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Autore: Querthe    27/01/2007    2 recensioni
Uno strano patto per la ricerca di un oggetto che è sfuggente come del mercurio. Nuovi e vecchi nemici all'orizzonte e una strada che è solo in salita, nel bene e nel male.
Seguito di "Alyssa - La nascita." Vi prego di leggerlo, o francamente non ci capirete molto...
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Alyssa'
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- Qualcuno tolga quelle croci dall'entrata! - sibilò la vampira, gli occhi chiusi e dando la schiena al cancello aperto. - Chiunque le ha fatte sapeva come farle nel peggior modo possibile. Come minimo è un prete o qualcuno molto devoto...
- Ecco cosa era quell'odore! Siamo nei guai, ragazze.
- E quando mai non lo siamo? Cosa succede ancora? Perché nulla è facile da quando siamo assieme? - ridacchiò quasi isterica l'umana, oltrepassando l'entrata e dando un'occhiata nel corridoio illuminato solo da un paio di fari al neon. - Nessuno... Alyssa, vieni, ti accompagno io oltre le croci. Non ho nulla con me per cancellarle.
- Come vuoi. Santo cielo, che sensazione orribile. Mai provato una cosa del genere. E non è nemmeno sangue umano.
- No. E' qualcosa di più disgustoso. - confermò la bionda, che si era trasformata nella sua forma mannara. - Questo è sangue di demone.
- Come?
- Già, Rose. L'odore tenue di zolfo è inconfondibile, e poi vedi che non coagula. Appena verrà colpito dal sole inizierà a cuocere e svanire, ma rimarrà denso e liquido come adesso. Questi erano demoni minori, niente che non si possa far fuori con poche mosse ben fatte. Quello che mi spaventa è chi ha fatto le croci, e perché siano qui.
- Siano qui chi?
- Misha, non starai pensando che siamo state precedute da...
- Non lo sto pensando, Alyssa. Lo sto affermando.
- Precedute da chi?! - gridò vicina all'isteria Rose. - Volete spiegarmi qualcosa?
- Garuna. Credo sia Garupugnos che Garustregos, a giudicare dai segni lasciati. Una squadra al gran completo.
- Merda. - mugugnò la vampira, riaprendo gli occhi, quasi ormai libera dall'influsso negativo dei simboli sacri sul muro. - Ci mancavano solo loro all'appello...
- Chi sono questi Garucosi?
- Garuna. Hai presente l'Inquisizione spagnola e tutto il resto? Salem? Valpurga?
- Più o meno, Misha. E allora? L'inquisizione si è sciolta tempo fa. Molto tempo fa.
- O così ha detto la Chiesa. In realtà l'Inquisizione è stato solo un breve periodo in cui i Garuna, il braccio armato della Chiesa cristiana, si è mostrato, sebbene edulcorato nei metodi e negli scopi, al mondo. Sono sempre esistiti, e credo esisteranno fino alla scomparsa della cristianità.
- E cosa centrano loro con quello che abbiamo visto? E poi, quei due nomi strani che hai pronunciato...
- Come qualsiasi organizzazione, anche il Dito Furente di Dio, come a volte si fanno chiamare i Garuna, ha una struttura in cui si possono riconoscere delle classi, o caste nel loro caso. A parte i membri non operativi, che studiano i testi, le informazioni e le notizie che giungono a loro tramite tutti i canali immaginabili, i membri operativi si possono dividere in due grandi categorie. Ci sono i membri combattenti nel corpo a corpo, o Garupugnos, e gli esperti del combattimento mentale, i Garustregos. Al loro interno ho trovato a volte uomini che sono a tutti gli effetti Magoi, a volte guaritori o esperti di controllo mentale, usando gli altri uomini come burattini. Riconosco il loro odore, li ho dovuti affrontare con mio fratello tre o quattro volte. Sanno di incenso da chiesa, e sono crudeli solo come le bestie possono essere. Per loro esistono solo le Scritture, e tutto ciò che è intelligente ma non umano va distrutto, perché proviene dal Maligno. E noi tre siamo nella loro lista.
- Voi due, vorrai dire. Io sono umana...
- Ma hai in te i poteri degli inferi. Ci impiegherebbero un secondo a scoprirlo, e a quel punto credi che ti lascerebbero in vita? - le disse Alyssa. - Se loro sono qui, e ci sono anche dei demoni, visto che credo che quelli uccisi siano stati solo una piccola parte di quelli che sono stati mandati per precederci, Ximumu conosce certamente le stesse cose che noi conosciamo, e per le sue capacità analitiche e le sue spie, e soprattutto per quello che ha potuto apprendere dall'anima di Talos, che a sua volta avrà avuto informazioni anche da quel verme di Igor. Cosa centrino i Garuna ancora mi manca, ma credo che lo scopriremo tra poco. Adesso andiamo avanti finché possiamo, e ricordatevi, la mia invisibilità non dura in eterno. Silenzio e occhi aperti da adesso. Misha, a te il compito di stare davanti. Hai la vista migliore, oltre a un buon olfatto e alla forza fisica. Io starò in mezzo, pronta a coprire il gruppo con quanto posso evocare velocemente. Rose, se capitasse un guaio grave, fai quella che fugge e dimenticati di tutto.
