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Autore: Wendy_BluHand    13/07/2012    2 recensioni
Prima di iniziare ci tengo a dire che questo è un crossover fra Beyblade e Doremì. La storia sarà concentrata su un alone di mistero e un insieme di flashback sul passato. Non mancheranno i nostri flat 4.Salii sul terrazzo per riposarmi. Il sole batteva sull'edificio bianco con insistenza. Un caldo come quello era insolito a Marzo. Ero stanca, avevo cercato disperatamente quel ragazzo per tutta la scuola. Quegli occhi azzurri gli avrei riconosciuti fra mille...erano i suoi occhi.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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23. Hazuki e la terza pietra





Doremì si era praticamente abituata al simbolo inciso sul suo braccio. Stava lì e lei non poteva farci proprio un'accidenti di niente. All'inizio lo detestava e la inquietava parecchio ma ora lo guardava con meno paura. Il solo fatto che due delle sette foglie si fossero colorate di verde la faceva stare meglio. Quando era a casa tendeva sempre a coprirlo per nasconderlo dai suoi genitori mentre a volta, di notte lo fissava. Stava in piedi davanti allo specchio con la maglia del pigiama fra le mani e semplicemente lo guardava.  Ce l'avrebbero fatta, insieme.



Quando in cucina stava cercando invano di preparare quello stupido frullato alla fragola, avvertì un maledetto bruciore sul braccio. Non si spaventò più di tanto, ormai conosceva quel dolore. Nonostante tutto le cadde il cucchiaio dalla mano, andando ad imbrattare il pavimento bianco della cucina.
- Doremì, sei davvero distratta. Vuoi fare attenzione?!- la rimproverò Bibì chinandosi per pulire il liquido rosa.
- Ok, ho capito che il tuo frullato fa schifo come qulasiasi cosa che cucini ma non c'è bisogno di fare quella faccia!- la schernì ancora la sorella con un sorriso scemo dipinto sul volto.
Doremì non rispose, anzi sembrò quasi non averla udita.
- Ehi, tutto bene?- le chiese Bibì, assumendo un cipiglio preocupato.
La ragazza si riscosse e sfoderando uno dei suoi sorrisi annuì. - Senti Bibì, io vado...vado un attimo da Momoko a chiederle aiuto per il frullato, dì alla mamma che torno per cena.- disse sfilandosi il grembiule e precipitandosi di sotto.



Non sapeva esattamente chi avvertire, poteva toccare a chiunque. Non appena uscì fuori dalla porta, dovette soffocare un urlo.
- Leon! Mi hai spaventata, scemo!- starnazzò la strega portandosi la mano al petto.
- Scusa, scusa. No volevo...- rispose con un sorriso - Sono venuto a portarti novelle.- aggiunse poggiandosi al muro.
- E quali sarebbero? -
- So il nome di colei che dovrà distruggere l'ametista.- cantilenò allegro.
- E chi è?- chiese un'assatanata Doremì.
- Indovina!- cinguettò il mago.
La ragazza pensò bene di investirlo con un'occhiataccia da oscar, non aveva tempo per queste stupidaggini.
-  E va bene, va bene. Te lo dico.- sbuffò Leon - Hazuki-.
Il ragazzo non aveva neanche finito di parlare che la strega si era già diretta a passo di marcia verso casa dell'amica.
- Amami!- le gridò il mago con un sorriso idiota - Senza di me non l'avresti mai saputo!- continuò stizzito quando l'amica non lo degnò di una risposta.



***


Akatsuki si sentiva davvero stanco...non sapeva esattamente neanche lui di cosa. Però stanco, tanto stanco. Si era allenato tanto quel giorno, per migliorare ulteriormente i suoi poteri. Non sentiva più la mano destra a furia di evocare il sacro fuoco. Si accasciò lungo la parete della stanza. Chiuse gli occhi e l'unica immagine che gli apparve fu lei. Doremì. La sola persona che avesse voglia di vedere in quel momento. Gli ritornò in mente quando qualche giorno prima, l'aiutava ad esercitarsi con i suoi nuovi incantesimi. Non era tenuto a farlo, anzi non avrebbe dovuto farlo ma lo faceva. Non poteva lasciarla così, non poteva non afferrare la sua mano nel momento del bisogno. Ad Eisuke la situazione non sarebbe piaciuta. A lui non importava, era qualcosa che gli dettava il cuore. Questo doppiogioco lo stava dilaniando. Un giorno sarebbe andato via da quel luogo. Si sarebbe creato una vita. Degna di essere chiamata tale.



