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Autore: Onlyna    13/07/2012    5 recensioni
– Come mai sei già qui? – chiede il più piccolo, accennando a sua volta un sorriso che non nasconde la sua curiosità, dopo aver messo in pausa la canzone che stava ascoltando e chiuso il libro su cui stava studiando. – Non dovevi andare da Liam?
È come uno schiaffo, quel nome, ma Zayn fa l'indifferente (…).
– Mi ha mollato, – dice soltanto, cercando di nascondere tutto quello che prova - la delusione, l'ira, il dolore - per non farlo arrabbiare: Harry gliel'ha sempre detto che ne sarebbe uscito male, da quando quella storia è cominciata; Liam non gli è mai piaciuto, mai, e appena sente che l'amico è stato scaricato non riesce proprio ad evitare che una smorfia disgustata gli pieghi le labbra.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eating Out - Serie.'
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Eating Out.



#9.

Harry non si muove di un millimetro quando sente la porta della sua camera aprirsi: grugnisce qualcosa di molto simile a un “vattene Zayn”, troppo triste e stanco di tutto per alzare gli occhi e la voce, le gambe strette al petto come un bambino e il volto affondato tra le braccia incrociate sulle ginocchia.
Non sono Zayn.
Non può fare a meno di sobbalzare, alzando di scatto gli occhi verso il ragazzo che ha parlato, Louis, che sta appoggiato allo stipite con un sorriso gentile sulle labbra, e nonostante tutto sente il cuore stringersi perché, dannazione, è davvero innamorato di lui e quello che ha detto Niall ha solo tinto di amarezza quel sentimento struggente che prova nei suoi confronti; sa di non avere alcuna possibilità con lui, no, ma di certo quello che sente non può svanire da un momento all'altro, e in quel preciso istante ne sente tutto il peso sul petto, tanto che per un attimo gli manca il respiro.
Non dice nulla, fissandolo con gli occhi rossi di pianto, come se fosse un'allucinazione, mentre si avvicina allo stereo e abbassa la musica, accostandosi poi al letto e sedendosi, così vicino a lui che i loro gomiti si toccano; Louis osserva il nulla per diversi attimi, in cui Harry non può fare a meno di chiedersi perché sia lì con lui, poi si volta a guardarlo.

Mi dispiace per quello che ti ha detto Niall, – comincia, appoggiando le mani sul materasso e sbilanciandosi appena all'indietro, e i suoi occhi sembrano sinceri, fissi in quelli dell'altro ragazzo che non riesce a distogliere lo sguardo né emettere un suono. – Zayn ci ha raccontato tutto.
Il cuore si stringe ancora una volta nel suo petto, la sensazione di non poter respirare gli schiaccia di nuovo i polmoni, ma Harry continua a stare in silenzio: può immaginare ciò che il suo coinquilino abbia detto loro, lo conosce abbastanza bene da essere quasi sicuro che abbia cercato di difenderlo e giustificarlo, in qualche modo, da quando è scappato dall'ingresso; Harry non l'ha perdonato, non crede che riuscirà a farlo tanto presto nonostante la chiacchierata con Chris, ma, e lo sa con una certezza appena incrinata dal suo tradimento, l'amico gli vuole davvero bene.

Sai, l'altra sera ho fatto una cazzata, – prosegue Louis con tono quasi divertito, senza attendere una risposta che è abbastanza sicuro non arriverà. – So che ti chiami Harry, l'ho sempre saputo. Non so perché ti ho chiamato Henry, non era premeditato, e non credevo di poterti ferire così tanto; non immaginavo proprio che quel tuo allontanarti sempre, ogni volta che mi avvicinavo a te e Niall, potesse essere un segnale di interesse, se l'avessi saputo non ti avrei mai fatto quello scherzo. Davvero, per me era solo un'innocente presa in giro.
Si interrompe per liberare una risata venata di imbarazzo, perché non è da lui scusarsi per qualcosa e tutti quelli che lo conoscono lo sanno, poi porta una mano a sistemare i capelli sulla sua fronte, un sorriso che sboccia sul suo viso quando il palmo torna ad appoggiarsi sul materasso morbido.

Per qualche strano motivo pensavo che mi odiassi, sai, quel piccolo bastardo di Niall non mi ha mai detto niente anche se evidentemente sapeva tutto; per questo non ho mai cercato di parlarti, ma la verità è che mi hai sempre, in qualche modo, incuriosito, – continua, tornando a guardarlo, e Harry si sente annichilire di fronte alla seria sincerità che legge nei suoi occhi celesti. – Pensa che un paio di volte sono perfino venuto a sentirti cantare, nell'auditorium dell'Accademia durante le prove del tuo gruppo, ma non mi sono mai fatto vedere né l'ho detto a nessuno, nemmeno a Niall, perché mi sentivo davvero troppo stupido a pensare una cosa del genere di una persona che non mi degnava nemmeno di un'occhiata; voglio dire, anche io ho una reputazione, mica posso rovinarla mettendomi a fare la ragazzina in preda agli ormoni che spia il suo amore segreto con la consapevolezza che da lui non sarà mai considerata, ti pare? Ormai ho pure una certa età!
E sentire la sua risata divertita, ancora una volta, fa perdere a Harry quel poco controllo che aveva: comincia anche lui a ridere, un po' insicuro, mentre le lacrime riprendono a scivolare sulle sue guance senza che se ne renda conto; è tutto così surreale, santo cielo, Louis sta davvero dicendo di essersi preso una sbandata per lui? Non è possibile, no, probabilmente si sta prendendo gioco di lui, eppure qualcosa gli dice che non è così: forse i suoi occhi che ancora sono inchiodati ai propri, forse semplicemente perché l'idea di non essergli indifferente è bella e il suo cuore incrinato non può fare a meno di gioirne, pur senza avere la certezza che Louis pensi davvero ciò che sta dicendo.

