Decise di
prenderlo.
Tessendo una
tela vischiosa e letale, preparò la sua trappola.
Silenzioso
ragno, costruì la sua rete e vi intrappolò la propria preda.
E la prese.
Creando la sua
illusione, il ragno afferrò la libellula, ben disposta a lasciarsi sedurre da
quella bestia ammaliatrice.
E fu completo
il pasto del corpo sottile.
Sotto le
zampe, le ali frementi; irose e violente nel loro trepidante dibattersi.
Preda e
predatore uniti in una cosa sola, adesso riposavano assieme; il ragno avvertiva
sempre la presenza della libellula in sé.
Qualche tempo
dopo, il ragno morì d'indigestione.
La libellula lo
aveva ucciso.