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Autore: Tinotina    15/07/2012    2 recensioni
Lily Potter sognava il futuro. E il suo futuro, in quel momento, era rappresentato da quel piccolo essere che stava crescendo dentro di lei.

[ Terza classificata al contest "Waiting for You" indetto da Bellatrix29 sul forum di EFP ]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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In Attesa Di Vedere I Tuoi Occhi

I raggi del sole entravano invadenti all'interno della bianca camera matrimoniale della casa nascosta di Godric's Hollow, non curandosi minimamente delle tende che Lily Potter aveva tirato la sera prima per impedire ai suoi sogni di scoppiare come le bolle di sapone scoppiano.
Il calore della luce del mattino le scaldava il viso e le picchiava sugli occhi ricordandole – proprio come se fosse un bambino impaziente di iniziare la giornata con lei – di svegliarsi.
<< James... >> mugugnò, tentando di voltarsi verso il viso spensierato e pieno di allegria di suo marito. << Ti prego, aiutami. >>
Sentì James ridere dietro di lei. Era oramai un riflesso involontario per lui, e c'erano dei giorni in cui anche lei riusciva a sorridere all'idea che il suo enorme pancione da donna incinta le impedisse di alzarsi dal letto, ma quella mattina era una delle sue “mattine no”.
<< James, questo è tutta colpa di tuo figlio quindi smettila subito di ridere e aiutami ad alzarmi dal letto! >>
Subito sentì il materasso sotto il suo corpo farsi più leggero e in un attimo vide i sorridenti occhi nocciola di James. Le sue mani corsero veloci verso i lembi della maglia del pigiama rosa confetto che lei indossava e lo tirò su, quel tanto che bastava per scoprirle la sua grande ed enorme pancia.
Appoggiò la fronte su di essa e chiuse gli occhi, in contemplazione.
Aspettò immobile fino a che non sentì il primo, piccolo calcio della giornata.
Era un movimento secco e distinto.
Era bellissimo.
Una volta sentito quel breve colpo, James riaprì gli occhi e il suo volto si illuminò del più bel sorriso di sempre. Baciò la pancia di Lily e disse: << Buongiorno, piccolo mio. >>
Dopodiché si volse verso il viso della moglie, che lo stava guardando come se fosse lo spettacolo più bello e più raro del mondo, e le regalò un piccolo e dolce bacio sulla tempia e le sussurrò: << Buongiorno anche a te, mio bel giglio. >>
Lily rise.
Le sembrava ancora surreale il breve tempo che aveva impiegato suo marito per cambiarle completamente l'umore.
Era felice.
Non sapeva come, in quel tempo di guerra e di paura e di morte – Godric sa che pur di sfuggirle, si erano rintanati in una casa nascosta al resto del mondo – lei potesse riuscire ad essere felice della sua vita, eppure era così.
<< Allora, visto che mi ami tanto... >> iniziò Lily << ...che ne dici di portare alla tua bella mogliettina una gigantesca colazione al letto, compresa di... vediamo... almeno tre muffins al cioccolato e un frappè alla fragola? >>
<< Ma come siamo affamate questa mattina, Lily! >>
<< Non è colpa mia, è il bambino! >> provò a giustificarsi, con l'aria più innocente che riuscì a imprimere sul viso.
<< Se non sbaglio, anche ieri era colpa del bambino. >> le ricordò, mentre si dirigeva verso la cucina. << E anche l'altro ieri. E il giorno prima di quello. E il giorno prima di quello. È così da settimane ormai. >>
<< Ti prego, James. >> supplicò. << Ho tanta fame. E anche lui ha fame. >> disse indicando il “lui” in questione.
In risposta sentì solamente la risata argentina dell'ex-cercatore, mentre si allontanava in direzione della cucina.
Gli occhi di Lily si riempirono di lacrime e immediatamente portò le mani sul suo ventre, avvolgendolo.
<< Hai visto, piccolo mio? >> disse, accarezzando il suo bambino attraverso la pelle. << Hai il papà più buono del mondo. >>
Lily parlava al suo bambino ogni giorno. A inizio giornata, o nel primo pomeriggio, o nella notte tarda, si concedeva cinque minuti per sé e per suo figlio.
Chiacchierare con lui le infondeva una pace che non riusciva a trovare in altro modo. Se la preoccupazione l'aveva raggiunta, o se la paura per sé, per James e per i suoi amici le faceva tremare il corpo, le bastava guardare la sua pancia crescere giorno dopo giorno e ricordarsi che non sarebbe mai stata sola.
<< Sai, bisogna solo capire come prenderlo. >> spiegò al bimbo. << È un uomo valoroso, pieno di coraggio e battagliero. Non sopporta restare imprigionato in questa casa e noi dobbiamo essere pazienti con lui. Lasciargli un po' di spazio. E fargli tante, tante coccole. >> Rise. << Comunque sta tranquillo, mio tesoro. Papà ti ama. >> lo tranquillizzò. << La mamma ti ama. E noi non vediamo l'ora di poterti vedere e abbracciare; quindi vieni presto, non farci aspettare. >>
Era da molto che fantasticava su come sarebbe stato stringere tra le braccia il proprio bambino, e vederlo finalmente aprire gli occhi e sorridere.
Lo aveva sognato milioni e milioni di volte e ogni volta era differente. Alcune volte immaginava una bambina con lunghi capelli rossi, proprio come i suoi, morbidi e profumati e con lo splendente sorriso di James; altre volte sognava un bel maschietto, pimpante e allegro, sempre in movimento, tale e quale a suo marito. Lo immaginava a cavallo di una scopa, veloce come il vento, mentre tentava di acciuffare il boccino d'oro. Poi vi era anche la bambina dai capelli corvini, tanto bella quanto intelligente, mentre indossava la nera divisa di Hogwarts e si preparava ad affrontare il suo primo anno.
Sospirò.
Sognava il futuro, Lily.
<< Avrà i tuoi occhi. >> disse James, entrando nella stanza con il vassoio della colazione in mano.
Lei si riscosse dall'incantesimo che l'aveva ammaliata. << Co.. come? >>
<< Avrà i tuoi occhi. >> ripeté, avvicinandosi.
Posò il vassoio sul comodino di mogano, a fianco del grande letto matrimoniale.
<< Il bambino, intendo. >>
Lily avvicinò una mano al suo volto, accarezzandogli dolcemente la guancia coperta da quel sottile strato di barba mattutina. << Sei molto carino, James, ma non è una scienza esatta. Potrebbe benissimo avere i tuoi occhi, o quelli di tua madre, o quelli di mia madre. >>
<< No, su questo sono sicuro. >> disse con fermezza << Avrà i tuoi occhi. >>
<< E come fai ad esserne così certo? >> chiese con curiosità.
James alzò le spalle. << Beh, mi sembra più che ovvio, cara la mia strega. >> disse con tono d'arroganza. << Lui sa bene quanto io ami i tuoi vispi occhi verdi, non può non averli. Lo farà per me. >>
<< Oh, James! Sei pieno di boria! Non puoi certo ordinarglielo! >>
Lui la strinse a sé. << Vedrai, Lily. Aspetta e vedrai. >>
 