È vagamente imbarazzante perfino parlarne con te, adesso, – ammette il più grande quando finisce di ridere, le labbra di nuovo piegate in quel sorriso gentile di quando è entrato in camera sua senza bussare né annunciarsi in alcun modo. – Questo casino, questi pianti, solo perché noi due abbiamo frainteso tutto, – continua, allungando una mano per tentare di asciugare le lacrime che ancora bagnano il suo viso, e Harry si sente stranamente leggero all'inaspettato contatto con la sua pelle calda. – Se solo ci fossimo accorti prima di tutto questo non sarebbe successo nulla, non ci sarebbe stata questa cena né quella con Zayn; voglio spezzare una lancia per lui, comunque, visto che in gran parte la colpa è mia e di Niall: non voleva davvero far nulla con me, ogni volta che accennavo ad avvicinarmi lui si allontanava. La verità è che l'abbiamo raggirato, in un certo senso, e quando è andato via da casa era sconvolto. Non avevo capito perché, ma ora lo so, e mi dispiace per avervi messo in questa situazione; non essere troppo duro con lui, quella di infrangere la vostra promessa era l'ultima delle sue intenzioni. Ti vuole troppo bene, non hai idea di quanto sia stato brutto, prima, ascoltarlo mentre ci parlava, il suo senso di colpa rendeva difficile perfino lasciarlo continuare.
Harry chiude gli occhi, la mano dell'altro ancora appoggiata sul suo viso, ma nonostante le sue parole è sicuro che non riuscirà a ridare a Zayn la sua fiducia molto presto: era l'ultima persona da cui si aspettava un tradimento simile, e la ferita è troppo recente per sperare che si rimargini molto in fretta.

Ti ho sempre trovato bellissimo, – riprende a parlare il più grande, cambiando completamente argomento, accarezzandogli il volto e sorridendo quando Harry spalanca le palpebre, sorpreso da quella frase inaspettata, e arrossisce violentemente senza neppure accorgersene. – E sei adorabile color pomodoro, – continua divertito, sfottendolo per alleggerire un po' l'atmosfera.
Harry non riesce a trattenersi dal ridere ancora, finché Louis, senza dargli nessun tipo di preavviso, si avvicina di colpo al suo viso e lo bacia a tradimento; le sue labbra sono sottili e morbide, e senza pensarci nemmeno un attimo il più giovane dischiude le proprie; ha desiderato baciarlo per così tanto tempo che quando le loro lingue si toccano, finalmente, non riesce proprio a pensare ad altro al di fuori del suo sapore. Abbassa le gambe, appoggiando i piedi sul pavimento, e lascia che le proprie mani si insinuino tra i capelli castani e lisci di Louis, sentendolo fare lo stesso con i propri; ha atteso così tanto, Harry, che ora che sta vivendo quel momento gli sembra quasi un sogno, l'inaspettato avverarsi di un desiderio rimasto inespresso per anni, e, per quanto l'idea lo faccia sentire una quattordicenne con gli ormoni in subbuglio, è la pura verità.
Quando si separano ha gli occhi lucidi e le guance ancora arrossate, il fiato affannato e un'espressione stupita, come se quello fosse stato davvero il suo primo bacio e non riuscisse a capacitarsi di aver condiviso l'esperienza con Louis; non riesce a smettere di guardarlo, non ce la fa proprio, e solo la sua risata, qualche attimo dopo, lo risveglia dalla trance in cui è caduto.

