A New Ally
-Bene,
ragazzi, siete stati fantastici la scorsa settimana nello sconfiggere quel
molliccio!- disse Asia agli alunni del quinto anno che le stavano di fronte.
–Ma dovremmo passare alle creature di livello superiore. Per esempio… i vampiri. Come si sconfigge un vampiro?-
La
giovane insegnante fece battere le mani una volta sola, con un sorriso
incoraggiante sul volto. Le piaceva da morire insegnare. Era una di quelle cose
che le veniva naturale fare, come respirare o scatenare una tempesta. Era
paziente ma esigente con i suoi alunni, che si impegnavano entusiasti comunque
nella sua materia. Neville gongolava un sacco a vedere tutti quei ragazzi che
prima non sapevano nemmeno cosa fosse una Maledizione Senza Perdono scagliare
meravigliosi incantesimi d’attacco.
-Asia, ma perché i vampiri sono considerati
pericolosi?- chiese la cara Amy di Tassorosso, che
essendo Nata Babbana aveva una visione un po’
distorta dei vampiri.
-Perché,
al contrario di quello che fa pensare la letteratura contemporanea, i vampiri
non luccicano, non bevono sangue animale e non rubano succo di frutti rossi
alla banca del sangue.- celiò lei, ridacchiando. -È vero, in questi ultimi
decenni gli attacchi finiti in morte si sono fatti più rari, ma ciò non vuol dire che siano meno
pericolosi. I vampiri restano alcune delle creature oscure più importanti e
pericolose, poiché, oltre all’ovvio problema di lasciarti due fori sulla
giugulare e un’insegna in fronte con su scritto ‘avanti, puoi bere’, hanno
altri poteri, come quello della soggiogazione, che possono renderti inerme di
fronte ai loro attacchi. Quindi, come combatterli?-
-Be’,
le leggende dicono che l’aglio, l’acqua santa, e le croci dovrebbero
combatterli.- disse un ragazzo da Serpeverde.
-Certo,
e se lo esorcizzi torna umano.- celiò Asia, alzando gli occhi al cielo.
–L’aglio non li sconfigge, può solo indebolirli perché hanno un senso
dell’olfatto molto più sviluppato rispetto al nostro. Acqua santa e croci… no, quelle sono solo credenze cristiane, nate dalla
convinzione che queste creature fossero demoni. Quindi, a meno che non vi
piaccia mangiare aglio ogni giorno… altre soluzioni?-
La
classe rimase in silenzio per qualche secondo, poi qualcuno bussò alla porta
dell’aula.
-Avanti.-
disse la Prof, alzandosi in piedi.
-Asia, dovresti venire con me. Puoi?-
chiese Alexandra Mason, amica della ragazza dai primi
tempi dell’Accademia.
Alexandra
era una bella ragazza. Aveva i capelli castano scuri, e gli occhi del colore
del cielo. Era una ragazza dolce e riflessiva, ma molto ambiziosa. E ad Asia
piaceva proprio per questo.
-Avrei
lezione, veramente.- le disse, aggrottando le sopracciglia.
-Be’,
devi dare il resto dell’ora libera ai ragazzi. Abbiamo bisogno di te.- le rispose l’Auror.
-Ok.
Aspettami fuori, sto arrivando.- le disse Asia, sbuffando.
-Ok,
ma hai cinque minuti.- le rispose l’altra, chiudendosi la porta alle spalle.
Asia
sospirò, alzando gli occhi al cielo.
-Allora,
per combattere i vampiri… l’aglio non funziona molto
bene, croci e acqua santa sono leggende. Per difendersi dalla soggiogazione… be’, la verbena è ok, ma si deve tenere
mischiata alla strozza lupo in un amuleto d’argento, perché altrimenti non ha
effetto. I paletti di legno? Funzionano, ma devono avere la punta d’argento.
Quindi un consiglio: portate sempre con voi un pugnale con la punta d’argento.
