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Autore: Pu96    14/07/2012    6 recensioni
Resti dolorante e disarmato sul marmo, accarezzando le piastrelle con i polpastrelli: la polvere ti solletica le guance e le lacrime ti bruciano la pelle. Preghi, non un Dio, ma una giustizia. Ho imparato a fare lo stesso, stringendo le coperte intorno al mio corpo, che dopo le tue crisi, perde ogni singola particella di calore. La nostra supplica è analoga: vogliamo il permesso di amarci. [Larry Stylinson]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Have mercy please on the one that I love,
Her body's to weary to run.
Come hide with me.
ASCOLTARE QUI:  http://youtu.be/qmm62FAtzJg ]

 
«Lasciami essere la tua luce, Harry. 
Le tue urla rompono il silenzio, accade ogni giorno, ormai. Periodicamente, dopo essere rincasati dalle interviste, io mormoro canzoni per coprire la tua rabbia. La mia voce nasconde a malapena i tuoi conati, la tosse spasmodica ti distrugge il cuore, fino a quando, frantumato, inizi a gridare. A questo punto è del tutto inutile tentare di non ascoltarti, così premo la mano davanti alle labbra, per non iniziare a fare lo stesso. Sono tre strilli portati all’esasperazione, accompagnati dai tonfi del tuo corpo contro il muro. Quando dormi accanto a me osservo i lividi bluastri che ti coprono le spalle candide: lanci la tua schiena contro il cemento sperando che il dolore fisico nasconda quello mentale. Ricordo quando hai urtato il lavandino: il tuo fianco sanguinava copiosamente, ma non mi hai permesso di fasciarlo. Hai voluto che il sangue macchiasse le nostra lenzuola bianche, il più piccolo movimento ti strappava dalla bocca una sonoro lamento: non osai sfiorarti per cinque giorni. Solo quando le tue scapole supplicano pietà, ti lasci scivolare sul pavimento e inizi a piangere. Prima odiavo le tue lacrime, ora è lo sfogo più sano che riesci ad avere. Resti dolorante e disarmato sul marmo, accarezzando le piastrelle con i polpastrelli: la polvere ti solletica le guance e le lacrime ti bruciano la pelle. Preghi, non un Dio, ma una giustizia. Ho imparato a fare lo stesso, stringendo le coperte intorno al mio corpo, che dopo le tue crisi, perde ogni singola particella di calore. La nostra supplica è analoga: vogliamo il permesso di amarci. 
Stiamo insieme da più di due mesi, ma ci impediscono di dirlo. Tutte le persone intorno a noi lo sanno, ma è una nostra battaglia, e non vogliamo il loro aiuto. Le nostre labbra si sfiorano solo nella nostra camera, con le tapparelle abbassate e la porta chiusa a chiave. Fuori dalla nostra casa, non ci è più permesso nemmeno abbracciarci: tutti notavano il nostro amore. Ti hanno chiesto di rafforzare l’amicizia con Liam davanti alle telecamere, eppure ogni volta che allunga la mano tentando di avvolgere le tue spalle, inizi a tremare. Quando la domanda “Con quale ragazzo della band usciresti?” viene enunciata, dobbiamo fingere di pensarci. A nessuno importa che la notte precedente siamo stati insieme, sdraiati nello stesso letto, a soffiarci sulle cicatrici, cercando un solo motivo per andare avanti. Rispondi “Niall, perché il suo accento è davvero affascinante”, siamo costretti a ridere, il biondino ti pizzica una guancia affettuosamente, mentre io sorrido e annuisco, assecondando le tue bugie. 
Non sento alcun rumore provenire dal bagno da diversi minuti, ho così tanta paura che tu ti ferisca, amore mio. Ormai tendo a tenere il telefono sempre a portata di mano: ho paura di aprire la porta, vedere i tuoi polsi squarciati e non avere la forza di chiamare un’ambulanza. Busso, trattenendo il fiato nel disperato tentativo di sentire la tua voce. Mi chiami, il tuo “Lou” è sussurrato, si trascina fino alle mie orecchie e spera di essere salvato. Entro, ed ogni giorno ti vedo meno presente. I crolli nervosi ti stanno portando via da me: hai le labbra spezzate e la pelle sciupata, prendi un sacco di pillole per dormire, ed altre per controllare gli attacchi di panico. Fortunatamente sono riuscito ad ottenere un giorno alla settimana per farti riposare, sei talmente poco brillante in pubblico che si preferisce incolpare una fantomatica influenza. Non so cosa faremo quando inizierà il tour: forse ti permetteranno di dormire sul divanetto ogni quattro esibizioni, sarò io a svestirti e coordinare i tuoi abiti con i nostri, ti porterò alle labbra una tazzina di caffè, e ti spingeremo sul palco a forza. Noi della band parliamo a lungo della tua salute, Harry: mentre tu ti accucci sulle mie gambe e ti addormenti scosso dagli incubi, noi cerchiamo di salvarti. Pensiamo che tu sia depresso, pensiamo che tu abbia perso qualsiasi stimolo per reagire, pensiamo che non resisterai ancora a lungo. Ci spaventa il buio nei tuoi occhi: passiamo ogni momento libero ad accarezzarti il viso, volendo allontanare il dolore dalla tua anima. 
 
