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Autore: Mistress Lay    28/01/2007    18 recensioni
LA FIC TORNA! XD *** Cosa si prova a veder crollare i ricordi di tutta una vita? Cosa si prova a sapere che dietro quegli occhi raggianti c'era un segreto? Cosa si prova a scoprire da uno sconosciuto che aveva un fratellastro? Cosa si prova a scoprire che sua madre aveva avuto un figlio da un altro uomo? *"Vuoi sapere un segreto su tua madre?"*
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Dodicesimo – OwlsPack

Capitolo Dodicesimo – OwlsPack

 

 

 

Tree Hill

 

 

Harry cincischiò con la biro nera sul foglio bianco.

Doveva decidersi a scrivere una lettera di risposta a Ron ma in tutta sincerità proprio non riusciva a pensare a qualcosa di decente da comunicare al migliore amico: nulla che non riguardasse il bacio che si era scambiato con il fratellastro e il bacio che si erano scambiati Malfoy e Ginny sul campo da Quidditch.

 

'Caro Ron, ho appena fatto una cosa imperdonabile. Mi sono baciato con mio fratello. E mi è piaciuto! Dimmi, secondo te cosa posso fare?' Che espressione avrebbe fatto Ron nel leggere una riga scritta di suo pugno di quel genere?

 

Secondo te la fossa quanto devo farmela profonda?

 

Harry si prese la testa fra le mani e raccolse le ginocchia al petto in un gesto disperato.

Aveva l'impellente bisogno di sfogarsi con qualcuno e condividere l'esperienza scioccante di un'ora fa con qualcuno che non lo giudicasse completamente pazzo o pervertito e di certo Ron non era la persona più adatta, figurarsi, per lui sarebbe stato meglio pensarlo morto piuttosto che gay e persino in 'dolci e umidi' rapporti con il fratellastro.

Non aveva abbastanza confidenza con Lukas per potergli raccontare una cosa del genere e poi... chissà che avrebbe pensato. Dopotutto Nathan era suo cugino... e si odiavano d'amore e d'accordo.

 

No, non poteva spiegarglielo nemmeno a segni.

 

Aveva bisogno di qualcun altro...

 

Hermione!

 

Certo! Hermione avrebbe saputo come consigliarlo e come gestire la situazione! Hermione sapeva sempre tutto! E sopratutto non lo avrebbe giudicato un pazzo pervertito!

Con rinnovato entusiasmo, Harry incrociò le gambe e impugnò la biro, appoggiando la schiena alla parete e dando un'ultima occhiata fuori dalla finestra nella quale era seduto prima di scrivere finalmente quella lettera.

 

 

'Herm,

credo di avere un problema e solo tu puoi aiutarmi...'

 

 

 

 

*

 

 

 

Hogwarts

 

 

 

Quella mattina in Sala Grande c'era una naturale agitazione in vista dello storico match Gryffindor vs Slytherin che inaugurava la stagione del Quidditch del nuovo anno scolastico.

Entrambe le squadre erano ben ferme e decise a stracciare l'avversario e la tensione era degenerata a tal punto da aver richiesto un richiamo ufficiale per le due squadre da parte del Preside a causa dei continui duelli in mezzo ai corridoi e delle risse in orario scolastico: in particolare i due capitani Draco Malfoy e Ronald Weasley non nascondevano l'animosità che c'era fra di loro.

Quest'ultimo in particolare era agitato per vari motivi: intanto perchè era alla sua prima esperienza di capitano della squadra e non si sentiva proprio ben in forma a causa del nervosismo che gli aveva chiuso lo stomaco e per essere costantemente bersagliato da battutine di dubbio gusto sulle sue capacità grame di portiere e pessime di capitano, i suoi compagni di squadra e la McGranitt, senza dirlo a voce alta, rimpiangevano amaramente la dipartita di Harry Potter, senza contare della presenza denigrante degli Slytherin...

E per ultimo, ma non meno importante, c'era la questione che ancora gli bruciava di sua sorella: Ginny che si faceva baciare da Malfoy e che gli faceva gli agguati strusciandogli contro con aria maliziosa...

Non c'era quindi da stupirsi che Ron, quella mattina, fosse particolarmente di umore detestabile per tutta la durata della colazione e lanciava continue torve occhiate al tavolo degli Slytherin che al contrario erano tranquilli e persino gai.