Va bene con tutte le creature della notte. Quindi…
be’, avete sentito la mia collega. Siete liberi. Domani parleremo dei
licantropi. Potete andare, ragazzi.- disse con un sorriso, aspettando che
lasciassero l’aula.
Quando
anche l’ultimo alunno lasciò la classe, Asia infilò la spada nel fodero alla
cintura e si sistemò le polsiere con la lama nascosta e la bacchetta, prima di
andare dalla Mason.
-Allora,
che succede?- le chiese, aggrottando le sopracciglia. –Qual è l’emergenza?-
-C’è
qualcosa che devi vedere.- le rispose la Mason,
seria.
Asia
sospirò seguendola per mezza scuola. Quando la face uscire dall’edificio, per
condurla vicino al Lago Nero, la ragazza s’insospettì vagamente.
-Che
ci facciamo qui?- chiese Asia.
-Lo
scoprirai.- le rispose Alexandra, alzando lo sguardo verso la riva del Lago.
–Guarda lì. Non ha voluto dire niente. Diceva solo il tuo nome.-
Asia
seguì lo sguardo dell’altra ragazza, accorgendosi solo in quel momento di una
presenza sconosciuta. L’uomo, sui trent’anni, era sdraiato su una sedia da
spiaggia, con le gambe allungate e a petto nudo, godendosi il sole. Indossava
gli occhiali da sole e un paio di pantaloncini al ginocchio a jeans,
sorseggiando ogni tanto da una bottiglia di birra che teneva con la mano
sinistra. Era biondo, alto, muscoloso e aveva quell’aria da ragazzo dannato che
doveva assicurargli un vago successo con le donne. Attorno a lui c’erano un
paio di Auror con le bacchette puntate alla sua testa, come Mark Baston e Mina Turpin, che
guardavano il tipo tutti preoccupati.
-Hey, Mark, Mina.-
li salutò Asia, attivando la polsiera destra, quella della bacchetta. –Salve,
con chi abbiamo l’onore di parlare?-
Il
tizio biondo ridacchiò, togliendosi gli occhiali da sole e svelando un paio di
meravigliosi occhi azzurri.
-Anastasia Berri.
Finalmente ci conosciamo. I tuoi colleghi qui volevano scortarmi dentro, ma non
mi fido di loro. Io mi fido solo di quelli come noi. Mi prometti che non mi
faranno nulla?- chiese l’uomo, sorridendo fascinosamente.
-Come
fai a conoscermi?- chiese l’altra, leggermente sconvolta.
Il
sorriso dell’uomo s’allargò. –Conosco una persona che non fa altro che parlare
di te da quasi tre anni. Me ne ha parlato talmente tanto che ormai è come se ti
conoscessi.-
-Ah,
si? E chi conosceresti?- gli chiese Asia, avvicinandosi.
-Prima
voglio l’immunità. Sappiate solo che ho informazioni che vi servono.- ghignò
l’altro, infilandosi una camicia e facendo apparire qualche nuvola in cielo con
un gesto della mano.
-Sei
un Dominatore.- sibilò Asia, facendo scattare in avanti anche la lama nascosta
e puntandogliela alla gola. –Ti manda Cosgrave?-
-Diciamo
di no. Ma quello che ha fatto negli ultimi tempi mi ha fatto incazzare.-
rispose lui, tranquillo. –Ma non voglio essere accusato di niente. Vi dirò
tutto quello che so, ma per favore, non puntatemi la bacchetta addosso.-
Asia
sospirò, passandosi una mano sul viso.
-Facciamo
una cosa. Tu mi segui, dici tutto quello che sai e poi forse, invece di
buttarti ad Azkaban, ti teniamo con noi. Che ne pensi?- gli chiese.
-Penso,
pur non avendo alcuna prova contro di me, di potere scendere a compromessi.- disse
l’uomo, annuendo. –Dove andiamo?-
-Dentro,
Torre Est.- rispose lei, afferrandolo per il braccio
e trascinandolo verso la scuola. –Mark, fammi un favore. Va da Draco e fatti
dare del Veritaserum.-
-Ho
già mandato Haley a chiamarlo. Probabilmente sono già
alla Torre.- rispose il ragazzo, seguendo la ragazza.