***



Hazuki non sapeva come prendere la notizia. Ora toccava a lei e non sapeva se ce l'avrebbe fatta.  Non nascose un certo timore. Prima di varcare la terza porta, Fujo l'aveva presa da parte per dirle una sola parola: churippu*.
- Ti salverà.- le aveva sussurrato all'orecchio prima di lasciarla andare con un grande sorriso.
Hazuki era abbastanza stupita...churippu.
Quando fu abbastanza vicina alla porta, le bastò girare il suo jingle set al centro del legno e la porta scattò.
Quando era così facile aprire la porta, non sapevi mai cosa aspettarti all'interno della stanza. Le mani le tremavano. Quando era in procinto di spingere la porta una voce la costrinse a voltarsi.
- Hazuki-chan!-


Il prof. Kappa.



- Buona fortuna!Sono sicuro che andrà bene! - disse il ragazzo con sicurezza.
Hazuki si voltò e gli sorrise come non aveva mai fatto in vita sua. Ti voglio bene. Lo pensò ma non lo disse. Ora si sentiva un pò più coraggiosa. Varcò la soglia della porta e tutti deglutirono.


***


La porta le si richiuse alle spalle lentamente. Quella era la stanza più bella che avesse mai visto. Le pareti raffiguravano i paesaggi più disparati: montagne, villaggi sulle colline, castelli, regge. Il soffitto invece rappresentava un vero e proprio cielo, con le nuvole dipinte. Al centro della camera c'era un tavolino rotondo con quattro sedie intorno. Sul tavolo c'erano tazzine e vassoi pieni di biscotti. Tutt'intorno mobili bianchi con rifiniture verdi. La sua attenzione fu attirata da una credenza molto alta, al cui interno c'era un servizio da piatti di ceramica. Una sedia a dondolo di legno stava affianco a una finestra. Notò un'apertura nel muro,era un'arco che sicuramente conduceva da qualche parte. Avvertì dei rumori come di pentole e stoviglie. Hazuki sapeva che la prudenza non è mai troppa, quindi decise di trasformarsi in strega.
Afferrò il suo jingle set e premette le pietre nell'ordine che le era stato detto dalle sue amiche. In un attimo il suo corpo fu investito da una luce arancione e quando questa svanì, il suo abito era cambiato. Diverso sia da quello di Doremì che da quello di Aiko. Era a giromaniche e bianco fino alla vita dove vi era un fiocco arancione e una gonna a palloncino del medesimo colore. Sulle spalle era intrecciato e le sue scarpe, arancioni anche quelle, avevano un tacco non molto alto ed erano legate alla caviglia con un fiocco di seta. I suoi capelli erano come sempre acconciati in una coda mentre il jingle set aveva assunto la forma di un nastro che ora le fasciava il polso. Però prima le aveva lasciato un regalino, un anello d'argento all'anulare destro, la cui pietra al centro splendeva di un brillante arancione.
Raccolse tutto il suo coraggio e si diresse verso l'arco pronta ad affrontare la causa di quel trambusto. Proprio mentre era in procinto di entrare nella stanza da dove provenivano quei rumori s'imbattè in una fanciulla e per poco non dette in un urlo. Anche quella sembrò spaventarsi ma poi rise cristallinamente.
- Oh, mio Dio! Scusa!- disse dolcemente.
Era davvero una bella ragazza. Aveva dei lunghi capelli castani ondulati, occhi blu come il mare e labbra rosse come il sangue. Era alta più o meno quanto lei e portava un abito celeste a maniche corte. Fra le mani reggeva una ciotola piena di cioccolata.
- Mi devi davvero scusare! Non ti avevo sentito rientrare Hazuki-chan! Non sei dispiaciuta perchè sto preparando una torta, vero?- chiese con aria mortificata.
Perchè doveva essere dispiaciuta? Proprio non lo capiva. Si sentiva confusa. Poi lei sapeva il suo nome.
- No, figurati.- rispose gentilmente la ragazza con un sorriso. Era meglio stare al gioco.
- Dai! Vieni pure! Non avrai vergogna di entrare nella tua cucina!- esclamò quella strana tizia, sospingendola nella stanza.