Il consueto stormo di gufi fece capolino, distribuendo lettere e pacchi a destra e a manca lungo tutte e quattro le tavolate, stridendo e bisticciandosi il posto, Ron persino di scordò di cercare tra quei pennuti la civetta bianca del suo migliore amico recante la risposta alla sua lettera che aspettava da giorni ormai.

Lo stomaco si contrasse nel vedere una grossa porzione di pancakes sparire nella bocca di Neville.

Appoggiò la forchetta sul piatto dopo che aveva cincischiato con l'uovo e il bacon per almeno una mezz'oretta, sentendosi nauseato e rassegnandosi a digiunare.

- E' meglio se mangi qualcosa, Ron - lo rimbeccò subito Hermione mentre con gli occhi scorreva i titoli del 'Profeta della domenica' con interesse.

- Stai zitta, Herm, oggi proprio non è giornata -

- Quidditch! - esclamò annoiata la ragazza ripiegando il quotidiano e occupandosi del suo tea al limone - Se ci fosse Harry... -

- MA NON C'E'! - sbottò furibondo Ron dando sfogo finalmente alla sua frustrazione e facendo voltare verso di lui decine e decine di teste, curiose. Era così stanco di sentirsi paragonare al grande, intelligente e perfetto Harry Potter. Un così bravo giocatore di Quidditch...

Ora era lui, Ron, ad avere il suo momento di gloria, non intendeva lasciarselo sfuggire.

- Non serve a niente essere così caustici - mormorò contrariata Hermione, scoccandogli un'occhiata di traverso. Avrebbe continuato a parlargli o a fargli la predica se non che una bellissima civetta delle nevi - che attirò più di uno sguardo - non si posò aggraziatamente di fronte a lei, tenendole la zampa con un gesto regale.

Hermione lasciò perdere all'istante Ron per dedicarsi a prelevare la pergamena di Harry. Edvige beccò un po' il bacon, arruffò le penne e beccò l'indice di Hermione leggermente, come per indicarle che non c'era un minuto da perdere 'Leggi, ragazza, e rispondi in fretta' sembravano dirgli quei occhi ambrati prima che la civetta si sollevasse in volo e tornasse alla Guferia per riposare.

Hermione strotolò la pergamena, impaziente, e lesse le prime frasi. Istantaneamente le guance si fecero rosse e si alzò in piedi dimenticandosi persino di raccogliere il suo quotidiano.

- Scommetto che Harry non ci augura buona fortuna... - sbottò Ron di cattivo umore.

Hermione lo ignorò per dirigersi in fretta verso l'uscita della sala grande, ignorando anche le continue domande 'Che cosa dice Harry?', 'Come si trova lì?', 'Quali novità?', 'Quando torna?'.

Ron grugnì, tornando a piluccare la sua colazione mentre Hermione rispose a tutte quelle domande indiscrete con un: - Ci vediamo al campo! -

 

 

Draco Malfoy sogghignò soddisfatto.

- Abboccato -

 

 

 

 

*

 

 

 

Tree Hill

 

 

 

Day Three

 

 

 

Due giorni.

 

La trasferta sarebbe durata due giorni.

 

Lukas lanciò un'occhiata a Harry seduto sulle gradinate accanto a Jake e Mouth, lo speaker abituale delle partite di basket della scuola, a discutere e ridere di chissà che cosa.

Harry era una persona estremamente malinconica - Lukas lo aveva capito dalla prima volta che l'aveva conosciuto, lo aveva capito perchè anche lui lo era - ma allo stesso tempo aveva quello sguardo che comunicava a tutti coloro che aveva intorno una certa sensazione oscura di rassicurazione e protezione, come se il suo solo sguardo fosse una sorta di coperta di Linus, una barriera contro i mali del mondo.

Era affidabile, dimostrava fiducia in chiunque, e non guastava neppure che il suo aspetto riscuotesse tanto successo nei corridoi della scuola.

Non era difficile capire come facesse ad attirare così tanto l'attenzione di tante persone così diverse su di sè.

Nemmeno le cheerleaders erano immuni al suo fascino e da quando avevano posato per lui per la foto commemorativa Harry era riuscito, con l'aiuto anche di Peyton, una delle ragazza pon pon più popolari della scuola, a entrare nelle loro simpatie, compresa del capitano, la bella e determinata Brooke Davis, la ex migliore amica bruna della bionda Peyton.