Il
piccolo gruppo camminò risoluto fino alla Torre Est, alla Sala Riunioni, dove
Asia e Draco con Harry e Ron elaboravano delle piccole strategie attorno
all’enorme tavolo per affrontare i Dominatori. Quando aprirono la porta
trovarono Haley e Draco ad aspettarli con una piccola
fialetta dal liquido trasparente. Asia fece sedere l’uomo ancora sconosciuto su
una sedia, prima di sedersi lei stessa sul posto opposto al suo e facendosi
affiancare da Draco.
-Non
parlerò con degli sconosciuti davanti. Dobbiamo essere solo io, tu e Malfoy.-
disse il Dominatore, guardando Asia.
Asia
sospirò, per poi fare cenno agli altri di lasciare soli i tre. Quando gli altri
chiusero la porta, Draco diede all’uomo la fiala, obbligandolo a berla con un
sguardo imperioso. Quello rise, prima di arrendersi e bere il veritaserum all’interno.
-Avrei
parlato anche senza, comunque.- disse, ridendo.
-Oh,
questo non lo metto in dubbio.- disse Asia. –Ma sai, volevamo assicurarci che
tu dicessi la verità.-
-E
io ti dico che non me ne viene niente in
tasca a mentire. Anch’io voglio che tutta questa follia finisca.-
rispose, alzando le spalle.
Asia
lo guardò intensamente, studiandolo, prima di aprire bocca. –Allora, qual è il
tuo nome? O hai intenzione di fare ancora il misterioso?-
-No,
per quello che so non è il mistero ad eccitarti.- le rispose, ghignando.
Asia
lo schiaffeggiò, prima di afferrarlo per il colletto. –Come cazzo ti chiami?-
-Mi
chiamo Alistair Ryan.-
rispose l’altro, massaggiandosi una guancia.
-Perché
sei qui?- chiese Draco, allontanando la fidanzata dall’altro uomo.
-Perché
sapevo che qui vi siete nascosti.- disse Ryan, guardando la ragazza.
-E
allora perché cercavi noi?- chiese Asia, poggiandosi al tavolo con entrambe le
mani.
-Perché
so che farete qualcosa per fermare Murphy. E anch’io voglio fermarlo.- disse
l’uomo, con una smorfia, senza riuscire a trattenersi.
-Murphy?- celiò Asia.
-Murphy. Lo chiamo così da quando ci siamo
conosciuti diciannove anni fa. Avevamo solo dodici anni allora.- rispose Alistair, annuendo.
-In
che occasione vi siete conosciuti? Scuola? Campo estivo Dominatori?- chiese
Draco, con una smorfia ironica.
-No,
stavo morendo per strada.- ribatté l’uomo, arrabbiandosi. –Sono cresciuto in un
orfanotrofio, sono scappato a dodici anni, ho vissuto per strada per tre
settimane, prima che Murphy mi trovasse e mi salvasse la vita.-
-Mi
dispiace.- disse Asia, fredda.
-Ok,
avevi delle informazioni. Daccele.- disse Draco, dopo qualche secondo di pausa.
–Cosa sai?-
-Morpheus Cosgrave,
chiamato Murphy, ha trentuno anni, nato il 17 luglio 1982, cresciuto in
Australia, da solo. I genitori sono entrambi morti, il padre è morto prima che
nascesse, non ha mai voluto avere niente a che fare con la madre, che è stata
uccisa quando lui aveva sedici anni. Non so chi siano i suoi genitori. Non mi
ha mai detto nomi o fatto vedere foto, e io non ho mai chiesto per gentilezza.
Ha anche una zia, ma non l’ho mai vista. Ogni volta che lei veniva a trovarlo,
lui mi chiedeva di lasciarli da soli, altrimenti lei mi avrebbe fatto del
male.- rispose Alistair, passandosi una mano sul
volto. –È un mago, un Dominatore e ha anche un altro potere che può rivelarsi
molto utile all’occorrenza.-
-Che
potere?- chiese Asia, incrociando le braccia sul petto.