Aveva detto: "Tua cucina". Quale cucina? Ora la cosa cominciava a inquietarla. Il suo sesto senso la stava mettendo in guardia. Doveva tenere gli occhi aperti.


Anche la cucina era abbastanza grande. Tutta sporca di farina ed in disordine. C'erano stoviglie ovunque.
- Non preoccuparti! Non appena avrò infornato questa, pulirò tutto.- le disse sempre la ragazza con un sorriso.
Notò che al collo aveva un ciondolo con un nome inciso sopra. Non riusciva a leggerlo bene, si avvicinò di più. Moira. C'era scritto Moira. Forse era quello il suo nome.
- Sei arrivata giusto in tempo per il tè. Sai, visto le tue attuali condizioni non vorrei farti sforzare molto...è per questo che ho deciso di trasferirmi un pò da te.- continuò a dire la presunta Moira mentre s'indaffarava attorno a della panna.


Attuali condizioni? Di quali condizioni stava parlando?


Decise ugualmente di continuare la farsa e sorrise. - Lo sai che ti ringrazio m-molto per questo. N-non so cosa farei senza di te.- balbettò la strega in imbarazzo. Non riusciva a credere che stesse improvvisando in quel modo spudorato.
- Oh, tesoro! Lo sai che io per te ci sarò sempre! Tutte le volte che vorrai, io sarò qui per te.- sussurrò la fanciulla abbracciandola.
Hazuki ricambiò l'abbraccio a disagio.
In quel momento sentirono una porta aprirsi e la ragazza completamente entusiasta esclamò: - Oh, dev'essere Shintani! - e fluttuò nell'altra stanza.
La strega la seguì. Il nome Shintani le ricordava qualcosa ma non sapeva dire esattamente cosa.
Il ragazzo che era appena arrivato era alto e bello. Aveva capelli biondi quasi bianchi e occhi azzurro ghiaccio.
- Moira!- esclamò quando la ragazza le buttò le braccia al collo e lo baciava a stampo.
- Oh, ciao Hazuki!- disse notando poi la sua presenza - Mi dispiace che tu debba sopportarci per un mesetto buono.- aggiunse poi ridendo.
- Oh, no Shintani! Per me è sempre un piacere avervi in casa!- replicò la castana cercando di sembrare più naturale possibile.
- Sai, non ci sogneremo mai di lasciarti sola ora che Fujo non c'è.- ribattè il ragazzo tranquillamente -Soprattutto con quella piccola sorpresa.- e la indicò con il capo.


Fujo? Sorpresa? Oddio...forse stava giungendo a una conclusione non molto piacevole in quel momento. Quei due credevano che lei fosse incinta.



