Arrivarono altri ragazzi e ragazze , ma io stetti vicino a Niall, Zayn, Liam, Louis, e Harry.
Incominciarono a suonare, erano bravissimi, li adoravo, poi misero un po’ di musica dalla radio per stare con gli altri ragazzi, arrivò l’ora del lento.
E io mi sedetti visto che nessuno mai mi avrebbe invitato a ballare, almeno così pensavo
Niall si avvicinò a me e mi chiese porgendomi la mano :  Posso offrirle questo ballo, signorina ?
io strinsi la mia mano alla sua e incominciammo a ballare .
Poggiai la testa sulla sua spalla e mi abbracciai a lui , poi  mi sussurrò : Sei bellissima .
Cercò di avvicinarsi sempre di più a me , la sua mano cercò la mia e si intrecciarono, lo guardai negli occhi e affondai nel suo meraviglioso sguardo , voleva baciarmi ne ero certa però, io avevo paura , paura di essere ferita o tradita, tutto questo mi passò per la testa in pochi secondi prima che Niall si ritrasse all’indietro.
Lo guardai confusa e lui accennò un segno con la mano del tipo : Lascia perdere e se ne andò.
Ma che problemi aveva quel ragazzo ?
Lo seguì , prese una bibita e andò a sedersi vicino Zayn .
Si misero a parlare e io non volevo disturbarli , allora mi sedetti ai margini di un divano , abbastanza lontano da loro.
Mi girai e vidi Louis.
Louis : Ciao :D
Io:  Ciao …
Louis : Come mai non sei vicino al tuo ragazzo ?
Io: Come scusa ?
Louis : Niall è il tuo ragazzo .
Io: Ehm, ti stai sbagliando , siamo amici.
Louis : Sicura ? Perché sembrava di no.
Io: In che senso ?
Louis: No, niente lascia stare , pensavo che Niall , no niente .
Io: No, dai  parla.
Louis : Niall mi aveva detto che stavate insieme , tutto qui.
Io sorrisi e andai da Niall .
Io: Niall, scusa, posso  parlarti un attimo?
Niall : Si, dimmi.
Io: Da SOLI.
Niall : Ok, andiamo .
Uscimmo fuori .
Niall : Allora che devi dirmi ?
Io: Primo : Perché hai detto a Louis che stavamo insieme ?
Niall arrossì e disse: Ecco, tu … ehm  non so come dirtelo , anche perché ci conosciamo da poche settimane … e mi sembra un po’ presto.
Io: Niall ? Dimmi.
Niall : Io ho detto così agli altri perché tu … tu mi piaci . Diventai rossa come un peperone, ne ero certa.
Non sapevo che dire , così mi avvicinai a lui , presi tutto il mio coraggio e lo baciai , le nostre lingue incominciarono a giocare fra di loro , lui mi abbracciò e io feci lo stesso , tutto era perfetto e io avevo i fuochi d’artificio dentro la pancia, fin quando uno starnuto ci allontanò da questa meravigliosa atmosfera .
Ci girammo , erano Louis, Harry e Liam che ridevano dietro la porta.
Niall : Ma voi siete fuori .-.
Io scoppiai a ridere, era così imbarazzante AHAHAHAH.
Niall mi abbracciò e disse : Lei è mia .
Passammo tutta la serata insieme e verso le 3 mi ritirai a casa, con un sorriso a 32 denti che svanì nel momento in cui entrai in casa.
Trovai mia madre seduta in cucina che parlava con quel pirla del suo ragazzo.
Io:Ciao mamma.
Mamma: Salve, ti rendi conto che ore sono ?
Io: Si.
Mamma: Potevi fare più tardi .-.
Io: Ok.
Mamma: va bene , ciao Mad.
Io: Io stasera dormo in camera mia, quella là se ne va .
Mamma: Intanto non è quella là, ma è Virginia, e poi ci dorme lei lì.
Io : No, basta adesso basta , o ci dormo io oppure me ne vado da questa casa.
Insomma, alla fine riuscì a farmi dare quella cazzo di stanza e mi addormentai .
Mi svegliai , c’era già aria di vacanze perché sentì l’odore della torta al cioccolato di mia madre
entrai in cucina e mi sedetti al tavolo gustandomi una fetta di torta.
Mamma: Che hai fatto ieri sera?
Io: Mah, niente solite cose…
Accennai un sorriso malizioso, ma lei non se ne accorse.
Ritornai in camera e accesi il mio pc, avevo 30 messaggi di posta elettronica, tutta da parte di Luca .
Ero una stupida, non mi ero fatta più sentire quindi lo chiamai.
All’inizio era un po’ arrabbiato, ma poi si calmò e gli raccontai tutto .
Persi un’ora così.
Virginia venne in camera mia, forse con la voglia di conversare ma io non volevo avere niente a che fare con lei e con suo padre.
Virginia: Ciao Mad…
Mi disse con aria affranta.
Io: Ciao .
Virginia : Senti, noi due dobbiamo parlare …
Io: E di cosa?
Virginia: Non fare tanto la scorbutica perché vedi che noi due siamo uguali .
La guardai e gli dissi : Noi due non saremo mai uguali .
Virginia :Si invece, io come te mi sono trasferita dal Friuli in Irlanda, come te i miei genitori sono separati, come te …
Non gli lasciai finire che aggiunsi : Come me tuo padre ti picchiava e ti lasciava interi giorni in uno sgabuzzino? Come me tua madre ti ha dovuto crescere tutta da sola e con il sostento di un solo lavoro? Come me sei stata maltrattata da vari ragazzi perché eri considerata debole e fragile? Ah? Rispondi adesso.
Avevo gli occhi lucidi, lei rimase senza parole  e se ne andò.
Mi buttai sul letto con un cuscino sulla faccia, volevo urlare e sfogarmi ma non ci riuscivo, così mi vestii e uscì fuori.
Passeggiai per  le vie irlandesi da sola come un ebete, lol,
“ah, ma guarda chi c’è!”