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Autore: _MichMich_    16/07/2012    1 recensioni
Beh si... Non tutti gli scrittori tengono i piedi per terra quando scrivono una storia... Io sono andata oltre, nella lontana Londra d'Inghilterra, dove forse qualcosa di emozionante mi aspetta... Mai giudicare un libro dalla copertina, e' uno degli sbagli piu grandi... Forse la mia premessa non vi incuriosira', ma se leggerete la mia storia, spero che vi faccia viaggiare di fanstasia come e' successo a me scrivendola! :)
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sdghjkl QUELLA MALATA DELLA SCRITTRICE.
Allora... E' da molto tempo che non posto piu il capitolo. Sapete, ho dovuto riflettere molto sul continuo della storia. Ho creato una storia da sogno... Il principe azzurro e la sua principessa. Vita perfetta (piu o meno)... Ora pero' e' arrivato il momento della svolta. Diventeranno famosi? la domanda e' stupida perche e' quasi ovvio che lo saranno. E Mell? e July?... Credo che a volte non tutti i sogni diventano realta' in un batter d'occhio... Lascio a voi il potere di immaginare il continuo come volete... Io gia so come continuare. Ma magari prima di continuare a leggere tornate un attimo indietro, al primo capitolo. Io scrittrice ho riletto tutto e non avevo fatto caso ai pochi capitoli che ho scritto. Ora e' il momento di continuare... Di fare davvero la storia.
Buona lettura,
Mich Xxx

3 MESI DOPO
MELL
Avete presente quegli attimi che sembrano infiniti in cui hai le farfalle nello stomaco? Quei momenti che pensi "cosa mi sta succedendo"?
Beh, e' strano ma sentire anche solo la sua voce alla radio mi faceva venire la pelle d'oca. Sentire la sua voce "if i'm louder, would you see me?". Una cosa che non sopportavo, essere dipendente da quella maledetta voce.
Il tempo passava veloce mentre ero in macchina in attesa di qualcosa. Cosa? sinceramente non lo sapevo piu.
Lasciai andare la mia testa sul sedile e chiusi gli occhi.
3 mesi. 3 fottuti mesi. Erano diventati quello che volevano in 3 mesi.
E io? Io ero il supporto morale, ma non mi importava. Aspettavo con ansia ogni giorno nell'attesa che un giorno entrasse in quella macchina, come una volta, e mi abbracciasse come solo lui sapeva fare. Ma di tutte le volte che avevo la possibilita' di staccare la spina aspettavo che uscisse dallo studio.
Cosa cacchio ti succede Mell?
Alzai il volume della radio, volevo distogliere il triste pensiero nella mia mente. Volevo togliere i suoi occhi dai miei pensieri.
Accesi la macchina. Spinsi l'accelleratore e me ne andai. Ero stanca. Innamorata di un ragazzo ormai irraggiungibile. Nessun amore arriva cosi in alto.

NIALL
Era il giorno giusto.
Sentivo il mio cuore battere all'mpazzata mentre scendevo di corsa le scale.
Volevo rivedere i suoi occhi. volevo di nuovo le sue labbra. La volevo di nuovo mia.
Spinsi con forza la porta. Nulla.
Restai immobile.
Sentii una mano sulla mia spalla. Mi voltai. Liam.

Liam: Niall, e' andata.

Guardai la strada. Pensai a tutte le volte che vedevo dalla finestra la sua macchina parcheggiata, a tutte volte che gli dissi che dovevo lavorare.
Fissai ancora e ancora la strada. Era andata via. Mi sedetti sul marciapiede con la testa tra le mani.
Tutto quello di cui ho bisogno, non c'e'.