-Riesce
a localizzare i Dominatori come noi. È stato grazie al suo potere che mi ha
salvato tanti anni fa.- rispose, chiudendo gli occhi.
-Hai
detto che è anche mago? Non è normale per un Dominatore essere anche mago?-
chiese Asia.
-No. Non lo è. Siamo solo in undici noi
Dominatori maghi. Siamo anche quelli che hanno maggiore controllo dei poteri.
Ci sono solo quelli che hanno i poteri di Dominatori, ma non la magia. Loro
però non sono stabili. Spesso vengono sopraffatti dai loro stessi poteri,
oppure impazziscono per le sensazioni che provano. Nei nostri corpi la magia
aiuta a guarire le ferite che comportano tutti gli elementi che combattono
nelle nostre vene. Ma mancando la magia…. Spesso i
corpi bruciano dall’interno o muoiono asfissiati, come fossero annegati. Murphy
è riuscito a trovare una soluzione. Con degli amuleti in quarzo incantati a
dovere questi effetti negativi vengono sedati. Murphy li ha convinti a unirsi a
lui in cambio della salvezza. Ce ne sono una sessantina in giro. E sono tutti
dalla sua parte ora come ora.- spiegò, serio.
-Quindi
sono una settantina contro noi che siamo solo in quaranta. Perfetto, siamo
nella merda.- disse Draco, imprecando sotto voce.
-Draco, ti prego.- lo richiamò Asia,
sospirando. -Ok, hai altro da dire? Come operano? Che schemi usano?-
-Di
solito scelgono una Paese, una città e, in base alle condizioni del tempo
usuali, ne scelgono una contraria e la scatenano per qualche giorno. Io non ho
mai preso parte a queste cose, però… però gli altri,
si. All’inizio era una catastrofe al mese, poi è diventata una ogni due
settimane, poi ogni settimana… ora ogni tre giorni
fanno cose diverse. È difficile ora trovare tutti i Dominatori attorno una
tavola. Si spostano continuamente. Nemmeno so dov’è la loro residenza perché
Murphy ci permetteva di muoverci solo attraverso delle Passaporte
illegali. Poi.. non so altro, davvero.- disse, guardandoli negli occhi. –Farete
qualcosa contro di me?-
I
due Auror si guardarono negli occhi prima di sospirare.
-No.- disse Draco, chiudendo gli occhi.
–Non puoi mentire, e tu non hai davvero fatto niente. Quindi…
ti terremo qui. Potresti ancora esserci utile.-
-Ok.- rispose Ryan, tirando un sospiro di
sollievo. –Se c’è una cosa che non voglio è quella di finire in prigione..-
-Non
ci andrai.- confermò Asia, con un lieve sorriso. –Condannarti solo per i tuoi
poteri sarebbe stupido.-
-Posso
chiederti solo una cosa però?- chiese Draco, aggrottando le sopracciglia.
–Perché vuole lei? Perché vuole Asia?-
-Non
ne ho idea. So solo che tutto è iniziato quando aveva sedici anni. Studiavamo a
casa con dei tutor, quindi a un certo punto ha cominciato a vaneggiare dicendo
che dovevamo fare un giro del mondo, sai, un viaggio on the road. Sulla strada
però lui andava cercando Dominatori e altri maghi potenti. È durato tutto per
una decina d’anni. Poi verso la fine del 2010 ha cominciato a vaneggiare,
dicendo che era nata una grande Dominatrice e che lui doveva averla. Quando ha
scoperto che era una Nata Babbana a cui erano stati
sbloccati i poteri da un Malfoy… ha perso il senno.
Siamo stati nei paraggi per un paio di mesi, cercando di scoprire chi fosse.
Poi abbiamo scoperto che eri tu, Anastasia.- disse, guardandola negli occhi.
