Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: jelenatier    13/07/2012    7 recensioni
Lei, la ragazza più bella e fragile di questo mondo.
Io, il ragazzo che non merita una come lei.
Il mio nome è Justin Drew Bieber e sì, sono una star di fama mondiale.
Lei è Hope Darren ed è...Il mio tutto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Chapter One.

-Hei pigrone alzati da quel divano e vieni a fare due passi con me- disse lei chiamandomi fuori dalla porta.
E' bellissima: capelli castano chiaro con qualche riflesso biondo lunghi e fluenti che le cadono dolcemente fin sotto le spalle all'altezza di metà schiena circa, occhi color miele che al sole brillano come pieni di tante pagliuzze dorate ma che possono cambiare colore in base alla natura che la circonda e labbra vellutate come un petalo di rosa. -E dove andiamo?- le chiesi io avvicinandomi piano.
-Dove ci porta il destino- disse lei vaga -Allora? Esci dalla tua tana o no?-
-Va bene, mi cambio ed arrivo.
-Dai sei perfetto così, non c'è bisogno di mettersi chissà cosa, andiamo solo a fare un giro.
-Ma sto in boxer, non mi sembra il caso di uscire così.
-Oh, è vero- disse arrossendo in volto.
Cavolo quant'è bella. E poi è unica: mi conosce da sempre, mi ha visto in boxer miliardi di volte, eppure riesce ad arrossire ogni volta.
Sì, lei è la mia migliore amica.
La conosco da quando è nata e tra noi c'è sempre stato qualcosa di speciale, di unico.
Mia madre conosceva sua madre da diciotto anni, da quando entrambe sono rimaste incinte giovanissime.
Ora vive con la zia: suo padre abbandonò lei e sua madre appena scoprì che presto avrebbe avuto una figlia. Vigliacco, se solo sapesse che ragazza è oggi Hope sarebbe solo stato fiero di lei.
Sua madre, Renée, è morta pochi mesi fa a causa di una rara forma di cancro e lei non ha ancora superato lo shock.
Sto facendo di tutto per farla sorridere. Tengo troppo a lei per vederla soffrire.
Dopo essermi vestito scesi le scale e raggiunsi Hope fuori dalla porta. Credo che oggi sia la volta buona, devo farle la proposta.
-Andiamo a fare un giro, sono pronto.
Camminammo per una decina di minuti e decisi che era arrivato il momento.
Dai Justin, dillo, non succederà nulla, lo fai solo per lei.
-Senti Hope...Volevo chiederti una cosa- dissi mettendomi una mano tra i capelli.
-Dimmi- disse lei fermandosi a guardarmi.
Il suo sguardo, mi stava bloccando, dovevo buttarmi.
-Ti va di venire a vivere con me?- chiesi tutto d'un fiato.
Ecco, l'ho detto, il gioco è fatto, ora basta solo un sì come risposta.
-Justin sei sicuro? Non voglio essere un peso per nessuno, figuriamoci per te e Pattie- disse lei.
I suoi occhi si stavano facendo lucidi, non volevo intristirla, anzi, volevo renderla felice.
-Hope non dire mai più una cosa del genere. Non sei un peso per nessuno, figuriamoci per me e mia madre. Sai che per lei sei come una figlia.
-Justin non so che dire, davvero. -Dì solo si dì. -Sì, vengo a vivere con te e Pattie molto volentieri, ma devo dire a mia zia che...
-Non ti preoccupare, le ho già chiesto tutto io, cominciamo a preparare le cose oggi stesso.
-Oh Justin grazie, non so come ringraziarti- disse abbracciandomi.
-Non devi ringraziarmi, sei una di famiglia- dissi stringendola a me e dandole un bacio sulla testa.
Perchè le ho chiesto di venire a vivere con me? Bhè perchè sua zia si sarebbe trasferita per lavoro in Australia e non avrei sopportato di perdere così la mia Hope.
-Dai, andiamo a preparare le tue cose- dissi guardandola negli occhi.
Cavolo, stava piangendo. No, non posso vederla così, mi si spezza il cuore.
-No Piccola, non piangere ti prego- dissi accarezzandole la testa.
-Grazie Justin, per tutto quello che fai per me.
-Te l'ho detto, non devi ringraziarmi, sai che per te farei di tutto.
La tenni stretta a me per un tempo che sembrava infinito, il tempo necessario a farle capire che io per lei ci sarei stato, sempre.

Arrivammo a casa di sua zia e salimmo in camera di Hope.
Metà del lavoro era fatto dato che gli scatoloni erano pronti. C'erano solo da impacchettare le ultime cose ed i vestiti e poi portarle a casa mia, o meglio, nostra.

Verso le cinque finimmo di impacchettare le ultime cose.
-Ciao Justin- disse Karin, la zia di Hope, entrando dalla porta della cucina.
-Ciao Karin- risposi appoggiando il bicchiere dal quale avevo bevuto sopra al tavolo.
-A che punto siete?- mi chiese. -Abbiamo finito. Ora vado a prendere la macchina per portare le cose a casa.
-Grazie per quello che fai per Hope. Sei davvero importante per lei e sai che da quando è morta Renée si sente un peso per tutti. Grazie, grazie davvero- disse Karin con voce lieve a causa del sottile velo di tristezza che l'attraversava.
Vidi il suo sguardo intristirsi e qualcosa luccicare in un angolo remoto dei suoi occhi. Stava per piangere anche lei. Forse per oggi è meglio se smetto di parlare; ho già fatto piangere abbastanza persone.
Abbracciai Karin per farle capire che non doveva preoccuparsi di esprimere le sue emozioni davanti a me ed appena la strinsi cominciò a piangere.
-Non voglio farvi piangere- le dissi timidamente.
Era strano dover consolare Karin, di solito è sempre stata lei quella a dover tranquillizzare me per un motivo o per un altro.
-Scusa Justin, è solo che è stata dura accettare la perdita di Renée ed ora devo lasciare anche Hope, l'unica cosa che mi faceva sentire più vicina a mia sorella....Ma forse è meglio così, almeno staremo entrambe più tranquille- disse staccandosi dall'abbraccio ed asciugandosi le lacrime.
-Ora vai a prendere la macchina, non voglio rubarvi altro tempo- continuò sforzando un sorriso.
-Okay. Dì a Hope che torno subito.
Uscii e mi incamminai verso casa.

Dopo circa dieci minuti ero di nuovo da Karin.
Salii in camera di Hope e l'aiutai a portare le cose in macchina.
-Ce l'abbiamo fatta- le dissi quando finimmo.
-Eh sì- disse lei.
La guardai e capii che c'era qualcosa che non andava e forse sapevo anche cosa.
-Senti, so che questa è già la seconda volta che cambi casa in pochi mesi, ma ti prometto che questa sarà casa tua finchè lo vorrai- le dissi sorridendole.
-Tu e Pattie siete troppo buoni con me- disse abbassando lo sguardo.
-Senti Hope non devi dire mai più una cosa del genere. Ti ho già detto che per Pattie sei come una figlia e per me...Per me sei tutto. Non so come farei senza di te. Quindi smettila, okay?
Fece cenno di sì con la testa e poi salì in macchina.


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Rieccomi con una nuova storia. Spero che questa abbia più recensioni dell'altra e che vi piaccia di più.
La continuo a minimo 5 recensioni quindi spero che sarete in molti ♥

@drewsonelove on Twittah.
   
 
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