Mi siedo accanto a te, asciugo le tue lacrime, e mi assicuro che la soglia di dolore fisico sia accettabile. Sta notte mi sorridi, ed io mi aggrappo a quel preannuncio di serenità con tutta la  forza. Afferro la tua mano e ti chiedo dolcemente di alzarti, esegui la mia richiesta immediatamente, seguendo i miei passi con sguardo smarrito. Quando ti accorgi che non ti sto portando in camera, il tuo corpo si ferma allarmato, sono costretto a voltarmi e baciarti le labbra, solo così decidi di fidarti ancora di me. Basta aprire la porta d’ingresso per essere investiti da un vento freddo, entrambi soffriamo per quell’aria che attraversa la debole maglia di cotone, ma la notte buia ci affascina. Contempliamo il cielo stellato con le bocche socchiuse e gli occhi spalancati, sei talmente stregato da quel panorama che esci per primo, iniziando a piroettare su te stesso a braccia spalancate. Ridiamo e ci avviciniamo gradualmente. Non ci sono muri a nasconderci, eppure infrangeremo ogni regola.  Sei tornato quasi bambino, nonostante il mostro che ti sta divorando, nei momenti di felicità mostri una strana fanciullezza. Sarà il sorriso sincero e ingenuo che apri al mondo, il guizzo nei tuoi occhi di fronte ad una sorpresa, le tue mani febbricitanti che scalpitano in mia presenza. Vorrei essere capace di proteggerti meglio, ma non posso. Ti chiedo scusa ogni sera, mentre ti prendo la mano e sussurro una canzone per conciliare il sonno, e tutte le volte mi perdoni. Dici che sono debole quanto te, ma so nasconderlo meglio: hai ragione. 
Mi guardi, non hai paura in questo momento. Nemmeno io. Le mie mani raggiungono il tuo viso, e la luce fioca della luna mi permette a malapena di riconoscere il tuo profilo. Arriccio le dita nei tuoi capelli ricci, respiro il tuo profumo, ascolto il tuo cuore. Mi afferri le spalle e ti aggrappi a me, le tue mani timorose scavano nella mia pelle, come se temessi che io scomparissi. Pensi davvero che ti lascerei brancolare nell’oscurità? Sei la mia piccola mente fragile, ed io ho intenzione di guarirti. Le nostre mani scivolano sotto la canottiera, ogni sospiro di vento è un nuovo brivido. Riesco a sentire la tua pelle aggrottarsi contrariata per il freddo, ma non ne fai parola. Scivoliamo nella ghiaia che riveste il vialetto principale, mentre malediciamo i sassolini che scorticano le nostre schiene nude. Ne prendi una manciata e me la cospargi sulle braccia, ricambierei la provocazione, ma l’idea di continuare a baciarti è decisamente più eccitante. Ridi, perchè ti accordi che nulla riesce a distogliermi dalle catenine che tintinnano sul tuo petto, e inizi ad ostentare sicurezza nelle tue capacità di seduttore. Le mie mani, sanguinanti per la ghiaia contro i palmi, cedono e il mio corpo cade pesantemente sul tuo. La tua bocca si sporge verso il mio orecchio destro, attraente e accattivante come non mai: “Non ti piace aspettare, Tomlinson?” fingo di non cogliere l’allusione, e al delizioso fardello dei tuoi denti sul mio collo, smetto di pensare.
 