–Da allora ha iniziato questa follia. Vuole attirare la tua attenzione, ma non
so il perché. Non vuole dirmelo. E mi fa impazzire.-
-Perché
dovrebbe dare di matto al fatto che è stato Draco a sbloccarmi i poteri?-
chiese Asia, confusa.
-Non
lo so.- disse Alistair,
sospirando.
Calò
un silenzio pesante nella stanza. Sia Asia che Draco dovevano metabolizzare
tutte le nuove informazioni.
-Io
lo sapevo.- disse Draco alla fine, sospirando.
-Cosa?-
chiese la ragazza, confusa.
-Che
gli attacchi sono iniziati quando ti ho sbloccato i poteri. Credevo fosse
qualcosa collegato a te, ma… non credevo lo fosse
così tanto.- sussurrò, distrutto.
-Posso
chiedervi un’altra cosa?- chiese Alistair, tenendo lo
sguardo basso. –Non.. non uccidetelo. Non uccidete Murphy. Avrà fatto del male
a un mucchio di persone e sarà diventato cattivo ma…
è mio fratello. E.. non è sempre stato così lui. Quindi…
buttatelo in prigione, toglietegli i poteri.. ma non uccidetelo. Non se lo
merita.-
Asia
e Draco si guardarono negli occhi, tristemente. Poi la ragazza si avvicinò a
lui, togliendogli le manette.
-Non
posso prometterti che non lo ucciderò.- gli disse, guardandolo negli occhi. –Ma… ma se si arrenderà, allora sarò felice di
risparmiargli la vita.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
La
giornata era passata in fretta dopo l’ ‘interrogatorio’. Asia e Draco avevano avvertito
Harry dell’arrivo di Alistair, ed erano rimasti un
po’ sorpresi quando il Capo del loro Dipartimento aveva quasi tirato un sospiro
di sollievo alla notizia. Harry non aveva detto niente, ma i due ragazzi
avevano capito che per lui affrontare un nemico in minoranza non era un
problema. Probabilmente si sarebbe pure divertito, il bastardo.
Asia
poi aveva deciso di non lasciare mai il Dominatore da solo. Non che credesse
che sarebbe scappato, ma non si fidava al cento per cento, quindi pensò che
farlo sorvegliare ventiquattro ore su ventiquattro almeno per le prime due
settimane non sarebbe stato poi tanto male. In quel momento Alistair
si stava fumando una sigaretta sulla terrazza della Torre, sotto lo sguardo attento
e vigile di Alexandra Mason. La Dominatrice si
avvicinò a lei, incrociando le braccia al petto.
-Come
va?- le chiese Asia.
-Bene.-
rispose Alexandra. –Non fa nulla di particolare. Mantiene il cielo sereno e
fuma. Penso sia più perso nei suoi pensieri che altro. Non credo sia
pericoloso.-
-Lo
so.- disse l’altra, con un sospiro. –Ma voglio
comunque tenerlo d’occhio per un po’.-
-Capisco.
Senti, ti dispiace darmi il cambio per qualche minuto?- chiese la Mason, aggrottando le sopracciglia.
-Vai,
tranquilla.- rispose l’altra, scrollando le spalle.
Quando
Alexandra se ne fu andata, Asia uscì fuori, avvicinandosi all’uomo. Aveva delle
domande che non aveva potuto fare di fronte a Draco. Ma adesso aveva bisogno
delle risposte.
-Sai,
spesso io e Murphy giochiamo a chi becca prima l’altro nei nascondigli o con
dei camuffamenti. È stata una cosa che abbiamo imparato a fare per necessità,
ma col tempo è diventato un hobby carino. E credimi, Berri,
avessi voluto ucciderti saresti già morta.- disse Alistair,
aspirando dalla sigaretta e ghignando leggermente.
-Non
volevo prenderti di sorpresa, tutto qui.- rispose lei, tranquilla.
-Tu
vuoi chiedermi qualcosa.- disse lui, come se fosse un dato di fatto.
-Si.
Voglio chiederti qualcosa.-
-Fatti
avanti allora.- ghignò il Dominatore.
