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Autore: Resistance_    14/07/2012    2 recensioni
[Questa fanfic è scritta da Camy e Alicchan, per la vostra felicità ♥]
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"Il Girallo nel fiume un dì discese,
ed a nuotar sorprese di pesci un bel gruppetto.
E tutto arcigiulivo i suoi artigli arrotò,
dischiuse poi le fauci ed i pesci si mangiò."
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OTP: BanGaze, HiroMido, GouFubu, AtsuAfu .
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazie a tutti coloro che hanno recensito nello scorso capitolo ♥
Buona lettura.








# Capitolo 1
Civette giallo fluo che parlan in rima ...
 

Il luogo in cui si trovavano era davvero singolare. Non ne esistevamo come quello, ne erano certi.
L’erba era alta almeno due metri, così come i fiori –tutti di forme e colori diversi-, ed era di una strana sfumatura acquamarina, come gli occhi di Hiroto.
Il sentiero ghiaioso davanti ai ragazzi era formato da sassolini arancioni e rossi, e proseguiva fino a disperdersi oltre la nebbiolina bianco latte all’orizzonte.
Alzando gli occhi, notando che il cielo variava costantemente di colore; prima viola, poi blu, poi azzurro, rosa, poi di nuovo viola.
Il vento soffiava leggero, ma l’aria era così fredda che ad ogni folata il sangue sembrava congelarsi nelle loro vene. Il silenzio era interrotto a tratti da strani versi, che parevano più lamenti di animali indefiniti.
Non era chiaro se ciò che gli circondava fosse sicuro o meno, ma non fecero tempo a domandarselo una seconda volta, perché il sonoro rumore di uno schiaffo riecheggiò nell’aria, seguito da un’altra folata di vento gelido.
-Ahia!- gemette Nagumo, massaggiandosi la testa per il dolore.
-Idiota- sibilò Suzuno senza dargli conto.
Haruya fissò attonito l’albino –E perché?!- gridò.
Con Burn e Gazel nelle orecchie era davvero difficile pensare, ma non avrebbero smesso molto presto.
- Ora cosa facciamo? – chiese Midorikawa, ancora confuso riguardo quello che era successo. Erano davvero dentro lo specchio?
Leggendo quella strana filastrocca erano stati davvero trascinati in un altro mondo. Assurdo.
Afuro sicuramente lo sapeva.
- Per quale motivo il biondino ci ha voluti spedire qui? – chiese Hiroto, alzando le sopracciglia, confuso.
- Sicuri che lui lo sapesse? – chiese Burn mentre si massaggiava la testa.
Gazel annuì – Secondo me sì. – commentò piatto.
- Bastardo! – esclamò il tulipano – Io quando torno indietro lo disintegro!
- Dovresti calmarti. – Hiroto aveva messo una mano sulla spalla del compagno e sorrideva forzatamente. – Troveremo un modo per tornare a casa.
Midorikawa e Gazel annuirono.
Anche perché non avevano l’intenzione di rimanere per sempre in un posto così bizzarro senza nemmeno aver picchiato Afuro.
Passarono diversi minuti, in silenzio.
Ognuno di loro era impegnato in qualcosa di diverso. Più o meno.
Hiroto, Gazel e Ryuuji ragionavano cercando di capire come risolvere quella situazione, Nagumo si guardava intorno e osservava ciò che li circondava più e più volte.
Poi si udì uno strano rumore.
 
There's a place I know,
It's always jumping.
I'm thinking we should go and leave our worries!
You got a friend in need,
And I'll tell you something.

 
I ragazzi avanzarono cautamente, mentre la canzone proseguiva.
Si fermarono davanti ad un albero lilla altissimo –i rami scomparivano nascosti dalle nuvole- e fissarono attoniti la scena.
Cinque civette giallo fosforescente erano appollaiate su un ramo e canticchiavano allegramente una canzone.
Ci fu una folata di vento più fredda delle precedenti e Nagumo dovette trattenersi dal ridere.
Le civette erano luminose. Luminose come luci al neon.
Una intonò il ritornello, e le altre la seguirono muovendo le ali a ritmo di musica.
Bene, ora stavano anche ballando.
 
