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Autore: PayneIsAPanda    16/07/2012    11 recensioni
Allora eccomi qua con la mia seconda Fan Fiction :) in questa storia i One Direction sono dei normali 8si fa per dire) ragazzi che vivono a Londra e Christie è una vecchia amica di famiglia di Liam con un passato che vorrebbe dimenticare ma che nel corso della storia tornerà a crearle problemi :) per il resto vi basterà seguire la storia :)
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ero in camera mia a rigirarmi i pollici da tutta mattina.
Mi annoiavo a morte.
Pensavo che quando Drew fosse venuto a Londra non avrei avuto più neanche un minuto libero e invece.
Non mi aveva ancora chiamata e di certo io non l’avrei chiamato.
Uscii dalla mia camera per vedere cosa stavano facendo gli altri.
In cucina non c’era nessuno e nemmeno in salotto.
Strano che non ci fosse nessuno.
Provai ad andare verso la camera di Liam per vedere se c’era qualcuno ma prima di arrivarci vidi una porta aperta.
Guardai dentro.
Doveva essere la stanza di Harry.
Però era tutto ricoperto di teli perché lui era lì con dei barattoli di vernice.
Doveva aver appena finito di imbiancare.
-Dove sono tutti?- chiesi.
Lui si voltò.
–Niall andava qualche giorno a trovare i suoi in Irlanda. Zayn è dal parrucchiere e Liam e Louis sono andati dal meccanico perché la macchina fa un rumore strano.-
-Zayn è dal parrucchiere?-
-Si. Quel ragazzo ha una fissa per i suoi capelli. Non lo prendere in giro per questo se non vuoi trovarti con un occhio nero. Parlo per esperienza.-
-Non credo oserebbe colpire una ragazza. E in ogni caso io mi so difendere.-
-Si lo so. Tu piuttosto come mai sei qui e non fuori da qualche parte col tuo ragazzo?-
-Aveva delle cose da fare. Sembra che oggi siano tutti super impegnati. Solo io non ho una minchia da fare.-
A quelle mie parole prese un pennello e me lo porse.
–Allora renditi utile.- mi disse con un sorriso.
Che bel sorriso che aveva.
Fino a quel momento l’avevo visto solo provarci con me e mi dava sui nervi.
Ma quando faceva il ragazzo gentile e con quel sorriso era quasi piacevole stare in sua compagnia.
Per questo accettai.
Presi il pennello e guardai la parete bianca che avevo davanti.
-Cosa c’è da fare ancora? Hai già imbiancato tutto. E con tutto intendo tutto, compresa la tua faccia.- dissi notando alcune strisce di vernice bianca sul suo viso.
Si tocco la guancia con le dita.
–Bè sono inconvenienti del mestiere. E per quanto riguarda la parete si. La volevo solo imbiancare però vederla così bianca mi sembra così banale, anonima, mi deprime.-
-Quindi che vuoi fare? La ridipingiamo di un altro colore?- chiesi.
-Boh. Si l’idea era quella ma non so di che colore farla.- disse.
Vidi che storcevo un po’ il viso.
–Che c’è? Hai un’idea migliore?- mi chiese.
-Invece di ridipingerla tutta potremmo fare qualche disegno qua e là.-
-Questa si che è un’idea. Dobbiamo inventarci qualcosa di forte.-
-Vedi se quest’idea ti piace. Dato che su questa parete non ci sono finestre possiamo disegnarci un’enorme vetrata che dà su un panorama. Uno che vuoi.-
Gli si illuminarono gli occhi.
Andò a cercare qualcosa in uno scatolone e quando la trovò mi fece vedere una cartolina.
Era una bellissima Parigi al tramonto.
Con la Tour Eiffel illuminata.
-Oh questo si che sarà forte.- gli dissi.
Lo vidi che faceva scorrere lo sguardo nella stanza cercando ancora l’ispirazione per qualcosa.
Poi forse la trovò.
-Vieni.- mi disse.
-Dove?-
-Sdraiati sul letto.-
Io lo guardai male.
-No. Tranquilla niente di ciò che pensi davvero io sto qua.- mi disse appoggiandosi alla porta.
Io andai a sdraiarmi sul telo sotto il quale si trovava il letto.
-Ok e adesso?- chiesi.
-Guarda il soffitto.-
-Soffitto bianco quindi? Non c’è nulla.-
-Esatto.-
-Possiamo farci un’altra finta finestra con... Non so un cielo stellato o un’astronave aliena che viene a rapirti.-
-Sarà una figata.- mi disse.
 