- Lascia stare, tanto io non me ne vado.
- Rose!
- Zitte tutte e due, o presto farete le amanti uccise. Sento un odore poco avanti, e non mi piace per nulla. Puzza di incenso...
La mannara si mosse con circospezione, i suoi passi leggeri come una piuma, facendo segno alle altre due di non muoversi. Dopo una curva il corridoio si allargava in una stanza, l'ultima che poteva, poche volte all'anno e con una guida, essere visitata dai turisti. Era una sorta di pozzo, scuro e umido, che era crollato, impedendo di accedere a quello che vi era sotto. Nessuno mai si era preoccupato, immaginando che fosse solo una sorta di cantina o di ghiacciaia, per cui nessuno aveva mai rimosso le macerie. In quel punto, come a guardia del pozzo, una donna vestita di scuro stava in attesa, il volto girato verso le macerie, un sottile rumore di qualcosa di leggero come toccato continuamente, maneggiato con dita leggere. Il suo corpo era nascosto da un mantello, ma era chiaro che era magra, dal corpo proporzionato, e non poteva avere più di una trentina di anni. Una sottile spada vagamente ricurva le pendeva diagonale sul fianco sinistro, infilata solo per la parte più vicina all'elsa in una custodia che non si poteva distinguere nel buio. Misha fece segno con l'indice alle altre due, quindi se lo puntò contro e mimò con l'indice e il medio una sorta di passo veloce, per concludere con un eloquente segno alla gola. Le altre due annuirono. La mannara si mosse con un balzo lungo, quasi gettandosi ad artigli protesi contro la sua avversaria.
- Memento mori. - mormorò la sconosciuta voltandosi, lasciando cadere il rosario e gettandosi contro il muro, evitando così il pesante corpo della gatta, che riuscì comunque a girarsi in aria e ad atterrare sulle quattro zampe, già pronta ad un altro attacco. Si fermò vedendo il particolare luccichio della lama che la ragazza, dai capelli biondi e lisci, aveva estratto, illuminata dal fascio di luce proveniente da due piccole ma potenti lampadine a LED fissate sulle tempie della donna. - Hai riconosciuto il metallo, animale del Demonio?
- Non sono così stupida da non sapere che quello è argento, e anche con un mucchio di simboli sacri incisi sopra, anche se la cosa non mi da fastidio.
- Dovrebbe, bestia di Satana.
- Piano con i complimenti, Garupugnos. Se ti hanno lasciato indietro, direi che se l'ultima ruota del carro. O mi sbaglio?
- Gli ultimi saranno i primi. E infatti io ho la possibilità di uccidere un licantropo come te, mentre le altre stanno divertendosi con i lamia...
- Cosa facciamo Alyssa?
- Cosa faccio, vorrai dire... - mormorò la donna, storcendo la bocca, insoddisfatta della veloce piega presa dagli eventi. Tu stai tranquilla qui, e esci solo se tutto è finito bene.
- Ma...
Lei si voltò per fissarla negli occhi, qualcosa di rosso e pericoloso sul fondo dei suoi.
- Ti ho detto di stare qui. Non voglio più ripetertelo. - sibilò, facendo scorrere un brivido lungo la schiena della ladra, che annuì. La vampira fece due passi in avanti, mostrandosi alla nemica. - Credo che le tue compagne non saranno le uniche ad avere a che fare con i vampiri, o lamia come tu ci chiami.
- Sangue corrotto di Caino e bestie di Satana, oltre a demoni in questo luogo. Che i santi mi proteggano, cosa mai si può nascondere in questo posto?
- Credimi, preferisci non saperlo, piccola. E spero per te che tu abbia salutato le tue amiche, visto che di certo non torneranno, a meno che non correndo per la paura senza di certo voltarsi indietro...
- Non ti credo, vampira. La tua lingua è come quella del tuo padrone, biforcuta e menzognera.
- Credi quello che vuoi. Misha, la ammazzi tu o ci penso io? - chiese, ben sapendo che i vari simboli incisi e intessuti presenti sulla Garuna le stavano torcendo lo stomaco, e che le ferite provocate dall'argento della lama non era certo facile da guarire per l'amica.
- A te la scelta. Chi si fa questa evita le sue amiche. - disse spavalda la bionda, avendo fatto lo stesso ragionamento di Alyssa
- Tentateci, mostri. - le sfidò lei, mettendosi in posizione di difesa. Alla vita, sopra una apparente leggera cotta metallica a difesa delle braccia e del torso, due pugnali adatti per essere lanciati facevano bella mostra di sé.
- Ti lascio l'onore. - sospirò Alyssa, considerando che nello spazio ristretto in cui erano il tentare uno dei suoi incantesimi sarebbe stato totalmente inutile, sia per i simboli che ne diminuivano molto il potere, sia per la velocità della Garuna, sicuramente superiore a quella di una semplice umana, per poter sfuggire ad un attacco a sorpresa di Misha. - E' un pesce troppo piccolo.
