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Autore: Anjia Anthea Black    16/07/2012    3 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Draco Malfoy ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Ordine della Fenice, tentando di cambiare le sorti del destino e di inseguire un'amore 'impossibile'; i suoi genitori, invece, sono rimasti al servizio di Lord Voldemort.
E' la mia prima fanfiction in questo sito, e devo dire che l'idea mi frullava(?) in testa già da qualche mese, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla.
Bene, ora eccomi qui ^^
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Remus Lupin | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Avrò cura di te 


#CAPITOLO 4


" Draco, aspetta! " Hermione si fermò in cima alle scale, completamente bagnata dalla testa ai piedi. 
" Cosa c'è Hermione ? "
" Io non vengo. Tu e tua madre dovete stare da soli, io sarei soltanto un'elemento di disturbo. " 
" Ma.. "  Replicò il biondo, tenendo la ragazza per mano.
" Niente 'ma', capito Malfoy ? Io intanto vado a cambiarmi, ci vediamo dopo, per pranzo. 
" Daccordo Granger. " E detto questo gli passò una mano tra i capelli umidi, scompigliandoglieli  ancora di più. 

Draco aprì la porta della camera, che emise un cigolio sinistro, ed entrò silenziosamente, trovando sua madre sdraiata sul letto, con gli occhi socchiusi e i capelli legati in una coda. Si avvicinò a lei, mettendosi a sedere su una delle due poltroncine, mentre un sorriso gli si dipingeva sul volto nel costatare che Narcissa stava meglio. 
" Madre! " Disse con la voce rotta dalle lacrime, lacrime di commozione. 
La donna si girò lentamente, sprofondando fra i bianchi cuscini. 
" Draco... " Fu l'unica cosa che riuscì a dire, prima che lacrime convulse le iniziarono a sgorgare dagli occhi. 
" Madre, non piangete. Io sono qui, sto bene. " Disse il biondo, accarezzandole una guancia e asciugandole le lacrime. 
" Ho avuto paura Draco, paura di perderti... " 
" Adesso è tutto finito madre. Non dovete più temere! " 
" Dove sono ? " Chiese debolmente Narcissa, guardandosi intorno come una bambina spaurita. 
" Siete al sicuro. " Rispose il biondo, accarezzandole i capelli setosi. 
La donna annuì, cercando di trattenere le lacrime. 
" Adesso, madre, dovete dirmi una cosa importante. " 
" Cosa ? "
" Chi è stato a farvi questo ? Chi vi ha ridotto così ?! " La voce di Draco mutò improvvisamente, diventando dura e colma di odio. Anche il suo sguardo cambiò radicalmente, diventando serio ed inquisitorio, tanto da mettere a disagio la donna. 
" Io.. non ricordo.. " - Balbettò lei, stringendo le lenzuola del letto con le mani fasciate. -  " Ero a Malfoy Manor, ed era sera. C'era tanta gente... "
" Sforzatevi di ricordare! Fatelo per me, io voglio soltanto vendetta! "
" No, Draco, non farlo! " - Narcissa gli prese le mani e le strinse fra le sue, quasi come una specie di supplica. - " Ti uccideranno, subirai la stessa sorte che ho subito io, ed io non voglio questo per te. Voglio vederti felice, accanto alla persona che ami. Ti prego, non compiere anche tu scelte sbagliate! "
" Ma guardatevi Madre! Guardatevi come vi hanno ridotto! " 
" Se li ucciderai, diventerai come loro: nient'altro che uno sporco assassino. " 
Draco scosse la testa, lasciando improvvisamente le mani della madre, e alzandosi di scatto. 
" Loro meritano soltanto la morte! " 
Narcissa non replicò, era troppo debole e stanca anche solo per pensare. Fece cenno a Draco di avvicinarsi, non voleva discutere con lui, era già abbastanza confusa, e un clima teso fra lei e suo figlo di sicuro non le avrebbe fatto bene.
" Chi mi ha portato qui ? "  Chiese, dopo aver preso un grande respiro. 
" Hermione. E' stata lei a salvarti, con l'aiuto di Lupin. " 
" La Mezzosangue ? " 
" Madre! Non chiamatela così, voi le dovete la vita. "
" Si, hai ragione.. " 
" Siete molto stanca, non sforzatevi troppo. " Draco tornò a sedersi, dimenticandosi completamente del diverbio iniziale avuto con lei. Le strinse una mano, come per infondergli un pò di forza, mentre con l'altra iniziò ad accarezzarle i capelli setosi. 
Una smorfia di dolore apparve sul volto della donna, mentre si portò una mano al fianco destro. 
" Madre, che vi succede ? " 
" Niente, niente..  è soltanto una fitta di dolore.. tutto qui. " Rispose con un filo di voce, socchiudendo gli occhi. 
" Adesso riposatevi.. tornerò da voi nel pomeriggio. " Detto questo gli lasciò un casto bacio sulla fronte, poi si apprestò ad uscire, per raggiungere i commenzali già seduti al tavolo da pranzo. 




Nel pomeriggio fu Lupin a far visita alla donna, portandogli una tazza di thè fumante. L'uomo conosceva abbastanza bene Narcissa: si erano conosciuti ad Hogwarts, durante un corso di Difesa Contro le Arti Oscure. 