MELL
Correva velocce il paesaggio. Sarei andata dove tutto era cominciato. Dovevo pensare a tutto. Dovevo pensare a cosa dovevo fare.
Mi fermai e scesi dalla macchina.
Aprii la porta di casa e subito Flavia che mi abbraccio'. Era una mamma per me, capiva qualsiasi cosa.
Sciolsi l'abbraccio e le sorrisi.
Uscii in giardino. Da quanrto tempo che non toccavo la scala a chiocciola di quella casetta....
Era li che era cominciato tutto, dove il mio cuore comincio' a battere all'impazzata, dove per la prima volta mi sentii importante per qualcuno...
Salii e aprii la piccola porta. Tutto era come lo avevamo lasciato. Le piccole foto attaccate accanto ai disegni sbaiditi di tanto tempo fa.
Le foto che avevamo fatto in Irlanda, tutti insieme. La foto dei suoi occhi. La foto dei nostri sorrisi. Si, mi mancavano quei tempi.
Feci scivolare la mano sul tavolino, quello dove il cellulare era sempre appoggiato e puntualmente squillava, il tavolino dove ci divertivamo a giocare a carte.
Mi sedetti sul materasso. Questo era il nostro mondo. Questo era il posto dove eravamo veramente noi stessi. Mell e Niall. Quelli di tempo fa.
Poggiai la testa sul cuscino e chiusi gli occhi. Sentivo il vento che muoveva le foglie dell'albero, sentivo il solito odore di legno, sentivo le solite farfalle nello stomaco ai soli pensieri che mi venivano in mente.
Piano piano scivolai in un sogno, un sogno in cui sarei voluta rimanere per sempre.


Sentii una musica. Mi stropicciai gli occhi e presi il mio cellulare. Nessuno mi stava chiamando.
Continuavo a sentire una strana musica.
Mi alzai e aprii la porta. Mi affacciai.
Una piccola luce era sul prato verde e illuminava la notte. Accanto a essa una chitarra. Un ragazzo.
Il mio comincio a bussare al mio petto come se chiedesse di uscire fuori e buttarsi di sotto. cantava quella canzone. Quella che mi canticchiava ogni volta.

"You know i'll be, your life, your voice..."
 Sentire la sua voce mi fece ripensare a ogni momento passato insieme.
Pian piano saliva la scala e pian piano il battito del mio cuore aumentava.
Quando fu a pochi centimetri da me..

"if we could only have this life for one more day, if we could only turn back time...."
 
E pian piano smise di suonare la chitarra e mi guardo'. Mi persi ancora una volta nei suoi occhi. Quegli occhi color cielo che ogni volta mi facevano andare lontano.
Mise una mano sulla mia guancia.

Niall: Pendonami, io non posso vivere in un mondo in cui non c'e' il tuo sorriso. Io amo il mio lavoro, ma lo amo perche' tu mi hai insegnato ad amare, a inseguire i miei sogni senza mai mollare. Senza di te, il mio sogno piu grande, non sarei piu nulla.

Strinsi forte la sua mano e lasciai scorrere le lacrime sulla mia guancia. Lui le raccolse e poi avvicino le sue labbra alle mie.
Ecco... Questi solo i momenti in cui vorresti fermare il tempo. Quelli in cui vorresti il tasto pausa.
Mi strinse forte a se. Mi tiro' su e ci sdraiammo sul letto. Volevo sentire di nuovo il suo corpo a contatto con il mio. Volevo di nuovo sentirmi speciale.
Slaccio' con calma i piccoli bottoni della mia camicia e la lancio'. Gli tolsi la maglietta e accarezzai la sua schiena pian piano.
Ci spogliammo del tutto. Nessuno ci correva dietro.
Le sue mani correvano per tutto il mio corpo e lentamente diventammo una cosa sola.
Lo guardai.

Io: Non potrei vivere in un mondo in cui non ci sei perche sei un pezzetto del mio mondo, senza di te non sarebbe completo.
Mi strinse forte.
Passammo la notte dentro quella casetta. Passammo la notte nel nostro mondo, quello che non sarebbe mai cambiato.


  
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