 

 
Giudizio Giuria
- Grammatica e Ortografia: 13,8/15
Purtroppo ci sono alcune imprecisioni: alcuni punti non seguiti dalla lettera maiuscola e un errorino di discordanza all’inizio.
 
- Stile e Lessico: 15/15
Su questo punto non ho molto da dire: hai scelto bene le parole da usare, stando attenta a non scivolare mai nel fluff esagerato, pur mantenendo una dolcezza e una malinconia che accompagna l’intero testo, ben fatto J
 
- Caratterizzazione del Personaggio: 15/15
Entrambi i personaggi sono molto azzeccati: hai descritto due giovani innamorati e felici, in attesa del loro primo figlio, anche se la loro felicità è minacciata dalla presenza del Signore Oscuro. Ti faccio i complimenti per come sei riuscita a rendere il tutto così bene.
 
- Originalità: 13/15
La tua storia è molto carina, peccato pecchi un po’ in originalità: hai descritto una tranquilla scenetta della vita di una giovane coppia, tuttavia, trovo che manchi qualcosa, forse mi aspettavo un James un po’ più Malandrino e un qualcosa di un po’ più movimentato...
 
- Gradimento personale: 20/20
Oh sì, punteggio pieno. La storia è tenera senza risultare melensa, malinconica senza essere drammatica e lascia anche un po’ di amaro in bocca, poiché i lettori sanno che non andrà come spera Lily e il piccolo Harry non avrà occasione di conoscere i propri genitori.
Nel complesso una storia molto bella, che fa un pochino male senza risultare troppo pesante, complimenti ^^
TOTALE: 76,8/80
  
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