Lukas aveva notato anche che c'era qualcosa che non andava tra Harry e il cugino Nathan... chissà che cosa successo tra quei due. Dal famigerato giorno in cui Harry aveva immortalato la squadra dei Ravens per il giornalino scolastico l'atmosfera tra i due si era cristallizzata e, assieme alla tensione che regnava ogni volta che si trovavano nella stessa stanza, c'era un certo sottile imbarazzo senza motivo apparente.

Lukas aveva perfettamente colto lo sguardo dell'uno che correva all'altro quando era sicuro che il soggetto da scrutare fosse ignaro della sua attenzione, aveva notato il rossore sulle guance di Harry quando era nelle vicinanze di Nathan e i suoi tentativi, del tutto vani, di non attirare la sua attenzione e defilarsi non appena fosse possibile.

Comunque non c'erano molte occasioni che i due si vedessero, come non ne avevano occasione Lukas o Jake, tutti e tre impegnati nell'imminente partita, in particolare Nathan era assorto completamente nel suo ruolo di capitano e passava i tre quarti del suo tempo ad allenarsi o a studiare tecniche con il coach Whitey. Era raro vederlo persino a cena e Harry aveva preso a frequentare il locale di Karen per sfuggire all'immalinconicamento progressivo di Whilher.

Per questo e altro Harry aveva legato particolarmente con Marvin, chiamato da tutto Mouth, lo speaker che spesso supportava le cheerleaders con le sue coreografie.

Lukas raggiunse finalmente i tre amici, interrompendo la conversazione.

- Si parte tra due giorni -

- Ci sarò anche io! - esclamò tutto soddisfatto Mouth - Sarò il vostro speaker! -

- Brooke ti vuole come spia per vedere che cosa hanno preparato le cheerleaders avversarie per la gara! - lo spintonò Jake.

- E' un impegno non molto onorevole ma di vitale importanza! - si difese Mouth facendo ridere gli altri.

Lukas si rivolse a Harry: - Hai saputo la notizia? -

- Quale? -

- Verrai con noi in trasferta -

 

Silenzio.

 

- COSA? e io che c'entro? -

- Sei l'unico fotografo disponibile - rispose Lukas alzando le spalle e sorridendo allo sconcerto dell'amico - Non fare quella faccia! Non sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto! -

Mouth diede un pugno alla spalla di Harry: - Ti salti due giorni di scuola! Eh! -

 

Harry fissò sconvolto Lukas.

 

 

Due giorni in trasferta?

Due giorni a stretto contatto con Nathan?

 

 

Oh no... quello era un incubo!

 

 

- Non ci voglio venire! -

 

 

Lukas sospirò.

Sarebbero stati due giorni particolari. Lunghi. Lunghissimi.

 

 

 

 

*

 

 

 

Hogwarts

 

 

 

I cori Slytherin non si erano ancora quietati nei due giorni che si erano succeduti alla partita nella quale i vittoriosi verde-argentati avevano stravinto contro i Gryffindor.

 

310 a 100.

Un risultato memorabile, umiliante per i Gryffindor, da scrivere sui memoriali degli Slytherin.

 

Hermione si passò la penna d'aquila sulle labbra, chiedendosi come avrebbe potuto indorare la pillola a Harry raccontandogli della schiacciante vittoria Slytherin. Come si poteva esprimere il penoso stato d'animo degli studenti della casata di Godric in quel periodo?

In quegli ultimi giorni Hermione aveva mantenuto una stretta corrispondenza via gufo con Harry cercando di rassicurarlo e cercando di stargli vicino nonostante l'immane distanza che li separava: dopo la prima lettera dell'amico, Hermione aveva cercato in tutte le maniere di risollevare l'umore nero dell'altro cercando di convincerlo più e più volte che lui non 'voleva baciare nuovamente suo fratello' e che andava tutto se non si 'toglieva dalla testa Malfoy'.

Gli aveva consigliato di farsi amici e uscire con loro, dicendogli che era meglio che non si sentisse così solo, inoltre gli aveva raccontato com'erano andate veramente le cose tra Draco Malfoy e Ginny al campo.