Quando Liam e Louis tornarono ci trovarono al tavolo della cucina che scarabocchiavamo su fogli bianchi.
La vetrata con Parigi era solo da copiare dalla cartolina quindi era relativamente più facile.
Per quella sopra il letto invece dovevamo partire da zero e prima di dipingere dovevamo almeno fare uno schizzo su carta.
Avevamo optato per un cielo stellato con l’esplosione di un meteorite.
Era una figata assurda.
Stavamo prendendo spunto da alcune immagini trovate su Internet.
Infatti lui stava facendo lo schizzo col computer accanto.
-No. Aspetta mettici più pezzi di meteorite sparati qua e là.- gli dissi.
Liam e Louis ci guardarono perplessi.
Fino al giorno prima non facevamo che bisticciare e ora invece andavamo d’amore e d’accordo.
-Tutto ok ragazzi?- ci chiese Liam.
-A meraviglia. Stiamo decidendo cosa dipingere in camera sua.- dissi con gli occhi puntati sulla mano di Harry che disegnava sul foglio.
-Ok che le hai dato? Eroina? Coca? Ecstasi? Roba più forte?- chiese Louis a Harry.
-Ma sei scemo o cosa?- gli rispose il riccio alzando gli occhi dal foglio. –non aveva niente da fare e allora mi aiuta. Tutto qua. Io le ho chiesto se voleva e lei ha accettato.- disse.
-Dammi qua.- dissi prendendo la matita e inserendo gli ultimi particolari nel disegno.
Intanto che finivo il disegno Harry spiegò ai ragazzi qual era il progetto.
-Ma voi vi siete davvero fatti roba pesante stamattina. Ci metterete settimane a fare tutto.- disse Lou.
-Basta lavorare sodo. Vedrai che finiremo prima di quanto pensi.- gli dissi.
-Vi aiuterei, ma non sono portato per queste cose.- disse Liam.
-Nemmeno io.- disse Louis.
-Tranquilli ce la facciamo da soli.- disse Harry.
-Ok fatto. Così dovrebbe andare.- dissi rimirando il disegno appena finito.
Lui venne a guardare.
-Perfetto. Direi che ora si comincia a lavorare.- mi disse.
-Abbiamo bisogno di altra vernice però. Quella che abbiamo non basta. E per Parigi ci servono altri colori in più di quelli che abbiamo.- dissi.
-Ok aspetta un minuto.- mi disse estraendo il cellulare dalla tasca dei suoi jeans.
-Pronto? Zayn? Si ascolta.. scusa se ho interrotto il massaggio rilassante al cuoio capelluto non immaginavo fossi in pieno relax, pensavo dovessi solo tagliare quei fottuti capelli.. si ok ok scusa i tuoi capelli sono favolosi ascolta ho bisogno di un favore. Quando hai finito, prima di venire a casa devi passare a prendere un po’ di vernice. Fai un barattolo di ogni colore che hanno ok? Va bene. Grazie amico ti devo un favore. Ci si vede dopo.-
-Il massaggio rilassante al cuoio capelluto? Scherza?- chiesi.
-Quando si tratta dei suoi capelli Zayn non scherza mai. Sembrava tipo in trance con quel massaggio. Te l’ho detto che è fissato.- mi rispose Harry.
-Ok dai. Intanto che lo aspettiamo cominciamo a fare lo schizzo di Parigi sulla parete.- proposi.
Aprii il frigo e ne estrassi un paio di birre. –Carburante per il lavoro.- spiegai.
Lui mi sorrise.
Andammo in camera iniziando a disegnare a matita uno schizzo sulla parete.
Sarebbe stata una vetrata enorme che avrebbe occupato quasi tutto il muro.
Finalmente arrivò Zayn e mentre io finivo lo schizzo Harry e gli altri andarono ad aiutarlo a scaricare la vernice dall’auto.
Il pavimento della stanza di Harry ormai era pieno di barattoli di vernice di tutti i colori di tutte le sfumature possibili.
-Con tutta questa vernice si che ci divertiamo.- disse Harry bevendo un sorso di birra.
-Ok qui è fatto. Possiamo iniziare col colore.-
Attaccammo con lo scotch la cartolina alla parete così l’avevamo a portata di mano per vedere i colori da usare.
Arrivò l’ora di cena e avevamo dipinto più di metà della Tour Eiffel.
Mangiammo due panini al volo e poi ci rimettemmo al lavoro.
Continuammo così fino alle 23 passate.
Poi io iniziai a sbadigliare.
-Ok. Direi che per oggi può bastare.- mi disse Harry.
Si guardò intorno e annusò l’aria.
-Dici che fa male dormire tutta notte con le esalazioni di vernice?- mi chiese.
-Sicuramente bene non fa. Anche se con la testa che hai non so come la situazione potrebbe peggiorare.-
-Ah si?- mi disse passandomi il pennello su un braccio.
-Ehi!-
-Sei tu che hai cominciato.- mi disse ridendo.
Era già bello di suo ma quando rideva lo era ancora di più.
-Quindi stanotte che fai?- gli chiesi.
-Dormirò sul divano.- mi disse.
-Ok.-
-Come ok?-
-Cosa? Ti aspettavi che ti invitassi a dormire in camera mia? Scordatelo. Il divano sembra comodissimo, sono sicura che dormirai come un bimbo.-
-Sei cattiva.-
-Però sono una grande artista.- dissi ammirando la Tour Eiffel quasi finita.
-Si questo te lo concedo.-
-Ok. Buona notte allora.- dissi andando in bagno a lavarmi via la vernice dal braccio.
Andai in camera mia.
 