Il nome Shintani continuava a ronzarle in testa, l'aveva già sentito e anche la sua voce non le giungeva nuova.
Improvvisamente una mano le strinse la spalla stampandole un bacio sulla tempia.
- Come sta la nostra mammina nonchè futura sposa, hn?- chiese il nuovo arrivato prendendo posto al tavolo.
-Come vedi bene, Muneyaki! - rispose Moira senza lasciarle il tempo di riflettere.
- Meglio per tutti!- commentò il nuovo arrivato afferrando un biscotto. Era più alto di Shintani ma di una bellezza più marcata. Aveva capelli neri e folti e occhi grigi. E poi sulla mano vide qualcosa. Una cicatrice, lungo il dorso della mano. Un segno riconoscibile fra mille, si sentì quasi male.
Muneyaki era il ragazzo che l'aveva legata con quelle tende in quella stramaledetta stanza che era collegata al Maho, era uno dei maghi oscuri che le aveva imprigionate quella notte quando un altro dei suoi compagni aveva tagliato Doremì sul braccio.
Non si sbagliava, ne era sicura. L'unica cosa che aveva visto del suo aguzzino erano le mani e quella cicatrice non poteva assolutamente dimenticarsela.
- Oh mio Dio...- sussurrò afferrandosi la testa.
- Oh, Santo cielo tesoro! Ti senti male?- le chiese Moira correndo subito da lei.
Vide i due ragazzi guardarla sospettosi e allora portò prontamente una mano al ventre. - No, non preoccuparti cara. Era un giramento di testa!- si affrettò a dire sedendosi sulla sedia, fra Muneyaki e la ragazza.
-Ti preparo acqua e zucchero.- mormorò Moira correndo subito in cucina.
Si strinse le mani in grembo e solo in quel momento si accorse di avere Shintani di fronte. La sua voce continuava a suonarle familiare.



Shintani. Shintani. Shintani. Shintani. Shintani.
Improvvisamente ebbe un flashback.


"Prendi la biondina, portala con te e fanne quel che vuoi."
Questo era l'ordine che gli era stato dato dall'aguzzino di Doremì quella notte.


"Hai sentito? Vieni a farti un giro con me."
La sua voce. La sua sibilante e profonda voce le rimbombò ora nella testa.


Si ritrovò a fissarlo mentre parlava con Muneyaki. I suoi occhi azzurri da bravo ragazzo, non la ingannavano per niente ora. Perchè lei sapeva che Shintani era tutto fuorchè un bravo ragazzo. Non avrebbe esitato a fare del male a Momoko, anzi la cosa sembrava che lo divertisse.
Un forte senso di nausea le prese la bocca dello stomaco.
In quanto a Muneyaki, la sua presa era forte e salda e sicuramente non aveva nulla da invidiare al suo amico.
Senti il sangue tremarle nelle vene.



E ora che cosa avrebbe fatto?







* Angolo di Natsumi213*
Salve a tutti! :D
Scusate il leggero ritardo ma sapete com'è, questo maledetto caldo m'impedisce di fare qualsiasi cosa. -.-'
Come va? :) Diciamo che nonostante le elevate temperature io me la cavo piuttosto bene. :)
Spero che questo capitolo vi piaccia, ci sono stata qualche giorno per pensare ai dettagli e poi è uscito fuori questo! XD
Qui vediamo la nostra dolce e timida Hazuki alle prese con la sua prova. :) Diciamo anche che non è proprio in una bella situazione. XD
E poi quella Moira...che ne pensate? :) Strana, vero? :) Effettivamente è altrettanto strano il fatto che questi tizi si siano trasferiti a casa sua. XD Tutta la storia è strana comunque. XD Devo smetterla di scrivere la notte! XD
 Sono "amici" di famiglia, questo verrà spiegato bene nel prossimo capitolo! :)
Poi abbiamo un depresso Akatsuki, povero lui...<3
Infine il nuovo look di Hazuki, vi piace? :)
Piccole precisazioni, *"Churippu" vuol dire tulipano e nel prossimo capitolo si capirà il perchè. :)
Poi per quanto riguarda le allusioni che fa Hazuki su Shintani, se non ricordate potete andare a dare un'occhiata al cap. 9. Maghi bianchi e maghi oscuri. Giusto per una rinfrescata. :)
Comunque bando alle ciance e passiamo come sempre ai ringraziamenti! <3
Ringrazio Aiko_Laury e Kry333 per aver recensito! <3 <3 Ringrazio anche Aiko_Laury, Kiki Hiwatari, Kry333, LadyDream e Silvia the Best per aver inserito la storia fra le preferite! <3 <3 <3 Grazie anche a Sarahmanga per averla inserita fra le ricordate! <3 Un grazie va anche a chi l'ha soltanto letta! <3
A presto! :)
Kiss! :*





  
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