in te. Non sei tu a sentirti attratta da lui. Sono i tuoi poteri a sentirsi attratti dai suoi. Guarda.-

 

Alistair la richiamò alzando una mano e parandola di fronte a lei. Asia alzò la sua in risposta, avvicinandola a quella dell’altro Dominatore. Tra le due mani si formò un’attrazione potente, tanto che delle brevi scosse elettriche si formarono tra esse.

 

-Visto?- chiese lui, con un sorriso triste. -È normale. Sono i tuoi poteri che ti chiedono di unirti a lui in modo da diventare ancora più potenti. Non hai nulla di cui preoccuparti.-

 

-Grazie.- gli disse, donandogli il primo vero sorriso da quando si erano incontrati. –Tu non mi devi niente eppure sei qui… sei il benvenuto, davvero.-

 

-Lo faccio solo per salvarlo. Quando lo sconfiggerete voglio stare con lui e rompergli il culo. Lo picchierò talmente tanto da farlo rinsavire.- le disse, ridacchiando.

 

Lei rise con lui, prima di sospirare. –Buonanotte, Alistair. E chiamami Asia.-

 

-Buonanotte, Berri.- celiò lui, prima di distogliere lo sguardo dalla ragazza e perdere il suo sguardo nel panorama.

 

Asia lo guardò con un sorriso prima di rientrare dentro. Quella era stata una giornata fortunata per loro. Non tutti i giorni capitava di trovare un tale aiuto. E poi… Alistair avrebbe potuto aiutarla a sviluppare i suoi poteri molto meglio di come aveva fatto Draco in quegli anni. Ma stranamente quel peso non se ne andava dal cuore.

 

C’aveva perso il sonno su quella cosa senza nome che la spingeva a sentirsi in colpa per Cosgrave. Perché quando si erano incontrati la seconda volta lei aveva visto un’altra versione di lui. Una versione più umana, una versione migliore. Ma ciò per lei non cambiava il fatto che aveva ferito troppe persone. E chiamare quella cosa ‘attrazione’… era pesante. Ma Alistair l’aveva rassicurata del fatto che fosse normale tra due Dominatori sentirsi attratti così.

 

Ma quello che Asia non sapeva era che quello che era successo con Alistair, non era minimamente paragonabile a quello che c’era stato lei e Cosgrave. Perché era altro a legarla con lui. Non era mera attrazione. Non poteva essere solo quello.

 

Ma ad Asia non importava. Non in quel momento. Perché in quel momento lei era solo convinta di una cosa: che la potenza maggiore di Cosgrave rispetto ad Alistair determinava anche la maggiore attrazione che lei aveva per il primo. Ma soprattutto lei aveva capito una cosa.

 

Che non si era innamorata di Morpheus Cosgrave.

 

 

Spazio Autrice: Salve a tutti! Ora non dite se non sono stata brava. Cioè, ho lavorato tantissimo in queste due settimane. Mi sento troppo soddisfatta! xD

Ah, quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo. Alistair è uno dei miei personaggi nuovi preferiti. E io l’avevo detto qualche capitolo fa che sarebbe stato importante. Almeno adesso sapete che Asia non sarà la sola Dominatrice a combattere contro Murphy.

Poi… boh. Allora, so che Draco non è molto presente in questo capitolo, ma doveva essere Alister/Asia-centric e così è venuto fuori. Quindi mi dispiace per la mancanza della scopa in questo capitolo. Vi rifarete nel prossimo! <3

Ah, non so se ci sono cose poco chiare qui… quindi, boh, fatemi sapere casomai! :D

Ringrazio chi preferisce/segue/ricorda e recensisce. Vi adoro tanto tanto! :D

 

A presto,

Micaela.

   
 
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