Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _shootingstar    15/07/2012    5 recensioni
Però quella volta aprendo la porta invece del solito rumore del traffico londinese udirono due colpi e subito dopo Madison percepì un dolore all’altezza del cuore e introno a lei tutto si fece confusionario. Le gambe non reggevano più il peso del suo corpo esile, qualcosa di caldo le stava macchiando la maglia. Il pensiero andò subito a lui lo cercò con lo sguardo e lo trovò accanto a lei disteso. Con la mano intrecciata con la sua. L’ultima cosa che riuscì a sentire era la sua voce che debole le sussurrava «Ti amo. Sempre e Comunque» Nella mente della ragazza passarono tutti i momenti belli che aveva passato con lui. Il loro primo incontro, il primo appuntamento, il primo bacio, la prima volta che fecero l’amore. Ma anche tutte le cazzate, la sua risata echeggiava nella sua testa insieme a quel ti amo sussurrato poco prima. Poi il nulla, la luce.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



You're gonna be my number one,
make my heart beat like drum.

Sul cielo di Brighton il sole era già alto, quando grazie ai raggi che entravano dalla finestra della camera Madison si svegliò con un gran sorriso stampato sul volto. Tra poche ore avrebbe raggiunto suo cugino a Manchester.  Era da tanto tempo che non lo vedeva, da quasi un anno e le mancava terribilmente.Maddie rimase nel letto per qualche minuto, mentre riaccendeva il cervello, per poi alzarsi e andare verso il bagno. Non c'era cosa più divina che farsi una doccia prima di uscire. Così, dopo essere entrata nella doccia ed essersi lavata, uscì per dirigersi all'armadio.Qual é quella cosa che blocca ogni sacrosanta donna? L'armadio. Come tutte Mad si mise di fronte ad esso per scegliere cosa mettersi. Dopo un'attenta selezione mentaleoptò per una semplice canotta bianca, shorts di jeans e i sandali neri. Pensò che non era un granché ma visto che, molti dei sui vestiti erano in valigia, si doveva accontentare.L'ultima cosa che fece, fu mettersi un po' di cipria e rimmel. Amava quel rimmel perché le allungava tanto le ciglia e faceva notare ancora di più i suoi occhioni da cerbiatta, di un dolce e caldo color cioccolato. Appena finito ripose le ultime cose nel beauty case. Nella stanza si diffuse la melodia di Princess of China, che riconobbe come la sua suoneria. «Pronto?»«Buongiorno tesoro, sei pronta?» chiese con tono dolce la madre dall’altra parte del telefono.«Si devo solo portare le valige in macchina e tra meno di venti minuti sono da voi.»rispose  Meddie mentre scendeva le scale con in mano il beauty case e la borsa «Ok a tra poco piccola.» «A tra poco mamma.»concluse la ragazza con tono dolce. Arrivata in cucina posò la borsa sul bancone all’Americana afferrò le chiavi della macchina e iniziò a caricare le due valige. Quando ebbe finito di sistemare le valigie tornò in cucina e recuperando la borsa e il cellulare, chiuse la porta dirigendosi nuovamente verso macchina. La casa dei genitori della ragazza si trovava a qualche isolato distante da lei, anche se aveva deciso di essere indipendente dalla sua famiglia aveva trovato una casa non troppo lontano da loro. Parcheggiò la macchina sul vialetto della graziosa piccola villa dei genitori, entrando salutò la madre con un dolce bacio sulla guancia. «Allora sei pronta  per passare questi due mesi con la tua dolce metà?»la prese in giro sua madre. «Prontissima, peccato che lo devo dividere con quello splendore di moglie e quell’angelo di figlia che si ritrova.»rispose Mad sarcastica. «Buongiorno bambina»esordì il padre entrando in cucina con la sua valigetta da lavoro. «Buongiorno anche a te papà, perché continui a chiamarmi in quel modo anche se ormai ho diciannove anni?»rispose