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Autore: Shadow_chan    15/07/2012    2 recensioni
Estratto dal capitolo 1:
“Crucio”
Le urla strazianti rimbombavano nelle remote segrete di Malfoy Manior.
Un gracile corpo era scosso da un dolore lancinante sotto l’incantesimo del Lord “dimmi chi sei, ORA!” il piccolo corpicino si mosse appena tremante. Il Lord impaziente le assestò un calcio sul fianco facendola gemere dal dolore.
“Lily” sussurrò la giovane malconcia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 4


 
 
(Flash Back)
 
Non era la prima volta che usciva tra le strade di Londra, ci andava raramente perché le persone si voltavano a fissarlo senza pudore. Forse per le sue vesti da mago o per la perenne maschera di indifferenza.
Ma quel giorno aveva scelto di vestirsi da babbano. Portava un paio di jeans e una camicia celestino chiaro da sembrare bianco, aveva lasciato aperti i primi tre bottoni mostrando la carnagione biscottata, i capelli gli circondano il viso un po’ spettinati che gli donano un aria distinta.
Vi immaginate Severus Piton vestito in questo modo? Nessuno l’avrebbe riconosciuto al primo sguardo, eppure era Lui! Perché si era vestito in quel modo?
Perché per una sera voleva essere semplicemente Severus.
Non Piton, Mangiamorte pentito e collaboratore di Silente, non l’uomo innamorato follemente di Lily Evans in Potter, per una sera non voleva essere quell’uomo che aveva stretto al suo petto il corpo senza vita dell’amata, versando calde lacrime di dolore che mai più sgorgarono da quei occhi neri come la notte.
 
***
 
Le strade erano ben illuminate e mentre passeggiava, intravide una chioma rossa svoltare in un angolo buio. Senza nemmeno rendersene conto la segui e la musica assordante lo investi, proveniva da un vecchi pub “The Wizard” l’uomo capì immediatamente che era un pub per soli maghi perché entrando intravide delle burrobirre svolazzare verso un tavolo.
-E non è colpa mia se esistono carnefici se esiste l‘imbecillità-*
La cansone lo convinse a spingersi all’interno del locale, molti stavano ballando tra loro intravide la rossa che aveva seguito.
“Hey amico?” un tizio mezzo ubriaco gli era caduto addosso, lo sostenne fino a rialzarlo. L’uomo gli buttò un braccio al collo e indicando la rossa disse “Quella è Margot, è un osso duro amico!” rise quello, divertito “Sei nuovo? Vieni ti offro da bere” Severus scelse di lasciarsi trascinare dagli eventi, seguì l’uomo e si sedettero al bancone. Tutti erano allegri, erano felici e senza preoccupazione alcuna, alla morte di Lord Voldemort riemerse la voglia di vivere.
L’uomo gli passò una burro birra “a Potter e alla morte di Voldemort!” Gridò quello e tutto il pub si riempì di un grido di esultanza “Mi chiamo Amos Gregovick” si presentò
“Severus Piton” rispose l’atro sorseggiando un po’ di burro birra.
“Cosa ti ha portato qui?”chiese Amos curioso
“Nulla di particolare. Ci sono finito per puro caso”
“Si e quel caso non ha forse una splendida chioma rossa?” rise Amos, Piton stizzito si rivolse completamente verso il bancone ordinando qualcosa di più forte. Tra una chiacchiera e l’altra, soprattutto dalla parte di Amos, avevano bevuto parecchio e non si sa come si erano ritrovati in pista da ballo.
-Noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre-*
Una spinta di qui e una di la, la rossa si era trovata stretta tra le braccia di Severus che la guardava sognante.
Lei sorrise e lui la baciò, Margot sorpresa rimase in mobile e ancor prima di riuscire a pensare qualsiasi cosa, lui si era allontanato sparendo dietro la porta del pub.
 
***
 
Sene era andato via così senza guardarla, cosa gli era saltato in mente? Come aveva Potuto baciarla con tanta leggerezza? Era tutta colpa di quella donna! Perché diavolo aveva quei occhi? Verde Topazio! Dio! Aveva creduto che fosse Lily!
La stanza era sottosopra, fogli sparsi ovunque,frammenti di vetro erano sia a terra che sulle mani sanguinante dell’uomo. Dopo essersi calmato con un tocco di bacchetta riportò tutto alla normalità e si curò la mano ferita.
Intanto la bella Margot era confusa. Nessuno era mai riuscito a sorprenderla in quel modo e allo stesso tempo inviperirla tanto.
Erano parsati alcuni giorni e di lui nessuna traccia.
Una sera aveva visto l’uomo con cui il baciatore -così lo chiamava lei- aveva parlato tutta la sera.
“Scusami?” l’uomo si voltò e rimase di sasso. La rossa lo guardava sorridente mentre Amos la osservava estasiato i grandi occhi verdi, il naso piccolo ed elegante, le labbra carnose e la pelle diafana come la luna.
“Posso?” chiese lei indicando lo sgabello al suo fianco.
“Certo!” si riprese sorridendole.
“So che ti sembrerà inopportuno ma…” fece una pausa per cercare le parole adatte “Come si chiama il tuo amico?”
“Quale amico?” chiesi l’uomo confuso
“Quello con i capelli neri a caschetto, il naso aquilino e gli occhi neri” fece lei leggermente sognante.
“Ah Severus Piton” lei sorrise e per ringraziarlo gli scoccò un bacio sulla guancia morbida,
“Grazie?”
“Amos”
“Grazie Amos! Io sono Margot” dopo di che tornò dai suoi amici.
 
***
 
Ancora uan volta si era ritrovato in quel maledettissimo pub. Si guardò in torno e non la vide, fece un respiro profondo e raggiunse Amos che parlava con un so amico
“Sev!” lo salutò dandogli una pacca sulla spalla
“Amos” rispose incolore sedendosi al suo fianco.
“Amico, dimmi come hai fatto?” l’altro lo guardò curioso,
“fatto cosa?”
“lo sai”
“no che non lo so!” si stava innervosendo.
“Margot mi ha chiesto di te!” Piton sputò il whiskey incendiario se voltò verso Amos interdetto e leggermente spaventato “Che ti ha chiesto?”
“Il tuo nome, sembra che tu le piaccia”
“Impossibile!” rispose Severus istintivamente,
“Cosa è impossibile?” Margot si era intromessa tra loro, Amos le sorrise e li lasciò soli.
“Che vuoi?” chiese infastidito.
“E‘ bello vederti!” rispose lei sarcasticamente.
“Tsz”
“Hey! E io che volevo essere gentile!” Piton non rispose finì il suo drink e ne ordinò un altro “Nessuno ti ha chiesto di esserlo!”rispose amaro,
“Quanto sei freddo, che sei stato colpito da uno schioppodo spara coda?”
“Tu sei cosi fastidiosa che ti scambierebbero per un Billy Wing!*”
Si osservarono un attimo e poi lei scoppiò a ridere mentre lui trattenendosi si guardava la punta delle scarpe imbarazzato.
Lei smise di ridere, gli accarezzò una guancia, istintivamente alzo il viso verso di lei e la baciò.
Iniziò un semplice bacio a stampo, complice l’alcool, si trasformò in pura passione, si esploravano, si cercarono, le loro lingue erano fuse in una danza imparata secoli prima. Margot li smaterializzò in un piccolo appartamento.
Quello che avvenne quella notte nessuno doveva saperlo, nessuno doveva sapere che Severus Piton aveva amato una donna che non fosse Lily Evans.
 






*frasi prese dalla cansone: up patriots to arms - Subsonica / Battiato
   
 
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