Mi rigiravo in quel letto da quasi un’ora e mezza.
Non riuscivo a dormire, di nuovo.
La sera prima c’era Drew a farmi compagnia mentre quella notte ero di nuovo sola.
Mi alzai.
Avevo bisogno del mio spuntino.
Controllai il divano.
Harry dormiva come un sasso.
Andai in cucina e presi i grissini.
Andai a prendere la Nutella ma non appena aprii il barattolo vidi che era vuoto.
-Eddai. Niall cacchio però.- dissi fra me.
Buttai il barattolo nella spazzatura e mi appoggiai al bancone.
Non avevo intenzione di rinunciare al mio spuntino notturno.
Guardai in ogni armadietto ma di Nutella neanche l’ombra.
Avevo trovato solo una bottiglia di vodka, ma quella di certo non mi aiutava a dormire.
Mi misi le scarpe e la giacca e mi avviai alla porta.
-Si può sapere dove vai a quest’ora?- mi disse Harry alle spalle.
Io sobbalzai.
-Non fare mai più una cosa del genere. Mi hai spaventata a morte. È finita la Nutella.- gli spiegai.
-E allora? Ti sembra questo il momento per uscire e prendere la Nutella? Puoi andare domani.-
-No. Io non dormo se non mangio la Nutella coi grissini.- dissi.
-Scherzi?-
-No veramente. Chiedi a Liam. È da quando vivevo con lui e i suoi che faccio così per prendere sonno e funziona.-
-Come mai ci riesci solo così?- mi chiese incuriosito.
-Non lo so. È da quando sono morti i miei genitori che soffro di insonnia. Quando ero piccola e la notte ero spaventata per i temporali o qualsiasi altra cosa mio papà mi dava un paio di grissini con la Nutella per farmi stare buona e poi passava tutto.-
-Tua madre che diceva di questo?-
-Non lo sapeva. Mio padre sapeva che si sarebbe incazzata e così lo facevamo di nascosto. La notte andavo a svegliare lui se avevo paura e poi lui in punta di piedi mi portava in cucina per non farsi sentire. Era il nostro piccolo segreto.- dissi sorridendo al ricordo.
-Ok. Aspetta un minuto.- mi disse sparendo di nuovo in salotto.
Tornò con le scarpe ai piedi e la giacca.
-Andiamo.- disse.
-Ma sei in pigiama!- gli dissi.
-Anche tu!- mi disse lui.
-Bè in effetti.-
-Tanto a quest’ora chi vuoi che ci sia in giro come un coglione al supermercato.- mi disse ridendo.
-Ecco appunto. Ci sono supermercati aperti a quest’ora?-
-Giusto. Non ci avevo pensato. Può darsi. In tutta Londra ci sarà almeno un supermercato che resta aperto la notte.-
Uscimmo di casa.
Harry prese la macchina di Zayn.
Guidammo circa un’ora prima di trovare un supermercato aperto.
Si trovava dall’altro lato della città ma almeno l’avevamo trovato.
Parcheggiammo l’auto ed entrammo nel supermercato.
La cassiera ci guardò male.
Io e Harry ridemmo.
Andammo a prendere Nutella.
Cinque barattoli così per un po’ avevamo la scorta.
Prendemmo anche i grissini e poi andammo a pagare alla cassa.
Risalimmo in macchina.
-Hai sentito il tono scazzato con cui la cassiera ci ha salutati?- gli chiesi.
-E la faccia che ha fatto quando ci ha visto con tutta questa Nutella?-
Risi ancora.
-Avrà pensato che fossimo ubriachi.-
 