la ragazza volgendo gli occhi al cielo, e mostrando subito dopo un dolce sorriso verso il padre. «Per vedere la tua espressione, bambinarispose a sua volta il padre marcando ancor di più quella parola «AH-AH simpatico, che ti sei mangiato questa mattina per colazione latte e simpatia?»chiese la ragazza con tono sarcastico «No, il latte mi da bruciore di stomaco dovresti saperlo ormai. Ora saluta tua madre che ti accompagno alla stazione che faccio tardi in ospedale.. signorina Miss Simpatiala schernì il padre. Salutando la madre si beccò la solita ramanzina che le faceva ogni volta che doveva partire - anche se questo era la città vicina a Brighton -. I suoi non erano quel tipo di genitori che ti controllano ogni volta che esci o ogni mossa che fai anzi.. Avevano una mentalità abbastanza aperta e moderna. Quando aveva dato la notizia ai suoi, che voleva andare a vivere da sola, loro avevano compreso e l’avevano aiutata nel trasloco.. Ed era anche per questo che Maddie sopportava le loro raccomandazioni, soprattutto quelle di sua madre, che era leggermente ansiosa. Arrivati alla stazione ferroviaria il padre aiutò Maddie a scaricare le valige e a sistemarsi sul treno. Quando ebbero finito, si salutarono dolcemente come un padre ed una figlia sanno fare. Il viaggio da Brighton a Londra durava più o meno un’ora e il treno sarebbe partito di lì a venti minuti. Per combattere la noia che ti prende in questi momenti, cosa fai? Ascolti la musica. Mad prese il suo ipod e si mise le cuffiette. Spinse ‘play’ e subito partì ‘Cold coffee’ di Ed Sheeran e allora ciao-ciao mondo. Madison era così.. le bastavano delle cuffiette della buona musica e il mondo dei sogni si impadroniva di lei. Dovete sapere una cosa di Madison.. Al suo fianco poteva esserci seduto uno sconosciuto o anche la Regina d’Inghilterra, ma state pur certi che, nel mentre del viaggio, lei si sarebbe sicuramente addormentata sulla sua spalla. La musica, il movimento del treno era come una dolce culla, che permetteva alla ragazza di addormentarsi su qualsiasi spalla era a pochi metri da lei.                   
La voce metallica dello spiker, che annunciava l’arrivo alla stazione di Londra tra qualche minuto, svegliò Madison. Quando il treno si fermò la mora ripose l’ipod dentro la borsa, prese le valige e scese dal treno. Ora per raggiungere Manchester le mancava ancora un’ora di volo. Arrivata all’aeroporto e fatto il check-in, visto che mancava ancora mezz’ora al decollo dell’aero la mora decise di fermarsi al bar e prendersi un caffè. «I passeggeri del volo nazionale 589 delle ore 10:45 per Manchester sono pregati di dirigersi verso il gate numero 10 per l’imbarco» il suo volo. Salita sull’aereo la mora si mise a cercare il suo posto 16F indicava il suo tagliandino. Mmm vicino al finestrino, ottimo” Penso tra se e sé la ragazza mentre si sistemava sul sedile. Come aveva fatto sul treno Maddie tirò fuori il suo adorato ipod e si stava per mettere le cuffiette quando una ragazza più o meno della sua età si sedette sul sedile accanto al suo. La ragazza aveva dei lunghi capelli castani con i boccoli che si fermavano poco più giù del seno, era vestita con una gonna alta e una camicetta, molto seria ma al tempo stesso semplice. Quando si accomodò sul sedile si allacciò subito la cintura di sicurezza Mad guardò la scena incuriosita tanto che la sconosciuta lo notò «Ti è sembrato strano che mi sono allacciata subito la cintura, vero?» esordì  la ragazza «Oh no niente affatto» mentì Madison, per non sembrare invadente «E’ che ho una paura fottuta di questi aggeggi volanti, mi sembra che stiano per precipitare da un momento all’altro» continuò la mora quasi in preda ad un attacco di panico «Si, anche a me all’inizio facevano