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Autore: Truccatrice di sogni_    13/07/2012    1 recensioni
Due ragazze diverse, una crede nei sogni, l'altra invece li odia.
Angelica saprà far cambiare idea a Sabrina? Sabrina capirà l'importanza dei sogni dopo quel muro che si romperà nella sua vita?
Una storia molto toccante, un'amicizia interrotta da qualcosa... Da cosa?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DUE.

'Non capirò mai la chimica.' disse Sabrina.
Finì gli ultimi esercizi di chimica in fretta per poi andare da Angelica, a sentirgli la tesina che stava preparando per l'esame finale.
Chiuse il libro, si mise un paio di short, una magliettina rosa con un teschio e si avviò verso casa di Angelica. Era distante solamente dieci minuti, una camminata e arrivò.
Suonò al campanello, due secondi di attesa e la porta si aprì.
'Sabri, ciao entra..' la mamma di Angelica gli fece strada in casa.
'Ciao Teresa, come stai?'
'Io abbastanza bene, si va avanti.. e tu? la scuola?'
'Io tutto bene, la scuola va bene, stressante ma bene'
'Immagino, vedo Angelica che ogni giorno passa ore e ore sui libri. Ti offro qualcosa?'
'No grazie..'
Teresa era sempre dolce con lei, era una donna di quarantacinque anni, ma non li dimostrava, sembrava molto più giovane, era come la figlia sempre con il sorriso sulle labbra.
'Angelica è in camera sua...' disse Teresa con un sorriso.
Sabrina la ringraziò e andò verso la camera di Angelica.
'toc-toc'
'Chi è?' chiese Angelica.
'Sono io..'
'Entra..'
Sabrina trovò Angelica sul letto sdraiata immersa da libri di storia dell'arte, italiano, matematica e tutte le materie che potevano esistere sulla faccia della terra.
'Che fai?'
'Studio storia dell'arte, per poi passare a matematica, per poi passare alla seconda guerra mondiale, per poi passare a..'
Sabrina alzò la mano, fece cennò di aver capito e Angelica ritornò con la testa sui libri.
'Ma quandè che hai l'esame?'
'Gli scritti il venti di Giugno in poi..'
'Angì, ma siamo ai primi di Maggio.. manca più di un mese..'
'Lo sò Sabri, ma se non mi metto sotto adesso, non ce la faccio per Giugno.'
'Ma una pausa non ti piace? Ogni volta che ti vengo a trovare ti trovo a parlare con i libri di storia, italiano e altro..'
'Pff.. quello è vero, ma ho paura che va tutto male..'
'Non va male, quanto sei pessimista, se studi va bene..'
'Hai detto bene, se studi..'
'Ho detto se studi infatti, no -se stai giorni interi sui libri per poi dimenticarti tutto-'
'Hai ragione... dove andiamo?'
Sabrina scoppiò in una lunga risata..
'In giro per Milano..' rispose Sabrina.
Angelica annuì, prese la sua borsa e insieme uscirono per le strade di Milano.
Passarono davanti a tanti negozi, ma la curiosità di Angelica si fermò davanti a un solo palazzo..
'Sabrì... La scala..'
'No Angi, no ti prego non puoi fermarti proprio qui.'
'Ti prego, entriamo un attimo?'
'Scordatelo..'
'Ti prego, Sabri...'
'Vabbene, due minuti solo però.. lo sai che odio 'sti luoghi'.
'Certo...'
Entrarono, era un enorme palazzo.. entrarono nel teatro.
Era immenso, sembrava non finire più, in alto sei anelli di spalti, al centro altre sedute.
Guardando quel teatro ad Angelica mancava il fiato, aveva immaginato tante volte entrare lì, ora che era dentro le sembrava vivere un sogno..
Davanti a loro quel palco spettacolare, quel palco sognato da tantissime ballerine, quel palco che purtroppo in pochi potevano salirci.
Una lacrima scese dagli occhi di Angelica, Sabrina la guardò ma stavolta non disse nulla.
La scelta di Sabrina di non seguire più i sogni risale a quando era piccola, aveva dieci anni..

Lei ed Angelica erano in una piccola palestra di danza, insieme facevano classico, anche se non sembra, Sabrina amava ballare, forse sognava anche lei un giorno di entrare nella 'Scala', non lo disse mai a nessuno.
Un giorno, Angelica e Sabrina dovevano fare la loro prima gara, a Roma, erano prontissime ed elettrizzate, la loro prima gara.. insieme, anche.
Avrebbere portato 'Lo schiaccianoci', per delle bambine di dieci anni era un nuovo mondo, una gara, volevano vincere.
Toccava a loro, iniziarono a ballare sulle punte, dieci anni e già erano in un livello avanzato.
Qualcosa però andò storto, Sabrina cadde a terra e si fece male alla gamba destra. Si fermarono tutti, i suoi genitori andarono lì a prenderla e portarla via dalla scena, lei pianse a più non posso, teneva molto a quella gara, la sognava..
Da lì, buttò via le scarpette, buttò via tutto ciò che le ricordava quella stupidissima gara, e rinunciò ai suoi sogni..


Uscirono dal teatro, con l'angoscia nel petto, Angelica ama ballare e lei darebbe la vita per quello, Sabrina invece ora odia ballare, e quelle punte ormai fanno parte del suo passato, per lei la danza terminò otto anni fa..
'Sabri, posso farti una domanda?' chiese impaurita Angelica.
'Certo, dimmi..'
'Ogni tanto, non vorresti tornare a ballare?'
'Angelica, io col ballo ho chiuso!'
Calò il silenzio, la giornata che doveva concludersi tra risate e gioia, terminò nel silenzio più totale e nel nero, con il cuore in mano Angelica tornò a casa salutando Sabrina.
Sabrina non tornò a casa, ma prosegui pochi passi più in là da essa..
  
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