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Autore: Titanium04    15/07/2012    4 recensioni
Erano lì,le amiche di sempre,quelle che si conoscono dai primi mesi di vita, davanti a quel portone grigio che le separava da quella dolce libertà che aspettavano ormai da cinque anni. Due cose avevano per la testa: i risultati dell'esame di maturità e il lussuoso viaggio che le attendeva subito dopo e che gentilmente era stato offerto loro dal patrigno di Alex con l'intento di acquisire benevolenza e approvazione dalla diciannovenne.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Az e Alex avevano scelto proprio un bel giorno per visitare la spiaggia dell’hotel che aveva una sabbia pulitissima ed un mare cristallino e limpido che le invitava a tuffarsi. La spiaggia era ricoperta da alcune sedie sdraie e alcuni ombrelloni blu che riportavano il nome dell’hotel ed in lontananza potevano vedere le famose palafitte che erano collegate alla spiaggia da piccoli ponti di legno.
Az, che non vedeva l’ora di prendere posto e di trovare la propria sistemazione, si avvicinò velocemente al bagnino e , sistemandosi i capelli d’oro e armandosi di uno dei suoi seducenti sorrisi, lo salutò gentilmente.
Il  bagnino la scrutò per bene soffermandosi sul suo corpo snello che si intravedeva dal trasparente caftano blu che risaltava le sue curve perfette.
Il ragazzo , sulla ventina d’anni, le rispose con un sorriso malizioso e con voce suadente  le chiese come potesse aiutarla.
Vorrei le chiavi della palafitta della stanza 472 “ esordì Az in perfetto inglese.
Il bagnino non smise di sorriderle e , dopo una breve ricerca tra le numerose chiavi poste ordinate in un comodino di mogano, gliele porse.
Prima che Az potesse ringraziarlo come si deve , il ragazzo le chiese gentilmente il suo nome.
Lei si chiama Azzurra “ disse per prima Alex sbucando da dietro l’amica.
Io mi chiamo Natan , mi trovi qui tutte le mattine “.
Si, si certo! Abbiamo ancora un mese a disposizione “ disse ironicamente Alex , trascinando l’amica verso la loro palafitta.
Ci vediamo dopo! “ disse speranzoso il bagnino , alzando un po’ la voce per farsi sentire.
Az si limitò a fargli un cenno seducente , scuotendo i suoi capelli lisci , facendo aumentare ancor di più il desiderio che il suo nuovo ammiratore nutriva per lei.
Alex , superato il piccolo ponticello, inforcò le chiavi nella serratura e aprì la porta della palafitta. Era abbastanza piccola ma molto accogliente e soprattutto di legno.
Tutti gli oggetti presenti in quella cabina erano di quel materiale: le sedie, i cassetti, gli scaffali. Perfino gli angoli della doccia lo erano.
Era come una palafitta di quei film brasiliani che amava tanto Alex che , infatti, sorrise eccessivamente alla vista di quella cabina.
È fantastica!” disse quest’ultima energicamente posando le borse da mare su una sedia e togliendosi gli occhiali da sole.
Già , ma non credo che ci entreremo tutte quando anche le altre verranno “ disse acidamente Az scrutando la palafitta. Non le erano mai piaciute le stanze poco attrezzate o , come diceva lei, “semplici”. Ecco perché rifiutava , ogni anno, di andare in campeggio con le ragazze nonostante quest’ultime cercassero sempre di farle cambiare idea. Ma lei era fatta così , con questi difetti che le altre conoscevano perfettamente ma che , come brave migliori amiche, avevano imparato ad accettare col passare del tempo.
Suvvia Az, è solo una cabina per cambiarsi non deve essere per forza la camera di un palazzo” disse ironica Alex ed incitò l’amica a spogliarsi.