This side of paradise, is where I want to be.
This side of paradise, for you and me.
This side of paradise, what you get is what you see.
And I never thought I'd see a place as nice, this side of paradise!

 
Suzuno lanciò un’occhiata veloce alla zona circostante per l’ennesima volta nell’arco di dieci minuti.
-Mi chiedo cosa ci sia qui, di simile al paradiso.- borbottò.
Poi il cielo si rabbuiò, divenendo di tinte grigie e si coprì di nuvole nere che lanciavano sprazzi di luce arcobaleno.
Infine, sotto gli occhi sconvolti dei quattro ragazzi, iniziarono a piovere caramelle.
E non erano caramelle qualsiasi. Erano fruittelle.
Nagumo ne afferrò alcune e le mangiò.
-Limone, fragola, arancia …- iniziò ad elencare, mentre mandava giù quei cubetti colorati e gommosi.
-Ora so perché lo chiamano paradiso! Piovono caramelle, visto Fuu~chan?!- esclamò, e come risposta l’albino gli tirò un pugno nello stomaco.
Le civette smisero all’improvviso di cantare e fecero una pausa.
Poi ricominciarono. La civetta più luminosa, quella che dava gli attacchi, cambiò melodia.
- Benvenuti nel mondo attraverso lo specchio … - canticchiò la civetta con voce profonda, guardandoli. - … guardate là, c’è un picchio! – aggiunse, poi le compagne iniziarono a canticchiare un motivetto sbattendo le ali e gonfiando il petto fosforescente.
I quattro ragazzi sentirono una strano rumore: un picchio verde evidenziatore stava ripetutamente sbattendo il becco contro degli alberi.
- Dobbiamo ... Seguirlo? – azzardò Midorikawa non troppo sicuro delle parole appena pronunciate.
Hiroto annuì – Credo di si … -
Il picchio rivelò loro una strana stradina scoscesa piena di alberi dalle strane dimensioni, dalle foglie rosse, gialle, verdi.
Immense piante affiancate da cespugli verdi scuro da cui nascevano dei frutti a dir poco strani, anche quelli variopinti.
Appena l’uccello vide i ragazzi avvicinarsi a lui iniziò a danzare fra gli alberi, fermandosi ogni tanto a battere il becco contro qualche albero.

 
Afuro faceva scorrere lo sguardo da un lato all’altro della stanza. Nonostante fosse una bella giornata e il sole fosse alto nel cielo, era come se fosse notte fonda.
Anzi, era come se piovesse. Come se piovesse non solo fuori, ma anche nella camera.
O forse pareva così solo perché stava piangendo.
Si sentiva … svuotato. Come se tutto ciò che aveva, ogni cosa, fosse stata risucchiata da un enorme buco nero.
Per completare il tutto nel migliore di modi, era solo, senza la persona che amava e consapevole del fatto di aver spedito i suoi amici in un mondo sconosciuto e forse pieno di pericoli mortali.
Si lasciò sfuggire un singhiozzo, per poi mordersi il labbro inferiore con così tanta forza da farlo sanguinare.
Sentiva che sarebbe potuto morire e non gli sarebbe nemmeno dispiaciuto troppo, a dirla tutta.
Prima che potesse anche solo immaginare il suicidio –oh sì, aveva iniziato ad essere anche masochista- la porta si aprì con un cigolio.
La voce che proruppe nel silenzio opprimente della stanza fu una voce dolce -Afuro-san- esordì, e il biondino si voltò.
Davanti a lui, Shirou e Shuuya lo fissavano, preoccupati, e Terumi si rese conto che sì, avevano più di un motivo per esserlo.
 