-Tieni
molto a lui. Perché?-
-Perché
siamo cresciuti insieme. È stato l’unica famiglia che abbia mai avuto. Ci siamo
sempre stati l’uno per l’altro.- rispose lui, tranquillamente.
-Parli
di lui come se fosse un uomo buono, un uomo innocente.- disse Asia, scuotendo
la testa, confusa.
-Lo
è.- disse lui, sinceramente. –Forse non sarà
innocente, ma… non è una persona cattiva. Lui non era
così. Era la persona più felice del mondo. Era solo, non aveva famiglia, ma gli
andava bene così. Non so cosa gli sia preso a un certo punto. Ma era
ossessionato, doveva trovare questa ragazza, doveva trovarla prima di un altro.
Poi abbiamo scoperto di te e Malfoy. Da allora è impazzito del tutto.-
-Perché
mi vuole così tanto? Non hai una mezza teoria, niente?- chiese lei, sconvolta.
-Lui
è innamorato di te.- le rispose lui, ridendo. –Lui è
innamorato di te e probabilmente non riesce più a capire cosa è giusto e cosa è
sbagliato perché, finché lui avrà la tua attenzione, allora non alzerà un dito
per cambiare le cose.-
-Dovrebbe
farmi sentire meglio il fatto che quest’uomo innamorato di me voglia uccidere
l’uomo che amo?- chiese lei, sull’orlo delle lacrime.
-Non
lo so. Lui… era sconvolto quando è tornato da casa
tua ad agosto. Aveva notato i lividi sul tuo collo e…
quando è tornato era distrutto. Non ti farebbe mai del male. Non
volontariamente. Solo che quando si sente rifiutato, lui perde la testa e, lo
so, è sbagliato, ma non ti ha più fatto del male da allora.- disse Alistair, spegnendo la sigaretta.
-Non
mi ha fatto più del male?- ringhiò Asia, arrabbiandosi. –Draco e una decina tra
i miei colleghi stavano morendo ad Hogsmeade e tu mi dici che non mi ha più
fatto del male?-
-Dovevi
farmi finire.- disse lui, raggiungendola e parandosi di fronte a lei. –Progetto
la mia fuga da allora. Lo avevo avvertito. Non doveva fare nulla di sbagliato,
non doveva attaccare. Ma non mi ha
ascoltato. Ora sono qui e, credimi, non me ne andrò. Perché ha bisogno di cure
potenti, ha bisogno di un fottuto psichiatra o non ne usciremo più.-
Asia
distolse lo sguardo, voltandosi e appoggiandosi al parapetto della terrazza.
-È
colpa mia.- disse lei, chiudendo gli occhi. –Cazzo, è tutta colpa mia. Cosa c’è
di sbagliato in me?-
Alistair sospirò, affiancandola. –Non è colpa
tua. non è tua responsabilità quello che succede alle persone che si innamorano
di te.-
-E
invece si.- sussurrò, ridendo amaramente. –Draco ha
dovuto divorziare, ha rischiato il licenziamento, suo padre poteva essere
contrario a questa unione e diseredarlo. Il mio migliore amico non ha mai avuto
una relazione seria da quando io e Draco ci siamo fidanzati. Cosgrave era un uomo innocente e ha perso il senno. Cos’ho
che non va?-
-Non
so degli altri, ma… Murphy ha sempre avuto paura di
perdere le persone a cui voleva bene. Non so cos’è scattato nella sua testa
quando ha scoperto che tu eri già di qualcun altro e non saresti mai stata sua.
Ma non è colpa tua se chi non può averti impazzisce.- disse lui, tenendo lo
sguardo lontano da lei. –Ma non c’è solo questo, vero?-
-Come… come posso…
niente, lascia stare, sto vaneggiando.- disse Asia, facendo per andarsene. Ma lui
la bloccò, afferrandola per il polso.