Az non rispose a quell’affermazione , ma si limitò a spogliarsi come aveva suggerito Alex. In pochi minuti sfoggiava un bellissimo costume bianco con qualche pois nero che faceva risaltare i suoi capelli biondi e i suoi occhi verdi che splendevano su quella carnagione così chiara e pura. Era veramente bella. Di quella bellezza da cui non riesci più a staccare gli occhi , che con un sorriso poteva far cadere ai suoi piedi tutti i ragazzi del pianeta. Ed era proprio così : Az faceva strage di uomini al solo passaggio ma soltanto uno , nella sua intera vita, era stato capace di penetrare nel suo cuore e di scoprire la “ vera “ Az , quella parte di se che mostrava soltanto in presenza delle sue migliori amiche e che nascondeva nella vita quotidiana.
E fu proprio quella Az finta che uscì dalla palafitta per mostrarsi ai comuni mortali che , come da protocollo , la fissarono incantati durante tutto il tragitto per attraversare il ponte. Era sola perché Alex voleva farle una sorpresa e non voleva che la vedesse mentre si metteva la sua nuova tuta. Era così euforica che Az non poté fare a meno che acconsentire.
Az sapeva che Alex , nel profondo, era ancora una bambina ma , delle volte, non fa mai male a nessuno essere un po’ spensierati e guardare la vita con un pizzico d’ironia ed è per questo che , alla fine, la compagnia di Alex era diventata indispensabile per una serata all’insegna del divertimento.
Az scrutava attentamente tutti i ragazzi presenti nella spiaggia e sorrise maliziosamente nel vederli tutti abbronzati e palestrati.
Era , sicuramente, una bella visuale per Az , amante della bellezza in tutte le sue forme e sfumature e alla continua ricerca di qualche piccolo “ divertimento “.
Quando sentì la porta della palafitta aprirsi , sorrise divertita alla vista che le si presentò davanti : Alex avanzava fiera verso di lei nella sua nuova tuta da sub che , con quei capelli scuri , la faceva sembrare una grande chiazza nera.
La tuta aderente le evidenziava le curve formose nonostante la sua natura minuta ; ai piedi indossava due pinne sempre nere con cui cercava di camminare in modo regolare , senza riuscirci , ed infine in mano reggeva una maschera ed un tubo per respirare.
Inutile dire che il tutto la rendeva stranamente buffa e la situazione sfociava nell’assurdo grazie all’espressione che compariva sul volto di Alex. La ragazza , sicuramente, non credeva di sembrare così ridicola agli occhi della gente e quindi si limitava a sfoggiare il suo nuovo acquisto a testa alta.
Arrivata vicino all’amica , Alex non ebbe neanche il tempo di chiederle un parere che Az scoppiò in una fragorosa risata che richiamò all’attenzione anche quei pochi presenti che non si erano accorti della “ sfilata ” di Alex. Adesso tutti la guardavano nascondendo espressioni divertite e scambiandosi sorrisini complici.
Per fortuna Alex non se ne accorse e continuò ad essere fiera di poter indossare una così bella tuta.
Dove credi di andare con quella addosso? “ le chiese Az dopo essersi ripresa da quel rumoroso momento ilare.
Vado a cercare Nemo” scherzò Alex , alzando le braccia in posizione eroica.
Quella ragazza non finiva mai di meravigliare Az  con tutte quelle battute che , quasi sempre , la facevano scoppiare a ridere.
Questa volta , però , la risata di Az fu più controllata ma , in cambio , la bionda si portò le mani nei capelli evidentemente colpita dalla mancanza di senso in quella situazione.
Come devo fare con te? Sei un caso perso! “ disse Az fingendosi disperata.
Niente. Ma è per questo che mi ami “ le rispose Alex facendole l’occhiolino.
Az non rispose ma le regalò un sorriso molto ampio e sincero che venne seguito da quello di Alex , anch’esso molto largo.
E comunque ho vinto la scommessa “ intervenì Alex , rompendo quel piccolo attimo di segreto affetto.
Quale scommessa? “ chiese Az perplessa non sapendo di cosa stesse parlando la sua migliore amica.
Ho scommesso con Elly che qualcuno si sarebbe invaghito di te entro le prime otto ore della nostra vacanza alle Bahamas “ disse divertita Alex indicando un punto alle spalle di Az. Quest’ultima ne seguì la traiettoria e si meravigliò nel vedere il bagnino che , da lontano , le squadrava. Non appena il ragazzo fu scoperto dalla bionda , la salutò energicamente alzando il braccio per superare l’altezza degli ombrelloni.