Il tuo corpo sudato e ansimante mi cade a fianco, rimaniamo a contemplare il cielo nero mentre i nostri cuori rallentano il ritmo. Le tue mani mi cingono ancora i fianchi, rifiutandosi di mollare la presa, ed io ricambio le attenzioni accarezzandoti la guancia. Le mie impronte riescono a percepire la tua espressione, sembri beato, sembri sorridere. Afferri la mia mano e ne baci le nocche, sussurrando parole smorzate da quelle effusioni.
"Cosa non va in noi?" Ed ecco che la tua voce si incrina e il tuo corpo si raffredda. I tuoi cambiamenti d’umore mi spaventano, così come la domanda che mi hai appena posto. Fermi ogni minimo contatto e ti richiudi nel tuo mondo. Ti siedi e nascondi la testa tra le braccia, timoroso del preannuncio di un futuro complesso. Conosci la verità, ma non sei pronto ad affrontarla. Dovrei mentirti? Decido di farlo.
"Resisti un paio di giorni e potremmo camminare mano nella mano." Ti avvolgo con braccia e gambe, iniziando a cullarti dolcemente. Soffio il mio respiro caldo sulla tua nuca e ti ammorbidisci respingendo i singhiozzi. Segui i miei movimenti lenti e ti accasci tra le mie braccia, fragile e debole come un bambino stanco di combattere. 
"Quanti giorni?" Supplichi un lieto fine. Lo meriti, mio cuore, lo meriti davvero. 
"Tu resta con me e basta. Non andartene via."
 
Sai, qual è la cosa divertente, Harry? Tutti in questo momento temono per la tua incolumità: ti guardano accartocciarti come una foglia autunnale e aspettano che tu cada dall’albero. Ma loro non sanno che io sono già a terra. Ognuno di noi ha un piccolo crepuscolo dentro: per alcuni è una voragine, per altri un cielo stellato. Devo ancora capire quanto profondo è il mio buio, ma qualsiasi cosa accada, so che tu sarai una piccola fiammella. Svolazzerai davanti ai miei occhi e mi ricorderai che devo vivere per qualcosa. 
Concedimi ancora una cosa,
Lasciami essere la tua luce.



Spazio per quella demente che scrive Larry: (ultimamente sono tempi duri per noi fan del loro amore)
1) Se non l'avete già fatto, vi chiedo di ascoltare questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=qmm62FAtzJg
E' spuntata per caso tra i video di youtube consigliati, ed io, non sono stata più la stessa. Mi è bastato leggere il testo mezza volta per capire che era ciò che volevo per una os sui Larry. Parla di dolore, parla di amore disperato, di notte, di angeli, di voci. Spero di averle reso un minimo di giustizia, perché sono rimasta davvero spiazzata dalla bellezza di questa melodia.
2) La parte della depressione di Harry è totalmente ispirata a quella di Effy nel telefilm Skins. Il modo in cui Freddie si cura di lei, mi ha sempre lasciata senza fiato. Un piccolo tributo per questa splendida coppia andava lasciato. L'ultima parte, invece, la parte della fiammella e del buio dentro di noi, è ispirata a mia madre (che mi concede queste perle di saggezza mentre guida per andare a fare shopping) e il film "L'altra metà dell'amore" con una storia d'amore saffico... straziante.
3) Non so bene perché ho deciso di ringraziare questa persona, ma mi sento in dovere di farlo. Conoscete il sito "omegle"? E' una chat dove, inseriti i tuoi interessi, vieni messo in contatto con qualcuno che ama le tue stesse cose. (Avete capito bene: un perfetto sconosciuto). Bene, all'alba delle 2.00 di mattina, venni unita a una ragazza che amava il Larry Stylinson. Mi chiese se volevo "ruolare" ovvero, io interpretavo Harry e lei Louis. La storia era questa: Harry era il bulletto della scuola ed ovviamente odiava il ragazzo gay, Louis. Ancora più ovvia fu la causa che io diedi a quest'odio: Harry si era scoperto gay.
Omegle è una chat in inglese, questo implica che ho dovuto cercare metà delle parole su un vocabolario e che il mio inglese era davvero stentato. Eppure siamo riuscite a continuare la storia per parecchio tempo, e quando Harry -in preda al panico- ha ammesso di essere gay, Louis ha iniziato a cullarlo. Questa dolcezza infinta mi ha colpito talmente tanto che ho voluto inserirne un accenno nella mia os. Non so il nome, nè la provenienza, nè l'età di quella ragazza. E' assolutamente improbabile che io la rincontri, o che lei legga questa storia. Ma mi sembra corretto dirle che è stata davvero un'ottima conoscenza e che il "suo" Louis è stato la miglior cosa che abbia mai visto.
4) Ora ringrazio persone di cui-so-qualcosa-di-più. Fra e Nic, siete a rapporto? Questa os è tutta vostra. Era davvero il minimo che potessi fare, visto che avete appoggiato la mia idea, ci state dedicando sudore e fatica, e siete assolutamente splendide. Con voi parlare di fatti personali si è rivelato semplicissimo. Vi ho rivelato cose che... sa a malapena mia sorella! Quindi grazie, per essere perverse, fantastiche, divertenti, comprensive e amabili. (Passate a leggervi le loro storie, ve lo consiglio vivamente: 
 franceskik e  WithJustOneLook)
Beh, grazie per essere passati e buona... ... ... not... giorn...matt... vita!
  
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