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Autore: its_cinnamon    14/07/2012    1 recensioni
Fannie è una ragazza normale, dopotutto, ha un migliore amico, una bella famiglia e uno spiccato senso dell'umorismo. Si ritrova contrariata a vorticare tra le spese natalizie con sua madre e sua sorella, finchè la sua attenzione non viene catturata da un certo biondino. Le lacrime di certo non mancheranno, ma alla fine, come si dice "è bene quel che finisce bene" no?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
~

Passò con quel ragazzo tutto il pomeriggio e al diavolo le spese di Natale. Era bello passare il tempo con lui. Era diverso dagli altri, però non sembrava che ci stesse provando con Fannie, affatto, sembrava che si parlassero come fanno due buoni amici.
-Uh! – il ragazzo si aprì in un sorriso – Che ne dici di farci una foto?
Fannie si girò perplessa e alle sue spalle si ritrovò una macchinetta automatica per le fototessere:
-Perché no …
Quando Ren e Fannie furono dentro cominciarono a ridere quasi a crepapelle, poiché prima di entrare la sciarpa di Ren si era impigliata in una crepa e lui non se n’era accorto. Così quando fece un passo per entrare nella macchinetta, mancava poco e si sarebbe strozzato.
-Ma come hai fatto?! – domandò la ragazza fra le risate.
-Io..non lo so!
Ren insistette per mettere di tasca sua le due monetine, e Fannie dovette arrendersi.
Selezionarono il tipo di foto e poi bene o male si sedettero sul piccolo sgabello della cabina.
Click.
Prima foto andata. Entrambi sorridevano, però c’era un non so che di impacciato.
Click.
Nella seconda Ren cacciava la lingua e Fannie faceva gli occhi storti. Davvero carina come foto.
Click.
Terza foto. Sembravano due pesciolini rossi: entrambi con le guanciotte piene d’aria e le labbra serrate.
Click.
Ultima foto scattata: linguaccia a tutto spiano.
In pochi secondi le due strisce di foto vennero giù, e le risate furono inevitabili.
-Ok – aggiunse Ren tenendo fra le mani la sua striscia di foto – nella prima sembriamo due testimonial di un dentifricio …
-A me piace un sacco la seconda – poi guardò il ragazzo che sorrideva guardando le foto. Forse non è che le piaceva un sacco la foto, forse era il soggetto.
-Sono tutte bellissime invece. – il ragazzo alzò lo sguardo e le sorrise. I suoi occhi nerissimi avevano un’espressione davvero dolce, andavano a completare il quadro di quel visino troppo delicato per essere maschile.
-Penso che dovrei andare alla ricerca di mia madre e mia sorella adesso – riprese la ragazza cercando di non si vedesse che stava arrossendo – come minimo torneranno a casa con una trentina di pacchi regalo.
Il ragazzo rise.
-Allora ti lascio libera. – le sorrise di nuovo.
-Aspetta, facciamo un patto – il ragazzo si mise all’ascolto – se mi dai il tuo numero io ti do il mio …
Ren rise divertito, poi portandosi una mano alla tasca dei Jeans tirò fuori il cellulare:
-Affare fatto!
 
L’aver conosciuto quel ragazzo aveva reso migliore la giornata di Fannie.
Sua madre seduta al posto di guida aveva un aria concentratissima sulla strada, ma di certo era entusiasta di tutte le spese che aveva fatto che, vi assicuro, non erano poche.
-Dove sei stata tutto questo tempo?
-Ehm  … uhm … - gli occhi di Rose dal sedile anteriore la scrutavano da cima a fondo per carpire informazioni inedite -  Ma no, niente, sono stata un po’ i libreria – poi cercando di sviare il discorso – voi che avete comprato?
-Per papà abbiamo preso un tris di cravatte, sicuramente gli piacerà perché si abbinano alle scarpe, poi alla zia Margaret ho preso un vaso di quelli belli e dipinti a mano, di certo se lo mette nel soggiorno starà bene, si, si, ce lo vedo proprio bene. – forse quello era uno dei difetti di sua madre: parlare troppo e troppo velocemente.
In quel caso, però non era un problema,anzi, era un vero e proprio dono divino: Fannie non voleva sapere davvero cosa avessero comprato per gli zii ed i parenti vari, voleva solo che un qualcosa occupasse quel silenzio che altrimenti sua sorella avrebbe rotto cominciando a fare domande sul pomeriggio di Fannie, e sua madre, pur non sapendo di esserlo, era un tappa silenzi con i fiocchi.
  
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