 

Hermione lo aveva capito da un bel po' che c'era qualcosa che si stava formando tra Harry e Malfoy.

 

Lo aveva intuito fin dall'inizio di quell'anno scolastico quando pareva che l'uno era diventato l'ossessione dell'altro e viceversa e Harry passava più tempo a litigare con Malfoy piuttosto che con i suoi migliori amici. E con la partenza di Harry Hermione aveva cominciato a guardarsi attorno per cogliere se in Malfoy si fosse verificato un cambiamento o si fosse rivelato un qualche segno del cambiamento di pensiero nello Slytherin: non era rimasta delusa, Malfoy sembrava completamente un'altra persona. Non che lo conoscesse bene ma stare a contatto per sei anni con una persona sia pure che disprezzavi profondamente, questi ormai non era un mistero per nessuno. E aiutava anche il fatto che Malfoy fosse, suo malgrado, così popolare e che Hogwarts, sfortunatamente, fosse un tale nido di chiacchiere.

Oltre allo strano comportamento indolente e irascibile del biondo Slytherin Hermione poteva comprovare la sua 'teoria dell'attrazione dei due opposti' anche sapendo che proprio in quel momento lo stesso Malfoy cercava di fare il possibile per leggere la lettera di Harry che Hermione aveva 'distrattamente' messo accanto al suo braccio, notando con divertimento i discreti tentativi di Malfoy di sporgersi il più possibile dal banco senza dare troppo nell'occhio.

 

Vano tentativo.

 

Non che potesse essere colto in fragrante dal professore, Ruf continuava a sciorinare date e leggere con voce piatta i suoi appunti senza accorgersi che già nei primi cinque minuti di lezione aveva perso l'attenzione della sua intera classe - Seamus aveva persino trasfigurato la sua borsa scolastica in un cuscino e stava schiacciando un pisolino tranquillo tranquillo mentre Dean cercava di fare il possibile per fargli qualche 'innocente' dispetto - compresa l'attenzione dell'unica studentessa che l'avesse mai ascoltato da quando era diventato un fantasma.

Hermione, quella mattina, aveva mandato al diavolo la lezione - ma solo perchè l'aveva già studiata e vi aveva steso sopra una bella ricerca - e si era barricata dietro una pila di libri per poter scrivere in santa pace una lettera a Harry senza che lo sguardo cadesse su Ron e Lavanda che erano 'dolcemente' avvinghiati.

Hermione, oltre a quella dell'attrazione degli opposti, aveva la teoria tipicamente femminile che l'idea di ingelosire un ragazzo era estremamente efficace e decisamente romantica.

Bè, dopotutto aveva sortito qualche effetto il fatto che Hermione stava uscendo con Cormac McLaggen... quindi perchè non poteva fare bene anche a Harry?

 

 

 

'Harry, mi è venuta in mente un'idea... '

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

Tree Hill

 

 

L'idea di andare due giorni in trasferta non era per niente eccitate come pensava Mouth, ma almeno avrebbe sottratto Harry dal'essere tenuto sotto l'occhio attento e severo di Whilher e inoltre poteva saltarsi colazione e cena con il vegliardo bastardo senza accampare strane scuse.

E gli poteva risparmiare anche l'espressione schifosamente gongolante di Whilher - che si era accentuata ogni giorno di più dalla visita di Remus -.

Grande vittoria morale. Una cosa di cui andare fieri. Complimenti, Whilher...

Harry gettò stizzosamente i jeans sul letto di pessimo umore, accanto al borsone ormai pronto per essere chiuso.

 

Diavolo... due giorni con Nathan!

 

Era così bello continuare ad ignorarsi!

Meno rimorsi alla coscienza... meno desiderio di essere di nuovo baciato da quelle labbra...

 

Maledizione, perchè aveva scelto il corso di fotografia? Perchè aveva un referente che l'aveva praticamente costretto a partecipare alla trasferta?

 

In quel momento un picchiettio alla finestra lo distrasse dai suoi pensieri distruttori e Harry corse ad aprire al gufo marrone che ripartì subito non appena Harry raccolse la pergamena di Hermione dalla sua zampetta, lesse con impazienza le righe della sua migliore amica. Gradualmente le guance presero un colore roseo, rosso, scarlatto...