Az lo guardò stupita e gli rispose con un breve gesto della mano.
Da ora in poi veniamo al mare solo di pomeriggio “ disse la bionda tra i denti come se quel ragazzo avesse potuto leggere il labiale.
Credo che si farebbe cambiare il turno pur di riuscire a vederti “ rispose Alex estremamente divertita dalla situazione.
Allora godiamoci questa giornata perché credo che sarà l’ultima volta che verremo al mare “ sentenziò Az dando le spalle al bagnino.
Alex rise gioiosamente ed iniziò ad incamminarsi verso il loro ombrellone privato.
Alex sicuramente non poté sentire il contatto con la sabbia per via delle ingombrati pinne , ma Az affondò i suoi piedi in quella sabbia così pulita e bianca , riscaldata dal sole e , non appena ne costatò la morbidezza , il suo viso si trasformò in un’espressione di casto piacere. Adorava il mare e la spiaggia : secondo lei non vi era luogo migliore dove poter trascorrere le proprie vacanze.
Così , prima di raggiungere Alex che già beneficiava delle sedie sdraie , assaporò ancora per qualche istante quella dolce sensazione , amplificata maggiormente dall’odore leggero del mare e dal suo lieve rumore provocato dal movimento naturale dell’acqua. Lì , con gli occhi chiusi , sotto il calore del sole , con quel vento fresco che le scompigliava i capelli , si sentiva parte della natura stessa. E non c’era niente di più meraviglioso e di più rilassante di tutte quelle sensazioni che stava assaporando secondo dopo secondo.
Poi , purtroppo , la voce di Alex la richiamò dal breve stato di trance in cui era finita e , con lentezza , arrivò alla loro postazione.
Vuoi che facciamo un bagno insieme? “ chiese Alex.
Non credo che sprecheresti il primo bagno con me invece di iniziare le tue importanti “ ricerche “ “ rispose Az sapendo che le attività subacquee sono prevalentemente solitarie. E poi conosceva così bene Alex e sapeva che non vedeva l’ora di provare le sue nuove attrezzature.
Sei sicura? “ chiese nuovamente Alex per essere certa di poter andare senza sentirsi in colpa per aver abbandonato la sua migliore amica il primo giorno di vacanza.
Oh per carità! Non voglio avere sulla coscienza la vita di un povero piccolo pesce “ disse Az facendo gli occhi dolci alle ultime tre parole.
Sei la migliore! “ gridò Alex e , dopo averle dato un bacio , si buttò velocemente in acqua.
Az sorrise a vuoto e scosse la testa.
No, è proprio irrecuperabile pensò ma , per una volta , Alex aveva proprio ragione : la amava proprio perché era irrimediabilmente ed infinitamente una dolce bambina , un po’ cresciuta ma che non ha ancora scoperto tutto della vita.
Az diede un’ultima occhiata alla sagoma nera di Alex e prese , dalla borsa che aveva portato con sé , la crema per proteggere la pelle dai raggi solari. Non che non le piacesse abbronzarsi , era solo che non voleva bruciarsi già dal primo giorno , rischiando di far diventare il soggiorno estivo una terribile tortura soltanto con l’indossare una maglietta un po’ troppo accollata.
Se la spalmò omogeneamente sul viso e sul corpo e poi si stese su una delle sedie sdraio. Non le piaceva l’idea di tuffarsi subito in acqua così optò per prendere il sole.
Non era passato neanche qualche minuto che già il caldo la stordiva.
Il sole batteva forte su quelle isole e Az capì finalmente il motivo di quelle abbronzature così scure che quasi tutti i presenti possedevano. Ma proprio quando stava pensando di alzarsi , una palla piombò su una sua gamba. Non le fece male ma quel piccolo attacco improvviso fece spaventare Az che era così tranquilla in quella quiete pacifica.
Scusami tanto! “ disse una voce maschile ancora prima che Az potesse individuare il proprietario della palla.
