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Autore: Meme__    13/07/2012    3 recensioni
E se Edward non fosse il futuro di Bella? E se nel suo destino fosse scritto che un altro cuore fermo da secoli l'avrebbe conquistata?
In quella stradina scura che preannunciava la morte di Edward scoppierà la scintilla... ma chi sarà il fortunato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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In quel di Volterra...
 
-Movimenti fulminei.
Prendemmo un taxi dai vetri oscurati per tornare a Firenze. Nella sua lenta discesa e risalita osservao le campagne che ci circondavano. Era un'esploione di natura incontaminata. Mi sarebbe piaciuto viverci, pensai. Campi verdi d'erba si alternavano a campi pieni di papaveri, di primule, di magnolie e così via a creare infiniti arcobaleni che accerchiavano le strade. Rare tenute in cui, presumevo, vivessero dei contadini o dei proprietari terrieri spuntavano qua e là, rendendo quel luogo quasi surreale. In America un posto così non lo trovavi neanche a pagarlo milioni. Era tutto troppo commerciale, perfino nei posti sperduti come Forks non trovavi quel verde sgargiante. Sembrava tutto vivere in funzione del sole. Quel sole che mi era stato vietato negli ultimi anni e che non mi mancava molto, a essere sincera. Avrei preferito mille volte stare con i miei amici che passare le giornate al sole. Arrivati in un paesello vicino ci fermammo. Gli altri, nel frattempo, si erano imbaccuccati con giacche a manihe lunghe, sciarpe leggere e cappelli, l'ultimo arrivato anche con un paio di occhiali da sole. Uscimmo dall'auto ed Edward pagò. Ci avviammo a piedi verso le campagne che circondavano la periferia. Le case basse e i rari palazzi che circondavano la strada che percorrevamo non stonavano con il paesaggio che avevo osservato dall'auto. Era tutto così bello, e il pensiero di tornarci, prima o poi, mi fece star bene. Edward si piegò sulle ginocchia, in un chiaro invito a salire sulla sua schiena. Mi aggrappai come se fosse l'unica ancora di salvezza ficcando la testa nel suo collo, e lui con un moimento fulmineo, cominciò a correre. Vedevo quelle stesse campagne che avevo adorato pochi istanti prima diventare macchie indistinte che sfuggivano attorno ai nostri corpi. Decisi di chiudere gli occhi per evitare un eventuale attacco di nausea.
«Ed... tu... tu non mi abbandonerai da sola a lui, vero? Va tutto bene, vero?» pregai sulla sua mascella.
«Non c'è niente che non va, tesoro. Ricordati, però, che sei sempre stata importante.» E quel "sei stata" mi metteva ansia perché mi faceva intendere che qualcosa stava per accadere e io... non sapevo cosa, perciò ero nervosa! 
E di certo Alice non aveva aiutato quando, rendendosi conto della mia situazione, in aeroporto riempiendomi dei i suoi: «Non preoccuparti, andrà tutto bene.»
Non trovammo il volo con quattro posti disponibili in prima classe. Due in prima classe, gli altri in business class; prima che mi rendessi conto delle manovre dei fratelli Cullen mi trovai seduto in un comodo sedile di pelle della prima classe... con lo sconosciuto.
In tinte neutre la prima classe accoglievano, a occhio, unaventina di persone. Tutte indossavano abiti eleganti e i muovevano con gesti degni di un modella parigina o milanese, parlavano freneticamente con uei piccoli auricolari fissati nelle loro orecchie, gesticolavano a uno schermo o sfogliavano svogliatamente una rivista. Tutte tranne noi due.
Mi passai una mano fra i capelli e mi sistemai meglio nel mio posto, cercando di dare le spalle al finestrino e voltarmi, quanto possibile, verso il ragazzo.
«Allora...» «Ecco io...»
Sorrisi divertita. Eravamo entrambi in imbarazzo e questo mi tranquillizzò.
«Inizia tu!» lo invitai.
«Io... io... io, be', ecco.... c-c-credo di dover presentarmi!»
Mi scoccai una mano in fronte. Aveva ragione, avevo dato per scontato che non servissero presentazioni.
«Io sono Alec e... ok, inizia tu. Non mi presento da molto...» ammise ridacchiando, e togliendosi gli occhiali. Dava le spalle agli altri passeggeri, perciò poteva permettersi certi gesti.
«Oh, ok. —sorrisi— Io sono Isabella, ma chiamami solo Bella, ti prego.»
«Ok, solo Bella. —mi prese in giro mostrandomi una schiera di denti bianchissimi— Ho sentito parlare spesso dei Cullen. Anche tu vivi nella penisola Olimpica?»
Annuii. «Vivo a Forks con mio padre da un anno e mezzo, forse di più.»
«Prima dove vivevi?»
«È il mio turno di fare domande!» brontolai mettendo il broncio.
«Ok, ok.» ridemmo insieme e fu come se le farfalle che avevo intrappolato nello stomaco si fossero librate in aria liberandomi dal peso che opprimeva la mia gola.
«Uhm... quanti anni hai?»
«Molti...» sussurrò rattristandosi.
«Non intendevo questo.—mormorai ponendo l'indice sotto al suo mento e alzandogli lo sguardo permettendomi di perdermi in quella brace viva— Direi che hai quindici anni?»
«Sedici e mezzo.» Mi guardò fiero di quel "traguardo".
«Oh, che bell'ometto.» lo presi in giro.
«Non deridermi, piccola umana.» esclamò prima di prendermi i fianchi tra le mani e scatenare una crisi di solletico. Mi dimenai nel sedile, gettando il peso della testa indietro, per evitare di fare troppo rumore. E lì una scossa mi colse quando le sue labbra si poggiarono con un movimento fulmineo sulla giugulare.