So di essere meraviglioso, Harry, ma così mi consumi, – lo prende in giro, un'altra volta, dandogli un buffetto sul naso come fosse un bambino; e Hazza mette istantaneamente su un broncio degno di un poppante, sporgendo il labbro inferiore e sgranando gli occhi: non lo fa apposta, in genere, ma essere trattato in quel modo da Louis gli fa venir voglia di non pensare, almeno per un po', a nient'altro oltre il ragazzo seduto al suo fianco, che adesso ha cominciato a giocare distrattamente con le dita di una sua mano, sorridendo allegro e dolce allo stesso tempo.
Quindi, – comincia Harry in un mormorio insicuro, dopo aver riso ed essere tornato serio insieme a lui un'altra volta, torturandosi il labbro inferiore tra i denti, un po' teso per ciò che sta pensando: adesso sono una coppia? O a Louis è passata, quella specie di cotta che aveva per lui, e ha voluto consolarlo solo per il suo senso di colpa? – Adesso?
Adesso ti bacio un'altra volta, perché mi è piaciuto da morire farlo, – risponde sicuro il più grande, strizzandogli l'occhio ed allungandosi verso di lui per fare ciò che ha detto; quando si separano, lo guarda di nuovo dritto negli occhi, le mani che stringono le sue guance con affetto, e sorride. – E ora andiamo di là ad annunciare agli altri due che tu ed io stiamo insieme, ti va? – domanda, pur sapendo già, dallo scintillio di meraviglia e felicità che vede nelle iridi verdi di Harry, che la sua risposta sarà affermativa.
Hazza non riesce proprio a trattenersi, travolgendolo in un abbraccio e premendo il volto contro il suo collo, quando ormai sono stesi uno sull'altro nel letto che in quei giorni ha visto troppe lacrime, troppa sofferenza; stringe la stoffa della sua maglietta, annuendo con vigore contro la sua pelle.

Sì, – sussurra al suo orecchio, per poi prendere l'iniziativa per la prima volta e baciarlo.


Sembra che alla fine le cose si siano sistemate per tutti, – sorride Zayn, abbracciando stretto Niall e inspirando il profumo fruttato dei suoi capelli; l'irlandese è curioso, estremamente curioso, e ha letteralmente costretto il ragazzo ad origliare la conversazione tra Harry e Louis. Gli sembrava strano che il suo coinquilino si fosse offerto di consolare il più piccolo senza praticamente conoscerlo; certo, Louis sa essere una persona molto dolce e ci sa fare piuttosto bene con i bambini, e probabilmente in quel momento Hazza poteva sembrare davvero un bambino triste, ma in ogni caso è raro che prenda così l'iniziativa con persone di cui non sa nulla.
Quel bastardo mi ha nascosto tutto, – borbotta Niall trascinando l'altro lontano dalla camera di Harry, verso il salotto, perché gli altri due si stanno alzando e non è proprio il caso di farsi beccare lì; sembra offeso, ma nei suoi occhi troppo azzurri c'è anche la felicità perché Louis è riuscito a mettere tutto a posto e, adesso, magari riuscirà ad essere felice con Hazza senza continuare ad andare a letto con perfetti sconosciuti; questo lo rincuora, ma allo stesso tempo lo fa sentire ancora più in colpa per le parole che ha detto a Harry in sua presenza. – Che se ne vada a fanculo, è un idiota.
Zayn ride, tirandolo a sé sul divano, e gli schiocca un bacio affettuoso e allegro sulle labbra proprio nel momento in cui Harry e Louis fanno il loro ingresso nel salotto, tenendosi per mano con la stessa espressione di felicità sul viso.
E non importa che il rapporto tra Harry e Zayn non sia più lo stesso, che uno dovrà lavorare molto per riavere la completa fiducia dell'altro, perché in quel momento tutte le tessere del puzzle sembrano essersi riunite e incastrate alla perfezione e non c'è più il tempo per piangersi ancora addosso: i sorrisi radiosi di Louis e Niall illuminano la stanza, quello timido di Harry riscalda il cuore di Zayn, e va bene così.















Sono arrivata alla fine, non riesco a crederci. :')
È la mia prima long, è stata un parto nonostante in fondo io abbia soltanto seguito una trama già scritta, ma mi ci sono affezionata davvero molto; e, sì, sento il bisogno di dedicarla alla persona che l'ha vista nascere, che ha seguito la sua crescita paragrafo dopo paragrafo, capitolo dopo capitolo, e ha sopportato i miei scleri quando mi bloccavo (molto spesso, a dir la verità), incoraggiandomi sempre ad andare avanti. No, non serve che dica il suo nome, lui sa – ma lo dico comunque *rolls* tutta questa pappardella qua, nove capitoli più qualche riga, è per SBlue. ;D
I miei ringraziamenti vanno anche a Carla e Carola, che probabilmente non leggeranno mai queste righe finali, ma che mi hanno ascoltata ogni volta che parlavo di questa storia, dandomi consigli e, be', sopportandomi (e questo non è poco, ve lo assicuro, divento davvero logorroica quando parlo di queste cose ç_ç').
Grazie a chi ha recensito, anche se non vi ho mai risposto direttamente ho letto con piacere tutto quello che mi avete scritto, e a chi ha solo letto, spero davvero che questa storia vi sia piaciuta.
Grazie a chi l'ha inserita tra le seguite, le ricordate e le preferite, non pensavo che questa cosetta potesse piacere a così tante persone. :')
Vi anticipo che ho in cantiere alcuni spin-off, giusto perché mi sono affezionata troppo ai miei bambini (?) e non posso abbandonarli così, ma credo che le posterò tra un bel po', forse a fine agosto. A meno che non venga travolta dall'ispirazione e scriva tutto entro il ventidue, ecco, visto che il ventitré parto e non avrò accesso a internet per.. un mese, su per giù. .-.
Grazie a tutti, ancora una volta, spero che vi piaccia anche questo capitolo. :)
Alla prossima! ;)
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