Davanti a lei si presentò un ragazzo alto e muscoloso che le sorrideva imbarazzato , facendo risplendere le sua labbra carnose. Aveva inusuali capelli ricci e castani , più chiari degli occhi che la osservavano intensamente. Il suo viso era ovale e senza peli e faceva trasparire un senso di dolcezza che toccò immediatamente Az , la quale non riuscì a non ricambiare il sorriso.
Lui si portò un braccio dietro la testa leggermente titubante sul da farsi, facendo risaltare il fisico scolpito e robusto , frutto di stancanti ore di palestra e sorridendole allegramente. Az ne rimase profondamente colpita , tanto che rimase a guardare incantata la bellezza di quello sconosciuto.
Spero che non ti abbia fatto male “ disse il ragazzo , indicando la palla.
Anche la sua voce , così calda e dolce , riuscì a sorprendere l’italiana che non rispose subito a quella domanda indiretta.
Poi , come se qualcuno l’avesse riportata al mondo reale , si riscosse e prese la palla.
No, non ti preoccupare “ gli rispose continuando a sorridergli e porgendogli la palla.
Lui la prese delicatamente e la salutò con un gesto del capo.
Az allargò il sorriso e lo guardò andare via e raggiungere un altro ragazzo il quale lo aspettava con le braccia conserte.
Rimase a guardarli ricominciare a giocare ed a divertirsi e non poté distogliere lo sguardo da quel duetto così legato.
Ma si accorse ben presto di risultare patetica continuando a guardarli come una maniaca , così si ristese sulla sedia sdraia chiudendo gli occhi.
L’immagine del sorriso perfetto di quel ragazzo le ritornava sempre in mente e il desiderio di riaprire  gli occhi per rivederlo si faceva man mano più vivo. Ma non dovette resistere a quell’impulso per tanto tempo perché , per una seconda volta , la palla la colpì sul piede.
Una strana sensazione di felicità le attraversò il corpo quando riconobbe la palla ma appena sentì una voce diversa da quello del ragazzo precedente quella momentanea gioia svanì immediatamente.
Colpa mia! “ disse qualcuno che le fece ombra.
Az non lo guardò e prese direttamente la palla per porgergliela , ma appena i suoi occhi si scontrarono con due perle scure si bloccò.
Davanti a lei vi era un ragazzo alto e snello con una pelle bronzea non dovuta all’abbronzatura. Aveva due occhi scuri e Az credette di poter sprofondare in quel color cioccolato per via della loro intensità ; aveva delle labbra sottili che si aprivano in un sorriso arguto che la attraeva , una barbetta accentuata che lo faceva sembrare più grande di quanto fosse in realtà e dei capelli scuri alzati in un ciuffo che la invitavano a tuffarci le mani. Aveva dei muscoli accentuati e sul corpo Az scorse qualche tatuaggio. La ragazza sapeva che era rimasta ferma con la palla a metà strada ma non riusciva a riprendersi dalla vista di quello spettacolo.
Non aveva mai visto un ragazzo così perfetto in tutta la sua vita.
Lui lentamente le si avvicinò e le prese la palla facendo sfiorare le loro mani.
Quel tocco caldo e breve fece scuotere Az che , in evidente imbarazzo , prese a toccare i suoi capelli biondi.
Lui le fece un sorriso sghembro e senza aggiungere altro ritornò dal ragazzo di prima.
Az ammirò la sua spalla e il suo tatuaggio sulla nuca. Non riuscì bene a capire cosa fosse ma pareva un uccellino con una folta coda.
Restò a guardarlo per tutto il tempo e spiò tutti i suoi movimenti fino a quando la figura evidentemente arrabbiata di Alex non le si presentò davanti coprendole la visuale.








CIAOOO!!
Si siamo terribili...abbiamo pubblicato così tardi!! Perdonatecii!! 
Il caldo ci stordisce xDD
Però meglio tardi che mai....vero??? :)
Che ve ne pare del capitolo?? 
Recensite per favore.
Ringraziamo chi ha recensito i precedenti capitoli e chi ha messo la nostra storia tra le seguite.
WE LOVE YOU
un bacio,
Titanium04
  
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