quest’effetto ma dopo un po’ ti ci abitui e non ci fai più caso» «Sarà, ma sono ormai tre anni che li prendo incessantemente e la paura ancora non mi è passata, comunque piacere io sono Keyra» disse la ragazza porgendo la mano «Piacere mio io sono Madison» rispose la mora stringendo la mano che Keyra le aveva posto. Per tutta la durata del viaggio le due ragazze chiacchierarono come se fossero due care amiche, cosa che non succedeva mai in quanto entrambe erano timide. Chiacchierando scoprirono che avevano molte cose in comune e che Keyra faceva la Tour-Manager e per questo motivo si stava trasferendo a Manchester. Quando l’aereo atterrò le due aspettarono l’arrivo delle valigie insieme continuando a parlare del più e del meno, prese le valigie le due si salutarono e Maddie si diresse all’uscita ovest dove sapeva che l’aspettava il cugino. Appena uscita lo cercò con lo sguardo ma non lo trovò al suo posto c’era una bellissima giovane donna con i capelli biondi e gli occhi limpidi come il cielo «Maddie!» disse a gran voce andandole incontro e salutandola con la mano «Ehi Holly, come stai? E dov’è quell’idiota di mio cugino?» chiese la mora salutandola a sua volta con la mano «Bene, te? Com’è andato il viaggio? Comunque il tuo adorato cugino è andato a parcheggiare la macchina, perché ritardato com’è aveva confuso l’orario del tuo arrivo e così siamo arrivati ora non abbiamo trovato parcheggio!» rispose Holly «Ehi io non sono ritardato!» esordì con un tono offeso un ragazzone con le spalle da giocatore di rugby. A quell’affermazione le due scoppiarono a ridere. Madison subito dopo si buttò sopra di lui intrecciando le braccia dietro il collo del ragazzo che la sollevò da terra come se fosse leggera come una piuma e la strinse a se delicatamente come se si potesse rompere tra le sue braccia possenti. La mora aveva gli occhi lucidi, le si era formato un groppo alla gola. Non sapeva perché ma tra quelle braccia lei si sentiva protetta, al sicuro, a casa. Le sfuggì una lacrima che andò a bagnare il collo di lui che dolcemente le sussurrò all’orecchio «Mi sei mancata anche tu scricciolo» stringendola un pochino di più. Tra di loro non servivano frasi o parole. Bastava un piccolo gesto o un semplice sguardo e si capivano al volo. Finiti i saluti si diressero al parcheggio. Quando entrò in macchina Mad mandò un messaggio alla madre per avvertirla che era arrivata e che il viaggio era andato bene. Appena finito lanciò il cellulare dentro la borsa e si concentrò sul discorso del cugino e della moglie e alle domande che le facevano. Il viaggio in macchina non durò tanto e quando entrò in casa un angelo dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro limpido l’accolse a braccia aperte e con un grande sorriso che faceva vedere i piccoli dentini bianchi «Ciao zia» disse la bimba abbracciandola teneramente e lasciandole un piccolo bacio sulla guancia che Mad ricambiò immediatamente «Ciao tesoro! Ma quanto sei cresciuta?» disse la mora mentre la bambina faceva una piccola giravolta nel suo vestitino rosso. Dopo aver finito di salutare la piccola Laila, Mad passò a salutare Hayley la sorella di Holly nonché una delle sue migliori amiche «Ma salve raggio di sole» disse la mora abbracciandola «Ciao anche a te splendore, mi sei mancata sai?» rispose Hayls ricambiando l’abbraccio.

My space:
Ecco il primo capitolo, spero che vi piaccia :) Lo so che non è lungo e un granché, ma spero di migliorare anche perchè è la mia prima FF, capitemi D:
Volevo ringraziare le mie prime due recensionatrici (?) Keyra e Nessa love you leadies 
P.S: So che non ve ne frega niente ma volevo informarvi che aggiornerò ogni due domeniche! Anyway, enjoy :)

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _shootingstar