- FlashBack.- 

L'orologio sulla parete dell'aula segnava le dieci in punto, e la piccola Narcissa, consapevole del suo leggero ritardo, percorreva i corridoi di Hogwarts a passo sostenuto, tenendo stretti fra le braccia alcuni libri. 
I capelli biondissimi erano raccolti in una treccia, mentre le guance rosee erano illuminate da un velo di cipria; l'uniforme che portava i colori verde e argento della casa di Serpeverde ricadeva perfettamente sul suo esile corpicino, mentre gli occhi azzurri come due zaffiri erano contornati da un velo di ombretto. 
Aprì la porta dell'aula e si ritrovò davanti il professor McNair, nuovo docente di difesa contro le arti oscure, piuttosto infuriato per il suo ritardo. 
" Si vada a sedere Black! " Borbottò l'uomo, mentre la ragazzina sistemava i suoi libri sul banco. 
" Mi scusi per il ritardo professore... " 
" Non voglio sentire repliche, dovresti prendere esempio dalla tua compagna di banco, la signorina Evans. " 
" Si, mi scusi ancora."  Rispose mortificata Narcissa.
In quel preciso momento la porta dell'aula si aprì nuovamente, mentre un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi verdi fece il suo ingresso nella stanza. 
" Ah Lupin! Anche tu sei un perenne ritardatario! " - Commentò sarcastico l'uomo, mentre il ragazzo si schierava accanto a lui. - " Vi presento Remus Lupin, del quinto anno. Ha accettato di darci una mano con le lezioni, da bravo studente modello. " 
Il ragazzo alzò lo sguardo verso la classe, incontrando per la prima volta lo sguardo penetrante e rapito di Narcissa.
" E' un piacere per me essere qui.. " Disse timidamente, mantenendo lo sguardo fisso contro quello della Black. 
La lezione proseguì, e il professore rese ogni occasione buona per lanciare frecciatine contro Narcissa, ritenendola un'oca viziata e pettegola, finchè non la chiamò per eseguire un' incantesimo davanti a tutta la classe. 
La ragazza si alzò titubante, ponendosi di fronte al professore. 
" Expelliarmus. " Disse, senza troppa convinzione, e dalla punta della sua bacchetta non uscì nemmeno una minuscola scintilla, mentre il resto della classe scoppiò a ridere. 
" Ah Black! Come devo fare con te!  " Borbottò il professore, spazientito, mentre Narcissa, in preda ad una crisi di pianto, scappò via. 
Lupin non se lo fece ripetere due volte, e la seguì, trovandola seduta su di un muretto del giardino posteriore, in lacrime. 
" Ehy.. non piangere! "
" Che cosa vuoi tu adesso ?! " Chiese Narcissa fra i singhiozzi. 
" Non è colpa tua se non sei riusccita a fare quell'incantesimo. Solitamente a voi del primo anno non insegnano cose del genere, perciò e normale se tu.. " 
" Stai zitto per favore! Non parlarmi più di incantesimi o cose simili! " 
" D'accordo "  - Disse Lupin, esibendo un dolce sorriso. - " Tu sei Narcissa Black, vero ? Allora tutte le storie che si raccontano riguardo alla tua bellezza sono vere! " 
La bionda scoppiò a ridere, guardando dolcemente negli occhi il ragazzo. 
" Si, ma per tua sfortuna sono già promessa a .. " 
" Quel pallone gonfiato di Malfoy, si .. lo so. " 
" Lo sai che sei molto carino! E sei l'unico ragazzo che mi tratta con dolcezza. " 
" Lo pensi davvero ? " 
Narcissa annuì, passando una mano tra i capelli del ragazzo, scompigliandoglieli. 
" Mi chiamo Lupin, Remus Lupin! " 
" Allora conoscerai sicuramente mio cugino Sirius... " 
" Si !  " 
" Mia zia lo ha diseredato perchè è finito in Grifondoro, ma io gli voglio un'bene dell'anima! " 
Lupin sorrise. " Sei una ragazza speciale Narcissa Black, e l'uomo che ti sposerà sarà veramente fortunato! " 

- Fine Flashback. -

Remus poggiò la tazza di thè sul comodino, constatando che Narcissa dormiva beatamente. Gli accarezzò la guancia sfugurata con il dorso della mano, cercando di essere il più delicato possibile. 
" Il fortunato uomo che ti ha sposato non ha saputo trattarti come meritavi, mia cara Narcissa Black. " - Sussurrò flebilmente. - " Non ti meritavi tutto questo, mia piccola reginetta di Serpeverde. " 



---- 
Angolo autrice v.v
Scusatemi, scusatemi, scusatemi! Ma ieri a causa di problemi di connessione non ho potuto pubblicare questo capitolo. çwç
Se ci riesco, oggi ho intenzione di pubblicarne due, per rimettermi in paro con la mia 'tabella di marcia.' 

Ecco svelata l'idea che mi frullava in mente da tempo: Lupin che prova un'amore segreto per Narcissa, ma sarà ricambiato anche lui dalla Black, come Draco da Hermione ? 
Tutto nel prossimo capitolo (?) 
v.v

Un grazie particolare va a Dear Juliet, che come al solito recensisce costantemente ogni capitolo *-* e a samantha_cullen che ha recensito il precedente. 

Grazie ai miei 'lettori' e a chi leggerà anche questo capitolo. 

un bacio,
Anjia.


  
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