Harry prese un sospiro profondo, chiudendo gli occhi per pensare lucidamente.

 

Hermione aveva ragione benchè lo scocciasse ammetterlo.

 

 

'Almeno, se non lo farai per far ingelosire Malfoy, visto che nell’ultima lettera non hai fatto che parlare di lui e hai riempito ben due righe della stessa frase che ti ricordo essere 'Non sono gay Non sono gay Non sono gay Non sono gay' e via dicendo... fallo almeno per farlo arrabbiare.

Dopo la partita che abbiamo perso contro gli Slyhterin la situazione è insostenibile e magari... sai, potresti prenderti una piccola rivincita personale aiutandomi. e potresti intanto capire che cosa provi per lui.

Allora, che ne pensi?'

 

 

Harry dovette ammettere a sè stesso che gli strani comportamenti di Malfoy gli avevano sollevato il morale - sapeva che era stupido ma non poteva fare a meno di sentirsi leggermente meglio a quel rassicurante pensiero - e nonostante il suo imbarazzo Harry lesse comunque l'idea di Hermione.

 

Donne...

 

 

Però... era un tentativo...

 

Corse alla scrivania e afferrò la prima biro e il primo pezzo di carta che si trovò sotto mano per rispondere all'amica.

 

 

 

 

*

 

 

 

Hogwarts

 

 

Il mattino portò con sè l'ennesima lettera di Harry ma Hermione non ebbe bisogno di leggerla per sapere cosa c'era scritto.

Bastava solo creare l'atmosfera adatta...

 

 

 

- Che ha la mezzosangue da essere così felice? - domandò seccamente Blaise allungando la mano per afferrare la caraffa di succo d'arancia.

- Ha appena ricevuto una lettera del suo fidanzatino Potty... - rispose Pansy e molto probabilmente avrebbe cominciato a insultare i mezzosangue e il quoziente intellettivo di Potter se Draco non fosse intervenuto.

- Non stanno assieme - asserì stizzosamente.

Nonostante la sorpresa per la reazione eccessiva ed apparentemente immotivata di Draco, Pansy chiese curiosa: - E tu come fai a saperlo? -

- Sta con McLaggen - ribattè Draco con voce sicura. 'Altrimenti li faccio a pezzettini. La mezzosangue e Potter'

Blaise sogghignò, tutto soddisfatto: - E chi te lo dice? -

Draco si voltò verso di lui: - E' così Blaise -

 

'Perchè è così. Potter è mio'

 

 

 

Continua...

Mistress Lay

 

 

 

Notes: Un capitolo di transizione come potete vedere... non succede assolutamente niente ma capirete che si sta preparando qualcosa... XD

Grazie a Elecam per avermi dato un suggerimento per andare avanti! *.*

Devo ammettere che questa è l'unica fic di cui non riesco ad inquadrare il continuo e il finale... sto andando un po' a tentoni, lasciandomi completamente andare all'ispirazione del momento.

Chissà come finirà... mah...

 

Grazie a coloro che leggono e in particolare a chi fa sentire la propria voce supportandomi con parole meravigliose che mi danno sempre la carica, a me e a questa fic! XD

Mimi88, Moony* (lo sai che non sono una campionessa di costanza in certe cose! XD), Mistica (la mia adorata mogliettina! *.* Attenta a cosa dici, Draco non è molto contento di suo se poi verrà a sapere del tete-à-tetè dei due fratelli… XD Prevedo giorni duri per il nostro biondino! Ti voglio bene tesoro!), Kira, haley, millie, ysal pax, James_Prongs, Stè_Wormy, zafirya (bè, ora la domanda e come riusciranno a continuare ad ignorarsi… proprio ora che andranno in trasferta assieme! XD Draco verrà a sapere qualcosa… eheheh…), aryVano90 (povero Harry… vedrai poi con il prox tetè-à-tetè… oops… spoiler! XD), nox, lal23 (mi sono lasciata un po’ trasportare dal delirio mentale di Harry… >.< Vedrai le cose come si complicheranno… XD), kandra (tranquilla, li vedremo Draco e Harry assieme… XD), Michelle Malfoy (sì sì, è stato proprio Nathana! XD Ammetto di cominciare ad affezionarmi a questa coppia… ^^), empire.

 

Mi fate sapere? ^^

ML

 

  
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