-Ti
senti attratta da lui, vero? Ti chiedi cosa ci sia di sbagliato in te perché..
nonostante tutto il male che ha fatto Murphy, nonostante tutto quello che ha
passato Malfoy per stare con te.. tu ti senti attratta da un assassino. O sbaglio?-
le chiese, con un lieve ghigno sul volto, per poi continuare al breve cenno di
assenso della ragazza. –Ripeto, non c’è nulla che non va in te. Non sei tu a
sentirti attratta da lui. Sono i tuoi poteri a sentirsi attratti dai suoi. Guarda.-
Alistair la richiamò alzando una mano e
parandola di fronte a lei. Asia alzò la sua in risposta, avvicinandola a quella
dell’altro Dominatore. Tra le due mani si formò un’attrazione potente, tanto
che delle brevi scosse elettriche si formarono tra esse.
-Visto?-
chiese lui, con un sorriso triste. -È normale. Sono i tuoi poteri che ti
chiedono di unirti a lui in modo da diventare ancora più potenti. Non hai nulla
di cui preoccuparti.-
-Grazie.-
gli disse, donandogli il primo vero sorriso da quando si erano incontrati. –Tu
non mi devi niente eppure sei qui… sei il benvenuto,
davvero.-
-Lo
faccio solo per salvarlo. Quando lo sconfiggerete voglio stare con lui e
rompergli il culo. Lo picchierò talmente tanto da farlo rinsavire.- le disse,
ridacchiando.
Lei
rise con lui, prima di sospirare. –Buonanotte, Alistair.
E chiamami Asia.-
-Buonanotte,
Berri.- celiò lui, prima di distogliere lo sguardo
dalla ragazza e perdere il suo sguardo nel panorama.
Asia
lo guardò con un sorriso prima di rientrare dentro. Quella era stata una
giornata fortunata per loro. Non tutti i giorni capitava di trovare un tale
aiuto. E poi… Alistair
avrebbe potuto aiutarla a sviluppare i suoi poteri molto meglio di come aveva
fatto Draco in quegli anni. Ma stranamente quel peso non se ne andava dal
cuore.
C’aveva
perso il sonno su quella cosa senza nome che la spingeva a sentirsi in colpa
per Cosgrave. Perché quando si erano incontrati la
seconda volta lei aveva visto un’altra versione di lui. Una versione più umana,
una versione migliore. Ma ciò per lei non cambiava il fatto che aveva ferito
troppe persone. E chiamare quella cosa ‘attrazione’… era pesante. Ma Alistair l’aveva rassicurata del fatto che fosse normale
tra due Dominatori sentirsi attratti così.
Ma
quello che Asia non sapeva era che quello che era successo con Alistair, non era minimamente paragonabile a quello che c’era
stato lei e Cosgrave. Perché era altro a legarla con
lui. Non era mera attrazione. Non poteva essere solo quello.
Ma
ad Asia non importava. Non in quel momento. Perché in quel momento lei era solo
convinta di una cosa: che la potenza maggiore di Cosgrave
rispetto ad Alistair determinava anche la maggiore
attrazione che lei aveva per il primo. Ma soprattutto lei aveva capito una
cosa.
Che non si era innamorata di Morpheus Cosgrave.
Spazio
Autrice: Salve a tutti! Ora non dite se non sono stata brava. Cioè, ho lavorato
tantissimo in queste due settimane. Mi sento troppo soddisfatta! xD
Ah,
quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo. Alistair
è uno dei miei personaggi nuovi preferiti. E io l’avevo detto qualche capitolo
fa che sarebbe stato importante. Almeno adesso sapete che Asia non sarà la sola
Dominatrice a combattere contro Murphy.
Poi… boh. Allora, so che Draco non è molto
presente in questo capitolo, ma doveva essere Alister/Asia-centric e così è venuto fuori. Quindi mi dispiace per
la mancanza della scopa in questo capitolo. Vi rifarete nel prossimo! <3
Ah,
non so se ci sono cose poco chiare qui… quindi, boh,
fatemi sapere casomai! :D
Ringrazio
chi preferisce/segue/ricorda e recensisce. Vi adoro tanto tanto!
:D
A
presto,
Micaela.