Ok, sono imperdonabile, ma... vi prego, perdonatimi! *CheccoZalone:ModeOn* Lo so che avrei dovuto postare mercoledì, ma ero diventata tipo Twidoped e stavO annegando tra fazzoletti, lacrime, Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Dawn, Dvd, Lettore video, I-pod, pop-corn, copertine e chi più ne ha più ne metta.
So anche che avrei douto pensare prima a voi ma stavo ascoltando "Never think" di Rob (per chi non la conoscesse, ascoltatela!) e ho iniziato a piangere e... Vabbe'...xD
Prima che ricominci vi vorrei ringraziare per il sostegno:
SIETE DEGLI ANGELI! *-* Ho seguito il consiglio di samantha_cullen, di cui vi consiglio le storie perché io ora le ho scovate e sono... stuvolose*-* (neologismi...*-* Sono la mia passione xD), e ho cercato di descrivere i luoghi che Bella attraversava e sono riuscita a scrivere ben 4 pagine di Georgia 14... Mi sento soddisfatta. In realtà erano molte di più, ma sono sicura che non sarei una buona autrice se non facessi un po' la sadica, per cui... Cosa farà Alec? Strage in aereo?
*APERTE E SCOMMESSE SIGNORI, VENGHINO VENGHINO!* Hahahahahahahahaha xD
Ehm... vediamo un po': quante di voi hanno visto il Comic-Con? :'(( io non ho potuto! E ora sto aspettando che qualcuno sottotili i vari Panel e le interviste perché gli americani non riesco a capirli... Ma Rob... Oh, Rob io lo capisco anche quando non parla! *-* Ok, metto da parte gli occhi a cuoricino!
Poi... poi... poi... qualcuno è in grado di fare una copertina per questa storia? Io sto cercando di apprendere qualosa con Gimp, ma non so lavoraro con i fotomontaggi... Perciò, se ne siete in grado, vi ringrazierei davvero tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto! *-*
Ok, ultima cosa e poi scompaio: ho appena creato (1 minuto fa!xD) un gruppo su Facebook, se vi va passate a dare un'occhiata potrei mettere degli spoiler ogni tanto, o anche solo per una chiacchierata
 Dal quaderno di Memè!

Well, credo di aver detto tutto... Non so neanche se queste note hanno un senso, ma per maggiori informazioni *mi sento quella della Eminflex x'DD* ci vediamo sul gruppo... :) 
Bacioni, Memè <3

   
 
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