- Fubuki, Gouenji. – mormorò, alzò la mano e li salutò; poi accennò un leggero sorriso per provare a tranquillizzarli.
Ma sorridere quando qualche minuto fa si stava piangendo non è mai facile.
- Afuro-san, è successo qualcosa, vero? – chiese Fubuki con un fil di voce.
Il biondino lo guardò per qualche secondo, non era giusto mentirgli, in fondo era il suo gemello.
- Stiamo cercando Atsuya.- disse Shuuya. Anche se non doveva essere molto contento di ciò, se l’avessero trovato avrebbe solo fatto storie.
E solo perché lui e Shirou si erano fidanzati.
Il silenzio ripercorse la stanza per alcuni istanti, poi Aphrodi esplose, e raccontò ai ragazzi dello specchio ... e che Gazel, Burn, Hiroto e Ryuuji erano là dentro.
Poi arrivò la fatidica domanda, da parte dll'albino.
- Dov'è Atsuya, Afuro-san? -
- Diciamo che è ... complicato. - Shuuya fissò lo specchio.
- E' là dentro anche lui.-
Afuro arrossì, annuendo. Gli occhi grigi del lupo dei ghiacci si fecero ancora più preoccupati.
Sembrava tutto così assurdo.
- Credi davvero che quei quattro riusciranno a tirarlo fuori? – chiese Gouenji.
Afuro annuì, ma non sembrava essere troppo convinto.
- Andremo anche noi! – esclamò Fubuki, adesso aveva cambiato espressione. Sembra piuttosto determinato – Devo trovare Atsuya! – esclamò.
Shuuya sospirò – Però verrò con te, anche se non sembra una bella idea. – gli mise una mano sulla spalla e Fubuki non poté che annuire.
Contraddirlo non sarebbe servito a nulla. L’avrebbe seguito e basta. Shuuya era fatto così.
Afuro porse lo specchio titubante – Tre giorni. – disse.
Shirou lo guardò interrogativo.
- Se fra tre giorni non sarete usciti tutti, allora entrerò anche io. – ribadì, la voce ferma, cercava di dissimulare le emozioni.
Shuuya resse il suo sguardo – Sarebbe meglio se qualcuno rimanesse da questa parte dello specchio. – disse.
Il biondo scosse la testa – Se fra tre giorni non sarete usciti tutti, allora entrerò anche io. – ripeté. Nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.
- Perché? Perché è così importante? – chiese Gouenji.
Fubuki intanto ascoltava il flipper di domande e risposte che si scambiavano.
Afuro avrebbe sicuramente voluto evitare una domanda del genere, avrebbe voluto fare finta che nessuno gliel’avesse posta.
Abbassò gli occhi color rubino verso lo specchio, poi rialzò il capo, guardando serio Shuuya.
- Perché li dentro c’è la persona che amo. -
Subito dopo Fubuki e Gouenji furono avvolti in un lampo bianco, così com’era successo agli altri.
Aphrodi si trovò di nuovo solo, con lo specchio tra le mani.
Tre maledetti giorni.







In pillole (mica troppo, poi):
Diciamo che questa fic mi piace un sacco, ok? Credo che sia la prima storia di cui sono davvero soddisfatta, e la cosa è sorprendente :''D
Allora, aggiungo anche che io e Camy abbiamo sviluppato in questo capitolo un forte attaccamento per la Afuro
xDepressione (insomma, ci sta a pennello, con i sensi di colpa *coff*).
Per quanto riguarda il paesaggio del mondo al di là dello specchio, l'ho sognata di notte e devo ammettere che la cosa è alquanto preoccupante, mentre il picchio verde (che è una fiCata -?- assurdaH) l'ha ideato Camy.
La canzone che cantano le civette giallo fluo si chiama "This side of paradise", una canzone di un film Pokèmon. E' davvero bella (almeno per me) e poi ce le vedo troppissimo (?) delle civette fosforescenti che cantano e ballano a ritmo di musica x°
Credo che ne vedranno delle belle, i nostri sfigati ... ehm ... fottuti da Afuro  scusate ... amici ...?
*Gazel le tira contro una pirofila*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, oh voi che leggete (?) e se è stato così, lasciate una recensione ♥
Ci farebbe tanto piacere ♥
Grazie a tutti ~
A presto.
Peace, Love and lots of fruittelle (?)
Kiss Kiss
Alicchan ~ e Camy


  
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