Tornammo a casa e sistemai la Nutella nello scaffale.
Ne aprii un barattolo e ci infilai un grissino addentandolo subito dopo.
Poi ne presi un altro e lo passai a Harry.
-Grazie.- mi disse.
-Quanto scommetti che d’ora in poi non potrai più farne a meno.-
-Il mio fisico mozzafiato risentirà parecchio di questa nuova abitudine.- disse.
Io alzai gli occhi al cielo.
-Dai fisico mozzafiato mangia e basta.-
-Non ci credi?- mi disse alzandosi dalla sedia e sollevando la maglietta mostrando il fisico che era effettivamente perfetto.
Non c’era nulla da dire.
Gli lanciai il grissino con la Nutella sulla pancia.
-Ehi!- mi disse prendendo l’asciugamano per pulirsi.
-Ma cosa fai? Non si spreca la Nutella. Fermo faccio io.- dissi avvicinandomi a lui.
Gli passai un dito sulla pancia pulendogliela.
Poi mi leccai il dito.
Perché era più buona se era appena stata sulla sua pancia?
-Sembra una scena da film porno.- disse Liam che ci fissava dalla porta della cucina.
Ci spaventammo entrambi.
-Liam. Cristo santo lo sai che queste improvvisate mi fanno venire un infarto.-
-Non cambiare argomento.- mi disse sempre sorridendo.
Io e Harry ci guardammo.
Raccolsi il grissino che c’era per terra e lo gettai via mentre Harry riponeva il resto.
-Era solo il mio spuntino.- dissi.
-Mangiato dalla pancia di Harry è più buono che su un grissino no?- mi chiese.
-Si. No cioè volevo dire no. Volevo. Buona notte.- dissi andando in camera mia.
Mi buttai sul letto schiacciando la testa sul cuscino per nascondere il rossore che mi aveva invaso le guance e l’enorme sorriso che avevo stampato in faccia.




*Look at me carrots*

cara la mia   Turn Up The Music_  mi spiace ma non hanno fatto quello che pensavi tu ahaha
mi piace questo capitolo c'è molto Charry (?)
ahahh non ho trovato un altro nome alla coppia..
anyway ora vanno d'accordo, dipingono parete, vanno a comprare la nutella all'1 di notte :)
ma quanto potrà durare? ahahah eh non si sa.. o meglio voi non lo sapete, io invece si :) muahahah
ci sono parecchi parti cretine in questo capitolo di solito su Zayn ahahah povero anche lui..
e verso la fine c'è anche un po' di sexual tension :)
fatemi sapere che ne pensate così metto presto il prossimo capitolo in cui fra l'altro succederanno una marea di cose :)
byee
     Simo 
   



 
 
  
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