- Grazie. Troppo gentile... - ringhiò la bionda, lanciandosi nuovamente contro di lei per saggiarne nuovamente le possibilità.
La guerriera si spostò lateralmente, facendo scendere la spada in un veloce arco per tagliare il collo o almeno uno degli arti della licantropa, che aspettandoselo si era già allontanata rotolando poco lontano. Gli artigli del piede destro trovarono il vuoto del pavimento crollato, rallentandole la contromossa quanto bastò all'avversaria per estrarre uno dei due coltelli e lanciarlo verso di lei.
- Troia! - gridò Alexandra per il dolore, la lama piantata nel dorso della zampa sinistra, che iniziò immediatamente a sanguinare copiosamente.
- Misha! - urlò spaventata la vampira, facendo un passo in avanti, ma subito si fermò, la potenza dei simboli presenti su tutti gli oggetti e i vestiti della ragazza a provocarle un conato di vomito. Sentì il sapore acido del suo pranzo tornarle in gola. - Misha...
- Viva, e molto, molto nervosa. E' mia. Me la deve pagare. Ci impiegherò almeno due giorni per ristabilirmi da questo taglio, e la cosa mi da molto fastidio. Dio, sono arrugginita, se mi faccio battere da una poppante alle prime armi. Ho litigato con gente che aveva più potere di te in un'unghia. Mi vergogno di me stessa...
- Dalla tua bocca escono solo menzogne, demone orrendo.
- Intanto sono una licantropa, non mischiarmi con quelle schifezze dell'inferno. - borbottò lei estraendo il pugnale che si era piantato nella carne e gettandolo nel foro alle sue spalle. - E secondo, non sono affatto brutta, tanto meno orrenda.
- Brava, lasciala parlare, mentre mi preparo qualcosa di forte per colpirla. Sarò anche infastidita molto dalle croci, ma non abbastanza da non poter trovare l'Arcano giusto per questa suora mancata. Devo solo caricarlo abbastanza, tentando di non farmi distrarre dal dolore dei simboli sacri... - pensò la vampira, iniziando a mormorare mentalmente una lunga formula che le avrebbe permesso di valicare le difese della Garupugnos e farla cadere quantomeno a terra addormentata, se non peggio. - Anche se in condizioni normali questo Arcano dovrebbe trasformarla praticamente in cubetti di carne in scatola direttamente. - La vampira si estraniò dal mondo esterno, conscia solo con una piccola parte, marginale, della sua mente del combattimento che le due stavano portando avanti, con esito incerto, in quanto si equivalevano in velocità e potenza, sebbene Misha fosse in crescente difficoltà. Non si rese conto di quanto tempo ci impiegò, ma una piccola esplosione nella sua testa le disse che l'Arcano di Morte era pronto. - Nera signora che vaghi per sempre con fame immensa, fermati un secondo e accetta la mia offerta. - Disse a voce alta, il bersaglio a darle le spalle, impegnata a parare i colpi della licantropa. - Arcano Della Morte violenta, io ti ho evocato nella mia mente, e ho pagato il tributo in sangue e potere. Ora sei legato a me, e io ti lego al mio nemico. Che la sua anima diventi di tua...
Il non morto non potè finire l'ultima parola, il secondo pugnale la colpì in pieno petto, trapassandole il polmone destro, le sillabe annegate nel sangue che le sgorgò nella gola e che si fece strada come un sottile filo dagli angoli della bocca.
- Alyssa! - urlò disperata Rose, vedendo anche Misha a terra, la lama a passarle da parte a parte lo stomaco.
- Un altro essere delle tenebre. Sparisci essere malvagio, io te lo ordino. Come ho ucciso loro, ucciderò te.
- Io? - ringhiò la ladra. - Io malvagia? No. Io non sono malvagia. Come non lo sono loro. Questo è malvagio.
Sparì, risucchiata nelle tenebre al limitare della luce della Garuna, e due mani nere e viscide comparvero vicino ai piedi della stessa, che si accorse della cosa solo quando le afferrarono le caviglie e la trascinarono fino alla vita nella roccia, che non poteva essere illuminata, in quanto il corpo della donna creava una sorta di polla nera ai suoi piedi.
- Dio, proteggimi, che dolore! - pianse disperata sentendo le sue gambe diventare tutt'uno con il pavimento.
Rose ricomparve dietro di lei, una luce violacea negli occhi, malsana e fredda.
- Ho io il rimedio. - mormorò.
- Rose, No! - gridò la voce di Alyssa.
La sottile lama di tenebra solida creatasi sopra la mano destra della ragazza non si fermò, tagliando il collo della Garuna con una facilità innaturale. La ladra vide la testa della sua avversaria iniziare a scivolare di lato, separata dal resto del corpo, quindi perse conoscenza, sentendo due forti braccia afferrarla da dietro, lo sguardo incredulo dell'amante che si era rialzata, ancora il pugnale nel petto.
   
 
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